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Autore: Notteinfinita    29/10/2013    8 recensioni
Come si può intuire dal titolo, è la mia versione del finale dell'episodio 49 dal titolo "Doppia personalità" (Quella in cui Ranma, a causa di una botta alla testa, crede di essere davvero una ragazza).
*****
«Se resterai per sempre così che ne sarà di me?»
«Akane, credo di capire quello che provi ma ti devi rassegnare. Il Ranma ragazzo che conoscevi non esiste più e non tornerà.» rispose guardandola negli occhi.
Sentendo quelle parole, ad Akane sembrò che il cuore andasse in frantumi.
Se Ranma non fosse tornato normale per lei sarebbe stata la fine.
Disperata, strinse gli occhi e si morse le labbra tentando di pensare ad una soluzione.
«Io non mi arrendo!» urlò, alzandosi di scatto in piedi e afferrando Ranma per la canotta per poi trascinarla fuori dalla stanza.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Doppia personalità...secondo me.

 

Ricordate l'episodio 49 di Ranma, dal titolo “Doppia personalità”? (Quello in cui, a causa di una botta alla testa Ranma crede di essere una ragazza).

E ricordate com'è finito?

Se no, allora questo è il link.

Io ho sempre immaginato una fine diversa ed ho deciso di scriverla per condividerla con voi.

La ff inizia nel momento in cui Happosai s'intrufola nella stanza di Akane e lei lo caccia, circa a 17'34'' del filmato.

Ho ripreso le ultime battute giusto per capire l'inizio...e poi perché è una scena bellissima! ^___^

Buona lettura!

*****

 

Akane spedì in orbita il vecchio maniaco quindi, con le lacrime agli occhi, si volse verso Ranma.

«Per favore, ti prego. Torna ad essere il ragazzo violento e antipatico che amavo tanto. Non è da te tutta questa gentilezza e protezione.» lo scongiurò Akane, cadendo in ginocchio e stringendosi alle gambe della ragazza dai capelli rossi. «Se resterai per sempre così che ne sarà di me?»

«Akane, credo di capire quello che provi ma ti devi rassegnare. Il Ranma ragazzo che conoscevi non esiste più e non tornerà.» rispose guardandola negli occhi.

Sentendo quelle parole, ad Akane sembrò che il cuore andasse in frantumi.

Se Ranma non fosse tornato normale per lei sarebbe stata la fine.

Disperata, strinse gli occhi e si morse le labbra tentando di pensare ad una soluzione.

«Io non mi arrendo!» urlò, alzandosi di scatto in piedi e afferrando Ranma per la canotta per poi trascinarla fuori dalla stanza.

«Akane, mi fai male!» protestò Ranma.

«Non piagnucolare come una femminuccia!» la rimproverò l'altra.

«Ma io sono...» provò a protestare la rossa.

«Non ti azzardare a dirlo.» la minacciò Akane, fermandosi di botto e puntandole un dito al petto. «Seguimi in cucina.» disse quindi, lasciando andare la canotta della ragazza.

Entrate in cucina, Akane iniziò a riempire una brocca con dell'acqua calda.

«Vieni con me.» ordinò, dirigendosi in giardino.

Vedendola infuriata, la rossa la seguì senza protestare.

Una volta sul prato, Akane afferrò saldamente Ranma per un braccio e gli versò addosso l'acqua calda.

«Noooo!» urlò Ranma, sull'orlo delle lacrime «Perché mi hai fatto questo?»

Akane tappò la bocca del ragazzo con una mano e lo trascinò in palestra.

Dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, lo lasciò andare.

«Perché mi hai portato qui, ti ho detto che non mi piace combattere.» protestò Ranma, sedendosi a terra.

«Non siamo qui per combattere.» rispose Akane, esitante, inginocchiandosi di fronte a lui. «Posso chiederti un favore?»

«Certo!» rispose Ranma, sorridendole.

«Chiudi gli occhi.» disse Akane.

«Perché?» chiese il ragazzo, perplesso.

«Ti prego, non fare domande.» lo supplicò Akane con voce triste.

Vedendo il dolore nello sguardo della ragazza, Ranma non se la sentì di negarle quel semplice favore e così fece come lei gli chiedeva.

Akane trasse alcuni profondi respiri, era così agitata che si sentiva tremare fin nell'animo eppure non poteva tirarsi indietro, doveva farlo per il bene suo e di Ranma.

Titubante, pose le mani sulle spalle del ragazzo, lo trasse a sé e poggiò delicatamente le labbra su quelle di lui. Istintivamente, Ranma tentò di allontanarla ma Akane lo stringeva forte mentre calde lacrime di disperazione le solcavano le guance.

