Prologo
‹‹Buon
giorno, Gay Village!›› strillò Nick Tate entrando nell’aula 203. Il saluto venne accolto da un sacco di sbuffi poco accondiscendenti: quel
dannato soprannome non piaceva a nessuno tranne che a lui.
Nick
sembrava un po’ una scimmia a parer mio,aveva le
sopracciglia sporgenti e il mento prominente, nonostante tutto probabilmente
non era brutto dato che il fatto che cuccasse più lui che tutta la 2ªM era un dato di fatto. Camminata baldanzosa, coi
pantaloni cascanti(ci si aspettava di trovarselo in mutande da un momento
all’altro),un sacco di ragazze e un sacco di altre cose a parte i buoni
voti a scuola, insomma il tipico leader da seconda superiore.
Non
fui l’unico a guardarlo torvo quando
entrò in aula, Frederick Rice
era molto più arrabbiato sotto quel suo ciuffo che lo faceva sembrare il
cugino biondo dei Beatles,e quei suoi maglioncini color pastello che da soli ci facevano meritare
l’appellativo “Gay Villange”.
‹‹Qualcuno
ha visto Lance?›› domandò lanciandosi
a sedere sul banco accanto a quello dove il biondo Frederick
aveva appoggiato il suo zaino, il quale del canto suo lo guardò
piuttosto storto. ‹‹Io e quel cannato di
Lance Aiken non siamo amici...››
mugugnò lui in tutta risposta mentre prendeva
armi e bagagli e si spostava più avanti. ‹‹Chiedi a Maddoxx...››propose
scorbutico.
Frederick Rice era il secchion-timido
della 2ªM, molto magro vestito di colori
pastello(quel giorno aveva un maglioncino a rombi
giallo, rosa e azzurro) , anche lui con jeans
cascanti,mai quanto Nick ovviamente, estremamente
intelligente,estremamente scorbutico ed introverso. Troppo magro,troppo
pallido e con qualche lentiggine sotto gli occhi di un azzurro piscina. In
classe non aveva ne amici né nemici, il Gay
Village si limitava a prendere nota della sua presenza.
Nick
non si perse d’animo alla risposta non proprio educatissima del biondino
e si lanciò giù dal banco con esuberanza di un’acrobata del
circo (ma con l’agilità di un’ottantenne) diretto verso Maddoxx Munro, un ragazzo di origine keniota due metri per quattro con sempre un
sorriso enorme spalmato sulla faccia.
‹‹Maddoxx! Hai visto
Lance?››trillò per la seconda volta Nick saltandogli pressoché in braccio.
Maddoxx
sembrò pensarci ‹‹Sta mattina mi ha detto di prendere il bus
delle 7,47 con lui,ma alla fine non si è
presentato quindi pensavo che mi avesse fregato e invece non è
qui...deduco che lo abbia perso come al solito››
‹‹Accidenti!
Abbiamo perso Lance Aiken! Che sfiga!
Il suo fidanzato Maddoxx è
preoccupato!››commentò sarcastico Frederick
dal suo banco a metà dell’aula mentre
cominciavano ad affluire gli inquilini scoccandosi manate sulle spalle. Maddoxx lo sentì ma non
sembrò per nulla offeso.
Maddoxx
era un armadio in piena regola,non che migliore amico
di Lance,sua hot-line privata (per i momenti di
depressione più nera), psicologo,confidente,compagno di banco e molto
altro, famoso per essere il ragazzo dalla canna facile , il Re del rollo,
sfegatato fan di Bob Marley,se ne andava in giro
vestito coi colori della Giamaica e sognava di andarci ad abitare un giorno.
Sempre allegro e contento .
Nel
frattempo era entrato un ragazzo biondo con degli occhiali da sole nerissimi
che lo facevano sembrare un cieco che era saltato letteralmente addosso a un ragazzo moro coi capelli ricci ‹‹Helen! ››
‹‹Io
sono Marcus! Alen stato
bocciato!›› biascicò soffocato il tizio da sotto.
‹‹Lucky man,io sono
qui!››bofonchiò rassegnato un ragazzo pressoché
uguale a Marcus appoggiato allo stipite della porta. ‹‹E
comunque mi chiamo Alen,non Helen!››cercò di aggiungere.
‹‹
E io che ho detto?›› proferì Lucky man lanciandosi addosso anche a lui. C’era poco
da fare per il povero Alen Clear,condannato
a essere chiamato con un nome da donna tutta la vita(accidenti ai nomi
inusuali), il nome più mascolino che gli avevano involontariamente
affibbiato era “Alien”,il che è tutto dire.
‹‹Oh,accidenti,dove si
cacciato Aiken! Mi deve ridare il mio
CD!››sboffò ancora Nick tornandosi a sedere al posto che aveva
poco prima conquistato .
