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Autore: MC_Outlaw    28/10/2013    1 recensioni
Mare aperto, per la ciurma di Cappello di Paglia non c'è alcun pensiero se non quello di raggiungere la prossima isola. Però, un incidente magico accaduto in un'altra dimensione presto li porterà fuori rotta...vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se il mondo di My Little Pony si andasse ad incontrare con quello di One Piece? No? Beh, qui c'è in ogni caso. Godetevlo (e recensite)!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Nuovo Mondo

 

La situazione ormai era chiara, un pirata voleva fare di Bakkumu la propria base a discapito degli abitanti dell'isola, ma ora il suo piano era stato scoperto e serviva solo una contromossa. Le fazioni vedevano il capitano dei pirati marionetta, Alkavod, assieme ai suoi schiavi Prayu contro Sandairento, Urouge, il Sindaco dei Prayu e il popolo Banya, ora determinato a sconfiggere il nemico che minacciava la loro pace. Avevano solo una differenza tra di loro: i mezzi

 

Da una parte Alkavod non aveva problemi a mandare i Prayu all'attacco come zombie senza cervello, facendoli anche uccidere, dall'altra i due capi e Urouge era proprio quello che speravano di evitare

 

“Bene, miei uomini...attaccate senza pietà!”

 

All'ordine di Alkavod la sua schiera di Prayu si fondò ad armi spiegate addosso all'esercito avversario. Mentre il sindaco cercava rapidamente un modo per evitare lo scontro, la voce di un soldato Banya si levò

 

“Uomini! Occupiamoci noi dei Prayu e facciamo avanzare il Capo e i suoi alleati contro il pirata!”

 

“Ma...aspettate, non...” cercò di ribattere il sindaco

 

“Non si preoccupi, non li uccideremo” li rassicurò lo stesso soldato, prima di lanciare l'ordine “ALL'ATTACCO!”

 

Dopo di lui seguì il resto della schiera Banya, diretta addosso ai Prayu. Chi poteva iniziò a parare ogni attacco lanciato, chi non ci riusciva evitava i colpi o teneva a distanza di sicurezza l'avversario. Non avevano intenzione né di attaccare ne di restare feriti, e ci riuscivano bene. I tre colsero l'occasione, ora Alkavod era indifeso e pronto per essere attaccato

 

Senza pensarci oltre, i tre lo presero di mira pronti a colpirlo con qualsiasi mezzo, ma il sorrisino del pirata precedette un muro che si parò tra lui e i suoi nemici. Una foresta di fili da marionettista che non lasciava vedere altro se non i fili stessi. Ma Sandairento sapeva cosa fare. Mise una mano supra la barriera di Alkavod, e lentamente questa iniziò ad essere assorbita, come se fosse il braccio di un fantasma

 

“Attaccatevi a me e non lasciatemi fino a quando non siamo oltre”

 

Urouge e il sindaco obbedirono e Sandairento, con uno scatto, penetrò nella barriera senza spaccarla ma passandoci attraverso, seguito a ruota dal sindaco e dal Monaco Pazzo. E dato che neanche Alkavod vedeva oltre il muro di fili, sobbalzò appena i tre uscirono da esso come degli spettri. Urouge guardò dietro di se e scoppiò a ridere

 

“Hahaha, è stato fantastico! Come hai fatto?”

 

“Grazie al frutto del mare Renki-Renki. Un Rogia definito Rogia Leggendario, che mi permette di far diventare e fondere il mio corpo con i materiali attorno a me, assieme a quello di altre persone se serve, come ho fatto con voi”

 

“Forte...forse un giorno dovrei cercarne uno simile! E ora occupiamoci di questo pagliaccio”

 

Alkavod, però, non sembrava preoccupato, anzi aveva un sorriso compiaciuto sotto i baffi

 

“Non crediate di avermi sconfitto solo perchè avete trapassato il mio scudo...”

 

I fili che formavano la barriera ritornarono rapidamente dal proprietario, concentrandosi sulla sua mano

 

“...questi non sono solo per difesa!”

 

L'agglomerato di cavi iniziò ad attorcigliarsi attorno alla sua mano, andando allungandosi e formando una scimitarra sul suo braccio destro

 

“Preparatevi a lottare! Cloni Marionetta!”

