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Autore: emme30    30/10/2013    6 recensioni
[STORIA SOSPESA E INCOMPLETA]
“E cosa non ho fatto che ti ha irritato così tanto?”
“Oh, non lo so Sebastian, dimmelo tu. Abbiamo passato la giornata a uno dei matrimoni più romantici a cui abbia mai partecipato e ti ho visto in totale forse cinque minuti. Sai, non mi avrebbe fatto schifo stare insieme oggi e fare le cose che fanno le coppie.”
Sebastian sollevò un sopracciglio. “Io e te non facciamo mai cose da coppie.”
Blaine a quel punto alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi, ma Sebastian si rese conto che sarebbe stato meglio se non lo avesse mai fatto.
“Lo so che non facciamo mai cose da coppie. E sai, credo sia il caso di dire che ormai ne sono ufficialmente stufo .”
Sebastian deglutì, avvertendo un peso nel petto quando Blaine disse quelle parole.
“Sei stufo... di me?”
Blaine abbassò lo sguardo, ma lo rialzò quando rispose.
“Sì.”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lezione n° 2
Coccole Fatte in Casa

 

 

Blaine entrò nell'ascensore con un sospiro stanco, rischiando persino di sbagliare a schiacciare il tasto del suo piano.

Il lunedì era di per sé il giorno più brutto della settimana, visto che cominciava a fare lezione alle otto del mattino e finiva alle due e un quarto di pomeriggio; se poi ci si aggiungevano tre ore di collegio docenti e la consapevolezza che arrivato a casa ci sarebbe ancora stata tensione dalla sua chiacchierata con Sebastian della sera prima, poteva dire senza problemi che quella giornata era entrata nella top ten dei giorni più brutti della sua vita.

Si massaggiò le tempie, sentendo l'agitazione che gli aveva tenuto compagnia per tutto il giorno farsi sempre più decisa man mano che l'ascensore saliva.

Più che agitazione però, quasi si poteva parlare di paura, paura che le cose in casa cominciassero ad andare sempre peggio. Da una parte si pentiva di aver detto a Sebastian cosa lo aveva turbato il giorno prima al matrimonio di Hunter, ma dall'altra pensava di aver fatto la cosa giusta perchè non poteva davvero andare avanti a sentirsi così dato per scontato da parte del suo ragazzo.

Amava Sebastian con tutto se stesso, ma dopo quasi quattro anni si era stufato della mancanza di romanticismo nella loro storia. Quando si erano messi insieme sapeva che non avrebbe dovuto aspettarsi romanticherie da film, ma pensava che, finchè avrebbe avuto Sebastian, non gli sarebbe servito altro. Con il passare del tempo, però, si era reso conto che, in realtà, aveva bisogno anche di quelle cose stupide come una cena cucinata in casa, un film accoccolati sul divano o semplicemente camminare per strada mano nella mano. Quando uscivano Sebastian si rifiutava persino di prenderlo per mano, anche se erano da soli in un posto deserto; si teneva le mani in tasca e al massimo era Blaine che si appendeva al suo braccio. Sebastian non lo baciava in pubblico, non era mai andato neanche a trovarlo a scuola; inoltre, pur essendo un ottimo cuoco si rifiutava di cucinare, ma ciò non significava che andavano a mangiare fuori, perchè quando uscivano erano sempre con amici, ordinavano cose da asporto e le mangiavano in silenzio su un tavolo appena apparecchiato.

Dopo quattro anni, Blaine si era stufato.

Sapeva di essere in torto a volere cambiare il suo ragazzo, ma non desiderava un altro Sebastian. Lui amava la sua vena cinica e brontolona, spesso scettica e a tratti davvero insopportabile. Non avrebbe voluto un Sebastian zuccheroso che pretendeva avessero la stessa suoneria del cellulare. A lui bastava soltanto che il suo fidanzato gli dimostrasse lo amava senza avere doppi fini. Non gli sembrava di chiedere molto.

Blaine aveva pure insistito per prendere un cucciolo per cercare di intenerire un po' il suo ragazzo. Un giorno di quasi sei mesi prima aveva portato a casa una cucciola di labrador – simile a quella che Sebastian aveva avuto quando era piccolo dai suoi nonni in Francia – sperando che quel musetto sarebbe riuscito a sciogliere il suo cuore di ghiaccio.

Blaine se ne pentì quando si accorse che Sebastian era tenero e amorevole con la loro cucciola, battezzata Lady Mary Crawley vista la fissa di Blaine per Downton Abbey, ma sempre freddo come un ghiacciolo con lui.

