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Autore: Haroldspoo    27/10/2013    3 recensioni
"-Beh, a volte i sogni ci sembrano così veri che finiamo per confonderli con la realtà, ma quando ti svegli sei certa di essere nella realtà, quindi il dubbio svanisce. Sogno e realtà sono nettamente differenti, è impossibile confonderti. E se hai dubbi probabilmente è perché stai sognando.-
-Allora questo è tutto un sogno?- le chiesi confusa
-Ahahah, probabilmente. Ora dormi, vedrai che domani sarà tutto passato, buonanotte-"
Quando mi sono svegliata stamattina, questo è stato il sogno che ho fatto e come tale, la maggior parte degli avvenimenti non hanno senso. Spero vi piaccia ugualmente.
Inoltre, Hyrule è ambientata in Ocarina of time.
P.S: non c'è nessuna coppia vera e propria nella storia, non so perché mi metta quella in descrizione...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Link, Ruto | Coppie: King of Red Lions/Daphnes Nohansen Hyrule
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Beh, questa notte ho fatto un sogno strano, ma emozionante. Così, ho pensato "ora lo scriverò da qualche parte". 
Inizialmente, infatti, non era mia intenzione pubblicarlo su efp, ma poi riflettendoci ho pensato che sarebbe stato carino se qualcun altro avesse potuto conoscerlo. Vi avverto, non ha senso, è puro frutto della mia mente durante le ore notturne, lol. Buon "divertimento".
Real or not?

-Nonna apri, sono io- dissi al citofono dopo che ebbe risposto.
Aperto il portone mi ritrovai di fronte un essere alquanto sinistro, che mi guardava con i suoi occhi sottili e le orecchie lunghe e a punta. Era basso, mi arrivava al bacino, avente una tunica marrone legata in vita da una cintura, con un simbolo che riconobbi immediatamente: la Triforza. (Assomigliava in tutto a Yoda, personaggio di Star Wars)
Con indifferenza, però, mi prestai solo a rivolgergli il saluto, risposto da un leggero cenno col capo.
Arrivata al portoncino del palazzo, me lo ritrovai davanti.
-Buongiorno- dissi per una seconda volta, ma ancora nessuna risposta, impassibile con le mani dietro la schiena. 
Salii le poche scale per arrivare all' ascensore: di nuovo davanti a me. 
Sussultai, mi voltai indietro di scatto pensando "un attimo fa era lì", ma al portoncino non c'era più: era di fronte a me, ancora.
Priva di pazienza e col cuore in gola gli rivolsi per la terza volta la parola.
-Mi sta seguendo? Ha bisogno di qualcosa da me? L'ho infastidita?- chiesi garbatamente.
Si allontanò e, indietreggiando di qualche passo, mi fece cenno con la mano di seguirlo. Mi condusse nel giardino sul retro del palazzo, ormai abbandonato e isolato da anni. Poi, senza aprir bocca, mi indicò di fare qualche passo indietro. Seguii le istruzioni.
Ecco che d'un tratto quell'essere fu circondato da una luce fortissima, che quasi mi ciecò.
Misi una mano sulla fronte, per fare ombra; la luce stava svanendo, ma davanti a me ora c'era la principessa degli Zora.
Ero stranamente felice e sollevata nel vederla.
-Principessa Ruto, ma è lei, oh ma perché non me lo ha detto subito?! Sono così felice di vederla!- le dissi sorridendole, ricambiò con un mezzo sorriso, sembrava non apprezzasse.
-Tu sei Valeria, ti osservo da un po', piccola manigolda..- 
-In teoria abbiamo la stessa età..- la interruppi.
 Poi riprese
-Ascoltami bene, sono giunta fino al tuo mondo sottoforma di un altro essere, per non dare sospetti, ma a quanto pare la gente mi guarda ugualmente inorridita.-
la interruppi ancora -Io le avrei consigliato di togliere anche la cintura con la Triforza..-
-Comunque, se sono qui è perché aspetto da tanto questo momento. Avrai altri chiarimenti se verrai domani alle 9 di sera. Abito al quarto piano di questo palazzo-.
