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Autore: Pollon138    15/04/2008    4 recensioni
“Allora, c’ era una volta un principe..” Non una principessa?” “No, un principe, e non interrompermi!” “allora, dicevo, il principe aveva dei bellissimi capelli neri e degli occhi molto scuri e sexy...” “Chee?ma i principi non hanno i capelli biondi e gli occhi azzurri?” “In questa storia no, e smettila di interrompermi!” Allora, vogliamo farlo continuare?
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La storia di Sasuke

 

 

Tre ragazzi camminavano per una piccola strada sterrata, circondata da alberi verdi e da peschi in fiore.
 Tutto intorno a loro era calmo e tranquillo gli uccellini cantavano, gli insetti ronzavano e una ragazzina dai capelli rosa urlava. Un momento, perchè urlava? Beh, urlava per colpa di...
“Naruto! Dillo subito che vuoi morire di una morte atroce che ti accontento!”
“Sakura-chaaan! Non dire così! Non l’ ho fatto apposta!!”

“No, l’ hai fatto sul serio!” Sakura guardò il vestitino attillato che si era comprata per fare bella figura su Sasuke, ora sporcato di ramen per colpa di quell’ Usuratonkachi! Lo doveva sospettare che quella era una missione destinata a farla diventare isterica!

Infatti cinque giorni prima il loro sensei Kakashi li aveva convocati per una comunicazione urgente.

*FlashBack*

“Ragazzi, io devo partire per una missione di rango molto elevato e quindi non posso portarvi con me (anche perchè mi sarebbero stati solo di peso NdKaka) ; ho chiesto al terzo Hokage che vi dia una missione facile-facile in modo che non abbiate bisogno di me per tirarvi fuori dai guai”
“Sensei, sensei, senseiiiiii! Di che si tratta? Nemici da sconfiggere? Mostri da affrontare? Donzelle da salvare? Nonnette in pericolo?”
“No, Naruto, il vostro compito consiste nel controllare una casa abbandonata prima che venga demolita!” sorridendo guardò i suoi tre alunni che lo contemplavano, sbigottiti dalla faccia tosta del loro maestro.

“Dai ragazzi é solo per tre giorni!”
“Senseiiii nooooo!” Naruto si abbarbicò al sensei nel tentativo di fargli cambiare idea, ma questi si divincolò con la tecnica della sostituzione e sparì in una nuvoletta di fumo.
L’indomani i tre ragazzini si ritrovarono sul ponte di Konoha alle prime luci dell’ alba.
“Sasuke-kun, ti piace il mio vestito? Eh, eh, ti piace?”
Sakura per l’ occasione aveva una mise degna di una cheerleader : Top nero aderente, camicina senza maniche a rete, gonna a balze blu scuro e leggins neri aderentissimi.
“Uhn” rispose (per modo di dire) lui.
Nel frattempo Naruto, che non era abituato alle alzatacce, stava ancora facendo colazione con una scatoletta di ramen da portar via proveniente direttamente da Ichiraku. Gli occhi della kitzune non riuscivano a rimanere aperti e, dopo la quinta volta che li chiudeva, si piegò in avanti proprio addosso a Sakura riempiendole il vestito di Ramen.

*Fine Flashback*

“Sakura-chaaaaan ti pregoo-o-o-o!” strillava Naruto strangolato dalla ragazzina.

Sasuke, dopo avergli lanciato un occhiata sprezzante, si girò e si incamminò per la strada ; subito Sakura smise di uccidere il povero biondo e con aria sognante cinguettò: “Sasukeeee-kuuun! Aspettamiiiii!” mentre Naruto si accasciava al suolo sfinito.
La giornata continuò così, scandita dai battibecchi di Sakura e Naruto, e dagli sguardi di sufficienza di Sasuke.
A tarda sera arrivarono all’ edificio che avrebbero dovuto controllare; oddio, chiamarla casa era un eufemismo! Praticamente era solo un capannone a due piani dotato di tetto!
Oltretutto, con quella scarsa illuminazione, sembrava una casa dell’ orrore travestita!
Come al solito Sasuke non si fece spaventare e entrò immediatamente seguito dai due tremanti compagni.
La prima sala della casa era una specie di salotto messo molto male, alcuni predoni dovevano averci fatto baldoria perchè era pieno di bottiglie rotte semivuote, sigarette spente, sporcizia e alcuni segni di bruciature.