Quando le porte dell'ascensore si aprirono deglutì sconsolato, pronto per l'ennesima serata di cinese da asporto e tentativi di coccole sul divano mentre guardavano la tv.

Aprì la porta di casa con un sospiro e se la richiuse alle spalle non appena vide Mary comparire dalla cucina e corrergli incontro scodinzolando. Fece un piccolo sorriso nell'accucciarsi per coccolarla, come faceva esattamente tutte le sere quando arrivava a casa, ma, mentre il cane gli leccava la mano, si accorse che c'era qualcosa di strano. C'era profumo di cibo, cibo cotto in casa e dall'odore particolarmente delizioso. Corrugò le sopracciglia e si alzò in piedi per sfilarsi la giacca e appoggiare sul mobiletto la borsa di pelle, ma, prima che potesse chiamare il suo ragazzo, Sebastian comparve dalla cucina con indosso un grembiule a quadretti blu.

“Ehi, sei arrivato!”

Blaine lo osservò stupito avvicinarsi a lui, ma, nel momento in cui aprì la bocca per rispondergli, Sebastian gli prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo per baciarlo sulle labbra. Blaine quasi rimase senza respiro per quel contatto decisamente inaspettato. Di solito, quando tornava a casa a quell'ora, Sebastian era svaccato sul divano a mangiare patatine ed era tanto se lo baciava a stampo. Ma quello era un Bacio con la B maiuscola. Blaine lasciò che il suo ragazzo gli tracciasse le labbra con la lingua, prima di avventurarsi all'interno della sua bocca e passargli una mano tra i capelli pieni di gel per accompagnare quei movimenti. Blaine ci mise un paio di attimi a rispondere al bacio, lasciando che la lentezza di quel gesto gli facesse chiudere gli occhi dal piacere. Rapito da quel contatto non si accorse neanche di aver annullato la distanza tra i loro corpi e di aver intrecciato le braccia attorno al collo di Sebastian. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era che nessuno lo aveva mai baciato a quel modo, prendendosi tutto il tempo del mondo, con quella lentezza così bella e rilassante, mordendogli il labbro e accarezzandogli le guance e i capelli con tenerezza, come se avesse paura di romperlo.

Sebastian si allontanò dalle sue labbra dopo una quantità di tempo indefinita, lasciandogli ancora un piccolo bacio all'angolo della bocca e accarezzandogli quel poco di barba che aveva sul mento.

Blaine aprì gli occhi quasi a fatica, troppo rilassato da quel bacio e desideroso di averne tanti altri ancora, di non dover smettere mai di baciarlo a quel modo.

Sorrise inebetito e si morse il labbro umido. “Wow, ciao.”

Sebastian ridacchiò, facendo scendere le braccia fino ai fianchi di Blaine per fare in modo che non si allontanasse da lui.

“Ciao,” replicò con un sussurro. “Come è andata oggi a scuola?”

“Scuola? Che scuola?”

“Quella dove lavori? Sai, quel concentrato di estrogeni altamente dannoso per la tua componente gaia.”

“Ah sì? Lavoro in una scuola?”

Sebastian rise di nuovo, accarezzandogli la guancia con il pollice. “E' incredibilmente divertente mandarti in tilt in questo modo.” Si chinò per baciarlo di nuovo sulle labbra, per grande gioia di Blaine, ma questa volta il bacio durò troppo poco. Blaine aprì nuovamente gli occhi un paio di attimi dopo che Sebastian si era allontanato da lui, soltanto per vederlo sorridergli divertito.

“La cena è pronta tra mezz'ora e ti ho preparato un bagno, immagino sarai sfinito.”

“Ah, sono sfinito?”

Sebastian ridacchiò, per poi baciarlo ancora una volta all'angolo della bocca.

“Ti ho preparato tutto in bagno, vai.”

Detto ciò, gli diede una piccola pacca sul sedere e gli fece l'occhiolino, per poi scomparire di nuovo in cucina.

Blaine rimase inebetito fermo all'ingresso, con gli occhi spalancati e ancora le labbra umide.

Abbassò lo sguardo verso Mary, che si era accoccolata nella sua cuccia e lo guardava incuriosita.

“Cosa è appena successo?” domandò al cane, sicuro del fatto che lei potesse dargli una risposta. Ma Mary si limitò a sbadigliare e a mordicchiare uno dei giochi di gomma che le aveva comprato Sebastian.

