Pictures of you
Alla mia dolcissima musa ispirtrice, per ringraziarla di essere sempre presente anche con una minima parola, con pochi termini, per ringraziarla delle forti emozioni che mi fanno vibrare l'anima ogni volta che leggo un suo testo... Ti Voglio Bene...
Dedicata a : Titti 6493
“ Vuoi farlo davvero?”
“ Non ho altra scelta”
“ Sì che c’è l’hai…
continuare ad aspettarlo… continuare a credere in lui”
“ Ho sperato nel suo
ritorno per tanto tempo… quando mi hanno detto che era morto in battaglia non
ho creduto a nessuno, Pansy, nemmeno a Harry, il mio migliore amico. Sono
partita, per cercalo in ogni posto possibile e immaginabile e la sfortuna ha
voluto che non lo trovassi. Per mandare avanti la mia vita sono stata costretta
a credere che lui fosse morto. Poi è entrato Anthony nella mia vita, mi ha
sorretto nei momenti difficili e alla fine abbiamo deciso di stare insieme”
disse Hermione Jane Granger, sistemandosi il bianchissimo abito da sposa e
portando un ricciolo ribelle, sfuggito all’acconciatura, dietro l’orecchio.
Era il giorno del suo
matrimonio, mancava poco oramai all’inizio della cerimonia e non poteva fare a
meno di continuare a specchiarsi, desiderava che tutto fosse perfetto quel
giorno, nonostante non ne fosse assolutamente felice.
La sua damigella d’onore,
Pansy Parkinson, tentava per l’ennesima volta di dissuaderla dal compiere quel
passo che lei considerava sbagliato, in quanto alle basi di un matrimonio,
secondo l’ex Serpeverde, ci voleva l’AMORE prima di tutto, e questo glielo
aveva insegnato la stessa Hermione la quale aveva accettato la proposta di
matrimonio dell’ex Corvonero Anthony Goldstein, nonostante amasse ancora
l’unico ragazzo che le avesse mai fatto battere il cuore in tutta la sua vita:
Draco Lucius Malfoy.
Durante la battaglia
finale, che aveva visto l’indiscussa vittoria di Harry James Potter sul Signor
Oscuro, il principe di Serpeverde era sparito, facendo perdere le sue tracce e
portando tutti a decretare la sua morte. Per tutti, questi era deceduto per
mano dei Mangiamorte, i quali lo volevano morto perché considerato traditore
del suo stesso sangue, essendo passato durante il settimo anno nell’Ordine
della fenicie.
Cosa lo aveva convinto a
cambiare schiera?
L’amore ovviamente.
Quel folle amore che gli
permise di ribellarsi alla sua famiglia, al Lord Oscuro, di continuare a
vivere.
Questo amore portava il
nome di Hermione Jane Granger.
“ Come sto Pansy?” chiese
Hermione, voleva che la sua migliore amica fosse felice per lei, che le stesse
vicino in quella che sembrava essere la decisione migliore per ritornare a
vivere.
“ Sei bellissima” rispose
“ Si Pansy, ho preso la
mia decisione ,il mio regalo più grande sarebbe che tu fossi felice per me”
“ D’accordo Herm… ti sarò
accanto in questo giorno così importante per te… ma ti prego rispondimi con
sincerità alla domanda che sto per farti”
“ Ovviamente amica mia,
chiedimi tutto ciò che vuoi”
“ La indossi ancora?”
Gli occhi dorati di
Hermione si incupirono immediatamente alla domanda della sua amica. Si portò
una mano all’altezza del cuore, stringendo tra le dita quel ciondolo in oro
bianco a forma di cuore, sul quale era incisa una piccolissima serratura.
Glielo aveva regalato
Draco la notte che precedette la battaglia finale, sera nella quale fecero
l’amore disperatamente, giurandosi amore eterno e immaginando il giorno del
loro matrimonio.
Non state impazzendo nel
leggere queste righe, miei cari lettori: il Principe delle serpi non era
diventato completamente folle, si era semplicemente innamorato, vedendo negli
occhi dorati della sua mezzosangue la donna della sua vita, nonostante fossero
ancora molto giovani.