 

Il resto dei fili che non andarono a formare l'arma si iniziarono a sistemare a destra e a sinistra di Alkavod, non formando armi questa volta, ma due vere e proprie copie del pirata

 

“E ora preparatevi a soccombere!”

 

Equestria, Inferi

 

Come ormai era normale, il gruppo si era diviso per i tre gironi in cui, secondo Minosse, sarebbe stato più facile trovare Sombra. I tre Diavoli guidavano il gruppo verso una meta non precisa, ma gli era stato detto di fidarsi, quindi li seguivano. E il gruppo che aveva più problemi a farlo era quello di Andromalius

 

Già lo stesso Diavolo non parlava e non gli aveva dato informazioni sul luogo, in più si trovavano in mezzo ad una palude maleodorante a farsi spazio tra fango e liane penzolanti, e la cosa non faceva altro che male al carattere di Rarity

 

“Bleah, che schifo! Siete veramente dei mostri ad intrappolare delle povere anime in un luogo orribile come questo! E questo odore...avete mai pensato di usare un po' più di deodorante? Oppure la tortura dei ladri è proprio nel tanfo che si sente nell'aria? Se è così, complimenti, avete raggiunto il suo scopo...accidenti, appena torneremo a Ponyville dovrò fare una seduta intensiva alla Beauty Farm oppure tutto questo schifo non...”

 

“Senti, chiudi il becco o ti taglio la lingua!” la azzittì Pinkamena, che non ne poteva più. Rarity smise di lamentarsi, anche se ad ogni passo mugugnava schifata

 

All'improvviso Andromalius si bloccò, suscitando lo stupore degli altri

 

“Qualcosa non va?” gli chiese Rainbow

 

“C'è qualcuno qui vicino...” rispose per lui Zoro

 

Un fruscio tra gli alberi precedette l'assalto di una figura squamosa e allungata, che Andromalius bloccò in fretta estraendo la frusta e colpendolo prima che colpisse Rarity al fianco. L'essere cadde nel fango ma si rialzò subito in piedi, fissando con astio i presenti. Aveva tutte le caratteristiche di un serpente, dagli occhi alla lingua biforcuta, però aveva anche gli zoccoli e i tratti di un pegaso, ali comprese anche se squamate. Dopo aver capito che non avrebbe avuto possibilità di far nulla, scappò via, galoppando e strisciando a tratti

 

“Ma che accidenti era?!” chiese Applejack, che continuava a guardare nella direzione presa dall'essere per controllare che non tornasse indietro

 

“Era un'anima dannata...nel girone dei ladri, i dannati sono costretti a vivere tra i serpenti e a farsi mordere diventando serpenti a loro volta...però non credevo che lo diventassero così!”

 

“E tu come lo sai?” gli chiese Pinkie incuriosita

 

“L'ho appena chiesto a Vapula...” rispose lei

 

“Va bene, ma se siamo negli Inferi le anime dovrebbero soffrire...perchè quel tizio sembrava essere anche messo meglio di un normale pegaso?” chiese Applejack

 

\È tutta colpa di Sombra\ si sentì rispondere la contadina. Un messaggio mentale, mandato da Forneus \Normalmente le anime dei ladri diventano dei semplici serpenti quando vengono morse, ma Sombra ha preso solo i tratti positivi della cosa e ce le ha ritorte contro...la stessa cosa ha fatto con tutti i gironi degli Inferi. Per questo Minosse ha scelto noi Diavoli Maggiori per guidarvi nei gironi\

 

Prese a parlare Vapula \I semplici Diavoli infatti hanno preso solo il compito di controllare che non ci siano fughe, ma non sarebbero in grado di lottare con questi dannati. Noi normalmente non dovremmo essere qui, infatti interveniamo quando serve...e ultimamente il nostro aiuto serve fin troppo spesso\

 

\Aspettate, ci state dicendo che anche nei nostri gironi ci sono questi...”super-dannati”?\ chiese Chopper

 

\Si...forse avremmo dovuto parlarvene prima\ gli rispose Vapula \Nel nostro girone, quello dei falsi maghi, Sombra ha dato ai dannati due teste, una rivolta alle spalle e una nella direzione giusta, mentre in quello dei traditori li ha estratti dal ghiaccio e ora girano con delle armature di ghiaccio resistentissime\

