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Autore: Kiruzy    29/10/2013    0 recensioni
Storia scritta con l'aiuto e i consigli di un mio amico.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono gia passati tre mesi da quando è cominciato tutto, tre mesi da quando siamo stati attaccati da strane creature violente e aggressive provenienti dallo spazio.
Nei primi giorni non avevamo capito cosa stesse succedendo, parlavano di massacri e di enormi macchine che atterravano nei centri abitati. Poi capimmo che erano attraccati per depredare le nostre risorse. Non eravamo preparati a questa invasione, fino a poco tempo prima si discuteva ancora se ci fosse altra vita intelligente nello spazio al di fuori di noi.
Nessuno si aspettava tutto questo massacro.
Sono scesi dalle loro navicelle imbracciando armi di una tecnologia molto al di sopra della nostra, nemmeno i nostri eserciti sono stati capaci di contrastarli.
Ormai siamo chiusi in casa da tre mesi, le scuole sono inagibili e da giorni non c’è più nemmeno l’elettricità.
Per fortuna papà è riuscito a prendere abbastanza cibo i primi giorni dell’invasione, ora restiamo nascosti in casa con le finestre sbarrate aspettando che succeda qualcosa.
Gli ultimi comunicati del governo spiegavano qualcosa di loro.
Sono una razza di un pianeta lontano, che dopo aver sfruttato fino all'esaurimento hanno abbandonato cercando nuovi pianeti da razziare nello spazio, e da allora si spostano come locuste divorando e distruggendo tutti i pianeti fertili che trovano.
All’improvviso una luce abbagliante filtra dalle finestre, sappiamo cosa significa quella luce, gli alieni stanno arrivando per ucciderci.
Mio padre prende un arma che teneva in casa mentre mia madre mi porta in cantina, li mi fa nascondere a in un mobiletto nell’angolo.
Mi dice di fare silenzio e lo chiude.
Riesco a vedere mia mamma oltre delle piccole fessure è vicino alle scale che cerca di sentire cosa succede di sopra.
Ad un tratto si sente un rumore assordante al piano di sopra e un urlo, era la voce di mio padre.
Il pavimento scricchiola sotto i passi pesanti degli invasori che perlustrano casa.
Poco dopo sfondano la porta della cantina trovando mia madre ai piedi delle scale che urla e chiede pietà.
Le sue preghiere sono inutili, sento nuovamente quel rumore assordante e vedo il suo corpo esanime cadere a terra con un buco in fronte e il suo sangue schizzare ovunque.
Non riesco più a trattenere il pianto ma cerco di soffocarlo, di non fare rumore, ma non ci riesco.
Uno di loro scende le scale, spinge di lato il corpo di mia madre e si guarda intorno, per un attimo spero che non mi trovi, ma sembra guardare direttamente dove mi sto nascondendo.
Lo vedo avvicinarsi e fermarsi a breve distanza, poi apre qualcosa e il suo viso sembra staccarsi e spostarsi lateralmente.
Sotto vedo un orribile carnagione rosea che sembra in parte ricoperta di peluria e credo di aver visto quella che deve essere la bocca aperta piena di terrificanti denti bianchi.
Si abbassa per aprire l’armadietto poi mi prende per un braccio e mi trascina fuori.
Dice qualcosa, ma non capisco cosa significhi è la stessa frase che ripetono spesso. Nessuno sa cosa voglia dire.
E continua a ripeterla mentre alza quella strana arma con cui uccidono la gente, e lo punta verso di me.
A quel punto non potevo fare più niente mi tremavano le antenne e i miei otto occhi erano offuscati dalle lacrime.
 “Nel nome di Dio, siamo qui per purificare questo pianeta da questi abomini, possa il signore avere pietà dell'anima di questo mosto!”
Poi sento quel assordante rumore, e un lampo.
  
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