“M- ma che diavolo è successo qui?”
“C-credo s- siano stati in questo posto prima di noi..”
“Smettetela di fare i bambini spaventati! é solo una casa! Anche voi ci abitate, o dormite in una cuccia?” sibilò sprezzante il moro.

Detto questo decretò di averne abbastanza e si mise a preparare il sacco a pelo.

Naruto e Sakura si guardarono fra di loro e poi si misero a fare il medesimo lavoro.

Pochi minuti dopo, si sentì nel silenzio un rumore di rosicchiatura provenire dal divano vicino ai sacchi.

Naruto se ne accorse e, lentamente, si avvicinò per poi spostare il cuscino da cui proveniva il suono.

Subito ne uscì un topo lungo 15 centimetri coda esclusa, nero, sporco e con gli occhi rossi di rabbia.

“Kyaaaaa!” urlò il biondo sorpreso, scostandosi d’ improvviso

Gli altri due si girarono e osservarono la scena sbigottiti

Sakura stava per dire alla kitzune “é solo un topo!” ma dopo aver osservato di sottecchi il moro optò per un’ altra soluzione, cioè quella della donzella in pericolo

“AAAAAAH, aiuto Sasuke-kuuuuuuun!” disse perciò saltandogli letteralmente in braccio.

Dal canto suo Sasuke non fece nulla per trattenerla, con il risultato che la rosa finì col sederone a terra, facendo così tanto rumore che il topo si dileguò terrorizzato (Muhuhuhuhaaaa quanto sono perfida!).

Quello fu l’ unico incidente della serata, che passò per il resto abbastanza tranquilla.

Quando fu ora, si spensero le luci e i tre si misero dentro i sacchi a pelo.

Greek, gneeek gneeek, bum criiiiiii, quanti rumori faceva una casa abbandonata!

Rumori che potevano presagire l’ arrivo di un mostro, di un fantasma, di uno scheletro...

Questo era quello che pensava Uzumaki Naruto mentre si rigirava fra le coperte dandosi dello stupido per le paure infondate che provava; dopo l’ ennesimo scricchiolìo il ragazzo si tolse le coperte e si prese la testa fra le mani.

“Perchè non dormi, dobe?” “Sasuke? Sei sveglio?” “No, sono morto e ora ti parlo da fantasma.. uh uh uh!” rispose lui sarcastico

“Cheee?? Ma come, cosa...” “Stavo scherzando ,baka, stavo solo scherzando”  “Teme!”

“Allora, mi rispondi?” “non riesco a dormire perchè sono abituato ad andare a letto tardi!”

“See, certo, ma se sei il primo che durante le missioni crolla!” “Ma l’ aria aperta a me concilia il sonno!” “Allora va a dormire fuori in mezzo ai lupi!” “C- ci sono lupi?” “No, usuratonkachi, ma ci saranno se non mi dici la verità!”

Naruto si arrese e rispose “Ok, non riesco a dormire per via dei rumori che si sentono! Tu come fai?”

“Ahahaha! Hai presente dove abito io? La mia casa esiste dalla fondazione di Konoha! Scricchiola che è una meraviglia!”

“si, beh, lasciamo stare!” Naruto arrabbiato dalla derisione del compagno si  girò chiudendosi nel mutismo.