Aveva sempre immaginato il
giorno delle loro nozze di notte, quando le stelle sono più brillanti e lucenti
e avrebbero costituito una magnifica copertura.
Ora invece si stava per
sposare in una chiesetta, di mattina e per giunta con la pioggia.
Voltò le iridi dorate
incastonandole in quelle petrolio della sua amica.
“ Certo che la indosso
ancora, Pansy e non ho la minima intenzione di toglierla” disse con fermezza,
quasi con severità, come a dimostrare a se stessa la potenza di quel
sentimento.
Orgoglio Grifondoro.
Amore infinito e
disperato.
“ Anche quando vai a letto
con Anthony?”
La riccia non rispose.
“ Chi tace acconsente” pensò Pansy.
“ Bene… ho avuto le risposte che desideravo…
adesso finisciti di sistemare… io vado a controllare che tutto sia pronto di la
e che Harry si sia fatto in maniera decente il nodo alla cravatta” disse
ridendo leggermente e scoccando un bacio sulla guancia alla sua migliore amica,
che con l’abito da sposa sembrava essere un angelo caduto dal cielo, il primo angelo di tutta la storia del
mondo ad essere triste.
Si chiuse la porta alle
spalle, lasciando Hermione da sola per riprendersi dall’ennesima discussione
che avevano avuto riguardo Draco, in fondo era il giorno del suo matrimonio e
di certo non voleva rovinarle il “momento” più bello della sua vita.
Camminava per il
corridoio, finchè non incrociò gli occhi verdi smeraldo del suo ragazzo, Harry
James Potter.
“ Amore mi sistemi il nodo
della cravatta, per piacere?”
“ Certo tesoro” disse
Pansy eseguendo la richiesta, con occhi un po’ tristi. Potter le alzò il mento
con due dita, incrociando i loro sguardi.
“ Piccola, non sei
riuscita a convincerla vero?”
“ Non voglio che sposi
quell’essere che non ama… non voglio che sia ancora più infelice di quanto sia
già… lo ama ancora Harry, Hermione è follemente innamorata di Draco e il fatto
di aver girato il mondo e non averlo trovato l’ha svuotata anche della minima
speranza, dell’ultimo soffio di felicità che gli era rimasto. Non posso vederla
accanto ad un altro uomo che non sia lui” disse la ragazza dai capelli mori,
sfogandosi con il suo fidanzato.
“ Pansy, se Hermione ha
deciso così dobbiamo rispettare la sua scelta… siamo i suoi migliori amici e
per fare questo passo ha bisogno della nostra presenza accanto a se… non
l’abbandoneremo… non ora che ha deciso di rialzarsi”
“ Sposando Anthony sta
firmando la sua condanna a morte, si sta costruendo una vita di profonda
infelicità” sbottò Pansy.
“ Pan, Draco è morto e non
tornerà! Non può rimanere legata al ricordo di un fantasma… non possiamo
impedirle di provare ad essere felice” le disse Harry con sguardo duro,
abbracciandola subito dopo. Potter sapeva bene quanto fosse stato difficile per
la sua ragazza e per Hermione accettare la morte di Malfoy, ma era passato
troppo tempo dalla sua scomparsa e l’unica spiegazione possibile a tutto questo
era stata la sua morte.
Con i pollici asciugò le
due lacrime che stavano scendendo lungo il volto della
“ Andiamo a prendere i
nostri posti in chiesa”
“ Va bene” sussurrò la
moretta.
Anthony Goldstein, già in
piedi di fronte all’altare aspettava da ben dieci minuti l’arrivo della sua
amata Hermione, ma si sa le spose si
fanno sempre attendere.
Era il giorno più bello e
felice della sua vita e tutti i sacrifici che aveva fatto per far si che tutto
fosse perfetto non sarebbero mai stati abbastanza se questo significava ridare
il sorriso alla sua ragazza.