Ancora stordito dal bentornato a casa di Sebastian, Blaine si incamminò verso la cucina cercando di non farsi vedere, giusto per constatare con i propri occhi quello che il suo naso gli stava suggerendo. Si affacciò furtivo oltre la porta e rimase a bocca aperta nel vedere la tavola apparecchiata con addirittura delle lunghe candele lillà e Sebastian intento a rimescolare qualcosa ai fornelli. Sorrise inconsciamente e si avviò in punta di piedi verso il bagno, sempre più incuriosito da tutto quello che stava succedendo.

Non appena aprì la porta, il delicato profumo dei sali da bagno alla rosa gli entrò nel naso e non riuscì a non stupirsi della rilassante atmosfera, creata da una serie di candele disposte a caso su tutti i mobili.

Blaine si ritrovò a pizzicarsi il braccio, troppo convinto che si trattasse di un sogno. Si avvicinò alla vasca piena di bolle e infilò la punta delle dita nell'acqua, giusto per constatare fosse calda il giusto. Si spogliò, lasciando tutti i vestiti nel cesto della biancheria sporca, e si immerse nell'acqua calda e profumata.

Chiuse gli occhi e si appoggiò con la schiena al bordo di marmo, sicuro di trovarsi in paradiso.

Recuperò la spugna e cominciò a lavarsi, immergendo addirittura il capo nell'acqua tiepida, tenendo però le orecchie tese nel caso sentisse la porta del bagno aprirsi. Si aspettava che Sebastian lo raggiungesse da un momento all'altro per sedurlo e convincerlo a farlo proprio nella vasca, come d'altronde era successo già tante volte, ma nulla di tutto ciò accadde.

La porta del bagno rimase chiusa esattamente come Blaine l'aveva lasciata, fino a quando l'acqua non cominciò a diventare fredda. Incuriosito e sorpreso, Blaine recuperò un asciugamano per asciugarsi e si infilò la tuta che Sebastian gli aveva lasciato nel bagno, per poi avventurarsi fuori dal vano, curioso di cosa aveva ancora in serbo per lui quella serata.

Spense le candele e si avviò verso la cucina, rimanendo senza parole quando entrò nella stanza e i suoi occhi caddero sulla figura di Sebastian appoggiato contro i fornelli con un bicchiere di vino rosso in mano che sorrideva sornione. Era bellissimo illuminato solo dalla luce fioca di tutte le candele sparse per il tavolo.

Blaine gli andò incontro in silenzio, ma con un sorriso innamorato in volto, per poi sistemarsi tra le sue gambe ed allacciargli le braccia attorno al collo. Inaspettatamente, Sebastian si chinò per baciarlo con la dolcezza di poco prima, portandogli una mano a sfiorargli il collo.

Blaine assaggiò il vino sulle labbra del suo ragazzo e non riuscì a staccarsi da lui fino a quando Sebastian non si tirò indietro.

Blaine sorrise facendo un cenno in direzione della tavola apparecchiata. “Hai deciso che la bolletta della luce era troppo cara, per caso?”

Sebastian ridacchiò. “Non ti piacciono?”

“No, sì che mi piacciono. Sono bellissime.”

Sebastian fece un sorriso più grande e gli alzò il mento per baciarlo a stampo sulle labbra. “Hai fame?” sussurrò un attimo dopo. “La cena è pronta.”

Blaine annuì, allontanandosi mal volentieri da lui per sedersi al suo posto. Lasciò che Sebastian gli servisse un piatto di spezzatino fumante dall'odore delizioso, ma aspettò che il suo ragazzo gli versasse il vino prima di cominciare a mangiare.

“Come mai hai deciso di cucinare stasera?” domandò, senza distogliere lo sguardo da Sebastian che trafficava con pentola e mestolo. Lui alzò le spalle e si sedette.

“Ci tenevo a farti assaggiare una delle ricette più buone di maman,” ammise, alzando il calice di vino.

“Hai addirittura chiamato tua madre per farti dare la ricetta?”

Sebastian ridacchiò, facendogli un cenno col capo. “Assaggialo e dimmi se ti piace, così vediamo se una delle telefonate più lunghe di sempre è servita a qualcosa.”

Blaine rise, ma si portò una forchettata di carne alle labbra, soffiandoci sopra per raffreddarla.

Oh mio Dio è delizioso,” ammise con la voce roca quando ingoiò il primo boccone. “E' la cosa più buona che io abbia mai mangiato!” continuò, prendendone un altro po' e leccandosi le labbra.

