29/10/2013
4 recensioniBlood Midnight
Nero
è il
cielo di notte,bianche le stelle, comparse a frotte.
È mezzanotte, città dormiente.
È mezzanotte, uomo incosciente.
La luna era divertita, e sorrideva
dei delitti che qualcun altro commetteva.
E tu, nella notte, il coltello sguainato,
insanguinato,
ti rifugi nel sonno, per nulla tormentato.
Di vite cadute, la tua esistenza è un fardello.
L’anima macchiata.
E ora dimentichi il viso della bimba a cui hai ucciso il fratello.
Che piangeva.
Il suo più grande tesoro strappato a cinque anni appena.
Gli occhi colmi di disperazione,
il volto scavato nell’inutile illusione
che fosse tutto un gioco, e in realtà lo era stato.
E tu, assassino, le regole hai cambiato.
Così la Morte è entrata senza bussare,
a controllare,
che tutto fosse pronto per iniziare.
Del sangue di altri a fuoco sei marchiato.
La Morte lo ha notato.
Il lavoro le hai rubato?
Eppure, quando da Morfeo si fece cullare,
Né paure né tormenti osarono parlare.
Perché la Morte non parla, e nemmeno sente,
per cui, uomo, è inutile urlare.
Verrà la tua ora e i rimorsi avrai,
giù nell'inferno con te li porterai,
lo sai,
che per quelli come te non esiste pace,
per quelli che hanno fatto della loro vita solo una strage.
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Non è colpa mia.
Una
volta
tanto non sono io che dissemino dolore e disperazione manco fossi un
dissenatore che scrive la notte del 2 Novembre al centro della Foresta
Proibita.L'idea, il titolo e l’allegria (?) sono tutte opera di Hope_chan (dannazione, smettila di cambiare nick ogni mese).
Che poi la poesia l’ho scritta per nove e tre quarti io, e l’ho anche pubblicata, è un altro conto.
Se avessimo aspettato lei, probabilmente questa poesia non avrebbe nemmeno visto la luce del giorno.
Detto questo, POlicOlOr saluta e va a mietere le anime altrove.
#POlicOlOr e #Hope_chan (< che non ha nemmeno scritto niente delle note d'autore).