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Autore: makeDreamlast    31/10/2013    3 recensioni
Sedetevi amici e tenetevi forte, sto per raccontarvi di come la mia vita è cambiata all'improvviso nella notte di Halloween.
DAL TESTO: "[...]Esitai, proprio lì dove finiva la luce e iniziava l'ombra, scossa da un moto di paura che svanì immediatamente dopo il suo arrivo. Ripresi a correre addentrandomi nel buio, superando alberi e cespugli.[...]"
Genere: Angst, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le foto sono state salvate da Google, pertanto i personaggi non mi appartengono e non sono utilizzati a fine di lucro o altri scopi al di fuori di quello dimostrativo.



Chiaro di Luna



Era l'ultima sera di ottobre, quella più cupa, tetra e misteriosa.
Era la sera di Halloween, quella in cui le persone si trasformavano in quello che davvero erano.
Personalmente, ho sempre adorato la festa di Halloween e il fatto che per almeno una volta all'anno, un solo giorno su trecentosessantacinque, io potessi diventare quello che ero veramente.
Quella sera ero un usignolo intrappolato nel corpo di un corvo e di lì a poco la mia vita sarebbe stata stravolta.
Solo che io questo ancora non lo sapevo.

Stavo ballando già da tre ore, strano a dirsi, ma i piedi non mi facevano male, avevo mangiato come un piccolo maiale e mi ero limitata a bere del tè freddo e qualche succo.
Ero pur sempre ancora un usignolo, dentro di me.
Un usignolo che aveva ballato con almeno la metà dei ragazzi presenti alla festa, perdendo così la sua migliore amica.
Poco mi importava con chi avessi ballato quella sera, tanto io e Jada ci eravamo imbucate grazie ad Axel e comunque nel giro di poco mi sarei dimenticata di tutto.
Per quanto desse fastidio, anche il piumaggio bianco e nero attorno ai miei occhi mi aiutava ad essere irriconoscibile.

Quello che davvero mi importava, per quel momento e per tutto il resto della serata, era lui.
Una figura non ben definita, scura in tutto il suo contorno, dai capelli lunghi sulle spalle fino all'abbigliamento elegante. L'unico punto luce che aveva era il viso, ricoperto da uno strato bianco metteva in risalto le iridi rosse incorniciate di nero e sfumature violacee, le labbra accese lasciavano scivolare dagli angoli piccole striature di sangue finto.
Mi fissava dall'altra parte dell'enorme sala della villa, sopra a tutte quelle teste lui riusciva a puntare i suoi occhi brillanti nei miei, nascosti dalla maschera argento e dalle piume bianche e nere.
Improvvisamente uno strano luccichio gli attraversò lo sguardo, fu allora che di scatto si voltò ed uscì dalla sala.
Spinta da una forza motrice che si impossessò di tutto il mio corpo, lo seguii sulle note di Chasing the Sun che il dj stava remixando.
When the daylight's fading, we're gonna play in the dark 'till it's golden again,
and now it feels so amazing.
Can see you coming and we'll never grow old again,
you'll find us chasing the sun.

