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Autore: Julia_Fred Weasley    31/10/2013    10 recensioni
Guerra ad Hogwarts. Hermione cerca in tutti i modi di salvare sia lei che Fred sotto le note di Lana del Rey, che spero a chi leggerà questa storia piacerà. Ma qualcosa andrà storto e a Hermione non resta che cavarsela da sola. E' la prima song-fic che faccio e spero che almeno una recensione anche critica, esce fuori. E... buon Halloween!
Genere: Angst, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tristezza Estiva

Kiss me hard before you go
Summertime sadness
I just wanted you to know
That baby you're the best

 
- Fred! Dobbiamo andare! Ti prego! – gridava Hermione nel bel mezzo della guerra. Cercando di fare sempre del meglio. Cercare di salvare tutti e due, in quell’impresa che sembrava impossibile, ma che doveva riuscire a completare a tutti i costi. Ormai il polso di Fred era diventato più rosso del sangue che aveva sul viso, da quanto Hermione lo tirava per portarlo via da lì, in un posto sicuro, ma lui opponeva resistenza.
- Devo raggiungere mio fratello, Hermione! – disse supplichevole, provando a cercare un modo per dissuaderla. Sapeva cosa provava in quel momento e Fred si trovò diviso tra due persone. L’amore per suo fratello e quello per lei. La ragazza che non aveva mai notato ma che gli aveva aperto il cuore senza neanche accorgersene. Si guardarono per un tempo, che in mezzo a quella tragedia, sembrava infinito.
E Fred non trovò che soluzione baciarla. Prenderle il viso tra le mani e assaporare le sue labbra, come se non ci fosse un domani. Immergersi nella morbidezza della sua bocca e respirare il suo sospiro. L’unica cosa che forse lo teneva in vita, dal persistente pensiero di perdere suo fratello. Poi le sue labbra si schiusero lasciando libere quelle di Hermione, che con forza prese ancora il suo polso.
Un ultimo sguardo e poi l’unico ricordo fu la sua mano che scivolava da quella di Fred.  Non voleva che quella fosse la fine, voleva solo che lui sapesse che era il migliore. L’unica che l’aveva fatta uscire da se stessa. Dal suo essere perfetta. Ma man mano che la sua schiena si allontanava in mezzo alla cenere e a incantesimi vari, quella considerazione di sé cominciava anche lei a sparire al suo stesso ritmo.
 
I got my red dress on tonight
Dancing in the dark in the pale moonlight
Got my hair up real big beauty queen style
Highheels off, I'm feeling alive
 
- Hermione! – fu Ron a prenderla. Quando ancora cercava di togliersi dalla mente la figura di Fred. La incitò a correre, a seguirla, a nascondersi. Ma mentre quella guerra era in atto, non sapeva come alcune immagini di loro due, non volevano lasciarla. Come quella al matrimonio di Bill e Fleur. Lei col vestito rosso e con quei capelli ribelli che finalmente era riuscita ad acconciare. Fred le aveva bisbigliato di andarsene. E così entrambi uscirono fuori dalla tenda e Hermione che a piedi nudi accarezzava l’erba umida, rincorreva Fred fin quando non si fermò, fin quando fu solo la musica a raggiungerli e solo la luna a guardarli. Fred le porse la mano e danzarono finché la stanchezza non li prese. Ma poi a Hermione, la realtà le cadde addosso, quando Ron le si buttò addosso, riparandola da un anatema.
 
Oh, my God, I feel it in the air
Telephone wires above all sizzlin' like your stare
Honey I'm on fire I feel it everywhere
Nothing scares me anymore
 
L’unica cosa che capì in quel momento era quella di darsi coraggio, di combattere anche lei, così che avrebbe rivisto di nuovo Fred. Perché l’avrebbe rivisto. Lo sentiva nell’aria. Che c’è l’avrebbero fatta. Si alzò da dove Ron l’aveva costretta a stare.  E sfoderò la bacchetta, sbigottendo il suo amico da quell’intraprendenza. Adesso non c’era niente che la spaventava. Niente che la impediva di far finire quella storia come lei voleva.
 
