Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: NiNieL82    31/10/2013    3 recensioni
Edith ha lasciato Kendal per tornare a Londra. Lo ha fatto per Ella e Dave, suoi figli; lo ha fatto perché ha capito di non poter scappare per sempre dalla decisione più importante della sua vita: decidere se stare con Orlando Bloom, padre dei suoi figli e fresco di divorzio da Miranda Kerr, oppure tornare ad essere la moglie di Jude Law, che ha sposato un anno prima.
In un susseguirsi di vicende e di emozioni, la vita e la via che Edith deve seguire si spiana lentamente davanti ai suoi piedi, mettendola come sempre alla prova, alle volte confondendola.
Chi sceglierà Edith? A chi darà il suo cuore?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' I was born to love you.'
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Una bellissima porta nera giaietto, con tanto di battente a forma di leone in ottone lucido, era bagnata dalla calda luce del sole di primavera. Chiusa da tanto di quel tempo che un vicino un po' apprensivo avrebbe anche potuto chiamare la polizia per assicurarsi che non fosse successo all'interno della casa in uno dei bellissimi quartieri di Londra.

Ma nessuno sembrava poi così preoccupato e la vita continuava tranquilla per le strade di Mayfair. Un cab passò silenzioso, un signore passeggiava con il suo cane che si fermò ad annusare i primi tre gradini dell'abitazione chiusa e una nanny passeggiava con i bambini troppo piccoli per andare all'asilo. Una cosa stonata era un gruppo ben defintio di uomini che stazionava sotto l'ombra di un grosso albero, dall'altra parte della strada, guardando fissa la casa suddetta senza muovere il minimo muscolo, quasi fossero leoni che cercavano di cacciare una preda nell'immensa savana africana. Ma essendo Londra molto differente dalla savana, il gruppo molto folto occupava una gran fetta di suolo pubblico, lasciando che chi passeggiava in quella direzione fosse costretto a scendere dal marciapiedi e camminare per qualche secondo sull'asfalto variopinto, o cambiando marciapiedi e continuando indisturbati la passeggiata dall'altro lato della strada.

Gli uomini in attesa erano dei paparazzi. Alcuni freelance, altri mandati da alcune riviste, in silenzio, più o meno stanchi, aspettavano che la star in questione uscisse di casa al fine di fotografarla e sbatterla in prima pagina guadagnando un bel po' di soldi dopo aver venduto la foto migliore al SUN, o ad HELLO o a qualsiasi altra rivista capace di pagare abbastanza per qualche buon scatto. Questo bastava per affrontare una temperatura semi tropicale armati solo di acqua talmente calda da poterci cuocere la pasta e una sola fotocamera digitale, vera amica in quel gruppo disparato di nazionalità, odori personali inclusi. Tutti in silenzio aspettando che quella porta si aprisse.

E lo fece.

Da dietro apparve una donna molto bella, con dei lunghi capelli castano chiaro e qualche ciocca bionda qua e là. Occhiali a goccia e un giacchino in finto daino, di colore chiaro, intonato agli stivali dal tacco alto che arrivavano al ginocchio. Jeans scuri e una t-shirt che si intravedeva da sotto il giubbino, bianca e con sopra un disegno. Per mano teneva una bambina, sua figlia; in braccio l'altro figlio. La più grande sembrò quasi pietrificata quando vide tutto quel gruppo di persone così vasto e vario correrle incontro, scattando foto all'impazzata e gridando:

Eccola!”

Non fatevela scappare!”

La mamma dei bambini, rendendosi conto che la situazione stava degenerando, aumentò il passo e fece sedere la più grande nel sedile anteriore, dal lato passeggero, sistemando nel seggiolino dietro il più piccolo, mentre attorno, come le luci di un albero di Natale, i flash si accendevano e spegnevano, mentre dietro le gridavano:

Un sorriso, su!”