Guardò Sebastian gonfiare il petto per il complimento e non potè che trovarlo assolutamente adorabile. Avrebbe voluto alzarsi e baciare via quel sorriso compiaciuto, ma lo spezzatino era troppo buono e non voleva davvero rovinare l'atmosfera.

Si limitò a guardarlo e a sorridergli pieno d'amore, sentendo le guance scaldarsi quando Sebastian ricambiò con la stessa intensità da sopra il suo bicchiere di vino. Abbassò lo sguardo sul suo piatto quasi imbarazzato, non riuscendo a non pensare che gli sembrava di essere tornato sedicenne.

Consumarono la cena in silenzio, Blaine senza riuscire a dire niente o a intavolare una benchè minima discussione perchè, ogni volta che alzava lo sguardo dal suo piatto e incontrava gli occhi di Sebastian che quasi brillavano alla luce delle candele, il cervello si spegneva e non si ricordava più cosa voleva dire. C'era qualcosa nel modo in cui Sebastian lo guardava che lo faceva sentire come se fosse più luminoso delle fiammelle che rischiaravano la stanza e gli faceva perdere l'uso della parola.

“Come è andata la giornata?” domandò a un certo punto Sebastian con tono divertito, evidentemente sorpreso di essere riuscito a lasciarlo senza parole.

“E' stata stancante,” rispose Blaine cercando di non perdersi negli occhi del suo ragazzo. “Ma il bentornato, il bagno, la cena e l'atmosfera che sei riuscito a creare hanno cancellato ogni nota negativa di oggi.”

Blaine si rese conto di quello che aveva detto soltanto una volta che quelle parole lasciarono le sue labbra. Era stato così preso da tutte le romanticherie di Sebastian, che non si era neanche accorto che forse quelle parole non erano le più appropriate, conoscendo il suo ragazzo.

Stava quasi per rimangiarsele e correggersi, quando vide Sebastian allungare la mano sulla tovaglia di fronte a lui e intrecciare le dita con le sue con una carezza. Blaine guardò inebetito prima le loro mani sul tavolo e poi il sorriso sul volto del suo ragazzo.

“Ne sono contento,” fu il sussurro che lasciò le labbra di Sebastian, che con l'altra mano prese il calice di vino e lo tenne sospeso di fronte a Blaine. Intuendo che volesse fare un brindisi, il ragazzo prese anche lui il proprio bicchiere e lo sollevò. Sebastian gli strinse la mano e fece tintinnare il vetro, per poi cominciare a raccontargli della propria giornata in ufficio, delle ultime trovate di Veronika e degli aggiornamenti della luna di miele di Hunter.

Blaine non ascoltò neanche una parola di quello che gli disse il suo ragazzo, troppo intento a prestare tutta la sua attenzione alle loro mani ancora intrecciate sul tavolo.

Quando Sebastian si rese conto di come Blaine fosse distratto, lo fece alzare e lo spedì in sala, così che potesse pulire la cucina prima di andare a dormire. Blaine si alzò a malincuore, ma l'ennesimo sguardo di Sebastian gli tolse ogni capacità di replica.

Si sistemò sul divano con Mary, che in un primo momento decise di sedersi in braccio a lui, poi si accontentò del tappeto accanto al tavolino. Blaine approfittò della pace e dell'elettricità che aveva in corpo per cominciare a correggere dei compiti in classe, sistemandosi con la schiena contro il bracciolo e le gambe distese per tutta la lunghezza del divano.

Stava controllando un tema quando Sebastian lo raggiunse sul divano, le maniche della tuta ancora attorcigliate attorno agli avambracci per aver lavato i piatti, ma sempre lo stesso sorriso sulle labbra.

Dopo aver grattato Mary dietro alle orecchie, fece alzare i piedi a Blaine, per poi metterseli in grembo.

“Correggi dei compiti?” domandò cominciando a massaggiargli un piede.

Stavo correggendo i compiti,” rispose Blaine chiudendo gli occhi. “Prima che qualcuno venisse a distrarmi.”

Sebastian ridacchiò, senza smettere di fargli il massaggio. “Se vuoi la smetto di distrarti.”

“Non ci pensare neanche,” Blaine aprì gli occhi e lo guardò truce, scoppiando a ridere poco dopo.

