Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Black_Oblivion    29/10/2013    1 recensioni
E' passato un mese dalla morte di Luke e le vite dei semidei sono cambiate...
Dal testo:
"... perché dovessi continuare a soffrire…
Non voglio.
Io non sono così! Ora avevo Percy, Talia, Nico, Chirone e tutti i miei fratelli. Non potevo non andare avanti, dovevo farlo, lui avrebbe voluto così.
Non lo amavo, non l’ho mai amato, ma era pur sempre mio fratello.
Un fratello con il quale non avevo nessun legame di sangue, ma che mi proteggeva, un fratello con cui ho passato tutta la mia vita da semidea. Non posso dimenticarlo, non posso… semplicemente NON VOGLIO."
Partecipa al concorso di Percy Jackson Series -Italy di Facebook.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SE SOLO…



 
… Un mese dopo la battaglia di Manhattan…

 
 
Se solo avessi saputo della profezia... ormai lui non c’era più, ma continuavo a chiedermi perché dovessi vivere nel passato, perché dovessi continuare a soffrire… 

Non voglio.

Io non sono così! Ora avevo Percy, Talia, Nico, Chirone e tutti i miei fratelli. Non potevo non andare avanti, dovevo farlo, lui avrebbe voluto così.

Non lo amavo, non l’ho mai amato, ma era pur sempre mio fratello.

Un fratello con il quale non avevo nessun legame di sangue, ma che mi proteggeva, un fratello con cui ho passato tutta la mia vita da semidea. Non posso dimenticarlo, non posso… semplicemente NON VOGLIO.
Una mano calda e un bacio sulla fronte, sentii Percy sedersi vicino a me. Ero sulla spiaggia, ammiravo come le onde calme di quel giorno d’estate s’infrangessero sulla sabbia bianca. Il sole stava tramontando pacificamente; Percy… era diventato il mio ragazzo dopo la battaglia…quello era l’ultimo giorno al Campo Mezzosangue, l’ultimo giorno che potevo passare con Percy (avevamo deciso all’unanimità di estendere le vacanze anche oltre il primo giorno di scuola) e io non potevo fare a meno di pensare a Luke. Se solo avessi fatto qualcosa, se fossi andata con lui quando me lo aveva chiesto… forse avrei potuto farlo ritornare, non sarebbe morto, non ci sarebbe stata nessuna Battaglia di Manhattan, nessuno sarebbe morto. Forse sì, forse no. Avevo il cervello fuso. Non riuscivo nemmeno a fare una stupidissima equazione di sesto grado.
Mi accoccolai di più tra le braccia del mio Testa d’Alghe, e non potei fare a meno di piangere.

Sapevo cosa c’era dopo la morte, sapevo che era nell’Elisio, ma non potevo fare a meno di pensare che lui non c’era più.
-Sh… non piangere, Sapientona. Andiamo da lui-

Sapevo cosa intendeva, avevamo costruito una tomba solo per lui. Vicino all’albero di Talia: si sono amati, tutti e due, un amore che per le scelte dell’uno o dell’altra è andato perduto.

Mi alzai a fatica, dopo ore ininterrotte di pianto e isolamento. Assieme a Percy, mano nella mano, ci dirigemmo verso l’albero di Talia, che protegge il campo tutt’ora. Di fianco al pino, vi era la lapide di Luke, in marmo bianco con striature blu, il simbolo della Casa di Ermes splendente in quel sole settembrino, e incise vi erano le parole:

 
Luke Castellan
Morto all’età di ventitré anni.
Eroe della Grande Profezia.
Figlio prediletto del Dio Ermes.
 
“Il tuo sacrificio ha risparmiato e salvato molte vite.
Sei morto per noi, sei morto per salvare il mondo.
Grazie Luke.
Sei un vero Eroe.
Manterremo il tuo ricordo vivo, ora e per sempre.
- I tuoi fratelli e tutto il Campo Mezzosangue”
 

Una nuova lacrima solcò il mio viso, la pulii delicatamente e sorrisi. Un sorriso radioso, perché quelle parole mi irradiavano di speranza. Non era morto invano, e io dovevo fare in modo che il suo ricordo non fosse mai perduto.

-Ti amo- mi disse Percy dopo aver visto il mio sorriso.
-Anch’io, Testa d’Alghe!-

Ci baciammo, un bacio dapprima dolce, poi sempre più passionale. Le nostre lingue danzavano in una melodia solo loro. Ci staccammo per l’assenza di ossigeno.
Per un momento, mi persi in quegli occhi che ormai mi avevano stregata.
Lo amavo con tutto il cuore. Lentamente stavo scendendo la collina, mio padre mi stava aspettando per ritornare a casa e alla mia nuova scuola, nonostante tutto riuscii a sentire quello che disse il mio ragazzo alla lapide: -Grazie Luke, per esserti preso cura di lei quando più ne aveva bisogno.-
Un piccolo sorriso apparve sulle mie labbra, mi voltai e salutai Percy con la mano.
Lui, in risposta, baciò il suo palmo e vi soffiò sopra, in un dolce bacio d’arrivederci.


















Note dell'autrice:

Salve a tutti, questa one-shot partecipa ad un corcorso e vorrei chiedervi, se la storia vi piace, di fare una salto qui: Percy Jackson Series -Italy
Se vi è piaciuta mettete "mi piace" alla prima storia: "Se solo..." by Jessabel.
Grazie mille, per aver letto fino a qui. ^^

Ciao, un bacione a tutti
Cri

 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Black_Oblivion