Prima di lui un altro uomo c’era stato nella
vita di Hermione, un ragazzo che a quanto gli aveva raccontato era morto
durante la battaglia finale. Hermione non gli aveva mai voluto dire il nome del
suo grande amore e lui aveva faticato davvero tanto per riuscire a
conquistarla, sforzi che però erano stati ripagati nel momento in cui la
giovane aveva accettato di sposarlo. Voltò lo sguardo verso l’ entrata della
chiesa e vide Harry prendere posto in prima fila e Pansy accanto all’altare,
essendo la damigella d’onore appunto.
Pochi istanti dopo le
campane iniziarono a suonare, annunciando l’arrivo della sposa e successive
furono le prime note della marcia nuziale.
Una splendida Hermione
Jane Granger fece il suo ingresso, avvolta in un magnifico abito bianco latte
con un velo che le copriva completamente il volto. A piccoli passi iniziò il
suo cammino verso l’uomo che aveva deciso di sposare.
“ Perdonami Draco… perdonami perché non sono
riuscita a smettere di amarti, perdonami perché ho smesso di sperare nel tuo
ritorno, perdonami… perché ho preferito credere alla tua morte per lenire la
mia sofferenza. Ovunque tu sia, amore mio, se riesci a sentirmi non
dimenticarti che ti amo da morire”
Questo era il pensiero che
accompagnava il suo percorso fino all’altare. Una volta giunta li, diede tra le
mani di Pansy il buquè di rose blu che Anthony le aveva regalato,
posizionandosi dinanzi al suo futuro sposo. Goldstein rimase incantato da tanta
bellezza, e attese qualche istante prima di privare la sua donna del velo. Le
iridi dorate di Hermione mancavano della loro lucentezza caratteristica, ma
solo due persone in tutta la sala ebbero la capacità di rendersene conto.
“ Posso iniziare con il
rito?” chiese il prete, vedendo il cenno di assenso da parte di Anthony
proseguì con la funzione.
Il giovane dai capelli
castani stringeva nelle sue mani quelle piccole tremanti di Hermione, credendo
che il tremore fosse dovuto all’emozione e non al terrore della vita che le si
prospettava dinanzi agli occhi.
“ Siamo qui riuniti oggi,
miei cari, per unire in matrimonio quest’uomo e questa donna. Decidere di
sposarsi è sempre un passo fatto con grande amore e dedizione, sposarsi
significa cedere la proprio anima al proprio compagno, dedicarsi totalmente
alla felicità dell’altro, donarsi con amore all’altro e questi due giovani ne
sono l’esempio lampante”
Le parole del prete toccarono
profondamente il cuore di Hermione, ma ormai era convinta e si sforzò anche di
sorridere all’uomo che aveva davanti agli occhi.
“ Prima di procedere con
le promesse, chi avesse qualcosa in contrario all’unione di questi due giovani
parli ora o taccia per sempre”
Hermione voltò lo sguardo
verso l’entrata come se sperasse nell’arrivo di qualcuno, ma poi scosse il
capo, segno che quell’ultima speranza fosse definitivamente svanita.
“ Bene” proseguì il
parroco “ possiamo proseguire… Vuoi tu, Anthony Adam Goldstein prendere in
sposa la qui presente Hermione Jane Granger per amarla e onorarla, finchè morte
non vi separi?”
“ Lo voglio” disse con
voce ferma e innamorata il giovane.
“ Vuoi tu, Hermione Jane
Granger, prendere in sposo il qui presente Anthony Adam Goldstein, per amarlo e
onorarlo, finchè morte non vi separi?”
“ Lo…”
La celebrazione venne
interrotta da un violento colpo di vento che fece sbattere violentemente le
porte della chiesa. Tutti i presenti, compresi gli sposi si voltarono verso
l’entrata notando una figura incappucciata con i palmi delle mani aperti, segno
che le porte era state spalancate magicamente e non a causa del temporale.
Alcuni presenti
sfoderarono le bacchette, convinti di trovarsi dinanzi ad un mago oscuro.
Questi vennero disarmati dalla presenza, senza nemmeno che fosse pronunciato un
incantesimo.
Dalla corporatura si
poteva ben comprendere che fosse un uomo, che non accennava a fermare il suo
cammino.
