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Autore: taliaweizmann    27/10/2013    4 recensioni
Perdonami Annabeth,
Sono sempre io, Percy. Spero che un giorno potrai perdonarmi, perdonarmi per averti sottratto dal tuo brillante futuro, da tutti i tuoi sogni. La consapevolezza di quello che sarebbe stato il nostro amore mi salva, mi salva da tutto questo atroce dolore, mi salva da te..te che ormai mi hai lasciato per sempre. Ma ti amerò, qualunque cosa accadrà, prometto che ti amerò, ti amerò incondizionatamente come segretamente, ho sempre fatto, per te che mi hai rubato il cuore, oh valorosa figlia di Atena.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perdonami Annabeth, Sono sempre io, Percy. In questo momento sono qui, seduto sul prato, difronte alla tua stele. Oggi sarebbe stato il tuo sedicesimo compleanno. I tuoi compagni della casa di Atena hanno poggiato accanto alla tua stele centinaia di fiori. Non posso sopportare la vista di tutti questi addobbi funebri, hai sempre odiato i fiori come simbolo di memoria, nessuno sembra curarsene, nessuno qui sembra sapere niente. Quest'estate abbiamo aggiunto alla collana un gufo, in tuo onore. I tuoi appunti sono ancori tutti lì, maledettamente ordinati, ogni cosa è al suo posto, la tua stanza è sempre più vuota, ogni volta si riempe sempre più di malinconia, di dolore da cui non posso scappare. Ti confesso che sono state tante, troppe, le volte in cui ho sperato che su quel letto ora così vuoto, così inafferrabile, ci fossimo trovati tu ed io, quante volte ho desiderato poterti scostare quei lunghi capelli biondi da quel viso così intenso, così pieno di segreti. Quante volte ho desiderato poterti carezzare quelle rosee guance, così rosse d'inverno e così colorite d'estate. Quante volte ho desiderato poterti guardare quei meravigliosi occhi grigi, astuti e intelligenti come quelli di tua madre Atena. Quante volte ho desiderato poterti rubare quelle rosse labbra perfetta, avvicinarmi a te, carezzarti dolcemente la guancia, rapirti, rubarti il cuore, rendere mie quelle tue meravigliose labbra. Quante volte ho desiderato poter intrecciare la mia mano attorno alla tua, proteggerti fra le mie braccia, scaldarti con i battiti del mio cuore. Sono stato un codardo, non ho mai avuto il coraggio di mostrarmi a te in tutto me stesso se non quell'ultima volta, in quell'ultima maledettissima occasione in cui tu mi hai lasciata per sempre. Ovunque vado, ovunque provo a rifugiarmi, a scappare da questa realtà che non voglio accettare, qualsiasi cosa mi ricorda te. Per tutto il Campo ci sono addobbi funebri in tua memoria. Ancora non riesco a piangere Annabeth, vorrei farlo, vorrei disperatamente riuscire a tirare fuori la mia rabbia, il mio dolore senza fine, ma non ci riesco. Quando gli altri mi chiedono come sto io non so che dire, le parole non riescono ad uscire fuori, forse perchè non esistono parole per spiegare come mi sento o perchè per spiegarlo ce ne vorrebbero troppe. Sono passati sei mesi e ancora non ho riacquistato il dominio sui miei poteri, l'acqua non mi risponde. Sento la tua voce ovunque, quando mi immergo nel fondo del lago per tentare di trovare un pò di pace vedo in lontananza il tuo sorriso. Riuscirò mai a dimenticarlo? Nessuno più mi chiama Testa d'Alghe. Oh Annabeth...Mi manchi da morire. Vorrei avere la certezza che stai bene, che sei rimasta con me, che mi proteggi. Da quando non ci sei più non sono più lo stesso, la mia fonte di vita sei sempre stata tu. Qualcuno qui al Campo si sta leggermente rialzando, ma è faticosissimo. Papà mi è venuto a trovare