Senza darmi il tempo di chiederle altre spiegazioni o altro, si ritrasformò e svanì.
Ero sconvolta ed eccitata allo stesso tempo, avevo appena avuto una conversazione con la principessa degli Zora. 
Salii al sesto piano, dove abitava mia nonna, ed entrai in casa.

-Tesoro, ci hai messo un po' per salire, tutto bene?-
-Sì nonna, tranquilla, sono salita a piedi perché l'ascensore era occupata...ti ho portato ciò che ti serviva-
-Oh, grazie mille, appoggiala pure sul tavolo-
-Nonna...posso chiederti due cose?-
-Dimmi pure-
-La prima: potrei avere un bicchiere d'acqua?- 
-Ma certo- mi prese un bicchiere e lo riempì d'acqua, me lo porse.
-Grazie- bevvi tutto d'un fiato -Ora, conosci quel "signore" che abita al quarto piano?-
Nonna spalancò gli occhi stupita, poi (quasi si fosse calmata) mi rispose -L'ho visto solo quando è venuto ad abitare qui due mesi fa, da allora non è più uscito di casa, o almeno questo è quel che so-
-Oh, capisco..-
-Perché me lo chiedi? E come fai a sapere di lui?-
-Te l'ho chiesto per curiosità, era la prima volta che lo incrociavo e...-
-Già, è diverso, ma credo sia innocuo-
-Sì, sì...beh, allora io vado, ci vediamo, ciao nonna- le diedi un bacio sulla guancia e andai via.

A casa non cenai, feci un bagno caldo e andai a letto, non parlai per tutta la serata. Guardavo il pupazzetto di Link sul mio comodino e non facevo altro che chiedermi "ma allora sei o non sei solo il protagonista di un gioco?!". Quei pensieri mi stavano tormentando la testa, ma fortunatamente mia madre li interruppe.
-Vale, non hai toccato una briciola di pane e non hai aperto bocca. E' successo qualcosa?-
Mi voltai verso di lei e le sorrisi leggermente, per tranquillizzarla.
-Mamma, ti è mai capitato di non riuscire a distinguere un sogno dalla realtà, o di vedere/sentire qualcuno o qualcosa che eri convinta non esistesse?-
Mamma era quasi stupita dalle mie parole, poi mi sorrise dolcemente e mi accarezzò.
-Troppa biologia e "The legend of Zelda" per oggi, eh?! Ahahahahah...- poi, rendendosi conto che fossi seria, mi rispose -Beh, a volte i sogni ci sembrano così veri che finiamo per confonderli con la realtà, ma quando ti svegli sei certa di essere nella realtà, quindi il dubbio svanisce. Sogno e realtà sono nettamente differenti, è impossibile confonderti. E se hai dubbi probabilmente è perché stai sognando.-
-Allora questo è tutto un sogno?- le chiesi confusa
-Ahahah, probabilmente. Ora dormi, vedrai che domani sarà tutto passato, buonanotte-
-Buonanotte mamma-.
Mamma aveva sempre il potere di calmarmi, rasserenarmi, ma questa volta mi aveva confusa ancora di più. 
Esasperata quasi, chiusi gli occhi e mi addormentai.
Il mattino seguente aprii gli occhi di scatto, mi voltai verso il mio comodino e vidi il pupazzetto di Link ancora lì, sorrisi, mi misi a sedere e felice pensai "questa è la realtà, era tutto un sogno".
La giornata passò come tutte: scuola, casa, compiti. Arrivata la sera andai da mia nonna a cenare.
Quel palazzo mi metteva ansia, c'era stato qualcosa nel giorno prima che mi dava la certezza di non essere in un sogno.

Finito di mangiare, 20.50,  inventai un scusa per andar via.
-Nonna, io scappo che ho biologia in sospeso, non vorrei si facesse troppo tardi..buonanotte-
-Buonanotte tesoro, vieni a trovarmi presto!-. Un bacio sulla guancia e andai via. 
Mi fermai davanti alle scale, esitando, guardai l'orario sul cellulare:20.53. Respirai profondamente.