“Cosa stai correggendo?” domandò ancora Sebastian con aria interessata, convincendo Blaine a spiegargli le tracce del tema che aveva dato da fare in terza ma senza distogliere l'attenzione dal massaggio che lo stava davvero rilassando tantissimo.

Quando Sebastian ebbe terminato però, non si alzò, rimase ad ascoltare il fidanzato parlare fino a quando Mary non cominciò a mordicchiargli la gamba per fargli capire che voleva uscire.

A quel punto, il ragazzo si alzò e recuperò la giacca, ma non uscì prima di aver baciato Blaine ancora una volta, lasciandolo a fissare il vuoto con un sorriso ebete sulle labbra per i successivi dieci minuti.

Gli sembrava davvero di trovarsi in un sogno, perchè Sebastian era pur sempre il suo Sebastian, ma il modo in cui lo guardava lo faceva sciogliere. Non si trattava di qualcosa di zuccheroso, ma era ugualmente romantico e così non-da-Sebastian, che Blaine non riusciva a capire quali fossero gli intenti del suo ragazzo. Sperava con tutto il cuore che non avesse fatto tutto ciò soltanto per del sesso, sarebbe rimasto veramente deluso se da lì a poco avesse scoperto che in realtà aveva organizzato quella serata tremendamente romantica per portarselo a letto.

Con la testa troppo piena di pensieri per correggere ulteriormente i compiti in classe delle sue alunne, Blaine si trascinò in bagno e poi a letto, accendendo l'iPad per controllare la mail e eventuali social network.

Stava giocando a Candy Crush per ingannare il tempo, quando sentì la chiave girare nella toppa e lo zompettare di Mary sul pavimento. Spense il dispositivo e si sprimacciò il cuscino che aveva dietro la schiena, in attesa che Sebastian e Mary lo raggiungessero. La cagnolina arrivò lesta scodinzolando, salendo sul letto quando Blaine le diede il permesso. Si accoccolò, come faceva spesso, ai piedi del letto, acciambellandosi su se stessa e appoggiando la testa sulle zampe, scodinzolando per farsi fare le coccole.

Blaine stava quasi per accontentarla, quando sulla porta della camera comparve Sebastian con un'espressione confusa sul volto.

“Sei già a letto? Non hai voglia di vedere un film o un po' di tv?”

Blaine alzò le spalle. “No, sono stanco, la scorsa notte non ho dormito tanto bene e... se vuoi vedere la tv io vado a dormire, non ci sono problemi.”

Sebastian scosse la testa e si avvicinò al suo comodino per accendere la abat-jour, spegnendo la luce grande dopo poco. Blaine lo osservò neanche troppo discretamente spogliarsi e rimanere con la maglietta della salute e i boxer, sorridendogli quando Sebastian si mise a letto assieme a lui.

Blaine quasi si aspettava che il suo ragazzo tirasse fuori gli occhiali da vista e cominciasse a leggere uno degli innumerevoli libri che aveva iniziati sul comodino, ma invece scivolò fino a quando non fu accanto a lui e lo fece spostare per stringergli le braccia attorno alle spalle.

Blaine si appoggiò al suo petto e lasciò che Sebastian lo stringesse a sé e cominciasse ad accarezzargli le braccia scoperte, accoccolandosi a lui e inalando il buon profumo del suo bagnoschiuma. Non disse nulla, non voleva davvero spezzare la magia.

Rimasero in silenzio per un paio di attimi, fino a che Sebastian non ridacchiò piano.

“Abbiamo fatto amicizia stasera, sai?”

“Uhm?” Blaine alzò un poco la testa per guardarlo negli occhi, sforzandosi di non mettersi a fare le fusa.

“Io e Mary abbiamo beccato di nuovo quel pastore tedesco che gira sempre al parco.”

“Ah sì? E come si chiama?”

Sebastian si morse il labbro ma sorrise. “Non mi ricordo, ma mi sembra qualcosa con la P, però lui e Mary si sono annusati per un bel po', fortuna che la padrona non sembrava in vena di chiacchiere.”

Blaine ridacchiò divertito, lanciando uno sguardo a Mary che già dormiva ai piedi del letto.

“Hai visto quanto è diventata grande? Tra un po' non ci sta più a dormire con noi.”

“E che problemi ci sono? Si compra un letto più grande.”

“Oppure potrebbe benissimo dormire nella sua cuccia,” puntualizzò Blaine con un sorriso.

Sebastian gli passò una mano tra i riccioli e gli accarezzò la guancia col dorso della mano. “L'importante è che tu rimanga sempre a dormire qui con me.”