E restai con quelle parole nella testa per tutto il tempo.
Attraversai la porta d'ingresso spingendo alcuni ragazzi che mi urlarono qualcosa che io non sentii.
Mi ritrovai sul porticato di legno, dove alcune ragazze stavano spettegolando sulla festa.
L'aria gelida ti penetrava persino nelle ossa, quella sera.
Raccolsi tra le braccia lo scialle di piume che copriva il mio tubino nero e mantenendo l'equilibrio sui tacchi scesi i tre gradini che portavano al prato ancora ricoperto di erba.
Lo cercai, seppur lo spazio di fronte a me fosse completamente aperto, senza ostacoli.
Poi una figura lontana qualche metro comparì nella mia visuale. Mi stava guardando, era interamente voltata verso di me, ferma in una posizione di riposo, sembrava volesse afflosciarsi su sé stessa, credo stesse anche ansimando, aveva fatto così fatica ad uscire da lì?
Mentre restavo ferma con una mano poggiata sul legno bianco del piccolo porticato a decidere se continuare a seguirlo o lasciarlo andare, un altro bagliore gli attraversò gli occhi mostrandone tutto il sangue che avevano nelle iridi. Nello stesso istante si voltò e riprese la corsa.
In una frazione di secondo decisi che dovevo continuare a seguirlo, attraverso il prato.
Le nostre ombre si seguivano al chiaro di luna.
Cercai di non perdere le forze e per correre più veloce senza rischiare di inciampare mi tolsi le scarpe.
Sentivo il cuore battermi nel petto come un tamburo, ad ogni battito corrispondeva un passo.
Ormai la mia anima era staccata dal mio corpo e non sapevo più chi dei due stesse trascinando chi.
Non sapevo neanche dove lui mi stesse portando, o se stava fuggendo da me, o se invece fosse soltanto il classico ragazzo che voleva scherzare per Halloween.
Il mio subconscio, da qualche parte del mio corpo che non era la testa né tanto meno il cuore, mi diceva che poteva essere pericoloso, ma per una volta nella mia vita in cui finalmente il Cervello e il Cuore andavano d'accordo, volevo ascoltarli.
Continuai a correre fino a che la figura scomparve come nebbia dietro agli alberi del bosco che incorniciava la villa.
Esitai, proprio lì dove finiva la luce e iniziava l'ombra, scossa da un moto di paura che svanì immediatamente dopo il suo arrivo. Ripresi a correre addentrandomi nel buio, superando alberi e cespugli.
Lo avevo perso davvero, questa volta.
Mi balenò in testa di tornare indietro, di tornare alla festa e dai miei amici che molto probabilmente avevano cominciato a preoccuparsi.
Eppure ci ero così dentro che ormai non potevo più tornare indietro neanche se avessi voluto.
Ero così coinvolta in quella situazione talmente strana.
Volevo sapere chi fosse, volevo sapere il suo nome, volevo sentire il suo odore e il suo sapore, volevo sapere cosa volesse da me e per quale motivo fosse scappato nel bosco.
Avevo bisogno, arrivata a quel punto, di sentire e conoscere la sua voce.
Oltrepassai qualche altro albero senza sapere in quale punto preciso del bosco mi trovassi e quanto lontana fossi dai confini.
Ero totalmente assorta dall'orientarmi e dal cercare quella figura, ero così distratta che nella corsa improvvisamente dovetti bloccarmi per non andare a sbattere. Indietreggiai per lo spavento e sgranai gli occhi mettendo a fuoco: di fronte a me avevo quella figura che tanto avevo rincorso.
Ed ero sicura che fosse comparsa all'improvviso.
Fui pervasa da un brivido di freddo che mi percorse in tutto il corpo, il cuore batteva più veloce e non per via della corsa.
Era la persona, la cosa, l'essere, la figura più meravigliosa che avessi mai visto.
Era come la statua creata dallo scultore più bravo del mondo.
Era il perfetto Dracula accanto alla Regina dei Corvi.
Cercai di mantenere il controllo per non farmi prendere dal panico, c'erano così tante cose da chiedergli, ma le mie corde vocali si erano congelate con il freddo della notte.
Lui fece un leggero passo avanti, verso di me, ed io ne feci uno a mia volta per indietreggiare.
Avevo paura.
L'odore dell'umidità impregnava le narici, il buio della notte era così spaventoso e per giunta era Halloween.
Se stava cercando di farmi morire, beh, ci stava riuscendo perfettamente.
Senza che io per prima me lo aspettassi, la mia voce si scaldò -Chi sei?-
Lui non rispose, si limitò a fare un altro passo verso di me mentre i suoi occhi rossi splendevano nel buio.
Questa volta non indietreggiai, volevo sapere fino a che punto poteva spingersi.
-Cosa vuoi da me?- Chiesi mantenendo il contatto visivo con lui. Tanto, quanto potevano essere vere quelle iridi? O il sangue lungo gli angoli della bocca. Quanto potevano essere vere le occhiaie violacee e la pelle bianca?
Fece un altro passo ed io, immobile, sentii l'aria intorno a me scendere almeno di due gradi.
Un altro passo e avrei potuto sfiorarlo.
Sembrava un alieno, una creatura proveniente da un altro pianeta che non conosceva la mia lingua e non mi capiva, nonostante io fossi certa che lui sapesse quello che stavo dicendo.
Il suo volto era abbassato su di me e a me mancava solo un passo per sentirlo respirare.
Allora presi forza e allargando le gambe una davanti all'altra, gli chiesi -Come ti chiami?-
Ero sotto il suo viso, il mio alzato verso i suoi occhi, la temperatura era scesa sotto lo zero e il suo odore non era quello che avevo immaginato. Al contrario, era spinoso, acre e leggermente acido.
La fronte era corrugata come se si stesse sforzando di non fare qualcosa.
Notai il suo petto immobile e nessuno sbuffo caldo proveniente dal suo naso.
Si stava sforzando di non respirare.
Ebbi i brividi.
Perché non doveva respirare?
Glielo leggevo in faccia che non riusciva più a trattenersi, tirò un sospiro e liberò tutta l'aria che gli era rimasta dentro, era gelida.
Era gelida come le sue labbra che si posarono subito dopo sulle mie. Labbra marmoree eppure così vivacemente colorite.
Stavo baciando la perfezione.
Alzai la mano fino a sfiorare la sua dura e ghiacciata guancia, ma la sua mano fu più veloce e prese la mia stringendola quasi fin troppo delicatamente.
Con ancora la sua bocca sulla mia, rispose alla domanda che gli feci prima in un sussurro.
-Bill.-
La sua voce era bollente a contrasto con tutto il resto del suo corpo, mi rimbombò nella testa mentre le sue labbra correvano lungo il mio mento.
Colsi l'attimo assaporando quel dolce e acre sapore che mi aveva lasciato.
Era sangue.
Avrei voluto vomitare, ma trovai una distrazione nei suoi baci taglienti ed eccitanti.
Il dolore che mi provocava tirando la pelle era eccitante, tanto quanto lo erano le sue mani gelide che, sfiorando i miei capelli, si posarono sulla nuca e sul collo.
Mi piegò la testa di lato e spostando le piume scoprì ancor di più il mio collo.
Tornò ad affondarci le labbra, ormai quel pezzo di pelle era come addormentato, pizzicava dal freddo, eppure questo non mi impediva di sentirlo, né di provare emozioni diverse tra di loro.
Paura.
Ansia.
Voglia.
Eccitazione.
Stavo facendo l'amore con uno sconosciuto semplicemente dimenandomi tra le sue braccia, sotto il tocco delle sue labbra.
Poi fui colpita da un dolore allucinante, inaspettato, che non avevo mai provato.
Urlai con tutta la forza che le mie corde vocali avevano, un urlo acuto e straziato di chi si svuota di tutte le emozioni intrappolate dentro.
Il sangue pulsava spasmodicamente in tutte le mie vene e a rantoli sgorgava lungo la mia pelle, fino a macchiare le piume bianche.
L'usignolo era stato ucciso.
Ora era un corvo pronto ad attaccare.
Stringevo le mani ai suoi fianchi duri e freddi e più stringevo, più la forza delle vene pompava il sangue ai suoi denti come siringhe, alle sue labbra come tamponi e alla sua gola come contenitore di piacere.
Le forze, qualsiasi forza formasse il mio corpo, mi abbandonarono fino a costringermi ad abbandonarmi a mia volta su quel pezzo di marmo che mi reggeva.
Le sue braccia, che nel giro di poco avevano acquisito forza gradualmente, mi strinsero delicatamente.
Ogni parte del suo corpo accompagnò il mio per adagiarlo a terra. L'odore umido e aspro del suolo invase le mie narici.
Mentre io cercavo di tenere gli occhi aperti, Bill si chinò su di me e mi sussurrò -Domani mi conoscerai meglio.- Poi mi stampò un bacio sulla fronte.
Poco importava cosa volessero dire le sue parole.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dagli odori e dai rumori del bosco.
Mi abbandonai lasciandomi morire per aspettare, così, l'indomani mattina in cui l'usignolo si sarebbe svegliato per rinascere nel corpo di un corvo.
...How could you leave me, when I needed to possess you? I hated you. I loved you, too. Bad dreams in the night, they told me I was going to lose the fight...
(Wuthering Heights - Kate Bush)




