Arianna Fontana
Rain
and Sea
La pioggia cade su Port
Royale, lavando via ogni cosa…spazzandola
via…facendo scivolare i sentimenti e
le persone come conchiglie colpite da un’onda.
L’acqua che cade
dal
cielo, dolce, nonostante provenga dal mare, bagna la spiaggia,
lasciando
piccoli ricami circolari sulla sua superficie effimera e candida.
Laggiù, vicino
alla Cala
Salata, due giovani ragazzi si stanno baciando; entrambi quindicenni,
entrambi
forti e con un che di selvaggio, quasi facessero parte della burrasca
che
infuria attorno.
Il ragazzo, alto, con i
capelli scuri raccolti in un codino scomposto, si chiama Davy Jones: da
quando
suo padre è morto, circa due anni prima, non ha
più potuto avvicinarsi al mare,
quel mare che l’aveva preso dal suo mercantile; lei, invece,
di carnagione
liscia del colore del legno, i capelli neri sciolti al vento e gli
occhi
azzurri chiusi, è nata nel mare…anzi,
è nata per governarlo…
La pioggia accarezza i
loro volti e i loro pensieri…
§§§
Ti ricordi quando ci siamo incontrati, Calipso? È stato due anni fa, al funerale di mio padre: ti ricordi ancora i fiori candidi, che perdevano a poco a poco i petali nei flutti del mare? La bara che veniva calata nell’acqua scura?
Mi ricordo ancora che
sei apparsa improvvisamente in mezzo alla folla di gente, quasi la
sabbia si
fosse trasformata in te.
Mi ricordo che ti sei
avvicinata a me, mi hai posato una mano sulla spalla…non mi
hai abbandonato per
tutta la durata della funzione…Ero confuso, non pensavo
altro che a lui…alle
lacrime sulle guance di mia madre… quasi non ti ho notata,
come una folata di
calda brezza che rinfranca chi è triste…
Poi il giorno dopo ti
ho cercata…eri al molo…è lì
che è iniziata la nostra amicizia,no? Davanti a un
venditore di carillon e di strumenti musicali…Ma la musica
che più ami è quella
dell’oceano…Lo so…Perché lo
penso anch’io…
Non avevo mi creduto
nelle anime gemelle…ma tu sei la prova che
esistono…sei come me…come due gocce
di pioggia… uguali…uniti per sempre…
§§§
Caro Davy…ancora
non
sai che sono la regina del mare…ancora non sai che fra poco
dovrò
andarmene…forse questa sarà l’ultima
volta che ci vediamo…
Purtroppo, so che oggi
sarà l’ultimo giorno che mi dirai “ti
amo” con cuore sincero: vedo nel
futuro…un futuro in cui saremo divisi…eppure
uniti…ti sobbarcherai di un
compito che con il tempo ti cambierà
profondamente…ti strapperai il cuore per
me…solcherai l’oceano per sempre…mi
renderai prigioniera…
Ma, in fondo, un
po’
della mia libertà lo persa il giorno che ti ho visto: quel
giorno scuro, tetro,
quando una barca si inabissò per sempre…quando il
corpo di un uomo galleggiò
fino al porto…quando la bara fu calata qualche ora
dopo… mi avevi intenerito,
gli occhi lucidi di lacrime e l’aria così
smarrita…ma non ero intenerita…mi ero
semplicemente resa conto di amare un ragazzo…un
mortale…un comune…condannando
per sempre la mia libertà e felicità…
§§§
Una lacrima riga la
guancia della ragazza, confondendosi con la pioggia, che tiene ancora
gli occhi
chiusi..
Entrambi
sperano…entrambi
si amano…mare e pioggia…dea e
umano…per sempre…
Fine
Nota dell’autrice :
scusatemi se la One Shot è molto corta, ma mi è
venuta l’ispirazione per una
poesia (che poi ho trasformato in un racconto)…dedico il
racconto a due dei
miei personaggi preferiti di Pirati dei Caraibi (Davy e Calipso,
appunto), a
chi ama il mare e la pioggia, e a chi mi recensirà.
Thank you
beautiful people!!!
Arianna Fontana alias
Scribak J