“Naruto?” “Che vuoi, teme?” “sei ancora sveglio? “ “Si” “Ah” “Sasuke?” “Eh?” “Mi prometti che non ridi se ti faccio una domanda?” “Ok baka, prometto” “Mi racconti una storia?” “Cheee? mi hai preso per una balia?” “No è che.... Iruka mi ha raccontato che quando ero piccolo me le raccontava sempre per farmi addormentare...” Sasuke sgranò gli occhi e, al buio una lacrima gli solcò il volto al ricordo delle storie di sua madre Mikoto, “Va bene, ma solo una..” il moro si alzò si avvicinò a Naruto e gli affiancò la spalla alla sua in modo da avere un contatto, il biondo si strofinò per bene e poi si mise in ascolto

“Allora, c’ era una volta un principe..” Non una principessa?” “No, un principe, e non interrompermi!” “allora, dicevo, il principe aveva dei bellissimi capelli neri e degli occhi molto scuri e sexy...” “Chee?ma i principi non hanno i capelli biondi e gli occhi azzurri?” “In questa storia no, e smettila di interrompermi!”

“Allora!” Sasuke ripartì per la terza volta “C’ era una volta un principe di nome Ahihcu  (che al contrario è... ^^) che non aspettava nessuna principessa, perchè tutte le principesse dei dintorni erano delle sgallettate che non facevano che inseguirlo adoranti.

“Aveva legato tempo fa la matrigna cattiva Uramihcoro nelle segrete e, dopo aver letto tutti i libri gialli del castello, aveva deciso di bandire tutti i maggiordomi compreso quello capo,Otubak, che aveva una tresca con la matrigna, dalla sua magione vivendo solo con la sua balia Shikaka e le sue venti damigelle.

Un giorno decise che era ora di trovare marit... cioè, moglie e, dopo aver addormentato le sue damigelle con un sonnifero per cavalli, si lasciò cadere delicatamente su di una poltrona.

Cinque anni dopo il principe si svegliò e disse : |Ma perchè diavolo non viene nessuno?| si guardò in torno per controllare meglio e poi si riaddormentò

“ Tre anni dopo si risvegliò, e andò a controllare al balcone e, in mezzo al groviglio di cespugli che si era creato in otto anni di disuso , vide un cavallo impigliato (con il suo cavaliere naturalmente) ai rami di un rovo. Ahihcu si diresse verso il cavallo deciso a liberarlo.

“Arrivato guardò la cavallerizza che lo montava da sotto in  su  e le chiese :| Sei una principessa?|

Lei si tirò giù il casco (non mi ricordo come si chiama il coso dei cavalieri...) scuotendo la lunga chioma rosa, sbattè le ciglia sopra gli enormi occhi vedi e, guardando il principe adorante rispose: |Siiii.... I-io mi chiamo cherry_gum cioè..Onurah | al principe già stava antipatica, ma sapeva che la strada che portava al castello era chiusa per lavori e, prima che arrivasse un altra principessa, sarebbero passati anni e anni, così decise che quella sarebbe stata la sua prossima moglie.

“Era appena giunto a questa conclusione che la principessa fu risucchiata da un buco del terreno.

“|E questa ce la siamo giocata, beh, pazienza si può sempre rimanere single..| disse lui ma, siccome era un vero e proprio cavaliere decise di andarla comunque  a salvare.

“Dopo ore che cadeva nel buco, Ahihcu si annoiava a morte e il suo lettore dvd si era pure rotto lasciandolo nella più completa monotonia da almeno un ora. Alla fine però i suoi piedi toccarono terra e lui si trovò di fronte ad un cartello con su scritto *Fondo del pozzo senza fondo * *Ramen bar- sinistra* *Casa della scarpa-destra* * Ruba principesse –dritto*

“il principe rimase sconvolto ma proseguì  trovandosi alla fine davanti ad un portone formato da tutte scaglie di pesce e da strane rotelline con una spirale al centro, Ahihcu aprì di scatto la porta ma, nonostante avesse sfoderato la sua migliore aria di sfida, all’ interno non trovò nessuno a cui proporla

“Camminò in mezzo alle stanze per dieci minuti notò che erano tutte arancioni o azzurre cosa che non si addiceva per niente a qualcuno che andasse a catturare le principesse altrui. Strada facendo bevve e mangiò due pomodori dalle sue scorte personali, per poi tornare indietro e sedersi su di una sedia davanti alla porta: come mai non aveva trovato nessuno?

