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Autore: Nana_Hale    29/10/2013    5 recensioni
Tutto è nuovo per Steve e Tony da quando la loro strana relazione ha iniziato a svilupparsi, ma soprattutto da quando si sono ritrovati a dover essere, senza preavviso o preparazione, i genitori del piccolo Peter.
Le difficoltà e le loro diversità li portano spesso a scontrarsi e litigare bruscamente, a volte al punto da temere di essersi persi per sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Our Strange Family
 
My whole life waiting for the right time...
 
Tony camminava per la casa in piena notte avanti e indietro per il corridoio al piano superiore, dove stavano tutte le camere da letto; capitava spesso, soprattutto nell'ultimo periodo, da quando Peter, 5 anni, aveva gli incubi.
E quella sera in particolare, Stark non riusciva in nessun modo a prendere sonno.
Aveva litigato con Steve. Di nuovo.
Ma quella volta era finita male. Molto male.
Non ricordava nemmeno più come avevano iniziato a discutere, sapeva solo che ad un certo punto, una parte di lui aveva preso il sopravvento.
--Non capisci, come puoi capire...non sei nemmeno di quest'epoca. Forse era meglio se ci restavi, nel tuo tempo.--
Tony chiuse gli occhi, continuando a camminare nervosamente.
Era stato in quel momento che il volto di Steve aveva cambiato improvvisamente espressione e lui aveva visto, nei suoi splendidi occhi blu, una scintilla di tristezza, profonda e dolorosa.
Cap non aveva ribattuto a quell'ultima sua affermazione, si era limitato a sospirare seccamente serrando la mandibola.
--Bene...--
L'unica parola che aveva detto prima di girarsi ed uscire dalla stanza, senza voltarsi indietro.
Tony aveva fatto un passo verso di lui, ma troppo tardi.
 
...to tell you how I feel...
 
Riaprì gli occhi quando sentì una sottile scia di paura impossessarsi di lui.
Era un maestro nel rovinare ciò che di bello gli accadeva.
Ci era riuscito ancora, ma a differenza del solito, questa volta la cosa lo spaventava come non mai.
Non era mai stato capace di tenersi legato a qualcuno, ma questa in assoluto era la prima volta che desiderava con tutto se stesso di poterlo fare.
 
And though I try to tell you that I need you...
 
All'improvviso si bloccò, proprio davanti alla camera di Peter e con un lentissimo movimento allungò la mano sulla maniglia e aprì la porta.
Il bambino dormiva, in quel letto a due piazze così grande per lui; sembrava avere la prima notte tranquilla dopo tante passate insonni.
Un lieve sorriso attraversò le labbra di Tony che entrò nella stanza chiudendo pian piano l'uscio alle sue spalle.
Dolcemente andò a sdraiarsi nel letto accanto al piccolo dando la schiena all'ingresso e tenendosi la testa appoggiata alla mano.
Si accomodò, poi gli risistemò la coperta sulle spalle e gli spostò un ciuffo di capelli castani con un soffio.
Solo compiendo quel semplice gesto, capì che non poteva restare solo.
 
...here I am without you.
 
Crescere quel bambino da solo era qualcosa che non sarebbe mai riuscito a fare; troppo difficile, troppo pauroso.
Era bravissimo a distruggere le cose ma il pensiero che le sue azioni potessero fare del male a quel piccolo cosino che dormiva accanto a lui, gli fece venire una voglia incontenibile di prendersi a schiaffi fino a quando non fosse svenuto dal dolore.
Non poteva farcela da solo.
Non voleva essere solo.
 
I feel so lost but what can I do?
 
Ma quello che aveva fatto, quello che aveva detto, aveva superato ogni limite questa volta e aveva il terrore che quella porta che Steve aveva chiuso uscendo dalla loro camera, non si sarebbe più riaperta.
E sarebbe stata solo colpa sua.
Sua e della sua egoistica stupidità.
 
'Cause I know this love seems real...
 
Se Steve non sarebbe più tornato, non solo la sua vita, ma anche quella di Peter sarebbe stata profondamente ferita e l'ultima cosa al mondo che voleva era che quel 
bambino soffrisse.
 
...but I don't know how to feel.
 
Sospirò rumorosamente portandosi la mano che non lo sorreggeva sul volto stringendosi le tempie tanto forte da farsi male.
"Papà?"
Tony scattò all'improvviso spostando lo sguardo verso il basso e incontrando il visino di Peter appena visibile sotto la luce del reattore.
"Scusami ometto, non volevo svegliar-"
"No!... papà!"

Il bambino lo bloccò, ripetendo l'ultima parola con più enfasi e indicando con il braccio oltre le spalle di Stark che lentamente girò il volto.
 
Alright, everything is alright...
 
Il cuore gli saltò il gola ed egli ringraziò dio di essere al buio, perchè sul suo viso c'era probabilmente l'espressione più stupida e sorpresa che avesse mai avuto.
 
...since you came along...
 
"Ste-"
"Papà, vieni qui anche tu?"

