Caro Romeo,
questo è quel qualcosa, scritto da quel qualcuno che in qualche luogo per qualche insignificante ragione pensa a questo qualcosa tanto importante quanto inutile.
Esattamente. Qualcosa.
Pensieri inafferrabili che vorticano per la mente in cerca di risposte, certezze.
Tra questi pensieri ricorre sempre la vita.
Come mai esisto? Che senso ha?
E da queste domande ne partono altre, tanto importanti quanto insignificanti, come fossero subordinate di una frase.
Tutto parte dalla vita:
Sensazioni
Pensieri
Parole
Opere
Piaceri
Delusioni
E di nuovo
Piaceri
E delusioni
Tutto ciò costantemente si ripete. Che senso avrebbe la vita senza tutto questo?
Saremmo corpi vuoti e freddi.
Delusioni e Piaceri, come Yin e Yang. Se non c’è uno neanche l’altro può esistere.
Sono sempre stata una persona solare, che si adatta facilmente ad ogni situazione e sorride per ogni cosa che impara. Ti ricordi le passeggiate fatte insieme all’aria aperta? Gli uccellini che cinguettavano e l’erba che sembrava cantare a contatto con il vento. Adesso mi ritrovo lunatica, schiva. Mi importa di tutto ma allo stesso tempo di niente. Continuo a farmi domande e a pensare di esser nata al momento sbagliato nel posto sbagliato. Chi crede nel destino? Per me forse potrebbe apparire come una pietra. Quando arriva il momento ti cade addosso tutto d’un colpo. Magari mi sbaglio ma sai, in questi momenti pensare sensatamente è strano.
Scusami, come inizio faceva un po’ pena. Apprezza lo sforzo mio dolce Romeo.
Volevo parlarti per l’ultima volta dell’amore.
Si, quel sentimento che ci ha accompagnato per molto tempo. Ti ricordi quanti discorsi al chiaro di luna? E i fiori, Dio, quanto erano belli quei fiori. Ma tra poco niente avrà più senso.
Mi piace paragonarmi ad una rosa, bella ma pungente. Sto appassendo mio Romeo.
Scusami ancora una volta, dovevo parlarti d’amore ma come al solito mi perdo in mille pensieri.
Ricordi quel giorno? Le foglie cadevano lente dagli alberi e l’autunno dipingeva tutto di rosso e arancione. Anche tu avevi questi colori ma al contrario del cielo grigio e spento sopra di noi tu eri illuminato di una tua luce. Mi innamorai. Eri il solo a splendere in mezzo tutte quelle persone. Al tempo ti paragonavo ad una mosca bianca. Si sa però, quando una mosca bianca convive con un gruppo di nere è difficile che riesca a mantenere questa sua particolarità. Ma tu non hai mai accennato ad essere come tutti, eri un perfetto anticonformista e io ti ammiravo, forse troppo. Solo adesso capisco i miei errori ma non c’è rimedio. Avrei voluto essere diversa.
Sono stanca, è meglio che riposi, magari un giorno ci rivedremo.
Mi auguro che tu riesca a trovare la tua Penelope, mio perfetto Ulisse.
Siamo stati Romeo e Giulietta per troppo tempo, la tragedia avverrà tra poco.
Ti ho sempre amato, addio.
La tua Giulietta.

Angoletto:
Questa è la mia prima storia malinconica :(
Spero vi piaccia, si è praticamente autoscritta.
Recensite in tanti, fa sempre piacere ricevere consigli <3
Crystal <3