Dai! Sei stata dei nostri per tanto te, facci un sorriso! Lo sai quanto ci pagano una foto!”

La ragazza si rimise in piedi e sollevando un sopracciglio rispose:

Il giorno che sorriderò ad uno di voi per farvi fare soldi potete stare certi che l'inferno ghiaccerà!” e avvicinandosi al posto di guida entrò nell'abitacolo aiutando la figlia a sistemare la cintura di sicurezza. Stava per mettere in moto, ignorando i fotografi che stavano continuando a fotografare, quando sentì bussare al finestrino. Lo stesso dove era seduta sua figlia.

Reagì nella frazione di un attimo. Slacciò la cintura, scese dalla macchina, prese il tipo per la collottola, gli rubò la macchina fotografica e la scagliò per terra e puntandogli il dito contro lo minacciò dicendo:

E sappi che la prossima volta farò lo stesso alla tua faccia, stronzo. Lascia in pace miei figli!”e lo spinse facendolo inciampare a cadere. Senza nemmeno curarsi che si fosse fatto male, a passo di marcia si avvicinò alla macchina, sbatté forte la portiera e rimise la cintura, partendo e fregandosene dei paparazzi, mentre quello che aveva aggredito, zoppicando si chinò sulla sua macchina fotografica ormai in pezzi e disse:

Vecchia puttana! Mi hai distrutto la macchina fotografica Norton. Aspetta notizie dal mio avvocato!”





I love you yes I love you not

(Tutti gli amori di Edith Norton)


Capitolo 1: Non è colpa mia.


Rachel lasciò cadere il giornale sulle gambe e con un sorriso sornione disse:

Non sapevo che a Kendal avessi preso lezioni private da Van Damme. Complimenti!”

Edith la guardò con rimprovero e chiese allungando il collo:

Perché che hanno scritto?”

Lesioni gravi! Una macchina fotografica ultima generazione distrutta...” cominciò ad elencare con leggerezza Rachel.

Edith sbuffò infastidita e replicò con un telegrafico 'BALLE' al quale Rachel ribatté:

Dovresti evitare questi casini. Lo sai che la stampa non aspetta altro che un tuo crollo!”

stavolta Edith si voltò di scatto e rispose:

Prova tu a cercare di andare da qualsiasi parte e trovarti un'orda di fotografi che ti inseguono e non solo scattano foto a te, ma anche a tuoi figli!”

Nala! Datti una calmata. Sono mamma anche io!” rispose sarcastica Rachel tornando a guardare il giornale mentre Edith rispose, incrociando le braccia al petto:

Sì! Ma nessuno si mette a battere sul finestrino per richiamare l'attenzione di tua figlia e fotografarla senza pietà!”

Rachel si voltò di scatto e realmente stupita, esclamò:

No!”

Edith annuì e aggiunse stanca, lasciandosi andare contro la spalliera dell'enorme divano dell'amica:

Ormai è tutti i giorni che va così!”

E tu non hai chiamato la polizia e chiesto di fare qualche cosa?” domandò Rachel girandosi verso l'amica, passando dolcemente la mano sul pancione di sette mesi.

Edith annuì e rispose:

Una volta hanno mandato una pattuglia e si sono dispersi. Ma c'è crisi e il governo sta tagliando un po' dappertutto e non possono lasciarmi una volante fissa davanti casa”

E quindi?” chiese Rachel aggrottando la fronte.

Quindi...” rispose Edith allungando le gambe e poggiandosi di nuovo alla spalliera del divano: “Mi hanno detto che se voglio essere protetta devo chiamare un'agenzia di guardie del corpo. Ed io non voglio dei gorilla a casa. Comprometterebbero ancora di più la ormai inesistente tranquillità dei miei figli” e passando una mano sul viso concluse: “E penso che questa storia dovrà pur finire!”