 

\Come quelli?\ gli rispose Brook

 

Nella direzione del gruppo di Ace stava arrivando, appunto, decine e decine di esseri con le teste simili a quelle delle anime che avevano visto fino a quel momento ma con addosso un'armatura gelida che li faceva sembrare enormi

 

“Bene bene...ora vedremo di che pasta sono fatti!” esclamò Ace strisciando lo zoccolo anteriore destro a terra provocando delle scintille. Lo strisciò un'altra volta, creando un piccolo sbuffo di fiamme, e alla terza strisciata effettuò uno scatto a testa bassa addosso ai Dannati. Durante tutta la galoppata il suo corpo venne completamente avvolto dalle fiamme e si schiantò senza pensarci due volte contro un gruppetto di nemici, che venne scaraventato a terra mentre la loro armatura si riduceva ad una pozzanghera

 

Lo seguì a ruota Spike, che si concentrò per crescere di dimensioni diventando simile ad un drago adulto nell'aspetto anche se di dimensioni ridotte e senza ali. Appena individuato un gruppo cospicuo di nemici, caricò aria nei polmoni e sputò un getto incandescente che non solo sciolse le armatura ma stese i dannati carbonizzandoli

 

Un paio di anime, un serpente marino e un grifone, presero di mira Fluttershy davanti a loro e la caricarono con il proprio corpo, venendo però fermati in corsa dalle due poderose braccia di Chopper, che aveva raggiunto l'Heavy Point per difendere la sua amica. E con la stessa forza con cui li aveva afferrati, li spinse leggermente lontani da lui per fargli perdere l'equilibrio e appena furono alla portata ottimale, spiccò un salto su di loro con entrambi i pugni in tensione dicendo “Double Heavy Gong!” per poi schiantare due potenti diretti sulle armature dei Dannati, fracassandole e lasciandoli scoperti. Ma per Fluttershy non era ancora finita, dato che un Bat Pony la stava per agguantare alle spalle. Chopper si voltò nella sua direzione ma riuscì solo a gridarle “ATTENTA!”. La pegaso si voltò appena in tempo per vedere il Dannato saltarle addosso pronto a sferrare un pugno...ma ormai lei era pronta

 

Mise aria nei polmoni e lanciò un grido assordante in direzione dell'anima, a conferma di ciò lungo l'onda vocale si crearono dei cerchi causati dalla stessa voce di Fluttershy. Il Bat Pony si bloccò a mezz'aria, incapacitato a muoversi, e mentre cercava di divincolarsi la sua armatura andava via via ad incrinarsi, fino a quando un ultima onda vocale non la distrusse del tutto. Il Dannato cadde a terra e fuggì via, sotto sguardo sorpreso di Chopper e soddisfatto di Fluttershy. Finalmente anche lei grazie ad un ultra-potenziato Grido Primordiale poteva dare una mano

 

Brook si era trovato un gruppetto di otto anime che lo avevano circondato e che avevano tutta l'intenzione di schiacciarlo con i loro pesi. Ma lui restava fermo tra di loro, senza fare il minimo movimento, aspettando la mossa del nemico. Che non tardò ad arrivare quando un Minotauro, stanco di aspettare, lo caricò seguito dagli altri Dannati ma facendo anche scattare la trappola di Brook. Senza aspettare oltre, iniziò a battere il piede per terra mentre con l'ala sinistra suonava il fidato violino, creando una melodia che chiamò “Party Music”, dapprima armoniosa come il canto di un uccellino, che fece arrestare le anime, fino a diventare ancora più forte e sembrando la musica che si sente nelle piazze in festa. Le anime, in qualche modo, vennero attratte dalla musica e senza volerlo iniziarono a muoversi e a ballare sotto le note del musicista. Appena furono completamente estasiate dalla musica, capì che era il momento di approfittarne, quindi disse “Quinte Tierce Fantasia!” e con l'ala destra sguainò la spada. Scattò poi da un Dannato all'altro con una velocità impossibile da percepire ad occhio nudo, e appena un istante dopo la sua frase rinfoderò la lama mentre i Dannati cadevano a terra, tagliati di netto in due parti

 

