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Autore: Nemia    17/04/2008    15 recensioni
Mikami si voltò per vedere chi fosse, scontrandosi inevitabilmente con l’uomo che veniva furioso nella sua direzione.
Spalancò gli occhi mentre vedeva il caffè che gli aveva rovesciato sulla camicia a righe.
_ Mi scusi, non era nelle mie intenzioni..! _ disse in fretta.
L’uomo aveva i capelli castani, corti, con la frangia spostata di lato. Ed aveva una calma agghiacciante.

[Matt/Mello][Mello/Near][Light/Mikami][L/Light]
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Near, Teru Mikami
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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scusatemi ma non ho resistito :3 questo capitolo è su Mello/Matt e l’ispirazione l’ho avuta da una giornata in palestra e dal mio Mello XD grazie Ely!! Qui la “roba calda” sarà.. scoprite leggendo XD nel prossimo cap spero di mettere Light/L.. ma forse potrebbe essere anche una Mikami/Light *__* bo! Vedrete!! Ringrazio tutte le pazze che leggono X3 in particolare: aduah, fe85, MellosBarOfChocolate, hay_chan, xxxshelly webmasterxxx, shinyachan, himawary, Mello( mmm che bel nick *__*), elly_Mello, betta90, amy_vampire, freija!! Grazie a tutte =3 E ora.. buona lettura! E recensite, eh!

---> per quanto riguarda gita al mare ho aggiunto il chap finito (per le tontole che pensavano fosse finito lì :p)

Le età di Mello e Matt sono quelle del DN originale! Perciò Mello è più grande di Matt. Mello: 19, Matt:18 ...ah! questa è d.mL ok? ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Palestra.

Già, proprio la palestra. Mello aveva insistito per trascinarci anche Matt, perché aveva detto che si sarebbe ammalato continuando a giocare ai videogames e basta.

E ora il biondo stava pedalando sulla cyclette come un ossesso, cercando di non sentire le ragazze ai suoi lati che blateravano.

Aveva uno sguardo torvo, fisso su Matt che faceva velocemente la panca.

Dannato, a me quell’esercizio non riesce!

Matt s’era messo una maglia senza maniche, di quelle che sembrano tagliate con le forbici, rigorosamente nera. Gli addominali che si tendevano sotto ogni volta che completava una serie di esercizi.

Accidenti, e pensare che si era anche lamentato.

Quasi quasi gli faceva invidia.

Notò con disappunto che anche la proprietaria della palestra, una donna piuttosto giovane, aveva lo sguardo puntato su Matt. Era da quando aveva iniziato che lo fissava con quell’insistenza.

E Mello avvertiva il nervoso che gli faceva rizzare i capelli.

Strinse gli occhi, pedalando più veloce.

_ Ma che carino che è quel rosso, non trovi? _ cinguettò la ragazza accanto a lui all’amica. Il ragazzo biondo le guardò di sbieco.

_ Cavolo, un pensierino ce lo farei proprio.. e che fisico! _ rispose l’altra. Mello le guardò e quelle arrossirono.

_ Tu sei suo amico? _ chiese la prima delle due.

_ Sì _

_ Non è che..? _ la ragazza lasciò la frase a metà, imbarazzata.

Mello ghignò. _ Ma certo _

_ Grazie! Sei così gentile! _ e riprese a pedalare.

_ Non è che usciresti con me? _ si fece avanti l’amica stavolta.

Il biondo la squadrò per un lungo istante. Poi con noncuranza: _ No. Sono impegnato _

_ Ah.. che peccato _ la tipa gonfiò le guance, lasciandolo perdere.

Mello rivolse un’altra occhiataccia nella direzione di Matt che, tranquillamente, continuava il proprio esercizio con la musica che gli martellava nelle orecchie.

Ah sì, eh..?

Il cioccolatomane si fermò, e si alzò in piedi. Si asciugò il sudore con il proprio asciugamano, mentre la ragazza che aveva rifiutato lo spiava. La guardò solo per un momento, e quella, rossa, distolse lo sguardo.

Sbuffò.