“All’ improvviso notò un biglietto,che nella foga di entrare non aveva visto, attaccato alla porta; recitava *Sono in cantina, ma torno subito, se è urgente, scendere*

“Ecco dov’ era! Il principe corse di sotto con tutta la forza che le sue gambe gli permettevano e spalancò la prima porta che gli si parò davanti.

“In quella vi trovò Onurah, su di una sedia legata e imbavagliata, che cercava di parlare, impedita però dalla stoffa che le copriva la bocca.

“Cercava di dirle qualcosa che però lei non capì. Probabilmente voleva dirle che Ikamauzu (sempre più fantasia Uchiha..), il cattivone che l ‘aveva rapita, era nascosto dietro la porta con una sedia in mano pronto a scagliargliela in testa; o forse voleva dirgli che ieri sera aveva mangiato troppe cipolle. Purtroppo non lo sapremo mai perchè al grido di “Rasengan!” qualcosa calò sulla testa di Ahihcu e tutto diventò buio.

"Alla fine dopo essere rimasto stordito per almeno un oretta, il principe si svegliò, trovandosi legato ad una cassapanca e con un ragazzo dai capelli splendidi come spighe di grano toccate dal sole, come il tramonto del mare, come...

cioè, lasciamo perdere! 

“E con degli occhi azzurri come il mare vivaci come gli uccellini in primavera e... Insomma, in definitiva con gli occhi azzurri e i capelli biondi che lo guardava! Il principe lo trovò molto carino, e i due si misero a parlare del più e del meno (sempre lasciando la principessa legata alla cassapanca uhuhuhh ^^)

“Alla fine, decisero che quella sera sarebbero usciti insieme per andare da Ichiraku e se ne andarono a braccetto. Da quel giorno vissero felici e contenti vivendo al castello del principe e, grazie ad una magia inventata da Ikamauzu (che oltre ad essere il cattivo era pure mago) ebbero tre figli: Sasumi, Naruko, e Nobusuke  e due gatti parlanti .

“nel complesso vissero felici e contenti per il resto dell’ eternità

“ E la principessa? Beh, lei sta ancora aspettando che qualcuno la venga a liberare! Ma si sarà accorta che le corde sono solo un ‘illusione ottica e che può andarsene quando vuole? Io dico che è troppo stupida per accorgersene!” 

“Finita! Allora, ti è piaciuta?”

L’ unico rumore che gli rispose fu un sonoro russare di Naruto, che gli si era addormentato finendo con la testa sul suo grembo

“Baka!”

“Sasuke- kun?” Sakura si era alzata in quel momento dal sacco a pelo e lo stava chiamando

“si?” rispose lui infastidito

“la racconti anche a me una storia? Magari con la principessa che finisce con lo sposare il principe (etero magari! NdSaku)...”

Sasuke la guardò, poi si distese sul sacco a pelo del biondo e coprì entrambi

“non mi piacciono questo tipo di storie!”

e si girò dall’ altra parte.

A Sakura non restò che sospirare e tornare a dormire.

 

 

________________________Lo spazio sprecato___________________________________

 

Bene, io pensavo...perchè non raccontare una storia simile dai punti di vista dei tre del team 7?

Se volete ditemelo, così io continuo  e cambio il genere se no..... no. E la finiamo lì!

Note sulla storia

Beh, allora, diciamo che il SasuNaru è solo inventato dalla mente di Sasuke (come avrete capito leggendo i nomi al contrario), ma la storia mi sembrava carina, in più con sakura che ci rimane di sasso! (Anche lei aveva capito il gioco del contrario e stava cominciando a perdere le speranze!)

Muhuhuhuh! Suckura l’ hanno soprannominata!

Pollon138

  
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