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Autore: annix2001    31/10/2013    1 recensioni
Ora che il suo sangue torna rosso torna anche lui.
"Mi prende le mani e le bacia, mi prede in braccio e rimaniamo così, le mie lacrime, le sue lacrime e i nostri profumi che si mescolano nel nostro abbraccio."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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1 Dicembre 2013

È passato un anno,
un anno dai nostri "Ti amo"
dalle nostre chiacchierate al caldo, nel letto, alle due di notte.
Un anno dalle nostre risate, dalle nostre urla e dai nostri pianti
dalle nostre giornate al lago, al mare e al parco,
dai giorni d'estate passati ad osservare quadri nei musei,
dai messaggi nostalgici che ti lasciavo ogni sera, prima di andare a dormire in segreteria dicendoti
«Ehi, come va? Qui tutto bene, beh, non proprio, senza te... Senza te lo sai, che non è più lo stesso. E non so più cosa fare oltre che aspettarti. Buonanotte.»
E poche volte avevo una tua risposta, mi dicevano che eri molto impegnato.
Un anno dai nostri abbracci, dal tuo profumo che mi penetrava nei vestiti, nella pelle.
E nonostante il tempo, la distanza, le parole mancate, la solitudine, nonostante tutto le lacrime continuano a cadere, i singhiozzi diventano ogni giorno più fitti, le labbra sempre più rotte e doloranti,
e il sangue, mi hanno detto che diventa ogni giorno più rosso e il bianco sparisce.
Sì, sto, sono guarita.
Ogni giorno raccolgo i pezzi di me che cadono, da sola, senza l'aiuto di nessuno.
Mi sento sola, troppo sola, le storie che mi hai lasciato prima di partire le ho finite tutte, lette e rilette.
Non mi resta più niente, sono un corpo vuoto, senza niente dentro.
E sì, i capelli li porto ancora lunghissimi per coprirmi le cicatrici che mi facevi, a forma di piccoli cuori, che mi piacciono tanto.
Ho ancora quella farfalla tatuata sul fianco, ma lo sai, non riusciremo mai a volare senza la tua.
Porto ancora al dito l'anello che mi avevi regalato.
Porto ancora la tua maglietta dei Beatles che mi avevi prestato la notte prima della tua partenza.
Porto ancora le tue Converse bianche per le strade della città, anche se sono troppo grandi.
Porto ancora tutto ciò che mi ricorda te.
Non mi sono mai sentita così fragile.
Magari passerà. Un giorno magari passerà.
E mi dispiace se ti parlo di tutto questo in una lettera scritta a mano, ma so che non riusciresti a rispondermi.
Nel pomeriggio passerò a casa tua, lascerò la lettera sul tuo letto, al tuo ritorno capirai cosa provo, forse.
Ci sarà tua mamma ad aspettarti, ne sono sicura, ma mi farà entrare, e ti prego non arrabbiarti se non riuscirà a fermarmi dal' andare via.
Ah, mi stavo dimenticando,
Ti amo.






La casa di Harry è dal' altra parte della città, prendo la metro, vedo le persone che scendono e salgono, persone con diverse storie, diversi occhi tutti da leggere.
Persone con sguardi tristi, -come me- e altra con il sorriso stampato sulla faccia.
Mani intrecciate di innamorati, la dolce musica delle fisarmoniche e il silenzio di tomba in certi attimi.
La metro si ferma annunciando il mio arrivo.
Casa sua è a pochi minuti, mentre cammino è mio solito pensare, guardare, osservare ogni piccolo dettaglio perché nella mia giovane vita io l'ho capito che sono i dettagli a far funzionare le cose, possono essere dei movimenti, o delle parole o anche una foglia, che ora sta cadendo dal' albero,si appoggia sui piedi di un anziano che si chiana per poi porgerla ad una bambina -forse sua nipote-, magari questa bambina conserverà la foglia e grazie a questa ripenserà sempre al' anziano che glie l'ha donata.

Mi trovo davanti al campanello che suono

«Entra...» Mi risponde Anne, sua mamma mentre mi apre il cancellino

Percorro il vialetto arrivando fino alla porta dove mostro la lettera a Anne che mi aspetta sulla porta

«Devi portagliela?»

Annuì semplicemente.
Salivo i gradini delle scale lentamente fino ad arrivare al suo, nostro, letto dove delicatamente appoggiai la carta sul materasso.
Prima che potessi andarmene la porta al piano di sotto si aprì e delle voci riempirono il silenzio. Harry era tornato.
Mi nascosi nel bagno della camera, udivo i suoi passi pesanti salire le scale, calpestare il pavimento sempre più vicino.
Lo vedo. Lascia le valige per poi prendere fra le mani la mia lettera.
Il suo viso, bellissimo viso, si riempie di tristezza, insieme al mio, i miei occhi si riempiono di lacrime. Faccio lentamente tre passi avanti, Harry è di schiena e sta ancora leggendo, fa scivolare la lettera dalle sue mani come io faccio scivolare le lacrime dalle guance, i nostri due profumi si mischiano nella stanza, il suo così intenso e il mio dolce, forse troppo si trovano insieme, e non riesco più a trattenermi, con i pugni chiusi, gli occhi pieni d' acqua e le guance rigate dico scandendo le parole

«E ti amerò per sempre.»

Si gira e mi guarda con gli occhi lucidi

«Come nelle fiabe. Per sempre.»

Aggiungo prima di crollare a terra singhiozzando e piangendo, si getta subito per terra, spostandomi i capelli in modo da vedermi il volto, così consumato.
Mi prende le mani e le bacia, mi prede in braccio e rimaniamo così, le mie lacrime, le sue lacrime e i nostri profumi che si mescolano nel nostro abbraccio.

«Ti amo.» Mi sussurra al' orecchio

«Per sempre.» Conclude.





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Spero vi piacca e che qualcuno la legga <3
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