Rachel fece una piccola smorfia, quasi impercettibile e poggiandosi anche lei alla spalliera del divano, disse:

Da Natale i paparazzi aspettano un segnale. È naturale che con quello che è successo ti stiano tutti addosso!”

Edith si voltò e arresa, guardando l'amica disse:

Sì! Ma stavolta non è colpa mia!”

E in effetti era vero.

Edith Norton era ormai una ex giornalista, l'ex direttrice di Vanity Fair UK e US e si era affermata in tutto il mondo come una scrittrice tra le più famose non solo per le sue doti eccellenti nella scrittura, ma anche per la sua turbolenta vita privata.

Era salita agli onori della cronaca come la fidanzata di Brian Stephensons, figlio di un nobile, grande magnate e padrone di moltissime cose in giro per il Regno Unito. Dopo aver rotto con lui era diventata la fidanzata di Orlando Bloom, attore conosciuto per la sua interpretazione nella trilogia de Il Signore Degli Anelli e Pirati dei Caraibi. Da lui aveva avuto una figlia ma dopo un tradimento lo aveva lasciato e aveva cominciato subito una relazione con Jude Law, amico del suo ex. Dopo vari tiri e molla degni della peggior soap opera di serie c con tanto di doppiaggio scadente, il triangolo divenne un quadrato grazie all'introduzione di Miranda Kerr, modella australiana, che senza volerlo prese parte a quel gioco al massacro. Fu proprio in quel periodo, quando Orlando conobbe Miranda, che Edith decise di sposare Jude. All'inizio poteva sembrare che tutto stesse andando finalmente per il verso giusto, fino a quando Edith stessa ebbe un incidente quasi mortale e si scoprì che il suo secondo figlio non era di suo marito Jude, ma bensì del suo ex Orlando, ormai padre di Flynn Bloom avuto dalla moglie Miranda. Distrutta da quelle vicende che le avevano succhiato via anche l'ultimo briciolo di spirito, si richiuse a Kendal dove scrisse il nuovo libro, Il segreto di Iris, da cui venne tratto un film in cui Orlando e Jude ebbero le parti da protagonisti. E fu grazie a quel film che Edith non solo riuscì a far pace con Orlando e Jude e con se stessa, ma riuscì anche a mettere in chiaro che non voleva decidere, di non essere pronta a fare questo passo. Ma da allora, dopo averli visti a braccetto alla premiere del film, tutti i giornali patinati avevano cercato la notizia che avrebbe fatto vendere giornali a palate, come non si faceva da quando il triangolo Diana-Carlo-Camilla teneva tutti incollati alle pagine a spremere quella situazione morbosamente fino all'ultima goccia.

L'occasione si era presentata qualche settimana prima quando una giornalista neozelandese chiese ad Orlando cosa ne pensasse della famiglia. Lui nominò i figli e quella subito partì per la diretta buttando i problemi di Orlando riguardo il suo matrimonio con Miranda. E porgendogli un foglio gli fece leggere un'ansa nella qual Miranda Kerr annunciava il divorzio da Orlando.

Orlando, stupito, lesse il foglio con tanto d'occhi, esterrefatto e schifato mano a mano che andava avanti.

A quanto pareva, Miranda, aveva scoperto un tradimento del marito avvenuto ai tempi in cui lui aveva girato 'I Tre Moschettieri' e aveva atteso che lui partisse in Nuova Zelanda per girare 'Lo Hobbit' per andarsene di casa e tornare dalla madre in Australia. Dopo questo, aveva contattato il suo avvocato e aveva chiesto il divorzio con quella lettera che era finita chissà come nelle mani della stampa, prima ancora che arrivasse a quelle dell'interessato. Orlando lesse tutto il contenuto in cui gli si dava tutto il carico dei problemi di coppia e della fine del matrimonio, poi, dopo un lunghissimo silenzio, con gli occhi ridotti a fessure, schiarendo la voce rispose:

Le cose tra me e Miranda non andavano bene da molto tempo, ormai. Non posso darle torto, in effetti. Ho sempre tenuto nascosto, piuttosto difficilmente, il mio amore per Edith Norton e questo l'ha sempre fatta soffrire...”