Anthony si parò a
protezione della sua futura sposa ( perché Hermione non aveva ancora
pronunciato ancora il si, quindi non si potevano considerare marito e moglie).
“ Chi sei?” sbottò Goldstein.
L’uomo non rispose
schioccando le dita, privando della voce lo sposo e scaraventandolo lontano da
Hermione.
L’ex Grifondoro non era
impaurita da quella presenza estranea, perché?
“ Cosa vuoi?” chiese
Hermione, liberandosi dal velo che le stava dando fastidio e foderando la
bacchetta che da brava auror portava sempre con se.
La figura incappucciata si
fermò dinanzi a lei, schioccò nuovamente le dita, le luci si spensero e il
rumore di un nastro, come di un filmino,
riempì le orecchie dei presenti.
Le voci di un ragazzo e di una ragazza si sentirono
echeggiare per tutta la chiesa.
Hermione sgranò gli occhi,
lasciano cadere la bacchetta per terra e voltandosi verso l’altare sulla cui
parete si stava proiettando un filmino in bianco e nero.
Il nostro amore infinito: questa fu la prima frase che lesse la giovane
dalla proiezione.
This
is the clock upon the wall
This is the story of us all
This is the first sound of a newborn child,
Before he starts to crawl
This is the war that’s never won
This is a soldier and his gun
This is the mother waiting by the phone,
Praying for her son
Questo è l'orologio appeso al muro
Questa
è la storia di noi tutti
Questo
è il primo suono emesso da un neonato
Prima
che inizi a camminare carponi
Questa
è la guerra che non è stata mai vinta
Questo
è il soldato e la sua pistola
Questa
è la madre che aspetta vicino il telefono
Pregando
per suo figlio
Io & Te
Tante immagini iniziarono
ad essere proiettate e viste da tutti i presenti.
Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be
Immagini tue, immagini mie
Appese
al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini
tue, immagini mie
Ci
ricordano tutto quello che eravamo
Il loro primo bacio in pubblico sotto il diluvio
universale, alla prima vittoria dell’anno dei Serpeverde.
There is a drug that cures it all
Blocked by the governmental wall
We are the scientists inside the lab,
Just waiting for the call
This earthquake weather has got me shaking inside
I'm high up and dry
C'è un farmaco che cura tutto
Bloccato
dal muro governativo
Noi
siamo gli scienziati dentro il laboratorio
Che
aspettano solo la chiamata
Questo
tempo da terremoto mi ha scosso dentro
Sono
spiazzato
Loro due abbracciati strettissimi sul Lago Nero
ghiacciato, dopo una violenta caduta di sedere.
Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be
Immagini tue, immagini mie
Appese
al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini
tue, immagini mie
Ci
ricordano tutto quello che eravamo
Confess to me, every secret moment
Every stolen promise you believed
Confess to me, all that lies between us
All that lies between you and me
Confessami ogni momento segreto
Ogni
promessa rubata in cui hai creduto
Confessami
tutte quelle bugie tra di noi
Tutte
le bugie tra te e me
I loro sguardi innamorati durante il Ballo di San
Valentino.
We are the boxers in the ring
We are the bells that never sing
There is a title we can't win no matter
How hard we might swing
Siamo i pugili nel ring
Siamo
le campane che non suonano
C'è
Non
importa quanto duramente potremmo colpire
Le loro mani incrociate mentre passeggiavano per il
parco di Hogwarts, qualche giorno prima di dare gli esami finali.
Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be
Immagini tue, immagini mie
Appese
al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini
tue, immagini mie
Ci
ricordano tutto quello che saremmo potuti essere
Ti amo: la scritta che lui aveva fatto nel cielo
con i fuochi d’artificio la prima volta che avevano litigato di brutto.
Pictures of you, pictures of me
Hung upon your wall for the world to see
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be
Immagini tue, immagini mie
Appese
al tuo muro perché il mondo le possa vedere
Immagini
tue, immagini mie
Ci
ricordano tutto quello che saremmo potuti essere
Un ciondolo a forma di cuore con una serratura, un
ciondolo a forma di chiave che apriva quella serratura.