Come promesso, ecco la chicca che vi avevo promesso per Halloween! Lo so, lo so che non sono mai stata un'amante di Halloween, ma ero così tremendamente eccitata all'idea di trasformare Bill in Vampiro, che proprio non ho saputo resistere! So anche che il banner è una lussuria, una tentazione, ma c'è il copyright, quindi Bill Vampiro è costretto a rimanere nelle grifie di Cornelian!
Con questa One-Shot voglio portarvi anche qualche novità: oltre alla Pagina Facebook Cornelian; EFP il Blog Tumblr La Perfezione, con gli occhi di Cornelian ho creato un profilo Instagram cornelian_efp dove pubblicherò Banner in anteprima e le anticipazioni delle One Shot e dei Capitoli, e un profilo Ask CornelianEFP dove potrete chiedermi tutto quello che volete!! Comunque, per qualsiasi chiarimento potete trovarmi su Facebook.
Concludo ricordandovi che potete chiedermi in qualsiasi modo sia più comodo per voi di essere aggiornate tramite MP qui su EFP ogni qualvolta che avrò aggiornato, sia con i Capitoli delle FanFiction che con le One-Shot.
Per ora è tutto Corneliani!

Vi aspetto al prossimo aggiornamento!
Vostra,
Cornelian.
   
 
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