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Autore: Rota   Capitolo: 1
La schiena aderiva perfettamente al metallo dell'imballaggio, sigillata e mantenuta ferma non solo da cinghie di cuoio che avvolgevano e stringevano il busto, ma anche attraverso quel pezzo di metallo in più all'interno della spalla che ogni soldato – recluta o meno che fosse – che volesse essere davvero tale aveva trapiantato al suo ingresso nell'esercito, simbolo morale e fisico assieme della rinuncia alla normalità che ognuno di loro portava appresso per sempre. Se così non fosse stato, le ali che portavano in volo avrebbero condotto in una spirale piuttosto vorticosa, finendo per essere inutili a ogni movimento razionale e guidato. L'equilibrio che davano non era precario, ma si basava su poche e fondamentali regole di bilanciamento, che se non venivano rispettate portavano a conseguenze ben dolorose e poco utili: una recluta media, per maneggiare quello schienale con la dovuta precisione, impiegava almeno tre mesi, entro i quali se era fortunata temprava il proprio fisico allo scontro frontale e diretto con suolo e ogni superficie dove era possibile schiantarsi, se era sfortunata capitava che un fisico utile all'esercizio della professione del militare proprio non lo possedeva più.
Personaggi: Berthold Huber, Reiner Braun, Un po' tutti
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