Quella fu la scintilla che fece scoppiare il putiferio.

Tutti i giornali cominciarono a cercare Edith accusata più o meno velatamente di essere l'artefice di quel travagliato addio.

Alcune sue vicine cominciarono a toglierle il saluto e a parlottare a bassa voce ogni volta che la vedevano passare. Aveva cominciato persino a detestare i posti pieni di persone per evitare di essere al centro degli sguardi tutti e di conseguenza delle loro chiacchiere. Per un attimo fugace pensò di tornare a Kendal, ma non ebbe cuore di farlo. Ella aveva cominciato le scuole elementari e subire un altro cambiamento l'avrebbe distrutta, specialmente perché non era la prima volta in quell'anno che era costretta a cambiare classe e compagni. E poi non voleva nascondersi di nuovo come aveva fatto dopo l'incidente, anche se alle volte ne sentiva il disperato bisogno.

Così, quando la pressione diventava troppa, andava a casa di Rachel, ormai incinta di sette mesi e gli raccontava tutti i suoi patemi, proprio come in quel momento.

La cosa bella è che non si fanno mancare nulla. Stanno cominciando a parlare anche di Jude e del suo ruolo in questa situazione. E per aggiungere carne sul fuoco, in questo articolo, hanno fatto notare con tanto di neretto che lui, legalmente, è ancora tuo marito!” disse Rachel continuando a sfogliare interessata il giornale che l'amica le aveva portato.

Che devo fare?” sospirò affranta Edith alzandosi e cominciando a misurare a lunghi passi il salotto della casa dell'amica.

Rachel chiuse il giornale e rilassata rispose:

Trovati un altro e dai un calcio nel sedere agli altri due. Da quando li conosci è tanto che tu non sia finita in qualche clinica psichiatrica. Nemmeno Brooke Logan riuscirebbe a sopportare questo carico di emozioni, sappilo. E lei è una che ha sposato tutti i Forrester disponibili, suoi figli inclusi!”

Edith sorrise, ma scuotendo la testa tornò seria. Rachel stava scherzando, ma di certo lei non aveva bisogno di un altro uomo da aggiungere a quel quadro abbastanza grottesco.

E ad alta voce replicò:

Non penso che un altro uomo sarebbe la soluzione migliore, non con tutti questi casini che stanno affiorando come funghi...”

Rachel, dopo quell'affermazione, sollevò un sopracciglio e rispose:

Stavo scherzando, Norton. Capisco i tuoi problemi, ma non penso che mettere da parte il senso dell'umorismo sia una delle scelte migliori che puoi fare!”

Edith si bloccò e sollevando a sua volta un sopracciglio aggiunse:

Vorrei solo che la gente cominciasse a capire che non sono una rovina famiglie. Non sapevo nulla del divorzio di Orlando e Miranda e sono una vittima molto più di quanto gli altri possano immaginare!”

Rachel annuì e disse:

Su questo hai tutto il mio appoggio. Anche se devo ammettere che avere un figlio da Orlando e non dirgli nulla non è stata una delle tue mosse più azzeccate” e sentenziando questo bevve un lunghissimo sorso di succo freddo.

Edith lasciò che l'amica finisse di bere, poi rimettendosi a sedere al bordo del divano, disse con aria avvilita:

Non so davvero cosa fare. Se chiamo Orlando sarò cattiva perché mi metterò in mezzo ad un dramma famigliare; se chiamo Jude sarò cattiva perché sembra quasi che lo tenga legato ad un filo...”

E da fuori è proprio quello che sembra!” esclamò Rachel poggiando il bicchiere sul tavolo e senza dare il tempo di replicare all'amica aggiunse: “Devi decidere Edith. Per quanto tu tenda a rimandare è arrivato il momento che tu prenda una decisione e capisca una volta per tutte che qualsiasi cosa tu farai sarai sempre la cattiva di turno!”

