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Autore: Baby Niall    31/10/2013    1 recensioni
Niente era più come prima, niente era più lo stesso senza di lui. Elizabeth lo sapeva benissimo e ormai andare avanti era diventato più difficile del previsto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Elizabeth's POV*

''ONE DIRECTION, ONE DIRECTION, ONE DIRECTION, ONE DIRECTION, ONE DIRECTION!!''

Ormai si riuscivano a sentire solo queste parole a Piazza Duomo, c'erano centinaia di ragazze/i che strepitavano il nome di questa strana band.

Mi trovavo lì per fare un po' di shopping... cosa impossibile dato che le strade erano COMPLETAMENTE bloccate.

Capii subito che dovevo tornare a casa, dato che lì non avrei concluso niente... A parte un gran mal di testa.

Per un secondo il mio sguardo si concentrò verso il lato sinistro della piazza, dove si riuscivano a vedere le fan che ballavano una strana coreografia... o meglio: una BIZZARRA coreografia. Indossavano una maglia bianca con sopra scritto a caratteri cubitali: ONE DIRECTION.

Poi mi concentrai verso il lato destro della piazza, dove si sentivano i fan che cantavano la canzone 'Torn'. Beh, quella almeno la conoscevo... Era una canzone stupenda, ma ancora non capivo il motivo per cui la stavano cantando proprio loro. Di certo non l'aveva inventata questa strana e commerciale band.

Velocemente imboccai una scorciatoia per avviarmi a casa prima che facesse buio.

Continuavo a guardare indietro, stupita dalla potenza di quei fans... in diciassette anni della mia vita non avevo mai visto niente del genere!

Stavo per girarmi, quando improvvisamente caddi, sbattendo la testa sull'asfalto. Non so di preciso dopo quanto tempo mi risvegliai, ma aperti gli occhi l'unica cosa che riuscivo a vedere erano delle strane macchie, poi finalmente riuscii a mettere a fuoco e capii che mi ritrovavo davanti un ragazzo con gli occhi azzurri, i capelli biondi (anche se si vedeva benissimo che erano tinti) e con una carnagione al quanto chiara... Troppo chiara per essere di qui. Indossava un pantalone della tuta grigio chiaro e largo, con una maglia bianca abbinata, un capello con sopra scritto ''Paris'' e degli occhiali da sole.

Mi alzai accarezzandomi la testa...

 

*Harry's POV*

Sia io che i ragazzi eravamo in ritardo per il concerto, ci eravamo trattenuti troppo a lungo nel ristorante dell'albergo. Niall ed io eravamo quelli più vicini all'Assago (il luogo dove ci saremmo esibiti), quando d'un tratto vidi Horan far cadere una ragazza per terra...

Corsi ancora più veloce, non volevo che lei lo riconoscesse, altrimenti gli avrebbe chiesto per tutto il tempo delle foto o degli autografi.

Arrivato davanti a loro dissi tutto d'un fiato:'Niall cosa stai facendo? Dobbiamo andare! È tardi!'

Niall guardandola disse: - Sei sicura che non ti sei fatta male? -

- Non ti preoccupare, sto bene -

Cercai di osservarlo il più attentamente possibile e... beh, non lo avevo mai visto guardare una ragazza come stava facendo con lei.

Intromettendomi ancora una volta lo presi per il braccio e dissi: - Niall, basta! Dobbiamo andare, altrimenti Mark ci ucciderà! -

Mark è il nostro manager italiano... In realtà il suo nome è Marco Morini, ma noi lo chiamiamo semplicemente Mark (non so bene il perché).

Nonostante continuassi a tirarlo dalla parte opposta, lui e quella ragazza non si erano ancora tolti gli occhi di dosso... ''Di sicuro domani gli passerà'' continuai a pensare.

 

 

*Elizabeth's POV*

Vidi Niall (credo fosse quello il suo nome) allontanarsi sempre di più, fino a girare l'angolo e sparire totalmente dalla mia vista.

Stavo per avviarmi verso casa, quando sentii il mio cellulare squillare... Era Sam, la mia migliore amica.

 

 

- Sam, sei tu?

- E chi altro potrebbe essere? - disse ridendo

- Dimmi tutto! - risposi euforica

- Che ne dici se oggi vieni un po' a dormire da me? Mi scoccio di stare da sola a casa e poi non ci vediamo da tre giorni! -

- Record mondiale - dissi ridendo - ...okay, mando un messaggio a mio padre e vengo.

 

 

Attaccando inviai un messaggio a mio padre e dopo qualche secondo chiamai un taxi, dato che casa di Sam si trovata dall'altra parte di Milano!

Verso le otto ero finalmente arrivata a casa, bussai ripetutamente alla porta un paio di volte, dopo di che mi ritrovai Sam davanti la porta, con delle pizze in mano, un paio di pantofole ai piedi e un pigiama londinese addosso.

In quel momento era la ragazza più dolce del pianeta.

Sam ed io ci conoscevamo dalla nascita... anche le nostre madri erano migliori amiche, quindi potremmo dire che il nostro destino era già stato segnato.

Accogliendomi calorosamente in casa salii al piano di sopra in camera sua e sedendomi sul letto iniziai a strappare una fetta di pizza margherita, lo stesso feci poi dopo con il calzone, per non parlare di quella wrusteel e patatine e così via.

Sam guardandomi un po' malinconica disse: - non hai ancora parlato con Dylan? -

- no - dissi facendo finta di niente e ingoiando l'ultimo pezzo di pizza.

- Ely ci devi parlare...

- No Sam! Basta, abbiamo chiuso... Ti prego non ripetermelo più - cercavo di trattenermi quelle stupide lacrime, così accesi la televisione e iniziai a guardare un film.

Dylan era il mio ragazzo... Siamo stati fidanzati per due anni e mezzo... Lo so, ora vi starete chiedendo ''cos'è successo!?'' Beh, semplice! Aveva un'altra. Evidentemente si era stancato di me e ... niente, quando li ho visti insieme l'ho subito lasciato.

E' strano; ho pianto molto, ma non mi ha mai fatto molto male o meglio... non ho mai sentito la sua mancanza.

Già, è un po' contorto, ma è così! Non mi sono mai legata realmente ad un ragazzo e non credo accadrà presto.

Anyway... Girando i canali mi accorsi che stavano trasmettendo mio padre al TG1 (ancora una volta)

- Ely, ma quello non è tuo padre?

- Sì, è proprio lui

- non mi dire che...

- Già ... lo hanno chiamato per un'intervista... ANCORA UNA VOLTA!

- Shhh... - disse zittendomi e cercando di ascoltare.

- Ed ecco a voi Marco Morini! - Sentii la signorina della Rai pronunciare il nome di mio padre e d'un tratto il cuore mi salì in gola... Secondo voi è possibile che una figlia sia fiera del proprio padre!? Beh, secondo me sì ed io lo ero... Ero davvero fiera di lui.

 

Continua.

  
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