Peter lo interruppe di nuovo stringendosi contro di lui per lasciare spazio a Steve dalla parte opposta del letto.
"Non lo so piccolo..."
Disse sussurrando tenendo lo sguardo sul volto del bambino, fino a quando, finalmente i suoi severi occhi blu si piantarono in quelli di Tony che, per un attimo, perse la capacità di respirare.
 
...and before I had nowhere to run to and nothing to hold on to...
 
"...dovrei tornare nel mio tempo..."
Per Stark fu come una frustata sulla schiena che lo costrinse ad abbassare lo sguaro, non riuscendo più a sostenere quello del biondo.
Se lo meritava.
Si meritava tutto quel nervosismo, quella rabbia, quel dispiacere che stava provando verso se stesso.
E il fatto che fosse Steve a causarglielo lo rendeva ancora più giusto. 
L'uomo che gli aveva dato una nuova vita e che lui aveva trattato così male da vergognarsi perfino di guardarlo.
 
I feel so close to giving it up.
 
Nonostante avesse spostato la sua attenzione sul piccolo Peter, Tony si sentiva gli occhi di Steve puntati addosso.
Avrebbe voluto sprofondare, nascondersi in un buco e non uscirne più.
 
And I wonder if you know how it feels to let you go...
 
In quel momento, sentì dei passi alle sue spalle; passi che si allontanavano da lui ed egli non riuscì a non serrare gli occhi sentendo il suo cuore creparsi come il vetro di una finestra.
Poi, d'un tratto, sentì il letto muoversi e riaprì gli occhi di scatto ritrovandosi, nuovamente, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, senza parole.
 
So change your mind...
 
Steve era sdraiato davanti a lui con un sorriso tenero e comprensivo disegnato su quelle sue labbra morbide e lo sguardo rivolto al piccolo Peter.
"...ma penso di poter anche rimandare il viaggio a data da definirsi..."
Disse riportando lentamente gli occhi in quelli di Tony che dopo quasi un minuto di paralisi e shock, realizzò quelle parole appena udite e tutto in lui si rilassò, si calmò dandogli la forza di rispondere al sorriso, sollevato come non mai.
"Magari ci andiamo insieme, tutti e tre!"
Ridacchiò il bambino rotolando prima verso Steve, poi verso Stark per risistemarsi per bene in mezzo a loro, arrotolarsi nella coperta, e chiudere gli occhi tutto felice.
I due uomini risero dolcemente senza staccare gli lo sguardo l'uno dall'altro e ad un tratto, il moro sentì una mano, forte, calda, incredibilmente delicata afferrare la sua e portarla sopra il corpicino di Peter mentre le loro dita si intrecciavano come radici di un albero avvinghiate con tanta forza da essere indistricabili.
 
...and say you're mine...
 
"...tanto non avrei sentito la tua mancanza..."
Disse Tony con i suoi rarissimi occhi da cucciolo illuminati dal leggero fascio di luce del suo reattore, muovendo solo le labbra senza emettere alcun suono e stringendo lievemente la presa sulla mano del biondo.
"Oh, ne sono sicuro..."
Rispose subito Steve avvicinado pian piano il volto a quello di Stark fino a quando i loro nasi arrivarono a sfiorarsi; allora Tony abbassò finalmente il muro di ironia che era sempre la sua difesa preferita e si concesse la verità con un leggero tremore nella voce.
"Io...credevo che tu..."
"Non vado da nessuna parte."

 
..don't leave me tonight...
 
Cap non lo fece finire e con un soffice movimento sfirorò un paio di volte la punta del naso di Tony con la propria.
"Sono qui...con Peter e con te..."
Continuò accarezzando con il pollice la mano del moro, sempre più stretta alla sua.
"...è questo il mio posto."
"Direi di sì..."
Concluse Tony avvicinandosi ancora di più al biondo.
"Non vi state mica baciando, vero?!"
La voce di Peter li fece sussultare per un istante ed entrambi abbassarono lo sguardo verso il piccolo che ancora stava immobile ad occhi completamente chiusi.
Rimasero un attimo a fissarlo, stupiti, poi si guardarono sorridendo divertiti e Tony sollevò un sopracciglio.
"Zitto scimmia..."
"Uffa, papà..."
"Dormi."

Concluse mentre Steve con un delicato movimento portò l'altra mano a coprire il viso del bambino che sbuffò sonoramente.
Finalmente nascosti in quel modo casalingo, i due si scambiarono un rapido bacio prima di sdraiarsi insieme al piccolo Peter mente le loro mani ancora si stringevamo l'una con l'altra, così, come sarebbero state la mattina seguente, e tutte le mattine che gli restavano da vivere insieme.
 
..stay with me...
 
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Eccomi tornata con una delle mie coppie preferite in assoluto! Anzi, in questo caso, con una delle mie famiglie preferite in assoluto. La Superfamily. *^*
Finalemente la pubblico dopo numerose richieste della mia dear Steve.
Spero come al solito che vi sia piaciuta.
Un grosso bacio.
-Nana
  
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