Ed era quello il problema principale. Edith lo aveva sempre saputo. Se sceglieva Orlando avrebbe fatto soffrire Jude e Miranda. Ma se avesse fatto il contrario cosa sarebbe successo? Il matrimonio di Miranda e di Orlando era finito e di certo non per colpa sua. Nonostante questo si rendeva conto che era arrivata a quel punto di non ritorno che aveva scansato a Natale con quel colpo di genio e di marketing che era stato il suo film. Aveva pensato davvero di poter rimandare quel momento per sempre, forse, cullandosi nell'illusione che Orlando e Jude non le avrebbero chiesto chi e quando avrebbe scelto. Aveva girato la testa quando aveva visto i primi problemi di coppia tra Orlando e Miranda. Ed ora si trovava nella spiacevole situazione di dover scegliere senza ancora aver deciso chi dei due uomini che avevano monopolizzato la sua vita fosse quello che doveva starle vicino forse per sempre.

John ha parlato con Orlando, qualche giorno fa. A quanto pare Orlando non solo non sapeva nulla della decisione di Miranda di divorziare, ma gli ha detto che molto probabilmente Robin ha dato la lettera alla giornalista senza dirgli nulla al fine di fare lo scoop e non fargli fare la figura dello sciupafemmine bastardo che tradisce la moglie, ma quella del ragazzo ferito e deluso dalla compagna di vita!”

Scherzi?” disse Edith con tanto d'occhi.

Rachel scosse la testa e rispose:

Edith... La loro relazione, il loro matrimonio, tutto quello che li riguarda, anche il figlio, sono stati sbattuti in prima pagina da Robin sin dal primo momento. Proprio come stava cercando di fare con te quando hai avuto Ella... Solo che a quanto pare Miranda non aveva le palle e non ha mai detto nulla in contrario. E ora anche la fine della loro relazione è su tutti i giornali...”

Edith scosse la testa. Stava cominciando a provare pena per Orlando, nonostante il casino in cui l'avesse ficcata. Sospirò e guardò fuori dalla finestra.

Ha detto che vuole parlare con te quando torna dalla Nuova Zelanda” concluse Rachel quasi in un soffio.

Edith trattenne un brivido. Passo dopo passo si stava avvicinando al momento cruciale sentendosi sempre più indifesa.

Amico dei mesi passati, un attacco di panico cominciò a farle tremare le mani, a mozzarle il respiro. Si sollevò di scatto dal divano e facendo un grosso respiro disse:

Devo uscire...”

Che ti prende?” chiese Rachel guardandola preoccupata.

Edith scosse la testa e prendendo la giacca che aveva abbandonato su di un bracciolo del divano, la indossò e afferrando la borsetta abbandonata poco lontano si chinò a baciare il volto dell'amica e rispose:

Nulla. Ho solo bisogno di prendere la macchina e guidare per un po'” e senza aggiungere altro uscì di corsa lasciando Rachel sorpresa e perplessa sul sofà, con il suo succo e con le sue riviste di cronaca rosa a farle compagnia.


Orlando scese dalla sua roulotte e bevve un lungo sorso di succo di frutta. Finalmente era finita un'altra giornata di riprese. Aveva tolto le orecchie a punta e aveva smesso le lenti colorate e ora si guardava intorno confuso.

Tornare su quel set per lui era stato davvero come tornare a casa. Solo che le cose erano cambiate. Non c'era più la Compagnia a rompergli le scatole se succedeva qualcosa. Non c'era Dom con il suo fare da giullare rompipalle, Billy che gli faceva da spalla, Sean ed Elijah che assieme agli altri due lo prendevano in giro. Non c'era Viggo e quello, ad essere onesti, era la cose che gli mancava di più.