Remind us all of what we used to be
Remind us all of what we used to be
Che saremmo potuti essere
Che
saremmo potuti essere
Solo io possiedo la chiave del tuo
cuore, mezzosangue.
Pictures of you, pictures of me
Remind us all of what we used to be
Immagini tue, immagini mie
Ci
ricordano tutto quello che saremmo potuti essere
Saremmo
potuti essere
Hermione era ormai
inginocchiata sull’altare, scossa dalle lacrime.
Aveva rivisto tutti i suoi
ricordi, i frammenti della sua storia d’amore, gli occhi innamorati della sua
metà.
Pochi attimi di silenzio
quando:
“ Scusa il ritardo, mezzosangue”
Quella voce, quelle
parole,
Titubante allungò le mani
verso il fiocco che chiudeva il volto dell’uomo incappucciato, slacciandolo
lentamente. Il mantello nero cadde a terra, mostrando ciò che il suo cuore
attendeva da tanto tempo.
Un ragazzo dalle spalle
larghe, muscolatura non eccessiva, capelli biondi come i raggi del sole e perle
rare al posto degli occhi.
Draco Lucius Malfoy, in tutta la sua bellezza.
Hermione non sapeva se
saltargli addosso dalla gioia o lanciargli un Avada Kedavra per averla lasciata
nella disperazione più cupa per tutto quel tempo.
Una mano piccola della
ragazza si avventurò nell’accarezzare il volto del giovane Malfoy, che con
estrema dolcezza assecondò il movimento della mano della sua dea.
“ Sei vivo… allora non ero
pazza… sapevo, sentivo che eri vivo amore mio… Perché? Perché non sei tornato
prima da me, Draco? Rispondimi ti prego” gli disse senza smettere di toccarlo.
Si avvicinò ulteriormente a lui.
“ Durante la battaglia
finale un gruppo di Mangiamorte mi ha rapito, torturato per non so quanto
tempo, fino a che, ormai in fin di vita, hanno pensato bene di lasciarmi sullo
zerbino di casa di mia Zia Andromeda, come dimostrazione di ciò che accade a
chi tradisce il proprio sangue per inseguire l’amore. Mia zia e suo marito mi
hanno accolto in casa loro, ma ero ridotto davvero male e non sapevano nemmeno
quando e se mi sarei ripreso e per non farmi correre ulteriori rischi hanno
deciso di non avvertire l’Ordine. A causa di tutti i Cruciatus che mi erano
stati scagliati contro, ho ripreso conoscenza dopo due settimane. E questo, mezzosangue,
unicamente grazie a te. La prima parola che ho detto non appena mi sono
svegliato è stato il tuo nome: il tuo amore mi ha tenuto in vita e il desiderio
di riaverti mi ha dato la forza di vivere, una seconda volta. Prima di poter
correre da te, sono stato costretto a riabilitarmi, ero diventato praticamente
invalido dalla vita in giù e per riprendere a camminare ci ho impiegato del
tempo, ma sono arrivato in orario al tuo matrimonio, hai visto?”
Le ultime parole le
pronunciò con vero astio, nonostante non avesse staccato un secondo gli occhi
da quelli di Hermione, che non aveva smesso un attimo di guardarlo.
“ Come faccio a crederti?”
disse ad un certo punto la ragazza stupendo tutti.
Draco, che si aspettava
questa domanda da lei, tirò fuori dalla maglietta un ciondolo a forma di
chiave.
“ Ricordi cosa ti dissi
quella notte, Hermione? Che quando ci saremmo amati più del giorno in cui ti ho
regalato il ciondolo che porti al collo, allora questo si sarebbe aperto”
Malfoy schioccò le dita e
la catenina di entrambi si staccò dai rispettivi colli, andandosi magicamente
ad incontrare. La chiave entrò perfettamente nel buco della serratura del
cuore, aprendolo.