Blaine soffocò le fusa che sentì in gola alzando il viso per baciare il suo ragazzo sulle labbra, riprendendo in qualche modo il benvenuto che aveva ricevuto quando era arrivato a casa un paio di ore prima. Sebastian non sembrò sorpreso da quel gesto, lo strinse di più a sé e accarezzandogli il viso prese a baciarlo delicatamente e con tutto l'amore che Blaine aveva sentito nell'aria per tutta la serata. Inoltre, non riuscì a non notare che ogni qual volta cercava di accelerare i movimenti e rendere il bacio più passionale, Sebastian rallentava, come se volesse fargli godere appieno quel contatto così intimo e delicato.

Blaine si allontanò da lui quando cominciò a sentire le labbra stanche.

“Non mi hai mai baciato così,” sussurrò contro la bocca del suo ragazzo.

“C'è una prima volta per tutto,” replicò Sebastian di rimando, reclamando le sue labbra e passandogli le dita tra i capelli.

“Perchè lo stai facendo?” domandò di nuovo Blaine quando riuscì a trovare la forza di volontà per allontanarsi dalla bocca del suo ragazzo.

“Perchè sto facendo... cosa?”

“E' per quello che ti ho detto ieri sera?” Blaine cercò di sembrare il meno allarmato possibile, ma non sapeva davvero più cosa pensare. “O è solo un modo per invogliarmi a fare sesso?”

A quella domanda, Sebastian scosse la testa. “Lo faccio perchè te lo meriti, non ci sono secondi fini. Non vuoi?”

“Sì, sì che voglio, mi sembra di essere in paradiso!”

Sebastian sorrise compiaciuto. “Non ti meriti niente di meno, tu.”

Blaine si morse il labbro, sentendo le guance farsi più calde. “Mi piace quando mi dici queste cose.”

Il ghigno sulle labbra del suo ragazzo fu la prova per Blaine che la persona che lo stava abbracciando era sempre Sebastian, la persona di cui si era innamorato follemente anni prima e che era ormai diventato tutto il suo mondo.

Si baciarono pigramente fino a quando entrambi non cominciarono a sentire le labbra stanche, ma non si separarono l'uno dall'altro. Blaine rimase accoccolato contro il petto di Sebastian, lasciando che il suo ragazzo gli facesse i grattini sulla schiena. Non disse niente, perchè non sapeva davvero cosa dire e parlare avrebbe rovinato quella meravigliosa atmosfera nella quale erano immersi. Sentì le palpebre cominciare a farsi pesanti, ma prima di addormentarsi avvertì Sebastian muoversi per spegnere la luce sul comodino e farli sistemare meglio sul letto. Blaine si aspettava che da un momento all'altro Sebastian si districasse dalla sua morsa per dargli la schiena e addormentarsi, ma invece lo stupì ancora una volta.

Lo fece sì sdraiare sul fianco a dargli le spalle, ma si appiccicò completamente a lui, modellando la sua sagoma contro la sua schiena e lasciandogli un bacio sul collo. Senza rendersene conto, Blaine cercò la mano del ragazzo per intrecciare le dita con le sue contro il suo petto e voltò la testa quel tanto che bastava per baciarlo a stampo sulle labbra ancora un volta.

'nanotte,” mormorò quando tornò ad adagiare la testa sul cuscino e dopo aver sentito le labbra di Sebastian premere sul suo collo.

Fu cullato tra le braccia di Morfeo dal sussurro innamorato di Sebastian. “Buonanotte amore mio.”

 

 

 


Questo è lo zucchero di cui vi parlavo nello scorso capitolo. Che dite, è abbastanza? LOL

Vi basti sapere che questa storia è un crescendo di fluff e che ogni capitolo sarà ugualmente zuccheroso e da farvi fare le fusa. Perchè io lo so che almeno un awwww vi è scappato, li conosco i miei polli 

Spero davvero che questa storia continui a piacervi, e vi ringrazio anche tantissimo per tutto il supporto che mi avete lasciato lo scorso capitolo e l'ammmore delle recensioni, GRAZIE 

Non ho idea di quando arriverà il prossimo capitolo anche se è già scritto, più che altro perchè è lunghissimo e non so quando la mia metà riuscirà a correggerlo visto che questo weekend YAYLUCCAYAY, sappiate che prima o poi arriverà LOL

Grazie ancora per tutto l'ammore,

un bacion

Marti

   
 
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