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Autore: Altaria_18    28/10/2013    4 recensioni
Nella vita di ogni genitore arriva il giorno in cui la tipica curiosità pura e innocente dei loro bambini li spinge a dover affrontare un argomento tanto delicato quanto imbarazzante e, per loro, distruttivo. E nel momento in cui una bambina di nostra conoscenza e, ahimè, orfana si pone questa domanda a chi chiederà spiegazioni se non ad una creatura colta e millenaria come Mephisto? E come reagirà il suddetto demone?
Se volete scoprirlo leggete! :)
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mephisto Pheles, Shura Kirigakure
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                 La storia dell'ape e del fiore



Mephisto Pheles chiuse gli occhi e sorrise, godendosi il leggero vento primaverile che gli accarezzava la pelle. Era una bellissima giornata, il sole scaldava la terra e odori di fiori freschi alleggiavano nell'aria; gli uccelli cinguettavano amabilmente e le risate dei bambini gli rimbombavano nelle orecchie. La primavera era finalmente alle porte e il demone non poteva far altro che rilassarsi e godere di quella fantastica pace.
Pace che, purtroppo per lui, si infranse quando la porta del suo ufficio si spalancò all'improvviso, facendolo leggermente sobbalzare. I suoi occhi si aprirono puntandosi verso la porta, sgranati, per poi rilassarsi quando riconobbe il colpevole di quell'interruzione.
-Shura, quando imparerai a bussare prima di entrare in una stanza?-disse con un leggero sorriso, osservando la ragazzina di dieci anni che lo fissava immobile. Al commento del demone le sue guance si gonfiarono e lo fissò con sguardo minaccioso.
-Uffa, possibile che tu abbiai sempre qualcosa da ridire?-ringhiò. Mephisto dovette trattenere una risata a quel commento. Come potesse una bambina così bella e all'apparenza adorabile essere così aggressiva era un mistero per lui.
-Dovresti imparare le buone maniere-continuò Mephisto, mentre Shura si avvicinava alla sua scrivania e con un piccolo salto si sedette sulla sedia di fronte al preside, le gambe troppo corte per toccare terra oscillavano leggermente-E pensare che Shiro ci ha provato in tutti i modi ad insegnarti un minimo di educazione-
-Chiudi il becco, Mephisto!-
-...Non ha fatto un buon lavoro-continuò il demone dopo l'ultimo commento della ragazzina, ghignando- Se ti avesse affidata a me, come gli avevo proposto non appena ti ha portata qui ringhiante e sporca di terra, sono certo che sarei riuscito a trasformarti in una signorina per bene-
-E smettila! Devo farti una domanda importante!-Shura lo guardò seriamente e Mephisto non potè fare a meno di osservare con curiosità i suoi profondi occhi color magenta. Shura ricambiò il suo sguardo con determinazione, e Mephisto dovette trattenere l'ennesima risata che rischiava di uscir fuori dalla sua bocca. Quella ragazzina lo divertiva ogni volta sempre di più.
-Come vuoi, Shura cara. Prego chiedi tutto ciò che desideri-rispose tranquillamente Mephisto,osservandola divertito. Shura non aspettò neanche un secondo in più prima di parlare.
-Voglio sapere come nascono i bambini-
Il sorriso di Mephisto scivolò lentamente via dal suo viso, trasformandosi in un'espressione di stupore e, soprattutto, puro panico. Sbiancò e le sue mani iniziarono leggermente a sudare, come la sua fronte.
-Cosa?-sussurrò, sperando di aver capito male. Shura sbuffò ed incrociò le braccia, osservando Mephisto come se si trovasse di fronte ad una persona poco sveglia.
-Tu sei un demone no? E sono secoli ormai che sei su questa terra.Quindi saprai rispondere a questa domanda meglio di chiunque altro, mi sbaglio?-
-Chiedi a Shiro-la liquidò Mephisto senza batter ciglio, fingendo tranquillità.
-Non c'è, e lo sai. Perché non vuoi rispondermi?-si lamentò Shura,mettendo il broncio.
-Non credo di essere la persona giusta che possa risponderti, quando Shiro tornerà lo chiederai a lui va bene?-Mephisto le diede un sorriso forzato ma si bloccò quando Shura lo guardò implorante, e a quell'espressione nemmeno un demone freddo e spietato come lui non poteva vacillare.
-Non fare quella faccia-le disse, appoggiandosi alla sedia e massaggiandosi le tempie. Stava per impazzire, dov'era Shiro quando c'era bisogno di lui? Aveva voluto adottare questa selvaggia? Bene! Era suo compito spiegargli QUESTO, no?
-Ti prego!- lo implorò Shura, sporgendosi ancora di più verso di lui.
-No-rispose secco Mephisto, prima di sgranare gli occhi quando la bambina si arrampicò letteralmente sulla scrivania, saltandogli in grembo e stringendo le braccine attorno al suo collo in modo che il demone non potesse evitare di guardarla.
-Dai, zio Mepphy!- No...questo era un colpo basso. Non poteva chiamarlo in quel modo e guardarlo con quell'espressione da cucciolo bastonato
-E va bene!-Sbottò Mephisto facendo squittire Shura di gioia. La bambina si sedette comodamente sulle gambe dello "Zio Mepphy", un grande sorriso scolpito in faccia e gli occhi accesi dalla curiosità. Mephisto la osservò, asciugandosi una goccia di sudore che stava colando dalla sua fronte. Come era possibile che una giornata così perfetta si fosse trasformata in un incubo?
-Allora...da dove comincio,,,ecco!-esclamò, un barlume di speranza negli occhi-Shura, ora ti racconterò la storia dell'ape e del fiore-
-Ma...-protestò Shura prima che Mephisto le tappasse la bocca.
-Sssh! Ascolta lo zio. C'era una volta una piccola apetta che ronzava felice in un bel prato fiorito. All'imporvviso la sua attenzione fu attirata da uno splendende fiore rosso, il più bello che avesse mai visto. L'apetta raggiunse il fiore e lo impollinò-
-Ma cosa c'entra tutto questo?-chiese Shura sbuffando.
-C'entra eccome!-esclamò Mephisto-L'apetta e il fiore sono una metafora Shura cara-
-Metafora?-chiese la bambina sempre più confusa.
-Sì! L'ape non è una vera ape, ma un uome, e il fiore non è un vero fiore, ma una donna-Mephisto stava iniziando ad agitarsi mentre lo sguardo di Shura diventava sempre meno convinto.
-Quindi l'ape, cioè l'uomo, si innamora del fiore, cioè una donna, e così hanno dei bambini-
-Esatto! L'amore di un uomo e di una donna fanno sì che il bambino venga al mondo, hai capito ora?- Mephisto la guardò speranzoso, e quando vide la bambina annuire  quasi urlò dalla gioia, felice di essersi salvato da quella situazione così orribile. Fece un sospiro profondo e guardò il soffitto con un leggero sorriso in volto. Per fortuna si era risolto tutto.
-Zio Mepphy?-chiese ancora Shura dopo qualche secondo di silenzio.
-Sì tesoro?-
-Ora che mi hai spiegato la storia dell'ape e del fiore puoi dirmi cosa vuol dire fare sesso?-
Quel giorno lui, Samael, il secondo re più potente di tutta Ghenna provò per la prima volta un terrore puro.
                                                                                                          ***
Ehm...sì non ha senso, però l'idea mi era piaciuta e questo è ciò che la mia mente malata ha partorito! Spero almeno di avervi fatto fare una piccola risata...ciao ciao a tutti!
  
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