Improvvisamente, Akane sentì una mano accarezzarle la guancia, ebbe appena il tempo di rendersi conto che Ranma non tentava più di allontanarla quando avvertì che il ragazzo aveva iniziato a rispondere al bacio stringendola a sé.

Dolcemente lui le sfiorò le labbra con la lingua per chiederle l'accesso. Stordita di gioia, Akane lasciò che il bacio si facesse più profondo assaporandone ogni secondo.

Quando si staccarono, erano entrambi storditi e imbarazzati.

«Akane, io...» cercò di dire ma troppo imbarazzato non riuscì a proseguire.

«Ranma, adesso ricordi chi sei?» chiese titubante.

«Ranma Saotome, erede della scuola di arte marziali Saotome.» rispose il ragazzo, perplesso.

«No, intendo, cosa sei.»

«Bé, un ragazzo.»

A quelle parole Akane sorrise, sollevata.

«Come sapevi che così mi sarebbe ritornata la memoria?» chiese, arrossendo al pensiero di quello che era appena successo.

«Non lo sapevo ma ci speravo.» spiegò.

«Lo hai fatto solo perché mi ritornasse la memoria?» domandò ancora il ragazzo, d'un tratto triste.

«Ranma, sei solo uno stupido.» sbottò alzandosi in piedi e avviandosi verso l'uscita «Pensi che ti avrei baciato se non provassi qualcosa per te?» concluse, arrossendo delle sue stesse parole.

Vedendola andare via, Ranma saltò in piedi e le prese un polso per fermarla.

La ragazza rimase ostinatamente col viso voltato dall'altra parte.

«Akane, grazie!» le disse, mettendole una mano sotto il mento per costringerla a girarsi e arrossendo nel vedersi riflesso nei suoi occhi.

Deglutendo a vuoto, il ragazzo indugiò sui particolari di quel viso che tanto amava:le guance dolcemente rosse d'imbarazzo, i grandi occhi neri, le labbra piccole e piene che solo pochi secondi prima erano premute sulle sue. A quest'ultimo pensiero sentì il volto andargli in fiamme.

«Ranma, tutto ok?» chiese la ragazza, preoccupata nel vederlo fermo a fissarla e temendo una ricaduta. «Forse avresti voluto essere baciato da un'altra.» suppose Akane, equivocando l'espressione del ragazzo e sentendo la rabbia montare.

«No!» urlò Ranma, con eccessiva enfasi e arrossendo nuovamente «Solo tu avresti potuto farmi ritornare la memoria.» aggiunse in un sussurro imbarazzato.

Akane, comprendendo il senso di quelle parole sorrise felice e, notando che Ranma aveva allentato la presa sul suo polso, intrecciò le sue dita a quelle del ragazzo.

Incoraggiato da quel gesto, Ranma avvicinò il viso a quello della ragazza catturandole le labbra in un bacio mentre il sorriso aleggiava ancora sul volto di entrambi.

Erano ancora persi nel mare di sensazioni che stavano provando, quando un fruscio proveniente dall'esterno li mise in allarme.

Ranma si parò davanti ad Akane quindi spalancò la porta della palestra.

Appena l'ebbe fatto, l'intero gruppo familiare crollò ai suoi piedi.

«Una tazza di tè?» chiese subito Kasumi, ricomponendosi.

«Questo video mi frutterà un bel po!» gioì Nabiki, mostrando la telecamera.

Intanto i genitori dei due ragazzi piangevano di gioia stretti in un abbraccio, senza neanche darsi la pena di alzarsi dal pavimento.

«Razza di spioni!» urlò Ranma, mentre Akane diveniva bordeaux.

«Forse se tu non avessi urlato come un ossesso quando eravate in giardino non ci saremmo svegliati tutti.» ribatté Nabiki.

Ranma guardò velocemente l'uscita ed Akane che stava alle sue spalle.

Era un momento troppo bello per farselo rovinare da quegli impiccioni. Così, senza pensarci due volte, prese Akane tra le braccia e, con un balzo, uscì dalla palestra per poi allontanarsi saltando da un tetto all'altro delle case di Nerima.

«Ranma, cosa fai?» urlò Akane, aggrappandosi al suo collo.

«Mi godo la notte più bella della mia vita.» rispose il ragazzo, troppo felice per essere timido.

Akane arrossì ma si strinse maggiormente a lui, nascondendo il viso sulla spalla del ragazzo, finalmente felice. Non le importava dove la stesse portando. Ciò che contava era che fossero finalmente insieme.

 

 

 

NDA:Piaciuta la mia versione? Troppo sdolcinata?

Fatemi sapere! ^___^

 

 

 

 

  
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