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Autore: Edelwise    29/10/2013    12 recensioni
“Isaac, se perdi il controllo” soffia tra le mie labbra.
“Ci sei tu” soffio sulla sua guancia dove lascio piccoli baci “ non aver paura.”
“I tuoi occhi”dice con fiato corto.
ATTENZIONE: SCISAAC.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Isaac Lahey, Scott McCall
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'After The Moonlight'
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Alla mia Beta,
Ti voglio bene.
 
 
 
 
 
-Ci vediamo alle otto, solito posto, solita festa. I. –
 
I, I can’t get this memories out of my mind,
it’s some kind of madness, is started to evolve

 
Gli ho mandato un messaggio semplice e coinciso, senza troppi fronzoli.
Semplice, dritto e coinciso.
Scott capirà,  capisce tutto al volo.
E’ questo che mi fa impazzire di quel ragazzo, il modo in cui afferra al volo le cose senza troppi giri di parole e senza sconnettersi dalla realtà.
Intuitivo.
Sì, è questo che lo distingue dagli altri del gruppo.
Il suo intuito è quello che lo rende il più in gamba e il più determinato.
Ma ciò che mi colpisce veramente, non è tutto questo.
Scott  mi ha fatto qualcosa, un qualcosa che mi stava rendendo pazzo.
Non so realmente cosa sia, so, o meglio, sento qualcosa dentro crescere in silenzio.
Nascere, svilupparsi, crescere dentro di me.
Ed ora, aspetta in silenzio il momento giusto per uscire.
Forse, è proprio per questo che quel giorno, il giorno della partenza, ho deciso di rimanere.
Ho deciso di appigliarmi all’unico gancio che avevo per andare avanti, all’unica cosa che forse mi lega a quella situazione in cui mi ero cacciato per mia volontà.
Scott.
 
I, I tried so hard to let you go
But some kind of Madness is swallowing me whole.

 
Ho lasciato passare il tempo, per capire meglio.
Voglio sapere, sapere cosa possa essere quel groppo che sento nello stomaco, che ogni notte mi fa stare sveglio, sul letto con gli occhi sbarrati e penso, penso solo a lui.
Perché? Mi chiedo, ogni santa notte perché.
Perché quella che io reputavo un’amicizia ben consolidata, si è trasformata in qualcosa di più?
Qualcosa che non riesco a decifrare, qualcosa di contorto come il destino che mi sono scelto.
Destino a cui non ho scampo.
Così con tutte le forze che avevo accumulato e con tutto il coraggio da lupo che avevo dentro, avevo preso la mia decisione.
Una decisione che avrebbe per sempre cambiato la mia vita.
Quella cosa cresciuta dentro di me pulsa per uscire e continuo a reprimerla ogni giorno, ogni volta che i suoi occhi si posano su di me, ogni volta mi sfiori, ogni volta lo veda nudo dentro gli spogliatoi.
Ho paura di dare un nome a questo qualcosa.
E ogni notte, prima di chiudere gli occhi, scaccio via questo pensiero, maledicendomi.
Ma adesso non posso più reprimerlo, perché mi sta facendo diventare pazzo.
Ed è per questo che mi trovo di fronte ad un vecchio stabile, dove stanotte daranno la festa di Halloween.
 
I have finally seen the light
And I have finally realized
What you mean

 

Ho capito che se voglio combattere questa cosa, la devo affrontare. Non c’è altra soluzione.
E quale  notte migliore se non quella di Halloween, per evitare, nell’eventualità ci trasformassimo in lupo, di venire scoperti?
Osservo la folla, ma di lui nemmeno l’ombra.
Sono sicuro avrebbe accettato, quindi non mi agito più di tanto.
Rimango appoggiato alla parte esterna della transenna che insieme alle altre forma un corridoio per far passare le persone e portarle dentro il locale.
So che l’avrei visto a momenti, controllo il cellulare, ma nessun messaggio era comparso sullo schermo.
“Perché siamo qui?” domanda una voce a me familiare.
Alzo lo sguardo e li vedo, Scott e Stiles.
Sorrido, mi aspetto anche questo, che si porti il suo migliore amico dietro.
Sono davvero inseparabili, ed in qualche modo sono un po’ geloso del ‘piccolo ed indifeso Stiles’ come dice sempre Derek, quando vuole sfotterlo.
“Isaac, mi ha detto che fanno la festa di Halloween qui”.
“Potevi avvisarmi prima, avrei cercato un costume in soffitta..”protestò l’amico.
Adesso che sono a poche spanne da me, posso vedere gli occhi sorridenti di Scott.
Qualcosa mi colpisce dritto nello stomaco.
Un fremito mi sfiora la pelle.
“Oh, ma non hai bisogno di costumi” commento “vai benissimo così, insomma sei orripilante comunque”.
Stiles mi fulmina con uno sguardo. “Spiritoso, davvero spiritoso” commenta.
Sbuffo “Non hai proprio senso dell’umorismo” ammetto.
Scott ridacchia divertito alquanto da questo battibecco.
Eccolo il suo sorriso, quello che la maggior parte delle volte mi ha fregato.
Quello che mi ha incantato,  mi ha congelato i polmoni facendomi mancare il respiro tante di quelle volte,  sarei potuto morire all’istante.
Quel dannato sorriso che mi aveva stregato.
Quel sorriso che mi ha fatto venire su un secondo fremito.
“Dai, entriamo” propongo alla fine svogliato.
I due mi seguono all’interno dello stabile.
C’è una marea di gente all’interno, tutta ammassata.
Le luci psichedeliche di vari colori si alternano e si infrangono su muri, persone e tutto quello che gli capita a tiro.
I partecipanti hanno tutti un costume per l’occasione.
Streghe, vampiri, zombie, fantasmi, zucche e poi c’è anche qualche licantropo.
Sorrido, pensando che la realtà è molto diversa da quel costume.
Se solo sapessero il fuoco che si sente ardere dentro durante la trasformazione, nessuno di loro sarebbe voluto essere una creatura del genere.
“Wow” esclama Stiles “è pazzesco.”
“Già” risponde Scott “è la più bella festa di Halloween mai vista.”
“Che pensavi di fare ancora dolcetto o scherzetto?”
Scott mi sorride e istintivamente contraccambio.
“Bhe allora che la festa abbia inizio” opta Scott, buttandosi tra la folla insieme al suo migliore amico.
 
