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Autore: Preh    31/10/2013    3 recensioni
Scritta per l'Harry!Fest del gruppo Wanki!Fic di facebook.
" Fin dalla nascita, Harry e Louis erano stati abituati a vedere le rispettive fazioni come nemici.
L’unica principale differenza tra di loro era che, mentre tutti nella famiglia di Louis erano angeli, in quella di Harry erano tutti demoni. "
[Larry]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per l'Harry!Fest del gruppo Wanki!Fic di Facebook.

 
Angel
 
 
“We don't need wings to be angels, we don't need reasons to be right.” (Angels and heroes – Brian Littrell)
Fin dalla nascita, Harry e Louis erano stati abituati a vedere le rispettive fazioni come nemici.
L’unica principale differenza tra di loro era che, mentre tutti nella famiglia di Louis erano angeli, in quella di Harry erano tutti demoni. Andavano a due scuole diverse: una per angeli, l’altra per demoni, vicinissime tra di loro.
La prima volta che si incontrarono fu fuori dalle scuole. Harry, come ogni demone che si rispetti, la stava marinando, mentre Louis era in terribile ritardo.
- Ehi, angioletto! Non ti è forse suonata la sveglia oggi?
Louis digrignò i denti e continuò a camminare verso scuola.
- Ma guardalo! Non gli sono cresciute neanche le ali ancora e deve andare a scuola a piedi.
A quel punto Louis si accasciò a terra e scoppiò in lacrime.
Harry ne fu stupito. Non aveva mai visto un angelo piangere, anche dopo i suoi dieci anni di vita eterna.
Il primo impulso fu quello di correre ad abbracciare quello strano ragazzino e dirgli che gli dispiaceva, perché infondo Harry non era ancora un demone a tutti gli effetti.
Quello che fece però fu completamente diverso.
- Voi angeli siete così stupidi… Dimmi, cosa vorresti fare da grande? – chiese Harry, aggiungendo subito dopo: - non che mi importi veramente.
- L..l’arcangelo. – sussurrò Louis.
Harry scoppiò a ridere, perché davvero, per uno come lui che alla sua età ancora non aveva le ali era un po’ troppo fare l’arcangelo.
- Come ti chiami? – gli chiese.
- Louis. – rispose l’altro.
E Harry pensò che davvero, quel nome poteva averlo solo un angelo. Ma ora che ci pensava anche il suo aspetto era quello di un angelo. A parte le ali mancanti, ovviamente.
- Vieni con me, Louis. – Disse, avvicinandosi e prendendogli il braccio.
E, forse perché era ancora scosso da prima, forse perché gli angeli sono molto propensi a fidarsi, o forse perché davvero, la trasformazione di Louis non era ancora terminata, fatto sta che quel giorno saltò per la prima volta in vita sua scuola.
Corsero un bel po’, fino a quando non arrivarono ad uno dei distributori automatici di gelato della loro strada. - Che gusti prendi? – gli chiese Harry.
- Fiordilatte.- rispose prontamente Louis, perché era quello che mangiavano gli angeli. Harry sbuffò.

 
- Perché non provi un po’ di gelato al cioccolato? E’ buono!
Louis lo guardò male. – Non potrei mai. E’ per i demoni. Mi farebbe male, no?
Harry a questo scoppiò a ridere. – Non so cosa ti abbiano detto ma no, un po’ di cioccolato non può fare niente di male a voi angeli. Così come noi possiamo mangiare senza problemi il fiordilatte. Solo che fa schifo.- disse Harry.
- Farà schifo anche a me, il cioccolato? – si chiese Louis.
- Non ti resta che provare. – gli fece l’occhiolino Harry.
E il cioccolato era buono, dannatamente buono, si rese conto Louis. Ed era tanto meglio del fiordilatte.
- Allora? - chiese Harry. – Che ne pensi?
- Lo adoro! – sorrise Louis. E Harry non poté fare a meno di guardalo ammaliato. Si, aveva proprio un sorriso d’angelo.

Si videro molte volte, dopo quel giorno. A nessuno dei due importava se qualcuno li avesse visti assieme perché Harry si sarebbe giustificato dicendo che stava cercando di rendere la vita di Louis un inferno, mentre Louis avrebbe detto che stava cercando di renderlo una persona migliore.
Un giorno, mentre erano seduti su una delle panchine del parco, Louis sdraiato con la testa sulle gambe di Harry, guardando il cielo, il riccio lo sorprese non poco accarezzandogli i capelli e dicendogli: - Sai, infondo Louis, sei davvero perfetto come un angelo, anche se non hai ancora le ali.



Ok, lo so fa schifo. Solo, recensite. :3  
   
 
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