Sanji, come suo solito, non ricorreva a sotterfugi ma scattava senza preoccupazioni addosso ai Dannati. Contro il primo che ebbe avanti effettuò una giravolta su se stesso e gli spaccò l'armatura con un calcio discendente, poi da quello si diede una spinta di tacco in modo da fare una piroetta opposta e atterrare di punta addosso ad un'altro dannato, non rompendogli l'armatura ma appoggiandosi con una gamba alla sua spalla e lanciando un calcio orizzontale per abbatterlo spaccandogli il cranio. Appena atterrato, si accorse che due nemici gli stavano correndo incontro dalle spalle, quindi strisciò la gamba a terra per farli cadere entrambi con una spazzata. Una volta rimessosi in piedi, vide che era circondato da otto Dannati in armatura. Non ci pensò più di un'attimo e, come le aveva insegnato Applejack, si mise in posizione rampante per poi cercare l'equilibrio su una gamba sola, sulla quale iniziò a ruotare per renderla incandescente. Una volta fatto, rimise i quattro zoccoli a terra e si diede uno slancio in aria mentre alcune delle anime gli saltarono addosso, mancandolo clamorosamente. Ancora a mezz'aria disse “Diable Jambe: Poêle à Frire: Spectre!” e iniziò a sferrare una raffica di calci incandescenti dalla scia arcobaleno che senza alcuna pietà spaccarono le armature e fracassarono i corpi delle anime stesse, stendendole senza alcuna difficoltà

 

Neanche Nami stava incontrando grandi problemi. Un paio di Anime l'avevano messa all'angolo addosso ad una montagna ghiacciata, ma il sorriso sul suo volto lasciava intendere che aveva la situazione in mano. Sollevò con la magia davanti a se la propria arma, si mise davanti alla bocca la parte di arma che creava bolle di calore e disse “Heat Egg!” prima di soffiare dentro al bastone, creando una bolla di calore dalla temperatura tanto alta che appena le armature di ghiaccio dei suoi avversari ne entrarono in contatto si sciolsero, lasciandoli scoperti. Per finire, Nami iniziò ad agitare la parte di Klimattack in grado di generare le bolle elettriche e da entrambe le estremità uscirono fuori due lame formate di elettricità, quindi scattò addosso ai due Dannati scoperti e li falciò senza pietà

 

Le anime non risparmiavano neanche Forneus e cercavano di schiacciarlo, senza successo, Come una di loro si avvicinava, il colossale serpente marino la afferrava e la sbatteva a terra, rompendo con la sua forza di pressione le loro armature. E quello che non facevano le sue braccia lo faceva la sua coda, che usava per frantumare le anime alle sue spalle con potenti spazzate ogni volta che si girava. Mentre lottava, osservava anche i combattimenti, compiaciuto nel vedere dei viventi così forti da abbattere così facilmente delle armature tanto resistenti da aver dato dei problemi anche a lui le prime volte. Ma ci sarebbe stato tempo per sentirsi appagati, per ora dovevano sopravvivere a questo assalto

 

 

“Forneus? Mi senti? Hey!”

 

Vapula stava provando inutilmente a contattare il compagno Diavolo, ma senza successo

 

“È inutile che ti dia tanta pena. Staranno lottando, e non credo che abbiano il tempo per parlare con noi” gli disse Francy

 

“Già, però eravamo d'accordo di avvertirci appena arrivati...vabbè, affari suoi, glielo diremo dopo”

 

“Arrivati...dove?” chiese Usopp mentre si guardava intorno spaesato. Il luogo in cui si trovavano era completamente capovolto, le montagne in lontananza avevano il picco conficcato nel terreno, gli alberi erano piantati per i rami e una cascata, vista durante la camminata, scorreva dal basso verso l'alto. E come tutte queste cose anche il luogo d'arrivo era capovolto

 

“Guarda la” disse la Manticora al cecchino, che subito si voltò nella direzione indicata. Davanti a loro, in mezzo agli alberi dove si erano inoltrati, c'era quella che sembrava una porta, ma era messa a terra, come se si aprisse un passaggio sotterraneo. “Quello è uno dei rifugi costruiti da Sombra per stare al sicuro quando deve riposare...perchè lo sa che sei mai gli mettiamo le zampe addosso gli facciamo ingoiare tutto quello che sta combinando qui. E qui ormai i Dannati sono abituati a vedere le cose all'inverso, perciò la fortezza è sotterrata”

 

“Quindi Sombra potrebbe essere li...bene allora! Facciamo irruzione, lo troviamo e lo trasciniamo fuori di qui!” esclamò Rubber prima di scattare verso l'entrata, prontamente afferrato per la coda dalla magia di Twilight

 

“Fermati! Non ti sembra che ci sia qualcosa di strano?”

