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Autore: kymyit    31/10/2013    3 recensioni
Le stelle, si sa, da sempre influenzano la vita degli uomini. Che essi siano grandi uomini o semplici anime, non importa, gli astri li guidano e interferiscono comunque nella loro vita.
Così, che tu sia o meno uno dei Gold Saints di Atena non fa differenza: leggi l'oroscopo ogni giorno, potresti pentirtene, altrimenti.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note: Questo aggiornamento capita a  fagiolo, ehehe. Buona vigilia dei santi e buon Halloween a tutti voi!




Capitolo 9:

Sagittario Libero


“Un inizio di settimana positivo, che vede la Luna innescare incontri, passioni e voglia di divertimento. Attenti però: la vostra scelta di libertà lascia spazio alle possibili scappatelle del partner.”




-Fratello, spiegami nuovamente… - iniziò Aiolia di Leo, basito, non riusciva a credere ai propri occhi.

Aiolos di Sagitter non poteva tecnicamente leggere l’oroscopo. Era morto, per il Sacro Sagitter! Però lo leggeva lo stesso.
Il lato positivo di essere defunto era che poteva palesarsi di tanto in tanto a fianco dei propri valorosi compagni per assisterli e guidarli nelle battaglie. Poteva sostenere l’amato fratello e incoraggiarlo per il futuro, comunicargli quanto fosse fiero di lui.
http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/sagitter_zps9f4800d5.pngNon era poi così male, adesso che la crisi al Grande Tempio era stata risolta e anche Poseidone era stato sconfitto.
Il Saint del Sagittario, quella mattina, come molte altre mattine, si era messo a osservare Shaka mentre quegli stilava il suo oroscopo. Lesse attentamente le poche righe che potevano riguardarlo e rimase senza parole.
Incontri, passioni e voglia di divertimento?!
Ma dove?
Aveva forse sbagliato mondo dei morti?
Incrociò le braccia al petto e iniziò a svolazzare senza meta per il Santuario.
-Mi ci vorrebbe proprio un po’ di passione.- pensò perdendosi in poco caste visioni che poco s’addicevano ad un Cavaliere del suo rango ed insignito di tale onore: aveva sacrificato la sua giovane vita per salvare quella della piccola Atena, per portare la luce e la pace nel mondo intero. Era un martire, un eroe. Già, ma era anche un quattordicenne defunto alla quale i giochi di potere di due certi schizzati (Saga si rivoltò nella tomba in quel momento e a Kanon quasi venne un accidente, ovunque lui fosse) avevano portato via adolescenza, brufoli, dolci e passionali esperienze e tante altre cose.
Mise su un broncio stizzito.
-Beh, tra una cosa e l’altra non ho mai avuto tempo per pensarci, perciò forse è il caso di rimediare.- si disse. E si diresse alla Quinta Casa.

-Spiegami, fratello, perché mi hai portato qui?-
Aiolia non riusciva a crederci. E più ci rifletteva, meno ci credeva.
Suo fratello per lui era sempre stato l’incarnazione stessa della parola Eroe. Quando aveva dubitato di lui, aveva sofferto così tanto, perché tutto ciò in cui aveva creduto era stato macchiato dall’onta del tradimento, vile atto. E adesso che aveva potuto alzare nuovamente il capo, fiero del proprio sangue, quello gli faceva nuovamente crollare i castelli in aria?!
Non sapeva se essere scandalizzato o meno.
-Dai, Aiolia, non essere rigido, vieni!- esclamò lo spirito di Aiolos rifacendosi gli occhi per bene.
Aiolia tentò di richiamare la sua attenzione a gesti, ma quello lo ignorava altamente, beandosi delle grazie delle graziose ancelle della Casa del Leone intente a dilettarsi nella grande vasca dell’enorme bagno nell’ala del tempio a loro riservata.
-Fratello, vieni qui!- lo chiamò a bassa voce, Aiolia, nascosto dietro ad una delle colonne.
Non avrebbe mai immaginato di avere a che fare con i bollori adolescenziali di un eroe. Un eroe defunto completamente preso dal mondo in rosa appena scoperto. Aiolia dovette semplicemente rassegnarsi al fatto che Aiolos era un eroe, ma era anche un ragazzino umano e che se Atena non era in pericolo, ovviamente anche lui si mollava un po’.
-Aiolos!- lo redarguì con voce strozzata mentre quello svolazzava beato fra due ragazze gustandosi la splendida visione delle loro grazie al vento.
Una delle ancelle, ad un certo punto sentì questi richiami e si voltò. Il Saint del Leone non fece in tempo a nascondersi nuovamente dietro la colonna e fu costretto a venire allo scoperto. Le ragazze s’immersero frettolosamente in acqua lanciando gridolini isterici.
-Scusate, scusate, fanciulle!- esclamò il Cavaliere, rosso in volto, tentando di trovare una giustificazione onorevole e plausibile. -Non volevo spiarvi mentre vi dilettavate, ma facevo una passeggiata ed ero sovrappensiero… -
-Prima ha chiamato suo fratello.- osò l’ancella che l’aveva scoperto -Vi manca così tanto?-
Aiolia, di primo acchito, avrebbe detto di sì poi, scorgendo Aiolos sorridere come un beota sott’acqua, ebbe un ripensamento.
-S-sì… - ammise, comunque.
Le ancelle, allora, coprendosi con le vesti che avevano lasciato a bordo vasca, gli si avvicinarono e afferratolo per mano, lo condussero in acqua.
-Venga signore, lasci che ci prendiamo noi cura del suo spirito.-
-Vedrà che starà un po’ meglio.-
Il Saint del Leone rimase immobile come uno stoccafisso, lasciò che le fanciulle lo spogliassero, che lo cospargessero di oli profumati e lo lavassero. Si fece allietare con massaggi, canti e poesie e, alla fine, si rilassò completamente, beato, fra le braccia delle sue dolci ancelle.
Sopra le teste del folto gruppetto, il Cavaliere di Sagitter increspò le labbra e corrucciò le sopracciglia.
Bel partner che aveva, si era distratto un attimo e quello aveva attirato verso di sé le attenzioni di tutte quelle bellezze!


   
 
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