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Autore: FedFefy    28/10/2013    0 recensioni
Alison ha 17 anni, a causa del lavoro della madre è costretta a trasferirsi in continuazione, questa volta, trasferitasi a Brighton, le mamma le ha promesso che quello sarebbe stato l'ultimo e definitivo trasferimento, ha trovato finalmente un posto fisso, cercherà di iniziare una nuova vita, con nuove persone che conoscerà lì.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era di nuovo su un fottuto treno, diretta a Brighton, vicino Londra, una città molto fredda nonostante ci fosse il bel mare. Lei era felice per la città in cui avrebbe vissuto anche per poco, ma sperava fosse l’ultima, ne aveva girate tante, si affezionava subito alle persone che conosceva, ma dopo circa un mese o al massimo due doveva ripartire, lasciando tutti, era questa la cosa più brutta, non poteva fidanzarsi o avere una migliore amica. In realtà aveva una migliore amica, ma a Londra a solo un’ora di treno da dove si trovava lei adesso. Si chiamava Julie, aveva capelli lunghi e neri, era alta, magra e quando sorrideva le spuntavano quelle tenere fossette, alla quale nessuno sapeva resistere; per il resto era dolce e simpatica. Julie per lei era l’unica valvola di sfogo, non poteva parlarne con la madre poiché era sempre fuori per lavoro, col padre altrettanto, lui viveva in Italia con la sua nuova moglie, non aveva fratelli e sorelle, cosa negativa in una famiglia così impegnata. A casa era sempre sola, studiava per ottenere buoni voti e nel pomeriggio portava a spasso il cane o videochiamava i nonni italiani, cosa abbastanza noiosa e monotona.