I've got that summertime, summertime sadness
s-s-summertime, summertime sadness
Got that summertime, summertime sadness
Oh, oh, oh, oh, oh
I'm feelin' electric tonight
Cruising down the coast goin' by 99
Got my bad baby by my heavenly side
Oh if I go, I'll die happy tonight
 
Era lei che aveva preso il comando adesso. Era lei quella seguita da Ron. Era lei che voleva a tutti i costi incontrare Fred e far finire quella guerra. Cercando di schivare chiunque e di attaccare. Non voleva che fosse solamente un bacio a ricordagli lui. Voleva vivere tutta una vita con quel ragazzo. Una vita che si sarebbe ricordata nel tempo. Ma lei era elettrica quella sera, sapeva che non gli sarebbe successo niente. Perché lui era dalla sua parte. Non le avrebbe mai fatto una cosa simile. Ne era sicura, ne sarebbero usciti. E poi mentre la guerra stava cominciando a diventare sua. La voce del loro nemico si impossessò del castello. I nemici si ritirarono e studenti e professori si rifugiarono nella scuola. E poi mentre era in cerca di capelli rossi, lo vide.
 
I think I'll love you forever
Like the stars miss the sun in the morning skies
Late is better than never
Even if you're gone I'm gonna drive, drive

 
Vide Ron accasciarsi ad un corpo. Tutta la famiglia in preda ad una malinconia che stava contagiando anche lei. Ma la goccia che fece traboccare il vaso fu vedere George. Suo fratello. Piangere.
E fu lì che i piedi di Hermione decisero di fare un passo dopo l’altro. Attraversando tutti quei morti viventi abitare il castello. Ma non le importava di essere vista. Di correre verso una persona che nessuno si sarebbe mai aspettato che lei raggiungesse. Di spintonare persone con ferocia e aprirsi un varco tra i familiari del corpo. Di accasciarsi anche lei, fregandosene di quello strano scenario, e di scoppiare a piangere scoprendo che quel corpo era Fred.
I Weasley si guardarono l’uno con l’altro, uno con un viso più sbigottito dell’altro. Chiedendosi il perché di quella scenata. Hermione che stringeva con forza il colletto di quel cadavere e che piangeva all’interno del suo collo. Assaporando quel poco del suo calore che gli era rimasto. Accarezzando le sue guance e arrendendosi alla evidente spiegazione del perché il suo viso era freddo. Le lacrime di Hermione che cadevano dolcemente sul viso di Fred che l’unica cosa che gli rivolse era sempre quel sorriso. Anche quando moriva doveva prendersi gioco degli altri.
E guardandolo il pianto di Hermione, diventò più disperato. Che quasi tutto il castello si avvicinò a quella tragedia che stava avvenendo. George non si chiese il perché, il come o il quando. Ma andò vicino a lei. Si inginocchiò e una mano andò su quella spalla esile che sussultava per i singhiozzi. La mano di Hermione si fermò sul petto di Fred, dove era posizionato il suo cuore. Fermo. Con l’altra si asciugò le lacrime e si girò con ancora qualche singhiozzo, verso il gemello. I loro sguardi si contesero un’affinità che in quel momento non potevano non finire per abbracciarsi.
Solo Ginny sembrava aver capito qualcosa, che il suo pianto non era cambiato. Forse era diventato più struggente. George prese la mano di Hermione, quella sul cuore di Fred e la incitò ad alzarsi. Lo fece guardando in basso, dove i suoi piedi erano piantati al terreno, vicino a lui, a Fred. Decise poi di guardarsi intorno, c’era troppa gente. Troppi sguardi da sostenere.
Si aggiustò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e un piede cominciò ad allontanarsi, le persone accerchiate in torno a loro si aprirono e Hermione poté passare. Camminò a passo svelto, poi diventò una corsa. Fino alla soglia della scuola. Si fermò proprio lì, dove un momento prima Voldemort era morto. E gridò, un urlo che arrivò fino al castello. Che tutti sentirono e che fece, a George, chiudere gli occhi e dove un’unica lacrima scorse sulle guance fino a cadere giù, sulla mano di Fred.
Hermione sapeva che l’avrebbe amato per sempre, perché tutto quello che aveva fatto, l’aveva fatto per lui. L’avrebbe amato come alle stelle mancava il sole nel cielo del mattino. Ma sapeva che ormai, se n’era andato. E che lei avrebbe vissuto per entrambi. D’altronde il compito più difficile spettava sempre a lei. E tutto quello che le era rimasto era il bacio, che si sentiva ancora sulle labbra.
 
  
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