 

Il capitano si guardò intorno, a destra e a sinistra e anche in alto, poi gli rispose

 

“Io non vedo nulla”

 

“Appunto...se quella è la fortezza di Sombra, non dovrebbero esserci delle anime di guardia?”

 

Robin pensò di investigare per tutti, quindi chiuse gli occhi per fare spazio al potere del Fior-Fior. Dovunque, dove lo sguardo del gruppo non arrivava, iniziarono a spuntare degli occhi, alla ricerca di possibili pericoli. Un'analisi quasi istantanea, perchè ci mise un'attimo a riaprire gli occhi per comunicare quello che aveva visto

 

“Ci sono quattro Dannati di guardia, nascosti tra i rami degli alberi. Un minotauro, un pegaso, un diamond dog e un grifone, tutti e quattro armati di scimitarra” disse, per poi indicare i quattro alberi più vicini alla botola “Non ci hanno notati perchè sono concentrati sulla porta. Potremmo prenderli alle spalle, stenderli silenziosamente e farci aprire la porta dall'ultimo di loro”

 

“Oppure...potremmo fare così!”

 

Franky, dopo quelle parole, prese la rincorsa verso il primo dei quattro alberi, seguito a ruota da Rubber che però punto su quello a fianco. Il cyborg attivò la sua trasformazione gridando “Franky Centauro!”, mettendosi in equilibrio e galoppando sulle quattro zampe posteriori, poi poi tirare una spallata contro i rami dell'albero travolgendo tutto ciò che c'era dentro, il Dannato a due teste incluso. Rubber, invece, si mise in posizione rampante, dicendo “Mitragliatrice Gum Gum, in azione!” e iniziando a tirare una raffica di zoccolate come gli avevano insegnato, dandosi equilibrio all'indietro con ogni colpo per riuscire a restare su due zampe. Infatti la raffica che tirò fu molto prolungata e oltre a spaccare il tronco, i suoi colpi raggiunsero l'anima di guardia

 

Le altre due ormai non avevano più motivo di nascondersi e uscirono fuori dal loro nascondiglio, prendendo di mira ognuno uno dei due pirati. Però non fecero molta strada quando entrambi si andarono a schiantare su due barriere di terra. Barriere creata da Francy, che aveva utilizzato i ritrovati punti di pressione per far sollevare la terra. Franky gli disse

 

“Grazie amico!”

 

Lui però non gli rispose, anzi gli gettò uno sguardo che aveva tutta l'aria di voler dire ad entrambi “Imbecille...”. Stessa espressione che avevano Twilight, Usopp e Vapula, l'ultima dei quali disse loro

 

“Il buon senso lo avete lasciato nel mondo dei viventi immagino...siamo stati fortunati che le due guardie hanno agito d'impulso. Se avessero chiamato i rinforzi saremo stati sopraffatti da un'immensa orda di Dannati”

 

“Voi vi preoccupate troppo!” rispose Rubber, sorridendo

 

Mentre il resto del gruppo si avvicinava alla botola, Twilight ed Usopp notarono che una delle teste delle quattro guardie, quelle fatte crescere da Sombra, avevano un piccolo bozzo illuminato proprio sulla fronte. E presto anche Vapula li notò, arrivando subito a capire cosa voleva dire

 

“È UNA TRAPPOLA!”

 

Ebbero tutti solo il tempo di voltarsi verso il Diavolo quando la botola si spaccò di prepotenza e fuori da essa saltarono fuori dieci dannati a due teste, tutti un tempo esseri alati come Grifoni e Pegasi, che si gettarono a spade spiegate contro i membri del gruppo colti di sorpresa

 

La punta delle lame si bloccò ad un soffio dal muso di Franky, Rubber e Francy, che non capirono il perchè di quell'immobilizzazione improvvisa, ma le loro domande sparirono quando, attorno ai corpi delle dieci anime, videro una leggera aura colorata di viola, nero e verde, la stessa aura che avvolgeva i corni dei loro tre compagni unicorni. Twilight, Robin e Usopp erano riusciti a bloccare in volo l'orda che li stava per assalire. Continuando a mantenere la magia attiva, Twilight si rivolse a Vapula

 

“Come hai capito che c'era un imboscata?”

