1…
2…
3…
-PASSA!
4…
5…
6…
-DAI! PASSA!
7…
8…
 9…
-TI HO DETTO DI PASSARLA!
…
Canestro!
Mi girai verso di lui e gli feci un bellissimo sorrisino di chi l’ha vinta.
-Senti bello, se vuoi giocare qua devi stare alle nostre regole!
Mi disse il tipo avvicinandosi cercando di fare il duro.
Senza pensarci due volte uscii dal campo da basket continuando a far rimbalzare la palla a terra. Da dietro sentii le loro voci che mi gridavano di tornare indietro… poveri idioti!
Stavo ormai camminando da un po’ quando un braccio possente si posò sulle mi spalle.
-Mora, bionda o rossa?
Mi chiese la voce del proprietario del braccio.
-Di chi stai parlando?
Chiesi a C.A.P, girandomi per guardarlo in faccia. Il ragazzo mi fecce un sorrisetto malizioso.
-Non lo sai ancora? È arrivata una tipa nuova…
Io scossi la testa ridacchiando. Non sapevo come, ma C.A.P riusciva sempre a sapere le notizie prima di tutti… Aveva sempre news che si venivano a sapere giorni dopo…
-Mora.
Dissi dopo un attimo di silenzio.
-Nah… Io dico bionda!
Rispose convinto.
-Non ti basta Cassy come bionda?! Io dico rossa!
Disse una voce dietro di noi. Ci fermammo e lo guardammo come se fosse un alieno.
-Cassy la strozzo prima o poi, sappiatelo.
Disse dopo un po’ C.A.P guardandoci negli occhi con fare serio.
-Ma dai… perché? È così adorabile quella ragazza!
Disse in tono ironico Chunji, affiancandoci e ricominciando a camminare.
-Adorabile?! Ma se è Satana in persona! – urlò il più grande con fare teatrale –Ti ricordi quando, alle medie, mi ha incolpato di aver rotto quel computer e alla fine era stata lei? Oppure quando mi ha rasato a zero metre dormivo? E quando…
E continuò a ricordare vecchie “avventure” sue e di Cassy…
Quei due, C.A.P e Cassy, si conoscevano dall’ultimo anno delle elementari e, nonostante si odiassero, erano sempre insieme… o per litigare o per farsi dispetti a vicenda. Più che altro era la ragazza che creava danni, lui subiva e basta.
-Senti – lo interruppi ad un certo punto –ma di che nazionalità è questa tipa nuova?
-Bo… di certo non è né coreana né cinese.
Mi rispose Chunji con un tono annoiato.
-Ma perché ti interessa tanto?
-E a voi? Perché dite tanto “è bionda, no è rossa”?
Risposi a tono, facendo la voce grossa alla fine.
-Scommesse. 230 yuan se è rossa!
Disse tutto entusiasto Chunji.
-Come?! 230?! A me 357, ed ho scommesso su bionda!
Rispose sorpreso lo hyung.
L’altro si fermò di colpo mettendosi a tossire quasi a soffocarsi. Io gli diedi dei colpetti sulla schiena ma niente. Alla fine, quando tornò a respirare normalmente, guardò C.A.P con uno sguardo feroce…
-357? Da chi cavolo sei andato?
Urlò balzandogli addosso e prendendolo per la maglia.
-Il solito…
Ripsose vago guardando altrove.
Il ragazzo dai capelli viola lasciò la presa e cadde in ginocchio mugugnando parole incomprensibili.
-Io… sono uno… stupido… maledetto me…
-500.
Dissi interrompendo quella lagna. I due mi guardarono con gli occhi sgranati.
-Ma avevi detto che non ne sapevi nulla…
-Be ecco… Se voi intendete con “nuova” quella che si è trasferita vicino al porto da poco… Allora si che lo sapevo.
Confessai guardando la palla che rimbalzava dalla mia mano al cemento.
Chunji e C.A.P mi guardarono con uno sguardo che mi avrebbe potuto uccidere da un momento all’altro. Feci mezzo passo indietro, bloccando la palla tra le mani.
-Devo cominciare a correre?
Chiesi immaginandomi già la ripsosta.
I miei hyung annuirono avvicinandosi minacciosi.
-Joe… corri… tanto…
Senza pensarci un minuto di più scattai in avanti, su una strada verso il porto e gli altri partirono subito dopo di me.
-HYUNG DISUMANI!
Urlai girando leggermente la testa… uno sbaglio enorme… Infatti andai addosso a qualcuno facendolo cadere. Mi fermai di colpo e guardai il poveretto che avevo fatto cadere. Una ragazza dai capelli lunghi e mori e dalle caratteristiche occidentali era a terra con un’espressione dolorante.
-Hei, tutto bene?
Le chiesi con fare un po’ scorbutico.
Lei alzò lo sguardo ancora contratto dal mano.
-Certo che come inizio in questa città non è il massimo… Ma tutto bene.
Mi rispose alzandosi.
-Oh, hem ok…
Dissi guardando dietro di lei e notando i due ragazzi che si stavano avvicinando di gran cacciata.
-Scusa ancora.
Le dissi con fare distratto ricominciando a correre… Ma pochi passi e mi fermai nuovamente. Mi rigirai verso di lei e urlai.
-Sappi che mi hai fatto vincere 500 yuan!
Mi guardò con una faccia perplessa e mi salutò con la mano.
Ricominciai la mia corsa ripensando a quella tipa… Era bella come ragazza… Ma io avevo un patto con me stesso…
Non mi sarei mai più innamorato.
Mai più!