Poi se ne andò al bar.

Ordinò della cioccolata calda, e tornò in palestra.

La sorseggiò, gli occhi sul suo fumatore. Quindi si avvicinò con passo deciso.

Si fermò davanti alla panca, dandogli il tempo di notare la sua presenza.

Matt alzò la testa. Tolse le cuffie dalle orecchie, guardandolo interrogativo.

_ Che è successo, Mello? _

Mello aveva alzato la tazza e, con le labbra sul bordo, beveva. Conscio degli occhi delle due ragazze fissi sulle loro schiene.

_ TU sta’ zitto _ sibilò contro la ceramica. Assottigliò gli occhi, e Matt si decise a spegnere l’i-pod e a posarlo.

_ Qualcuno che dà noia? _ chiese il più piccolo, rimanendo sdraiato sulla panca.

Rimasero in silenzio, a guardarsi.

Poi improvvisamente Mello gli buttò in faccia il resto della cioccolata nella tazza, Matt imprecò malamente, e le due ragazze fecero dei versi di disappunto.

_ MA CHE CAZZO FAI?! SCOTTA, PORCA PUTTANA!! _ sbraitò il rosso, facendo per alzarsi. Mello lo spinse giù, sedendosi sulle sue gambe.

_ TU mi infastidisci un mondo _ disse chinandosi su di lui, allungandosi sul suo corpo steso.

Matt spalancò gli occhi quando la lingua di lui leccò via la cioccolata dal proprio collo. _ Mello, ma c’è gente..! _

_ Appunto _ taglio corto l’altro, artigliandogli il davanti dei pantaloni.

Il più piccolo strabuzzò gli occhi, cercando di staccarselo di dosso. Mello gli morse la pelle del collo. _ Posso mangiarti, Matt? _

Matt smise di resistergli. Divertito. Alzò il viso verso il suo, per baciarlo, ma il biondo premette l’indice sulle sue labbra, spingendolo ancora giù. Si mise quel dito in bocca, succhiando la cioccolata che c’era rimasta sopra.

L’altro deglutì, e Mello gli sorrise quando sentì qualcosa di gonfio contro le dita.

Le ragazze dietro di loro s’erano zittite. Probabilmente li fissavano.

Il biondo continuò a leccare la cioccolata su di Matt, muovendo intanto le dita sui suoi pantaloni. E lui cominciò a mordersi le labbra per non gemere lì in pubblico.

_ Matt.. la tua pelle sa di tabacco, sai? _ sussurrò in un suo orecchio Mello, mordendone il lobo. Matt lo guardò tra il sognante e l’arrapato.

Con la lingua salì lungo la sua gola, succhiando il pomo d’Adamo del ragazzo. Gli piaceva farlo impazzire.

E poi doveva subire, in quel momento, la sua gelosia.

Percorse il tratto di pelle attorno alla sua bocca schiusa. Poi inclinò la testa di lato, insinuando la lingua tra le sue labbra.

Matt gli prese il viso tra le dita, ricambiando quel bacio sensuale.

 

 

 

 

 

Matt scattò a sedere, ansimando. Si guardò intorno, si toccò il viso. No, la cioccolata non c’era.

Era nudo, nel letto, e Mello era steso vicino a lui su un fianco.

Il rosso si tenne la testa.

Poi guardò il compagno, che si strofinava gli occhi, sbadigliando. Mello si mise a sua volta a sedere, fissandolo preoccupato.

_ Che hai? Perché sei sveglio a quest’ora? _ chiese assonnato, le palpebre semi-chiuse. Matt non rispondeva, fissandolo. _ Ehi? _

Il più piccolo lo baciò senza preavviso, e Mello soffocò un’esclamazione, spalancando gli occhi. Matt lo buttò sulle lenzuola sfatte, uno sguardo più che arrapato negli occhi.

_ Voglio la mia dose di cioccolata, Mello! _

_ Che..?! _ esclamò quello senza capire, stordito da quel brusco ritorno alla realtà.

Matt lo zittì, baciandolo di nuovo e salendogli sopra.

 

 

  
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