“ Perdonami Dray, ma non
sapevo che fare… ho girato praticamente tutto il mondo per cercarti, ma senza
trovarti… sono stata così stupida a non pensare che tu potessi essere così
vicino a me… perdonami per non averti saputo proteggere, per non avere avuto la
forza di mantenere viva la mia speranza, perdonami perché stavo per sposare un
altro uomo sperando di poterti dimenticare”
Hermione era ormai in
ginocchio davanti a Draco. Lui aveva immaginato che la donna che amava fosse
stata male, ma non che fosse così devastata dalla sua mancanza, dall’amore che
provava per lui.
La fece rialzare,
stringendola tra le braccia e Hermione finalmente sentì il suo cuore battere
nuovamente, tornare a vivere.
La guardò profondamente negli occhi,
coinvolgendola subito dopo in un bacio mozzafiato che le fece tremare le gambe.
Sentire la lingua di Draco danzare con la sua, il suo sapore sulle labbra
furono un toccasana per la sua anima.
Pansy, sciolta in lacrime
per la gioia di rivedere il suo migliore amico, iniziò ad applaudire seguita a
ruota da tutti i presenti in sala.
“ Portami via Draco, ti
prego e giurami che non mi lascerai mai più”
“ Ogni tuo desiderio è un
ordine principessa” le soffiò a fior di labbra.
E si incamminarono verso
l’uscita.
“ Fermi! Malfoy, maledetto
mangiamorte, dove credi di andare con la mia futura sposa?”
Con tutto quello che era
successo praticamente tutti si erano dimenticati del povero Anthony che non si
sapeva come aveva riacquistato la voce.
“ Everte Statim!” si sentì
echeggiare per tutta la chiesa. Goldstein si ritrovò nuovamente spalmato contro
il muro.
“ Sta zitto, Goldstein! Se
ancora non l’avessi capito Hermione ama Malfoy, e tu non centri un bene amato
cazzo, quindi taci!” disse Harry James Potter, attirando su di se gli sguardi
di tutti, ma in particolare due iridi grigio perla.
“Grazie Potter, a buon
rendere” disse Draco rivolto alla sua nemesi.
Il biondo prese Hermione
tra le braccia e baciandola appassionatamente si levò in aria, solo con la
forza del pensiero.
Si staccò dalle labbra
della sua amata e disse:
“ Gente, siete tutti
invitati al nostro matrimonio esattamente fra due settimane, la notte in cui ci
saranno le stelle cadenti. Potter, sei pregato di dare indicazioni a tutti”
disse ghignando verso Harry che ghignò a sua volta.
“ Adesso scusateci, ma io
e
Una volta giunti li, ne
uno ne l’altra riuscirono a smettere di guardarsi e di accarezzarsi. Draco ad
un certo punto si inginocchiò di fronte a lei, tirando fuori uno scatolino blu
dalla tasca dei pantaloni. Lo aprì e un piccolo diamante comparve agli occhi
dell’innamoratissima Hermione, che non riusciva a credere che tutto ciò che era
successo fosse vero.
“ Vuoi sposarmi,
mezzosangue?”
“ Che senso ha chiedermelo
Draco, se hai già invitato tutti al nostro matrimonio?” disse lei sorridendo.
“ Granger, sono pur sempre
un Malfoy e le tradizioni vanno rispettate. Allora… vuoi diventare MIA moglie?”
ghignò.
“ Lo voglio Draco, è tutta
la vita che aspetto questo momento”
Lei gli prese le mani
facendolo rialzare, le portò intorno alla sua vita e si alzò in punta di piedi
per baciarlo.
“ Amami Draco e non
smettere mai di farlo, perché nel momento in cui smetterai di amarmi, morirò”
“ Non lo farò, te lo giuro…
non ho smesso fino ad ora e non ho la minima intenzione di smettere di amarti”
Inutile dirvi, miei cari
lettori, che il giorno del loro matrimonio fu un sogno realizzato, una favola
scritta dai loro cuori.
Non dimenticate mai che il
sentimento vero, l’amore pure degno di essere definito con tale termine è
quello che più ci sembra sbagliato, quello che ci porta a desiderare l’impossibile
ma che con forza di volontà alla fine otteniamo sempre.
Amate, miei cari, amate
fino a intossicarvi di queste emozioni, perché una vita senza amore non è degna
di essere vissuta.