Scesi lungo le scale, quinto piano. Solo una ventina di scale mi separavano da ciò che poteva essere tutto un sogno. Quanto avrei voluto che ci fosse stato Link con me in quel momento. 
Mi tremavano le gambe, scendevo con cautela, mentre il battito aumentava e il respiro si faceva irregolare. 
Eccomi al quarto piano, c'erano due porte, una sulla destra e un'altra sulla sinistra. Guardai ancora una volta l'orario:20.55
Ero praticamente il punto medio del segmento aventi come estremi le due porte. Mi giravo in continuazione, e scegliere quale fosse la prima da aprire.
20.58, dopo averci pensato un po', decisi di andare prima a destra, per ingannare me stessa: Link manteneva sempre la spada a sinistra, di conseguenza doveva esserci un collegamento con quel lato (non ha senso 'sta cosa, perdonate il mio sogno lol).
Ormai le 21, bussai alla porta sulla destra, dopo un po' mi aprì un'anziana signora, che mi guardò con aria annoiata e disturbata.
-Mi scusi, mi scusi, devo aver sbagliato piano, mi scusi ancora!-
Non finii di pronunciare quelle parole che mi sbatté la porta in faccia
-..buonanotte- sussurrai indignata. 
Mi voltai verso l'altra porta, quello era il momento definitivo, pensai. 
Attraversai il corridoio e raggiunsi la porta, esitai prima di bussare, volgevo continuamente lo sguardo alle scale, tentata di scappare. 
Avevo entrambi i pugni ben chiusi. Nella mano destra, poggiata sulla porta, probabilmente tra le dita non circolava più il sangue.
Presi un respiro profondo e bussai abbastanza violentemente con la mano.
Ci volle un po' prima che venissero ad aprirmi, mi sentivo svenire...
D'un tratto la porta si spalanco con un cigolio. 
Inizialmente non vidi nessuno di fronte a me, ma poi, abbassando lo sguardo, vidi ciò che non avrei mai voluto vedere: la principessa Ruto sottoforma di quell' essere.
Mi fece cenno di entrare e, chiusa la porta, si trasformò al suo "stadio" originale.
-Sei in ritardo-
-Mi spiace, è che ho esitato...-
Poi borbottò qualcos' altro, che non sentii, troppo occupata a pensare e ripetermi quella maledetta frase "Questa è la realtà". 
Scossi la testa e abbandonai le mie preoccupazioni, rivolgendo di nuovo l'attenzione su di lei.
Non riuscii a capire perché e la vidi andare nell'altra stanza, nel frattempo osservai casa sua, ben arredata, con pareti di varie sfumature di azzurro e blu. Tipico degli Zora, pensai. 
Qundo tornò, sempre con quell'espressione seria, mi disse
-Potresti seguirmi in camera da letto?-
-S..sì- balbettai -Certo-.
Giunte nella stanza, spostò un enorme armadio.
-Vedi, questo è il passaggio tra il tuo mondo e il mio, quello che secondo voi umani è un videogame, le terre di Hyrule-
Non potevo credere alle mie orecchie, mi mancava il fiato ed ero sconvolta.
-Coraggio, vieni, scommetto che non vedi l'ora di entrare, è un po' cupo, ma non c'è d'aver paura.-
Le sorrisi. Mi porse la mano ed entrammo.
Quando giungemmo dall'altra parte esclamai -La Caverna di Ghiaccio! Oddio, non ci posso credere...-
-Ora, però, ritorniamo nel tuo mondo, lì ti spiegherò tutto-
Delusa, la seguii.
Eravamo di nuovo nella sua camera da letto. 
Chiuse gli occhi e sospirò -E' ora che tu sappia-. 
Poi, con tono deciso -Tu, sei tu la colpevole di tutto questo- 
la guardai confusa 
-Io ero la promessa sposa di Link, ma lui ha sempre rifiutato..e sai perché?- 
feci cenno di no col capo, ingoiai. 
-Perché dice di amarti-. 
Spalancai gli occhi, non capivo, oh no, non capivo per niente.
-No principessa, deve esserci un malinteso, lui ama Zelda (credo), non me. Io...cioè...non capisco-
Ci fu un attimo di silenzio.