‹‹
Quest’estate ho conosciuto una ragazza fantastica!
Si chiama Alicia Mine! È davvero stupenda! Una come
quella lì non te la scordi di certo!››ricominciò Nick come rinvigorendosi a parlar di donne.
‹‹Voglio
i particolari osceni!››strillò Alen
Clear da sulla soglia mentre
suo fratello Marcus cercava di cacciarlo via.
‹‹Alen,tornate in
prima,c’è un motivo se ti hanno bocciato,no?››
‹‹Ma Marchino! Non mi lasci nemmeno assistere alla prima
lezione?››piagnucolò Alen mostrando uno spropositato labbro inferiore.
‹‹Chiamarmi
Marchino non certo
un buon modo per corrompermi!›› strepitò Marcus
mentre con tutte le sue forze cercava di ricacciarlo fuori.
‹‹Helen! Ci tieni così tanto
a vedere quella grinzosa di Miss Dyton di prima
mattina?››disse qualcuno. E Marcus si ritrovò a lottare col nulla dato che suo
fratello era fuggito a gambe levate.
‹‹Certo
che un fiore però ce lo potevano pure
dare,adesso che abbiamo perso percfino l’unico che aveva il nome da
donna!››commentò stancamente Lucky
man dalla sua postazione.
‹‹Ma come? Se ci fosse una ragazza
non saremmo più un Gay village!››
Nick
venne colpito da una scarpa lanciata con molta ira.
‹‹Ma dove cavolo è Lance?››
***
Lance
scese dall’autobus con un salto,la fermata era
poco distante dalla scuola,camminò lentamente fino al cancello per poi mettersi a correre non appena
varcata la soglia della scuola. Faceva sempre così,arrivava
con calma,poi recitava la parte del ritardatario che si sente in colpa,e che
non colpa sua,e che non è
suonata la sveglia ecc ecc...ma lui di solito non la
puntava apposta.
Lance
raggiungeva a malapena il metro e
cinquantacinque,sempre vestito di nero,fumava come una ciminiera,e aveva sempre
un cappellino da baseball tirato sugli occhi,un po’ di acne destinata ad
andare via entro poco,lo sguardo sempre arrabbiato e un inseparabile bomber(ovviamente
nero),ma credo che a metà settembre conciato così stesse sudando
come in una sauna.
Lance
Aiken era un po’ la
barzelletta della 2ªM ,dal basso del suo metro e
mezzo era sempre stato insieme a ragazze più alte di lui di diversi
centimetri,cercava di fare il figo con scarso
successo,con unico risultato che finiva a farsi un po’ di tutto se5nza il minimo successo di lasciarsi andare un po’
e rimaneva un legnetto.
Lo
“sfigghy” di classe come ogni tanto lo
chiamava Maddoxx.
Entrò
di gran carriera urlando
come un’aquila ‹‹Fate largo! Sono in ritardo!››. come se ci fosse stato bisogno di farlo sapere a tutti. Sbatté porte piedi
tappeti,e tutto ciò che era possibile sbattere.
Inseguito dagli insulti della bidella Wanda. ‹‹Ma insomma un
po’ di rispetto per gli ambienti scolastici signor Aiken!!!!››
Lance:
tristemente conosciuto anche dai bidelli.
Ma mentre correva e sbraitava come un
indemoniato qualcosa attirò la sua attenzione.
Una
ragazza dai capelli castano topo se ne stava appoggiata al banco della bidelleria a chiacchierare con il bidello napoletano con
cui lui litigava sempre(accanto a lei c’era un ragazzo biondo sulla
ventina con un maglioncino simile a quello di Fred,ma
Lance non lo vide nemmeno di striscio,come ci si aspettava...).
Sembrava
davvero bella ,alta ...Lance rischiò di andare
a sbattere contro una colonna dato
che stava guardando il sedere della ragazza e non dove andava,si
inciampò su tre gradini di seguito,e finalmente arrancando e barcollando
riuscì ad arrivare all’aula 203,appoggiò la mano sul
pomello d’ottone e aprì la porta.
‹‹Alleluia
Aiken! Non ci smentiamo mai
vero?›› commentò grinzosa Miss Dyton
già alla cattedra.
‹‹Scusi
Professoressa,non ha suonato la
sveglia!››proferì finto-pentito.
Diede un’occhiata a Nick che alzò
in aria i pollici ,lesse il labiale “ Welcome to
Gay Village”.
“Ma basta con questo dannato soprannome”pensò.
C’erano due posti liberi,uno accanto a Maddoxx e l’altro accanto a Frederick.
Lance
si fece cadere stancamente accanto a Maddoxx. ‹‹Vè Sfigghy! Mi hai dato buca anche oggi?››fece
allegro lui.