‘Ultima fermata: BRIGHTON’, l’annuncio rimbombava nel treno quasi vuoto. Era seduta quasi alla fine; si alzò prese le due valigie cariche e le trascinò quasi alle porte dell’uscita del treno. Dopo vari minuti le porte si aprirono; trascinò i due bagagli fuori e si avviò verso l’uscita della stazione.  Chiamò un taxi e si fece portare a Blaker Street, dove la mamma aveva preso casa. Era abbastanza strana come strada, le case erano molto colorate ed eccentriche, la loro era azzurra all’esterno, all’interno però non era un gran che, ma in qualsiasi modo doveva abitarci per solo due mesi se non di meno. C’era un disordine inimmaginabile che la fece rimanere a bocca aperta. Sbuffò posando a terra le valige che aveva trascinato, rimboccandosi le maniche iniziò dai fogli sparsi per il piano terra nelle varie stanze.’Guarda che mi tocca fare’ sbuffò. Alison era una ragazza abbastanza alta, magra e aveva lunghi capelli lisci color nocciola, occhi azzurri che si avvicinavano alla tonalità del verde durante le giornate calde. Il suo carattere era abbastanza strano, dava l’impressione di avere sempre gli ormoni sballati, ma su una cosa tutte le persone che la conoscevano erano certe: della sua dolcezza e la sua volontà di aiutare tutti, timida e chiusa in se stessa.
Aveva raccolto tutte le cartacce, messe in una busta e cacciate fuori il vialetto di casa; non ancora aveva visto la sua camera, ma sapeva che non era niente di particolare, come tutte le sue alte stanze. Salì velocemente le scale e trovò appeso sulla porta di una delle camere un post-it ‘Scusami per tutte le camere cambiate, spero che questa ti piaccia. Ps.: Stasera parliamo. Baci, mamma!xx’.  Subito dopo incuriosita Al aprì la stanza, e rimase quasi senza parole, la madre non aveva mai fatto una cosa del genere per lei,  non se ne era mai importata di lei e di cosa le stava accadendo.
Verso le 18.00 dopo aver sistemato e tolto un bel po’ di polvere pensò di uscire, prendere una boccata d’aria, con Lessy, la sua cagnolina; infilata una felpa calda e un paio di scarpe uscì. Si sedette su una delle panchine che circondavano un parco carino, cacciò il suo iPhone dalla tasca posteriore del jeans, mentre lasciò libera per qualche minuto Lessy. Un messaggio. ‘Tesoro mi manchi così tanto! Avvisami quando arrivi!x’ era Julie, subito le rispose ‘Sono arrivata da circa due ore, se non ti ho risposto prima è perché stavo sistemando i bagagli e pulendo un po’ dato che qui è tutto molto impolverato, mamma mi ha sistemato la mia nuova stanza, è fantastica! Dovresti vederla. Miss u 2!xx’.
Rivolta al cielo vide qualche nuvola grigia arrivare, c’era sicuramente qualche temporale in arrivo; ‘Lessy!’ gridò un paio di volte prima che la tenera cagnolina fosse di nuovo ai suoi piedi.
‘Carina la cagnolina!’ qualcuno alle sue spalle parlo ‘Solo la cagnolina? Oh merda l’ho detto ad alta voce!’ disse portandosi le mani alla bocca, mentre il ragazzo alle sue spalle rise ‘Non avevo ancora visto il tuo tenero faccino tesoro! Io sono Louis Tomlinson!’ era arrossita alle parole del ragazzo che ora era di fronte a lei, diede un’occhiata alla cagnolina dato che l’era salita l’ansia ‘Ehm..Io sono Alison Tomphosn’ rispose balbettando. ‘Stupida timidezza’ pensò, i suoi pensieri furono interrotti dalle parole del ragazzo che la guardava aspettando una risposta ‘Scusa?’ replica guardando incredula il ragazzo ‘Volevo solo sapere se eri nuova di qui, non ti avevo mai vista!’ disse incrociando le braccia al petto, era pieno di tatuaggi. Al annuì ‘Ma quanti cazzo di tatuaggi hai?’ disse riportandosi le mani alla bocca, ogni cosa che pensava le veniva spontanea a dirla ad alta voce, era uno dei suoi difetti ‘Tanti, ognuno con un significato diverso! Io ora devo andare, posso avere il tuo numero?’ ‘Oh si!’ disse afferrando il telefono del ragazzo scrivendo attenta il numero. –SALVATO- ‘Grazie, vuoi il mio?’ ‘No, aspetto un tuo messaggio!’ sorrise, il ragazzo la salutò con un cenno di mano e si allontanò. Che sfacciata che era stata, sembrava quasi che in quei pochi minuti la sua timidezza era sparita, ma sicuramente sarebbe ritornate, lo faceva sempre.
Tornò a casa, cacciò dalla borsa da viaggio il caricabatterie per mettere il cellulare in carica il cellulare e aprì un po’ di mobili in cerca di qualcosa da mangiare, ma non trovò nulla; fuori intanto pioveva molto e non era il caso di uscire.
‘Mamma? Tra quanto sei a casa? Ho fame e nei mobili non c’è nulla! Ti prego.x’ mentre aspettava la risposta della mamma cercava di mettere in funzione la tv, ma non dava segni di vita. Ecco, un messaggio, ma non era lei. ‘Ehy, sono Lou, il ragazzo di qualche ora fa! Hai visto come piove?’ ‘Si, ho visto. D’altronde sono anche sola a casa, non ho niente da mangiare e mia mamma non mi risponde agli sms che le mando! C’è solo la mia piccola Lessy con me!’. Dopo aver mandato quel messaggio le sue guancie si tinsero nuovamente di rosso, ciò accade quando si è innamorati di una persona, ma era impossibile. Lei non conosceva abbastanza Lou da essersene innamorata in 10 minuti. –MESSAGGIO- ‘Scusa tesoro, arrivo tardi stasera, chiama una pizzeria, ora ti invio il numero. A dopo!’. Come sempre, tardi intendeva molto tardi. ‘Se vuoi prendo una pizza e arrivo, mandami l’indirizzo, su!x’ qualcuno che la pensava ‘Si, Blaker Street, l’unica casa azzurra, riconoscibile! Ti aspetto.x’ che tenero che era Louis, così disponibile, Julie non rispondeva ai messaggi, evidentemente era al corso di pallavolo, lo facevano insieme prima che Alison si trasferisse. Salì al piano di sopra, lavò le mani e la faccia e legò i suoi lunghi capelli in una coda di cavallo; mentre scendeva le scale la porta di casa bussò, corse velocemente verso la porta e la aprì trovandosi di fronte il castano dagli occhi azzurri ‘Mmh che odore di pizza!’ affermò Al, facendolo entrare velocemente chiudendo la porta dietro di se ‘Accomodati pure Lou, posa la pizza sul tavolo in cucina, io sistemo i cuscini a terra in salotto, così saremo più comodi’ sorrise lasciando Louis che apriva il cartone di pizza ‘Ho preso due lattine di Coca-Cola alla vaniglia, spero ti piaccia e la pizza ne ho presa una condita con peperoni’ disse rubandone uno dalla pizza ‘ Perfetto, porta tutto qui!’ gridò la ragazza dal salotto, sedendosi a terra aspettandolo. ‘Niente tv?’ domandò il ragazzo ‘Mi dispiace ma non riesco a farla funzionare!’ replicò facendo il broncio ‘Ora vedo io!’ si alzò andando verso la televisione ‘La spina non era attaccata alla presa, potevi dare un’occhiatina, no?’ una sottile risatina uscì dalle delicate labbra di Alison che coinvolsero anche Louis.
Afferrò il telecomando appoggiato alle sue spalle sul divano e accese la tv.
‘Questo è il mio film preferito, lo vediamo?’ disse la ragazza afferrando un pezzo di pizza ‘Come vuole signorina, ma non che fa un po’ paura? Cioè non l’ho mai visto…’ ‘No, non ho paura, la serie di film di Saw è la mia preferita non mi stancherò mai di vederla, e sono sicura che piacerà anche a te!’ disse Alison interrompendolo ‘Vediamolo allora!’ sorrise il ragazzo.

 
  
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