16/04/2008
3 recensioniPrayer
Luci soffuse.
Sono queste l'unico ringraziamento per un susseguirsi di missioni?
Semplici candele, abbandonate qua e là a consumarsi lentamente.
Quelle piccole aure fioche accarezzano lo scuro legno delle panche.
Una piccola cupola a chiudere la buia saletta.
-Non c'era un posto migliore di un tempio abbandonato, Danna uhn?-
Un giovane ragazzo dai lunghi capelli biondi si sedette su una panca, l'espressione corrucciata.
-Smettila moccioso.-
Un'enorme marionetta dalla forma simile a quella di una tartaruga si fermò appena dopo aver varcato la porta.
Il biondo sospirò, sconsolato si stese sulla panca, affondando il viso nelle braccia.
Cercò un po' di calore, fissando lo sguardo sulla fiammella di una candela di fronte a lui, giusto per dimenticarsi della tristezza che lo assaliva.
Nel frattempo, il carapace della marionetta si era aperto e ne era uscito un ragazzo dai capelli rossi.
Si sgranchì le gambe e si diresse verso la panca davanti all'improvvisato giaciglio del compagno.
-Vedi di non dormire troppo, Deidara, dobbiamo ripartire domattina presto.-
Un mugolio provenì dalla massa nera e informe raggomitolata sulla panca.
Ciuffi biondi si posavano senza vita sulla nera cappa, lambendo i contorni delle nuvolette rosse cucite su essa.
Il rosso si sedette, in mano un tronchetto di legno.
Armato di taglierino, cominciò a lavorarlo, sbozzandolo pian piano.
Nel silenzio della cappella si sentiva solo il regolare respiro di Deidara, attutito dalla stoffa delle maniche.
Il tronchetto cominciava ad assumere le sembianze di un omino.
La cera colava lenta e silenziosa fino a gettarsi sul pavimento freddo.
-Sasori Danna?- un mugolio, e due occhi tristi fecero capolino fra la bionda cascata.
-Sì?- roteando gli occhi, Sasori si girò verso il compagno.
-Come crede andrà a finire?-
La domanda, posta in un tono così innocente, spiazzò il rosso.
Puntò lo sguardo sul bozzetto in legno fra le sue mani, pensieroso.
Ancora steso sulla panca, Deidara lo osservava tentennare. Sperava che le sue peggiori preoccupazioni fossero solo sue paranoie.
-Non lo so Deidara.-
Finalmente Sasori tornò a puntare lo sguardo, ora triste, sul volto del biondo.
Si raggomitolò ancora di più sulla panca, assalito dall'incertezza.
Nemmeno il suo Danna sapeva come sarebbe finita.
Chiuse gli azzurri occhi, cercando di trattenere i sospiri.
Non voleva morire, no. Era ancora troppo giovane, aveva ancora troppi sogni irrealizzati.
Perso nei suoi pensieri, non sentì il suo Danna alzarsi e sedersi accanto a lui.
Con un leggero movimento, Sasori alzò la testa del compagno e la adagiò sulle sue gambe.
Sorpreso, Deidara lo guardò avicinare una mano ai suoi capelli.
Gli accarezzò il capo, seguendo i lunghi fili d'oro fino alla punte.
Incerte, le braccia scivolarono attorno alla vita del rosso, alla ricerca di un po' di conforto.
-Non voglio morire Danna,uhn.- sussurrò piano, sentendo il proprio cuore stringersi.
-Non succederà, Deidara.- rispose dolcemente, continuando ad accarezzare la testolina bionda del compagno.
-Perchè facciamo le guerre, uhn?-
Sasori sorrise all'atteggiamento ancora infantile del giovane.
-Perchè così va il mondo, Deidara.-
-E il mondo non ci vuole, vero, uhn?-
Rinnegati, non potevano far altro che prendersela con i più deboli. Un continuo gioco di odio e rancore.
Non ci fu risposta, non ve n'era bisogno.
Il mondo non li voleva.
Non voleva dei criminali.
Non voleva due amanti.
Loro non erano come le persone "normali".
Uccidevano.
Erano malvagi.
Ma avevano pur sempre un cuore.
E Sasori e Deidara sapevano che quel piccolo insignificante organo batteva per il loro amore.
E nemmeno questo stava bene alle dure leggi del mondo.
Con le lacrime agli occhi, il biondo si tirò a sedere, per poi affondare il viso nel petto del suo compagno, abbracciandolo.
Lo strinse a sè, il rosso, accarezzandogli la schiena.
Non gli era andata bene, in quella vita. Troppe circostanze contrastanti la legge dei "normali".
Lui, una marionetta per metà ancora umana, non poteva amare un terrorista con quattro bocche.