qualche settimana fa, non sono riuscito a dire una parola, lui mi ha capito, mi ha abbracciato forte a sè, nemmeno in quella occasione sono riuscito a piangere, lo stavo stringendo forte a me, forse per attaccarmi a qualcosa, alla certezza che qualcuno mi comprende. Mi ha carezzato il viso è mi ha detto di essere forte ed è sparito. Ho visto Talia e Grover piangere l'altra notte, sono distrutti, e più in là c'era Chirone, lui non parla più, eri come una figlia per lui. Mi sento svenire, alzarmi tutte le mattine è come rivedere ancora una volta davanti ai miei occhi la scena del tuo viso scempiato che si spegne per sempre, come sentire nuovamente la presa della tua mano che si affievolisce fino a cadere al suolo. Non sono abbastanza forte per sopportare tutto questo. Sono sempre stato un bambino, uno sciocco, un'irrazionale, un codardo. Solamente tu eri capace di trovare il meglio dentro di me, di spingermi a tirarlo fuori. Ricordo tutti i nostri momenti, vorrei poterli afferrare, farli ancora miei per un pò, ma sono come il fumo, sono inafferrabili...Rivedo ancora chiaramente quei tuoi sguardi duri quanto quei tuoi occhi compassionevoli e innamorati, la tua bellezza così naturale che mi ha sempre spiazzato. Ho sempre amato fissarti dalla riva del lago mentre scrivevi i tuoi appunti, non te l'ho mai rivelato. Vorrei essere potuto crescere e maturare prima, tanto abbastanza da averti potuto salvare la vita, quanto bastava per poterti amare come meritavi, quanto bastava per essere un ragazzo migliore, un eroe degno di essere figlio di Poseidone. Sai, a volte penso che saremmo stati la coppia più esclusiva del Campo, accenno un leggero sorriso quando la mia mente si dirige su questi pensieri, ti avrei resa mia per tutta la vita. Perdonami Annabeth, non avrei mai voluto farti morire, non avrei mai voluto sottrarti dal tuo brillante futuro. So che c'erano ancora tantissime cose che avresti voluto fare, so che il tuo sogno era quello di diventare architetto. Se ripenso a come ti ho vista morire, perdere la tua giovane vita, mi si contrae lo stomaco, inizio a sentire dolori strazianti. Vorrei averti potuta baciare come avrei voluto fare, stringendoti fra le mie braccia. Perdonami Annabeth, perdonami per averti fatta morire, vorrei che tu fossi ancora qui con me, a indicarmi la strada giusta da prendere. Mi manchi Annabeth, se c'è una cosa che ho capito in questi sei mesi senza di te è che la consapevolezza di amare qualcuno è dovuta alla certezza che qualsiasi cosa riservi la vita questo sentimento sarà sempre sopra a tutto e a tutti, qualsiasi cosa accadrà niente e nessuno potrà spegnerlo o affievolirlo perchè ho capito che le persone che hanno amato e che sono stata amate in vita dopo essa continuano a stare accanto a te, per sempre. Ho solo sedici anni, posso davvero sopportare, sorreggere tutto questo? Non lo so, ma anche se ho solo sedici anni sono sicuro di questo; tu, maledetta, figlia di Atena. Tu che mi hai rubato il cuore, non posso aspirare a nient'altro che amarti. Amarti per tutta la mia vita. Amarti per sempre finchè, presto o tardi, potrò stingere di nuovo la tua mano, guardarti ancora una volta negli occhi, scostarti i capelli da quel viso così perfetto, avvicinarmi a te e farti per sempre mia. Presto o tardi staremo di nuovo insieme, te lo prometto Annabeth, non dimenticherò mai la più valorosa dei figli di Atena. Mia piccola grande guerriera, sappi solo questo, sappi solo che il mio cuore ormai è solo tuo. Ti amo Annabeth, ti amerò sempre. Per sempre tuo, Percy

  
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