Quindi, dopo la notizia della decisione di Miranda di chiedere il divorzio, Orlando cominciava a sentirsi solo anche su quel set che doveva essere familiare per lui.

Sospirò e si mise a sedere sui gradini in metallo della sua roulotte. Si guardò intorno e cercò qualche cosa che lo potesse distrarre e non fargli pensare a quello che lo aspettava una volta tornato in Gran Bretagna, perché se lo faceva si sarebbe volentieri preso a schiaffi da solo. Ancora adesso, mentre il sole tramontava mesto dietro le colline neozelandesi, Orlando si chiedeva cosa lo avesse spinto a mettere in mezzo Edith in quella faccenda.

'Conoscendola mi metterà le palle su un tagliere, me le taglierà e poi le cucinerà in umido...' pensò l'attore.

E a ragione. Conosceva Edith e conosceva il suo carattere vendicativo e poteva solo immaginare il ciclone che si era scatenato nella vita della sua ex quando lui aveva deciso di far mettere nero su bianco che l'amava ancora.

Che poi, ad essere sinceri, lui era davvero innamorato ancora di Edith. Del resto come si faceva a dimenticare tutto quello che c'era stato tra di loro? Come poteva cancellare dalla sua vita la prima donna che lo aveva reso padre, che lo aveva costretto a crescere e ad essere una persona migliore, almeno quando stavano assieme.

Non aveva mai smesso di maledire la sua stupidità che lo aveva portato a calarsi i pantaloni davanti a quella troietta che lavorava con lui e di cui nemmeno ricordava il nome. Se non avrebbe tradito Edith, lei non sarebbe caduta tra le braccia di Jude, si sarebbero sposati e probabilmente lei sarebbe stata con lui, in quel preciso istante, a decidere in quale ristorante di Wellington andare a mangiare. E lui non si sarebbe sentito così solo.

Scosse la testa ricacciando quei pensieri in un angolo della sua vita. Si era chiesto mille volte se le cose sarebbero state differenti se avessero seguito quel percorso e ogni volta si era risposto che Jude avrebbe giocato tutte le sue carte comunque e forse Edith lo avrebbe tradito comunque o lui stesso lo avrebbe fatto dal momento che da quando era nata Ella avevano un sacco di problemi.

Si guardò intorno e vide avvicinarsi Darla, una ragazza di vent'anni circa, che faceva l'aiuto costumista. Tutti l'avevano notata sul set per delle doti che con il suo lavoro poco avevano a che fare. E ora che lo sovrastava sorridendogli, Orlando le vedeva più che bene quelle due grandi doti.

Che ci fai qua da solo?”

Orlando sorrise e rispose avvilito:

Darla... Non fare la stupida. Lo sanno tutti che vado evitato come la peste in questi giorni...”

La ragazza annuì e mettendosi a sedere vicino a lui replicò:

Quindi stai ancora male per quella che ti ha mollato per mezzo comunicato stampa?”

Orlando si voltò con un sopracciglio sollevato e la guardò per un secondo. Tutto le si poteva dire, ma di una cosa Orlando era certo: Darla Malowe era una bomba sexy, consapevole di esserlo.

Sì! Sto male per lei!” rispose unendo le mani e notando la vera d'oro che metteva per abitudine.

Bastò quello per farlo sentire peggio.

Darla rimase a guardarlo in silenzio e poi, prendendogli una mano e tenendola stretta tra le sue, con un sospiro più sensuale che comprensivo, mormorò:

Ti capisco, sai? Da quando sono entrata a lavorare qua il mio ragazzo mi ha mollata su due piedi...”

Orlando le lanciò uno sguardo sarcastico che la ragazza non notò e aiutata dal silenzio dell'attore continuò:

So cosa sia la solitudine quando sei lontano da casa e so cosa vuol dire sentirsi un pesce fuor d'acqua e volevo solo dirti che...”