And know, I need to know, is this real love?
Or is it just Madness keeping us a float.
But when I look back at all the crazy fights we had
It’s like some kind of Madness, was taking control.

 
Io in quella bolgia infernale non vorrei  metterci piede.
Prendo un bicchiere di qualcosa dal bancone e passeggio per quel poco di spazio libero che è rimasto.
Con gli occhi fissavo Scott di spalle che ballava.
Un terzo fremito, i nervi iniziano a pulsare.
Osservo con cura tutto quello che ho attorno, attento a cogliere ogni piccolo movimento, cambiamento o stato d’animo.
Come se il mio stato d’animo alla vista di Scott non mi stesse già facendo impazzire.
Sorseggio quello che presumibilmente è birra, controllando ancora tra la folla, scrutando il mio amico.
Anche in quella immensa folla di gente, li avrei notato, riconosciuti e catturati.
Quegli occhi, quelle iridi che sono impressi a fuoco nella mia mente, ogni volta che chiudo gli occhi mi rispecchio in loro, beandomi di tutto ciò che posso leggerci all’interno.
Quelle iridi sono  pagine di un libro che ho imparato a leggere con calma e tranquillità.
All’inizio erano un codice indecifrabile, ma poi quando quella cosa nacque in me, iniziai a capire.
Inizio a leggere.
E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, allora io so leggere l’anima di Scott.
In questo momento, infatti, so bene quello che sto fissando.
Un paio di iridi castane che mi osservano dalla folla.
Sorrido sicuro , dirigendomi verso una porta vista poco prima che avrebbe portato ad un ripostiglio.
Il mio sorriso è un invito per Scott, un invito a seguirmi e a scoprire cos’ho in servo per lui.
Io questa notte, farò luce su quello che sento dentro, dando sfogo anche a me stesso se sarà necessario, anche al lupo che ho dentro.
Ma quel lupo che vive dentro di me è controllato, grazie alla sua presenza.
Le notti di luna piena non mi fanno paura, perché so che Scott mi aiuta a controllare la belva che c’è in me.
Entro nello stanzino, è una stanza piccola, puzza di vecchio e muffa.
Accendo la luce, notando che una piccola lampadina è tutto ciò che illumina le quattro mura.
E’ ricolma di scope, stracci e secchi, c’è solo un tavolo al centro della stanza.
Questo posto sembra perfetto.
Mi appoggio al muro di fronte alla porta, aspettando che lui mi raggiunga, perché si l’avrebbe fatto.

And know I have finally seen the light
And I have finally realized
What you need

 

 
La maniglia della porta si abbassa lentamente mentre la porta si apre.
“Isaac?” mi chiama.
“Sono qui, Scott.”
“Che ci fai qui?” chiede entrando e chiudendosi la porta alle sue spalle.
“Potrei chiedere la stessa cosa a te, non trovi?”
A quell’affermazione il suo viso accenna un colorito tendente al rosso.
Mi stacco dal muro, avvicinandomi a lui.
La mia altezza fa sì che lo sovrasti appena, i miei occhi sono già puntati sui suoi.
Sorrido appena “La musica mi stava dando fastidio” mento.
“Ah bhe” risponde con voce indecisa “ho pensato che stessi male, così ti ho seguito.”
Sorrido una seconda volta “Dov’è Stiles?”
“L’ho lasciato al bar a bersi una birra”.
“Saggia idea”. Sospirai.
“Isaac, c’è qualcosa che non va?” chiese immediatamente.
Sospirai “Si, Scott c’è qualcosa che non va” iniziai “ c’è qualcosa che non va con me stesso.”
Sul volto dell’altro compare un’espressione interrogativa.
“E’ da un po’ di tempo che convivo con un qualcosa dentro, non ben definito. Qualcosa che è nato e cresciuto in silenzio e che ora mi sta facendo impazzire. Sta provocando il lupo che c’è in me, capisci?”
“Non ti seguo.”
“Cercherò di farla breve, c’è qualcosa in te che mi ha cambiato. Qualcosa che mi attrae particolarmente”confesso.
Scott apre e chiude la bocca senza dire nulla.
“Le notti di luna piena non mi spaventano più, sai? C’è qualcosa in te che mi ha dato il controllo, il controllo di quello che c’è dentro di me.”
“Isaac,tu...”
“Provo qualcosa per te, Scott e non posso farne a meno.”
Mi avvicino di più a lui arrivando quasi ad aderire al suo corpo.
 
