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Autore: honeyandthemoon    29/10/2013    1 recensioni
Lindsay ha una cascata di capelli marroni, e due occhi grigi che la gente adora.
Liam ha i capelli corti, ed una macchia sul collo che Lindsay adora baciare.
Lei si sente sola.
Lui non vuole lasciarla.
(Liam-Lindsay)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Front pages all your pictures
They make you look so small
How could someone not miss you at all”
 
“Liam, voglio un cane”
Profumo di cannella, biscotti, thè e aria natalizia.
L’aria natalizia a Londra si respirava da ogni angolo, Lindsay e Liam erano in giro per Regent Street, intenti a fare regali.
“Cosa vuoi?” chiese dolcemente Liam, girandosi a guardare Lindsay, e sorridendole.
“Un cane” rispose la ragazza dai capelli castani.
Un bambino stava guardando l’enorme vetrina del negozio di giocattoli, tirando la manica del cappotto della mamma, cercando la sua attenzione.
“E perché vorresti un cane?” Liam, stava guardando l’ora sull’iphone regalatogli dalla madre.
“Perché un cane è tenero, è coccoloso, è morbido, mi terrebbe compagnia quando tu non ci sei, e poi potrei insegnargli a portarmi le ciabatte.” Lindsay quando voleva qualcosa lo otteneva, sempre.
“Beh, ma posso portarti io le ciabatte, io sono tenero, mi fai sempre le coccole, e poi ti tengo compagnia. Per quando io non ci sono, c’è Astrid, non basta?” Liam non voleva prendere un cane a Lindsay, casa sua era troppo piccola, e poi non lo avrebbe considerato come si deve.
“No, io voglio un cane. Voglio portarlo a spasso, voglio coccolarlo, voglio che si addormenti sulle mie gambe” Lindsay guardò Liam negli occhi, quei due tendenti al grigio lo facevano impazzire.
“Piccola, casa tua non è abbastanza grande per tenere un cane.”
“Ho un giardino” rispose decisa.
“ Sì, e d’inverno dove dorme?”
“Nel letto con me.”
Lindsay era attenta a non toccare mai la linea che divideva le piastrelle sotto i suoi piedi, fin da piccola lo faceva, e anche se aveva vent’anni non riusciva proprio a togliersi quella mania.
“Ah, ma vuoi un cane piccolo!” esclamò Liam, pensando che la discussione fosse quasi finita.
Non voleva discutere con Lindsay, odiava farlo.
Era quasi natale, voleva comprarle un bel vestito, un paio di tacchi, portarla a mangiar pranzo dal fish and chips vicino a Picadilly, portarla a casa e giocare a qualche gioco stupido inventato da lei.
“No, io voglio un pastore tedesco” la ragazza dagli occhi grigi aveva altre intenzioni, voleva tornare a prendere la macchina, andare da Harrods, comprare un collare, una ciotola, e una cuccia per il cane, per poi andare a prendere il suo tanto desiderato cane.
“Devi chiedere al padrone di casa, lo sai che a Londra ci sono delle leggi per introdurre in casa degli animali.”
Era vero, a Londra per avere un cane dovevi richiedere una specie di permesso, se poi volevi portare il tuo cane da un altro paese dovevi aspettare circa due mesi.
“Al papà di Astrid andrà bene” rispose Lindsay, aggiustandosi le calze nere.
“Come posso dissuaderti?”
Con lei non c’era partita, se voleva una cosa riusciva ad averla. Se voleva farsi i capelli blu, ma non le sarebbero stati bene, lei se li faceva. Se pensava che il divano stesse meglio girato verso la finestra, invece che verso la tv, avrebbe spostato la televisione. Se per lei il volume della televisione era alto, anche se era a venti, bisognava abbassarlo. Lei aveva ragione, sempre.
“Rimani con me, non partire più”
Liam si voltò di scatto, le lacrime di Lindsay le rigavano il viso, era riuscita a trattenerle per tanto tempo, ma oggi non riusciva a fermarle.
Era la storia della sua vita, Liam odiava i rapporti con le altre persone, perché doveva lasciarle, e loro soffrivano, e lui non poteva farci nulla.
La decisione di fare il medico senza frontiere lo faceva sentire bene, lui faceva del bene agli altri, portando cure e felicità ai bambini del terzo mondo.
Ma questo gli impediva di avere un rapporto con una persona, se non per pochi giorni all’anno.
Ma poi era arrivata lei, con quei lunghi capelli marroni, gli occhi grigi, le lentiggini. Al mattino si svegliava solo per vedere il suo sorriso, nascosto dalle piaghe del cuscino, ed i capelli arruffati.
Amava ogni curva del suo corpo, i seni, le maniglie dell’amore, le lunghe gambe, la sua pelle chiara, il piccolo neo che aveva sotto l’occhio, le labbra fini, i lunghi capelli che la sera raccoglieva in una crocchia disordinata.
Amava quando la sera gli portava una tazza di the caldo, si sedeva accanto a lui e guardavano la televisione.
Amava quando il sabato sera ci metteva tanto tempo a prepararsi per uscire.
Amava quando lei, nel cuore della notte sussurrava il suo nome, inconsapevolmente.
Era terribilmente attratto dal suo amore per il Baileys, che metteva nel caffe dopo cena, o che beveva semplicemente come digestivo.
Era innamorato di lei, ma non gliel’aveva mai detto.
Aveva paura che lei scappasse, che se ne andasse, che lo respingesse.
La strinse più forte che poteva, senza smettere di accarezzarle i capelli.
Non voleva vederla così, lei non piangeva mai, non aveva pianto quando sua nonna era mancata, non aveva pianto alla notizia della separazione dei suoi genitori, non piangeva neppure a Babe il maialino coraggioso.
“Vorrei solo qualcuno che mi stia vicino tutto il giorno quando tu non ci sei” sussurrò Lindsay stringendo le mani sul cappotto di Liam.
Lei aveva una terribile paura della solitudine, per quanto lei fosse molto spesso sola, sentiva un peso enorme quando la casa era silenziosa.
L’unico momento in cui amava stare sola era al mattino presto, quando si recava ad Hyde Park, si sedeva sulla panchina davanti alla statua di Peter Pan e iniziava a guardare il lago vicino a lei.
“Andiamo a comprare un cane” Liam la prese per mano, la spostò dietro di lui, la prese a cavalcioni e iniziò a correre per tutta Regent Street con Lindsay sulla sua schiena che rideva, e qualche turista curioso che li guardava divertito.
Un giorno o l’altro le avrebbe detto che l’amava, ma per ora le avrebbe preso un cane, così che si potesse abituare all’idea di avere sempre qualcuno vicino a lei.
 
960 parole scritte di getto alle sette del mattino.
Ecco cosa sono queste.
Ora vi devo spiegare. Questa è una OS basata su una storia che sto scrivendo, non penso che questo ‘capitolo’ potrò inserirlo nella storia, ma è da ieri che ho un testa questa scena, e dovevo scriverla, altrimenti la mia testa sarebbe scoppiata.
Come presta-volto ho preso Liam (ma dai, che novità) e Lindsay Lohan, che amo alla follia.
Pubblicità!
Per il meraviglioso banner, che non ho assolutamente fatto io, si ringrazia @gretasorzato!
Passate da drunkstiles (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=204371), amo incondizionatamente le sue storie :)
Su twitter sono: https://twitter.com/_ehij
Su ask: http://ask.fm/ehij
Ma il mio facebook non ve lo darò mai! Muhahahahahha.
Beh, che dire, se volete lasciare una recensione sapete che fa sempre piacere, mi ritiro.
J : ) xx
 
 
 
  
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