Eccomi qui a scrivere una FF sul mio grande amore (che so essere di molte... ^__^...) City Hunter.
Mi sono immaginata una reazione diversa da parte di Kaori dopo il caso Kaibara, spero vi possa piacere.
E' molto corta questa FF, un giorno spero ne farò un altra più lunga...e più dettagliata.
Grazie a tutti quelli che passano e leggono e grazie a chi mi lascia anche una recensione sempre molto ben accetta e utile
Vostra
Sara_delfina
Perché
si comporta
così?... dannato Ryo!!
Dopo
tutto quello che
è successo!!
Ci
siamo baciati!
ci
siamo baciati!!
e
non mi sono mai
sentita così vicina a lui come in quel momento!!
E
poi ho fatto finta
di perdere la memoria… sono andata a lavorare con Mick,per
vedere se tu facevi
qualcosa..ma niente…ora sono tornata nella mia vecchia
camera si, ma non è
cambiato niente!!
Ryo,
tu ancora non mi
dici niente!!
Kaori era stesa sul suo letto e ripensava a tutto quello che era successo.
Faceva scorrere gli occhi sulla sua camera, sul soffitto e sulla finestra.
Non riuscendo a restare ancora chiusa li, pensò di uscire, ma non aveva voglia di vedere Ryo, non era il momento, ma se continuava a restare chiusa li rischiava di soffocare, quindi si alzò dal letto e si avvicinò cautamente alla porta, la aprì e butto fuori la testa dalla sua camera guardò il corridoio prima destra a e poi a sinistra
Era vuoto.
Passo in soggiorno, cercando di fare meno rumore possibile; l’aveva sentito rientrare, era notte fonda e quindi lui sicuramente stava dormendo.
Uscita da li, si diresse verso il tetto, aprì la porta e una folata di vento la invase, era una folata calda, l’estate stava per arrivare, ma era ancora nel periodo primaverile con tutti i profumi accesi degli alberi in fiore.
Andò verso il parapetto e ci si appoggiò osservando Shinjuku sotto di lei, attiva come sempre di notte.
Perché
non mi ha detto
niente?
Forse,
forse non prova
niente per me,
forse
era soltanto un
istinto quello che lo ha attraversato quando mi ha baciato,
o
comunque un affetto
per una persona della famiglia che magari c’è il
rischio di non rivedere.
Forse
davvero non
prova niente, dovrei….dovrei chiederlo a lui.
Ma
come faccio io non
ho il coraggio!!
No,
deve essere
lui…lui…che…
Oooufffff
Dannato
Ryo!!
Kaori rimase immersa nei suoi pensieri fino a che non vide spuntare il sole all’orizzonte, poi una stanchezza la assalì e si decise a tornare giù.
Scese le scale del tetto, e rientrò in casa, facendo piano andò verso la porta della sua camera, ma mentre aveva la mano sulla maniglia, la porta di fianco si aprì e uscì Ryo vestito solo dei boxer.
Si guardarono un secondo, poi Kaori senza una parola e con il viso leggermente arrossato per aver visto l’oggetto dei suoi pensieri, entrò in fretta in camera e chiuse a chiave.
Ryo era ben sveglio, aveva sentito salire Kaori sulla terrazza ed era andato a controllare, era rimasto dietro alla porta del tetto tutta la notte a osservarla. Poi quando l’aveva vista voltarsi per tornare in casa era corso giù.
Kaori aprì gli occhi e sbadigliò; si rigirò nel letto e guardò la sveglia, erano le 12:30
Ih
devo preparare il
pranzo per Ryo…
Pensò tirandosi su dal letto, si vestì in fretta e corse in cucina e si mise subito a preparare il pranzo, ma i pensieri di quei giorni tornarono ad affacciarsi alla sua mente, e si perse in quelle domande che la assillavano.
Era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse del coltello con cui stava tagliando la verdura era troppo vicino al suo dito e si tagliò
- aha, che stupida, che male!! -
- Cos’hai fatto? – la voce di Ryo le arrivò da dietro, Kaori non si girò e si rabbuiò subito
- Niente – sbiascicò mentre andava a mettere il dito sotto l’acqua
- sei la solita imbranata che non sa fare da mangiare!!! – la canzonò Ryo
- e tu sei il solito str…- gli rispose Kaori voltandosi!!
- si, si certo!! Beh vado fuori io, visto che non riesci a prepararmi da mangiare vado da Miki!! – e mani in tasca uscì dalla porta, lasciando Kaori impalata li con la rabbia e i lacrimoni agli occhi.
Piangendo buttò via tutto e corse in camere sua, dove si buttò sul letto
Prese tra le mani la foto sua e di Maki
Fratellone
mio, cosa
devo fare?
Perché
mi hai lasciato
in balia di questo…porco???!!!!
Perché?
Cosa devo
fare??
Pianse e pianse fino a riaddormentarsi.
Kaori sbattè un attimo gli occhi, la stanza era immersa nella penombra, doveva essere sera, mosse la testa lentamente e guardò la sveglia posta sul comodino segnava le 19:30, chiuse nuovamente gli occhi sbuffando non aveva voglia di alzarsi, si girò a pancia in su, e guardò il soffitto.
Era totalmente sveglia, e si mise ad ascoltare i suoni della casa per capire se Ryo era in casa, ma non giunse nessun rumore.
Si alzò e andò alla finestra della sua camera a guardare le luci della città.
Forse
dovrei andarmene
Lui
non mi vuole e
stando qui..mi faccio solo del male,
quindi
è meglio se mi
allontano da lui.
Dovrei
riuscire a
essere egoista, cosa che non ho fatto in tutti questi anni che gli sono
stata
accanto.
Voltò gli occhi, poi come un automa, aprì l’armadio e tirò fuori le due sacche che aveva, e cominciò a piegare i suoi abiti e a riporli nelle borse.
Aprì l’anta centrale e una sere di martelli uscirono, lei prese solo i due a cui era più affezionata e gli altri li costrinse nuovamente dentro all’armadio, facendo uno sforzo immane per farli tornare nella posizione precedente, poi puntò i piedi a terra e la schiena appoggiata all’anta spinse con tutta la forza che aveva fino a che l’anta non si richiuse, poi si fece scivolare fino a terra, si portò le ginocchia al petto e vi poggiò sopra i gomiti, poi si portò le mani sugli occhi.
Dove
vado a quest’ora
della notte?
Le
preparo e domani
deciderò dove andare.
Si tirò su nuovamente e finì di chiudere le valigie, mettendo dentro anche la foto sua e di Maki e la pistola nella borsetta che si sarebbe messa indosso.
Poi scese in cucina, Ryo logicamente non era in casa, mise sul fuoco la teiera, si sarebbe preparata un po di thè per cercare di calmarsi.
Si portò la tazza sul divano e accese la tv, voleva distrarsi un poco, si sintonizzò su un telefilm che l’aveva sempre tirata su di morale, ma in quel momento non riusciva a sentire nulla di quello che succedeva in quella puntata, la mente volava sempre verso un punto.
Finì la tazza di the e si alzò, prese le valigie in mano e uscì dalla casa dopo aver scritto un biglietto e averlo lasciato sul tavolo.