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Autore: Rety    27/10/2013    2 recensioni
Tramonto che ricordo ancora, l'ultimo,
Dio me lo aveva regalato viola...
Genere: Poesia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tramonto che ricordo ancora, l'ultimo,
Dio me lo aveva regalato viola:
Come le vene delicate nelle tue palpebre sottili.
In mare i ciliegi in fiore, in cielo un aranceto:
Tanto acido quanto salutare.
Quel tramonto verrà ricordato fino all'ultimo
Dei giorni nostri.
Tu eri andata via già da un po', per vederlo bene, seppur da sola.
Incorniciato da nuvole pigre e lontane,
Il sole era prossimo ad immergersi,
non a tuffarsi:
Si sa che dopo tanto tempo al caldo bisogna bagnarsi gradualmente.

Stupore! Meraviglia! Dov'era ieri il mondo? E il giorno prima?
Ai loro occhi l'ultimo tramonto pareva il primo giorno.
I colori caldi s'infrangevano sugli scogli, sui muri, sull'asfalto, 
Ovunque potesse, ma non su di te.
Il sole aspetta, la luna pure, ma il tempo no.
Il sole è mezzo, la luna dov'è? Ma il tempo tace.
Il sole giace.
Bagliore verde.
Aurora istantanea.
La notte non è sorta e il giorno non è chiuso:
I colori sono accesi come nulla fosse accaduto, 
Solo il sole si è spento.
Solo, il sole si è spento.
Venere fa capolino.
Stella della sera.
Sveglia della sera.
Arturo, Deneb, Vega.

D'improvviso 
Mi volto,
Ritorno, 
Sconvolto,
Mi accorgo
Ch'è morto
Di colpo

L'ultimo tramonto.
 
   
 
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