 

“Semplicemente ho visto che le teste create da Sombra per i dannati stavano usando la magia”

 

“La magia? Ma...nessuno di loro è un unicorno, e poi questo...”

 

“Si, questo è il girone dei Falsi Maghi, esseri ce nella loro vita hanno sempre finto di usare la magia per scopi personali. Per questo Sombra ha pensato di dargli dei veri poteri magici. Quei bozzi che hanno sulla fronte sono dei corni, non sviluppati del tutto ma abbastanza forti da lanciare incantesimi...come la comunicazione mentale. Ora, direi di punire anche loro”

 

Vapula si mise appena davanti alla nuvola di Dannati e iniziò ad emettere fumo e braci dalla bocca, poi come se fosse un drago spalancò le fauci e vomitò un getto incendiario sulle anime, carbonizzandole senza sforzi

 

“Ora entriamo. Se Sombra è qui, lo avranno sicuramente avvertito. Potrebbe scappare da un momento all'altro”

 

Stavano per entrare, quando Twilight sentì di nuovo agevoli le comunicazioni con il gruppo di Forneus e avvertì la loro accompagnatrice

 

“Vapula, sembra che Forneus e gli altri abbiano finito di lottare”

 

“Ah, bene. Forneus, mi senti?”

 

“Si, ma prima c'è una cosa che i viventi devono dire ai loro amici” rispose il Serpente marino

 

“Rubber...sono Ace, mi senti?”

 

“Ah? Si, ti sento, dimmi pure!”

 

“Ci sono in comunicazione anche Zoro e gli altri...”

 

Il tono di Ace era molto cupo, e appena Rubber se ne accorse sentì in sottofondo un mugolio...un pianto. Riconobbe le voci piangenti di Chopper e Fluttershy, e avvertì l'assenza quasi totale di Sanji...ma più di tutto, non sentiva comunicazione con Nami

 

“Ace...cos'è successo?” lo intimò Zoro, che aveva avvertito un qualcosa di brutto e si stava inquietando

 

“Mi dispiace fratellino...Nami è...”

 

“Cosa...che è successo a Nami?!” gridò Rubber

 

“Lei è...è stata...”

 

 

Qualche minuto prima, nel girone dei Traditori della Patria, l'esercito di Dannati che era stato mandato contro il gruppo ormai era stato decimato e restavano solo poche anime. Nessuno si era spostato dalla sua posizione, dato che i nemici si avvicinavano per attaccare senza neanche pensarci e che non serviva muoversi più di tanto. Nessuno, però, si era accorto di due esseri in armatura, che, sopra il picco alle spalle di Nami, si erano appostati e aspettavano il momento buono per colpire

 

Quel momento arrivò quando Nami, indietreggiata per evitare un colpo, si era messa con le spalle al picco. I due si scambiarono uno sguardo d'intesa e come dei perfetti kamikaze spiccarono un balzo, prendendo di mira la navigatrice. Ace non se ne accorse subito, ma il suo Haki lo avvertì di un pericolo, per questo si voltò ad osservare dove il suo potere lo spingeva. E quello che vide lo pietrificò, quando vide i due dannati che si stavano fiondando come due macigni addosso a Nami

 

“NAMI! SOPRA DI TE! SPOSTATI DI LI!”