Perchè erano "cattivi", e non si potevano amare.
Maledetti pregiudizi, anche loro avevano un cuore, anche loro volevano una vita tranquilla a fianco del loro amato.
Tremava, singhiozzava, Deidara, bagnando la maglietta del suo danna.
-Sa-sasori, promettimi che rimmarrai con me fino alla fine.-
-Lo prometto, Deidara.-
Alzò il capo fino ad incontrare l'espressione di compassione sul viso del rosso.
Chiusero gli occhi, lasciando che le loro labbra si incontrassero, come ogni notte.
Era la loro preghiera, la loro promessa di continuare a vivere insieme.
In quel dolce contatto, infondevano tutto l'amore che erano capaci di scambiarsi, dimentichi del mondo.
Nel buio della notte si potevano amare, i "normali" non li potevano vedere.
E in lacrime, pregavano.
Sperando che tutto sarebbe andato bene.
*********
Danna, me l'avevi promesso.
Saremmo rimasti insieme fino alla fine.
Sarebbe andato tutto bene.
Bugie.
Sei morto prima di me, distruggendo la tua amata concezione dell'arte.
E io?
Ho coronato il mio sogno.
Ho lasciato questo mondo da opera d'arte.
Ma ora?
Dove sono?
Perchè non ci sei?
Me l'avevi promesso.
Ora sono solo, a piangere su promesse infrante.
Ho paura, Danna.
Paura di vagare all'infinito senza trovarti.
Qui è tutto bianco, sarò sopra le nuvole?
Forse da quassù si possono vedere i "normali" festeggiare la loro vittoria su di noi.
Non capiranno mai che anche noi criminali abbiamo un cuore.
E il mio è lacerato dalla tristezza.
Il dono della vita è una maledizione senza di te, Danna.
Il paradiso è inferno senza di te, Danna.
La vita eterna è un'eterna morte senza di te, Danna.
Il mio cuore è solo una fredda pietra senza di te, Danna.
Perchè mi hai lasciato solo?
Lo sapevi che avevo bisogno di te.
La nostra preghiera è andata infranta nel momento stesso della tua morte.
Piangendo, ti cercherò.
La speranza muoverà i miei passi fino a te.
Fino a rivedere il tuo sorriso, così raro.
Dovrò resistere a tutte le illusioni, come quella dinanzi a me.
Mi sei di fronte, ma di sicuro non sei realmente te.
Le ricerche non sono mai così semplici.
O sì?
-Deidara-
L'illusione mi parla, ha la tua stessa voce.
-Finalmente sei arrivato, ti stavo aspettando.-
Mi spiazzano quelle poche parole.
Un'illusione può trasmettere così tanto calore con il solo uso della voce?
-D-Danna, sei veramente tu?-
Sorridi, e ne ho la conferma.
Correrti incontro, gettarsi fra le tue braccia.
Quanto ho desiderato sentire di nuovo il tuo cuore battere.
Per me.
-Non mi lasciare più, Danna-
-Non lo farò, Deidara. Ora potremo mantenere la nostra promessa.-
Non m'importa sapere dove sono.
Non m'importa sapere se i "normali" stanno festeggiando.
Non m'importa più niente ora che sono qui con te, Danna.
A continuare a pregare per il nostro amore.
*****
Bah...non mi convince >.>
Però avevo disperato bisogno di un saso/dei.
Che dire...mi immagino così il loro rapporto. Non credo siano OOC, Kishimoto non si è soffermato abbastanza su di loro per poterci permettere di scoprire le loro paure.
Continuo a sostenere che anche i criminali abbiano un cuore. Non mi dispiacerebbe fondare il fanclub per le Saso/dei, ma non so come fare >.>
Va beh, passiamo ai ringraziamenti per Crimali.
Tsuyuko_grazie^^
Dastrea_grazie^^ Concordo pienamente con te, nemmeno a me l'Akatsuki la racconta giusta >.> E' impossibile che tra rinnegati non ci si aiuti a vicenda, e quindi non si vengano a creare rapporti molto stretti.
Rika_fma_lover_grazie^^
Ringraziamenti per Gods.
Ginny_grazie^^Sìsì, l'Akatsuki è nata proprio dalle esigenze di guerra dei villaggi, il loro è quasi un "destino obbligato".
Karen94_grazie^^
gloglo_grazie^^ Anch'io ho ascoltato solo Bodies dei Drowining Pool (che nome difficile @.@). L'Akatsuki è magnifica*.*
lilithkyubi_grazie^^ Certo che puoi farlo u.u, scusa se te lo dico solo ora ma non sapevo come fartelo sapere xD
HopeToSave_glassie^^ Tranci tranci u.u capita u.u