Note
dell’autrice: questa
storia è stata un
parto per me. Ci pensavo da qualche giorno (la parte finale era nella
mia testa
e premeva per uscire) ma non sapevo da che parte cominciare,
perché credo che
sia un momento fra Peeta e Katniss molto difficile. Spero che
apprezziate il
mio sforzo e mi scusiate per il mio angst
angst angst. Buona lettura.
-
Quindi…
cosa mangiamo, oggi?
Peeta alzò la voce,
cercando di farsi
sentire dalla stanza accanto alla cucina, mentre davanti ai fornelli
osservava
quello che cuoceva nella padella. In una mano il coperchio sollevato,
nell’altra un mestolo con il quale rigirava la poltiglia
cercando di capire di
cosa si trattasse.
Cucinava lui di solito, ma aveva
deciso
di trattenersi di più in panetteria, era tornato tardi e
così Katniss aveva
preparato il pranzo per entrambi.
-
Pollo
alla cacciatora! Te lo avevo già detto
stamattina…
La risposta arrivò dalla
sala. Quindi
era pollo quello che cuoceva in padella. Beh, forse con un aiutino ci
sarebbe
potuto arrivare.
Quando Katniss entrò in
cucina, lui si
affrettò a rimettere il coperchio al suo posto e a far finta
di aver appena
assaggiato, cercando di dipingersi sul volto la sua migliore
espressione
soddisfatta.
-
Mmm,
ottimo! Hai superato te stessa!
Sapeva che sarebbe stato difficile,
ma
aveva davvero creduto di poterla ingannare. E invece lo sguardo di
Katniss
passò dalla sorpresa di averlo trovato vicino ai fornelli,
alla rassegnazione.
-
E’
così terribile?
-
No…
è solo che… ha un gusto nuovo!
Lei aggrottò le
sopracciglia, e capì
che Peeta non solo si era già reso conto che il suo pollo
era immangiabile, ma
aveva finto di averlo assaggiato e di esserne rimasto soddisfatto per
non darle
un dispiacere. Ancora.
-
Puoi
dirlo, se è immangiabile. – disse, mentre prendeva
la padella e ne versava in
contenuto nella pattumiera.
Erano giorni che si comportavano
così.
Giorni in cui lei come un martello pneumatico insisteva nel frantumare
i più
grandi desideri di Peeta, e lui imperterrito continuava a far finta di
nulla,
anzi. Katniss avrebbe potuto dire per certo che s’impegnava
ad essere anche più
accondiscendente nei confronti di lei.
-
Non
immangiabile, no. Ma ai nostri figli darei
qualcos’altro…
Katniss si bloccò e
lasciò cadere la
pentola. Ecco, lo stava facendo di nuovo.
-
Non
ci saranno nostri figli.
La sua voce venne fuori bassa ma
molto
più aggressiva di quanto avrebbe voluto. Si
voltò, e i suoi occhi si fermarono
in quelli di Peeta, impassibili. Si rese conto di aver ferito, di
nuovo, per
l’ennesima volta, la persona che amava di più al
mondo, che la stava salvando
giorno dopo giorno.
-
Non
ci saranno figli miei. –
si corresse.
Perché sapeva che negare quella gioia a Peeta sarebbe stato
abominevole. Perché
lui sarebbe stato un padre perfetto, e Katniss sapeva anche questo. Il
problema
era lei, come sempre.
Raccolse la pentola, la mise nel
lavello e lasciò la stanza schivando la mano di Peeta che
cercava di fermarla.
Lui, immobile al centro della cucina
si
sedette e si prese la testa fra le mani.
Forse era arrivato il momento di
arrendersi.
Katniss
non voleva figli.
E lui non era ancora pronto ad accettarlo. Avrebbe voluto esserlo, e se
il suo
insistere con lei non lo avesse portato a nulla nel tempo, un giorno lo
sarebbe
stato.
Katniss poteva anche credere che a
causa sua lui non stesse vivendo la vita che voleva, ma la
verità era un’altra.
Non avrebbe mai immaginato, ormai, una vita che non fosse con Katniss.
Era così
e basta.
Era un po’ una cosa ovvia,
per lui.
Come il sole che esiste o non esiste. Non vi è dubbio che
esista. I fiori
esistono o non esistono. I tramonti esistono o non esistono. Le sue
tele, i
suoi colori, il profumo del pane e dei capelli di Katniss…
esistono o non
esistono. Senza dubbi: esistono.
Un giorno sarebbero esistiti anche
figli suoi e di Katniss. Oppure no.
Sperava che alla fine avrebbe fatto
male solo un poco.
*******
Note finali: Siete
arrivati alla fine? Sappiate
che vi adoro tutti!
Il mio
cuoricino si
è particolarmente commosso scrivendo il finale di questa
fic! Credo che sia il
momento peggiore in cui possa trovarsi una coppia. E loro, in
particolare, ne
hanno già passate talmente tante, che scrivendo ho pensato
di poter risultare
ridicola o fuori canon. Spero che me lo facciate sapere nel caso lo
pensiate
anche voi.
Peeta vuole
dei
figli ovviamente, e ha cominciato a parlarne con Katniss che
però non ne vuole
sapere. Si sta rendendo conto di essere diventato troppo insistente, e
probabilmente quello descritto qui sopra è uno degli ultimi tentativi che fa, se tentativo si
può
chiamare. Lei, qui, è molto lontana dall’accettare
comunque.
Scrivere
questa
storia è stato emozionante per me.
Fatemi
sapere cosa
ne pensate, se vi va.
Un
abbraccio, Gabry
P.S. Deb,
sono
tornata indietro nel tempo, visto? ;)