And know I have finally seen the end (finally seen the end)
And I not expecting you to care (expecting you to care)
And I have finally seen the light (finally seen the light)
And I have finally realized
I need your Love
I need your Love
Come to me, just in a dream
Come on and rescue me
Yes I know, I can’t be wrong
And maybe all too have strong



“Isaac” sussurra, mentre mi avvicino alle sue labbra per baciarle.
Ma non mi ferma, mi lascia proseguire.
Lo prendo come un invito, come un si e poggio leggermente le mie labbra sulle sue.
Un bacio casto e soffice come le sue labbra.
Un bacio che fa esplodere quello che dentro di me preme per uscire.
Il cuore corre all’impazzata come un cavallo selvaggio nelle praterie.
La mia lingua bramosa e insaziabile, fa pressione sulle sue labbra come a chiedere un permesso per poter entrare.
Scott, sotto il mio tocco, rimane rigido e impassibile.
Mi allontano leggermente, leccandomi le labbra e beandomi di quel sapore che si era impresso su di esse, ma non lo lascio, anzi lo spingo contro il muro incastrandolo tra le mie gambe.
“Isaac, se perdi il controllo” soffia tra le mie labbra.
“Ci sei tu” soffio sulla sua guancia dove lascio piccoli baci “ non aver paura.”
“I tuoi occhi”dice con fiato corto.
Osservo le mie mani e gli artigli sono venuti fuori appena, sorrido.
“Non ti preoccupare, è tutto sotto controllo, è Halloween chi distingue un vero lupo mannaro da un costume?” annuso il suo collo, inebriato dal suo odore.
Era una droga per me, ero dipendente da quello.
Lo guardo dritto negli occhi provando a leggere quello che la sua anima provava in quel momento.
Complicità.
Lo sento più tranquillo, più rilassato.
Immergo il mio viso nell’incavo del suo collo “Perché proprio tu Scott?”
Sento le sue mani accarezzarmi la schiena “Perché in me c’è quell’affetto che nessuno ti ha concesso.”spiegò “ e sono pronto a donartene ancora se sarà necessario, anche in diversi modi.”
Gli artigli sono scomparsi, gli sento rientrare.
Guardo il ragazzo che a sua volta mi guarda sorridendo.
E così provo ad osare una seconda volta, riposando le mie labbra sulle sue.
Di nuovo quel tocco soffice e delicato.
Di nuovo la mia lingua bramosa ed insaziabile che spingeva sulle sue labbra, che questa volta le diedero il permesso di entrare, dando vita ad un gioco, ad una danza bramosa di passione e fuoco.
Così prendo il suo viso tra le mie mani e continuo a baciarlo con una foga innata, come se stessi aspettando quello da tanto tempo.
Abbandono le sue labbra, leccandomi per una seconda volta le mie per assaporare quel sapore che era rimasto impresso.
“Stiles” dico allontanandomi da lui.
“Cosa?” chiese Scott, confuse e offeso di aver messo fine così bruscamente a quel contatto.
“Stiles è dietro…”
La porta si spalancò all’improvviso “Ragazzi, tutto ok?” domandò curioso “siete da un po’ qua dentro…”
“Sì” rispondo al posto di Scott “mi girava la testa, e sono venuto qui dentro per rilassarmi, Scott è venuto in mio soccorso.”
“Oh.” Fece l’altro osservando il suo migliore amico che ha la faccia visibilmente rossa e accaldata.
“Come ti senti, ora?” interviene Scott
Quella domanda ha un senso ben preciso, nascosto, che solo io posso comprendere.
“Molto meglio”risposi.
“Bhe” interviene Stiles “ allora torniamo alla festa.”
“Direi di sì” affermo guardando Scott e lanciandogli un ultimo sorriso per poi uscire dalla stanza.
Quel qualcosa è finalmente uscito allo scoperto.
E’ un sentimento, un sentimento con un nome ben preciso a cui io non avevo mai pensato.
 
Our love is…

Madness

 
 
Angolo Autrice:
Eccomi tornata, vi lascio un piccolo regalo per Halloween.
Ho scritto di una coppia che amo da morire, per me sono il massimo.
Ho scritto dal POV di Isaac perché ammetto che secondo me è lui il fattore Alpha della loro storia.
La canzone di sottofondo è Madness dei Muse. Ditemi se non c’è canzone più adeguata.
Dunque, mi scuso in anticipo per eventuali errori, orrori o altre cose simili.
Ringrazio tutti per recensioni, preferiti, seguite, ricordate.
Buon Halloween a tutti.
C.
 
  
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