 -Anche lui può vederti, sai? Ogni qualvolta interagisci col nostro mondo attraverso quel coso che non so cosa sia, evidentemente stregoneria- poi mi mostrò un grande coltello affilato. Feci parecchi passi indietro, finendo contro il muro. 
-Tranquilla, tranquilla. Vedi, questa sera, a morire sarà solo una di noi due. Ma prima, devi rispondere alla mia domanda...- ingoiai ancora, avevo la gola secca. 
-Tu, lo ami?-. 
Fu quella domanda, senz'altro, che mi sconvolse più del coltello. Dovevo scegliere tra la mia e la sua vita, tra la verità e una menzogna. 
Presi un profondo respiro e decisi di dirle la verità.
-Principessa, ho sempre creduto che lui, che Hyrule, che nulla esistesse. Ma di una cosa sono sempre stata certa...-
mi interruppe
-Non ti ho chiesto né spiegazioni né altro, pretendo una risposta, ora.-
-Sì- dissi d'un fiato -Io lo amo-.
Abbassò lo sguardo e scosse la testa.
-Conoscevo già la tua riposta, volevo vedere se mi avresti mentito. Ora ti dirò davvero perché sono qui...io non potrei vivere con la consapevolezza che il mio amore non è corrisposto, così ho deciso di ricorrere al...- 
non le feci terminare la frase 
-NO, IO NON LA UCCIDERO', NON CONTI SU DI ME, CHIARO!?-
-Calma ragazza, sarò io ad uccidermi, ma solo tu puoi aiutarmi-
-NO, MI RIFIUTO!-
-Ti prego...voglio mettere fine alle mie sofferenze. Non posso uccidermi da sola o mi rigenererei. Puoi farlo solo tu, una parte della Triforza è con te-
-U...una parte della triforza?!- dissi senza fiato
-Se impugnerai questo coltello e gli trasferirai abbastanza potere, allora potrò uccidermi...ti prego, mettiti nei miei panni. Ci ho riflettuto per anni, è la cosa giusta da fare, ho anche scritto una lettera a mio padre, nessuno potrà incolparti di niente-
mi porse il coltello -Te lo chiedo un ultima volta...- per la prima volta mi sorrise. 
Presi il coltello, che iniziò ad illuminarsi. 
La principessa aveva ragione: avevo del potere, sentivo scorrerlo nelle vene e trasferisfi all' "arma". 
D'un tratto sul manico e sulla mia mano apparì lo stesso simbolo, quello della Triforza. 
-Grazie, grazie mille. In fondo non sei poi così male, ora capisco perché Link ha scelto te- 
Prese il coltello, mi ringraziò sorridendomi un' ultima volta, e se lo conficcò nel petto. 
Strinsi i denti ed ingoiai, cercando di trattenere le lacrime. 
Anche stavolta la principessa si circondò di un forte bagliore e poi divenne una pozzanghera d'acqua sul pavimento.
-Cavolo...- sospirai, spostando i capelli all'indietro. 
Con uno straccio asciugai il pavimento, poi lo strizzai in un secchio.
-Dovrò pur mettere quest' acqua da qualche parte..- riflettei, poi guardai verso quel "tunnel" buio che portava all'altro mondo e capii.
Presi il secchio e corsi ad Hyrule, era sera anche lì. 
Passai per il villaggio Kakariko e, senza farmi vedere, raggiunsi il cimitero. Vicino una vecchia tomba vi rovesciai con delicatezza il secchio.
-NO, FERMA, CHE STAI FACENDO!?- mi urlò qualcuno da lontano.
Mi voltai di scatto.
Il mio cuore si fermò: era Link.
Sorrisi ingenuamente -No Link, non è come sembra, posso spiegarti tutto...-.
Corse verso di me e -V..Valeria?-
Gli sorrisi.

Già, il mio sogno finisce così. E' stranissimo, ma è stato uno dei migliori che abbia mai fatto. Grazie per aver sprecato il vostro tempo nel leggerlo :3 P.S: perdonate eventuali errori di distrazione o grammaticali, magari potete farmeli notare in una recensione
  
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