 

Non servì a nulla il suo avvertimento, in quanto Nami riuscì solo a volgere lo sguardo sopra di se prima di venire presa in pieno dai due Dannati. L'impatto creò delle crepe attorno a quel punto, e di Nami sbucava solo lo zoccolo tremante, che cercava disperatamente un appiglio per tirarsi fuori dalla situazione

 

Senza farsi fermare da nulla, Ace e Sanji scattarono nella direzione della compagna, spostando di prepotenza chiunque gli si parasse davanti. Appena arrivati davanti ai due che erano saltati, li eliminarono all'istante uno sferrandogli una testata incandescente che gli diede fuoco e l'altro sferrandogli un calcio dritto sulla testa, spaccandogliela

 

Ma ormai era troppo tardi, lo zoccolo agonizzante della navigatrice aveva smesso di tremare già da qualche istante e i suoi occhi erano diventati ormai vitrei

 

“CHOPPER! VIENI QUI, PRESTO!” gli gridò Sanji seriamente spaventato

 

Il medico aveva capito quello che era successo e si era catapultato sul posto. Ritornò al suo aspetto normale e poggiò lo zoccolo sul collo di Nami, senza sentire battito. Anche lui si spaventò, ma allontanò i brutti pensieri per non deconcentrarsi. Sdraiò l'amica sulla schiena, le tappò il naso e provò con la respirazione bocca a bocca una...due...tre...quattro volte, senza ottenere nessun risultato. Ma non voleva arrendersi, riprovò altre volte, fino a quando Brook non lo bloccò, con le cavità oculari lucide. Lui lo sentiva, e sapeva che era tutto inutile, perchè l'anima di Nami ormai aveva abbandonato il suo corpo

 

 

Ace raccontò questo ai compagni, e per un attimo il silenzio regnò sovrano. Venne interrotto però dalla risata di Rubber, che asciò tutti basiti

 

“È uno scherzo, vero? Scommetto che la magia di comunicazione di Nami si è interrotta e che ne vogliate approfittare, vero?”

 

“Rubber...no, Nami...”

 

“Avanti, ricollegateci con lei, così potremo proseguire

 

“Fratellino, è inutile che tu...”

 

“PIANTALA! NAMI NON PUÒ ESSERE MORTA!!” esplose il capitano “NON È VERO! È UNA BUGIA! È SOLO UNO STUPIDO SCHERZO, MA ADESSO SMETTETELA!”

 

Quando smise di urlare, Ace cercò di parlargli con calma

 

“Mi dispiace Rubber...ma è così...Nami non c'è più”

 

“Non può essere vero! No! No...glielo avevo promesso...sulla sua isola...gli avevo promesso che l'avrei aiutata...e ora che aveva bisogno del mio aiuto non c'ero! NON È GIUSTO!”

 

L'ultima frase non la disse con rabbia, ma con dolore, un profondo dolore che lo accomunava al resto della sua ciurma. Robin aveva le lacrime agli occhi e sembrava paralizzata, così come Usopp, che si mordeva il labbro per non scoppiare. Zoro, Pinkamena, Francy e Franky sembravano indifferenti, ma dalle loro facce si vedeva che erano sconvolti e infuriati. Il resto dei pony aveva gli occhi lucidi e delle leggere lacrime gli rigavano i volti, mentre Rubber piangeva per la dolorosa perdita. Anche Sanji aveva le lacrime agli occhi, ma non emetteva un gemito e fissava un punto fisso, sconvolto per non essere riuscito a fare nulla per salvare Nami. Dato che tutti sembravano paralizzati, ci pensò Forneus a smuovere la situazione

 

“Dunque ora? Avete ancora intenzione di trovare Sombra?”

 

Quel nome rimbomba ora nelle teste dei pirati, e Rubber, ancora singhiozzante, gli disse

 

“Si...è tutta colpa sua se ora Nami non c'è più...me la pagherà...gli farò rimpiangere di essere nato!”

 

Twilight, asciugandosi le lacrime, gli disse

 

“Aspetta...sai che non è colpa sua, è stato Dissidius a trasformarlo...”

 

“Non mi importa! È colpa sua se i Dannati ora hanno questi poteri e quindi è colpa sua se Nami è morta! Me la pagherà!”

 

In un impeto d'ira, Rubber si fece spazio tra i suoi compagni e saltò nella botola, iniziando a percorrere con furia i corridoi che aveva davanti senza una meta precisa, ma con una convinzione: Sombra ora doveva pagare

 

 

 

 

 

Ok...i fan di Nami mi uccideranno per questo. Ma vi dico di restare con me per vedere chi troverà Sombra e gliela farà pagare...o se l'inferno di Sombra mieterà altre vittime (non lo impedisce nessuno). Al prossimo capitolo

MC Outlaw

   
 
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