Volevo solo dirti che si è fatto tardi Darla e non mi sembra il caso che tu stia ancora in giro. Anche se hai una macchina non penso che sia il caso che una ragazza giri da sola per Wellington”

Era stata una terza persona a parlare. I due si voltarono e videro Peter Jackson ricambiare loro uno sguardo interessato, ma non divertito come suo solito.

Darla arrossì fino alla radice dei capelli e alzandosi come se fosse stata seduta su di una brace ardente, mormorò qualche cosa e corse via. Orlando la guardò allontanarsi e per qualche secondo lasciò che il regista gli rimanesse vicino, in silenzio a sua volta.

Peter, senza che Orlando glielo chiedesse, si mise a sedere vicino a lui. Ecco un'altra cosa che gli sembrava strana: Peter aveva perso tantissimo peso ed era completamente dall'omone che lo aveva assoldato per girare la trilogia qualche anno prima. Sospirò guardando l'orizzonte e stava per parlare quando Peter disse:

L'ultima cosa che ti consiglio di fare è quella di metterti ancora di più nei casini!”

Se parli di Darla sapevo come tenerla a bada...” replicò Orlando sempre perso a guardare l'orizzonte.

Darla è una che si sa calare bene nelle pene d'amore altrui. E una casinara ed è l'ultima cosa di cui hai bisogno!” lo interruppe Peter.

Orlando lo guardò e rispose:

Non voglio casini Pete! Voglio solo che tutto quello che è successo in questi ultimi giorni si potesse cancellare in qualche modo e che tutto tornasse come prima...”

Peter sospirò e mettendosi a guardare davanti a sé disse serio:

Lo sai che nulla sarà come prima. L'unica cosa che ti posso dire è che devi farti forza. E che se hai bisogno di qualche giorno per sistemare le cose con Miranda o con Edith... Basta chiedere e ti sarà dato. La famiglia è più importante di qualsiasi film!” e alzandosi dando una pacca all'attore aggiunse: “Vai a casa e fatti una dormita e domani fammi sapere che cosa vuoi fare!” e senza aspettare risposta si alzò e lasciò Orlando da solo a guardare le mani terribilmente bianche davanti alla luce del crepuscolo nel quale spiccava brillante la fede nuziale, ultimo segno di quel matrimonio fallito ancor prima di essere celebrato.


Mmmmh!”

La voce di una donna mormorò qualche cosa di incomprensibile.

Su di un letto due corpi stavano stretti, avvolti in un lenzuolo. Si muovevano lenti, assecondando i movimenti l'uno dell'altro. Stavano facendo sesso.

Sei fantastico. Non ricordavo il sesso con te così... Oddio!” disse la donna cominciando a sollevare la voce.

L'uomo cominciò a dare colpi di bacino sempre più veloci, facendo aumentare di qualche tono i sospiri e i gemiti della donna che cercava un appiglio sul letto quasi il mondo avesse cominciato a vorticare velocemente.

Fu lei a raggiungere l'orgasmo per prima. Lui la raggiunse poco dopo, silenzioso e si lasciò cadere di fianco e sfilò il preservativo, lasciandolo cadere sulla moquette linda dell'hotel e sospirando passò una mano sui capelli.

La bionda si avvicinò a lui e si poggiò sul suo petto, soddisfatta.

Devo dire che scopare con te è davvero appagante Jude!”

L'uomo sorrise e rispose:

Sempre pronto ad esaudire ogni suo desiderio, signorina Diaz!”

I due sorrisero e rimasero in silenzio a guardare il soffitto. Fu lei a dire:

Ora la stampa andrà a nozze con questa storia...”

E forse riusciremo a distogliere l'attenzione dalla mia storia con Edith...”

La Diaz sospirò e si lasciò andare dall'altro lato del letto. Scostò con un gesto stizzito il lenzuolo e nuda cercò la biancheria che aveva fatto cadere da qualche parte per la stanza. Jude la guarda aggrottando la fronte e stava per chiederle cosa fosse successo quando la stessa attrice americana sbottò dicendo:

Posso accettare che tu porti ancora la fede. Ci passo sopra, va bene! Non siamo una coppia e ci scopiamo quando ci pare. Non devo niente io a te, tanto meno tu devi qualcosa a me. Accetto che alle volte senta Edith al posto di Cameron. Ma essere quella che ti scopi per lasciare in pace la tipa che ti ha fatto il cuore a coriandoli... Beh non lo accetto. È già tutto troppo avvilente così, ma dopo questo posso dire che sta diventando davvero grottesco e stupido! E non capisco perché mi ostino ad uscire con te se poi finisce sempre che mi sento uno straccio”

Cameron tu sapevi che io ero ancora innamorato di mia moglie quando abbiamo cominciato ad uscire assieme!” rispose laconico Jude.

L'attrice, che aveva indossato il suo vestito Liù Jo si voltò di scatto e guardandolo con rimprovero, senza la minima traccia di risentimento nella voce, disse:

Non sto dicendo che mi aspettavo che tra di noi scoppiasse l'amore. Non ci siamo riusciti una volta e non penso che adesso le cose sarebbero differenti. E non voglio ripeterti che non mi aspetto nulla da quello che abbiamo appena cominciato. Ti sto solo dicendo che sono un essere umano e finché ci si diverte assieme questa... cosa, può anche continuare. Ma se mi usi come schermo per difendere la tua ex, allora non mi va bene!”

Jude passò una mano sulla faccia e rispose:

Non capisco, Cam... Davvero!”

La bionda scosse la testa e rispose:

Non pensavo che saresti riuscito a farlo. Spero solo che questa donna decida una volta per tutte se stare con te o con Orlando e non vi tenga ancora sulle spine. Perché è davvero da stupidi continuare ad elemosinare amore da chi non ce ne vuole dare...” e prendendo la giacca bianca uscì sbattendo la porta.

Jude guardò l'uscio per qualche secondo, poi con un sospiro cercò i vestiti.

Ci mancava solo il cazzettone da Cameron. Possibile che fosse caduto così in basso.

Seduto sulla sponda del letto passò una mano tra i capelli e notò di nuovo la fede brillare. Lentamente avvicinò l'anulare alla mano destra al fine di sfilare l'anello. Stava per farlo quando la rimise al suo posto. E scuotendo la testa, riprendendosi a vestire disse tra sé e sé:

Cam ha ragione. Devo fare un po' d'ordine nella mia vita o qua finisco con le pacche nell'acqua!” e dopo essersi rivestito lasciò la camera sconvolta dalla passaggio di quell'ora d'amore tra lui e Cameron Diaz.


Quando si chiuse la porta alle spalle avrebbe volentieri lasciato ogni briciolo di dignità e si sarebbe lasciata scivolare contro la porta e avrebbe pianto a singhiozzi come quando era un bambina e tutto il quartiere sapeva che stava piangendo.

Mantenne la calma e sospirando passò una mano tra i capelli. Si avvicinò al tavolo della sala e prese a smistare la posta. Fu allora che vide una lettera dall'aspetto ufficiale.

Con la fronte aggrottata l'aprì velocemente e ne lesse il contenuto.

Più andava avanti meno ci credeva. Non poteva essere vero.

Cercò il cellulare nella borsetta e quando lo trovò compose veloce il numero di Rachel. Attese la risposta e quando arrivò disse:

Rach... Mi ha contattato la direzione generale del Guardian... Vogliono che prenda il posto di Tom!”





Ecco il primo capitolo della seconda parte di Almost Famous. Spero che vi piaccia. Fatemi sapere.

Naturalmente i nomi degli attori qua utilizzati non mi appartengono e li ho citati con l'unico scopo di divertire chi sta leggendo. Un bacio.

Niniel82.







   
 
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