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Autore: black_eyes    01/11/2013    0 recensioni
Per Halloween una breve (molto breve) Os Kurtbastian :3
dal testo -Sebastian annuì senza dire una parola. “Se proprio ci tieni …” Alzò le spalle “Come ti chiami?”
“Kurt Hummel.” Gli porse la sua manina sorridendo e mostrandogli dei piccoli dentini bianchi come il latte “e tu?”
“Sebastian Smythe …” rimase zitto e fermo vedendo l'altro bambino in piedi “siediti vicino a me. Mi sento solo.” Abbassò lo sguardo verso i propri piedi..
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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OS senza pretese e senza betatura. Per Halloween una piccola Baby!Kurtbastian!
Buona lettura e grazie per chi leggerà! XD

 

Sebastian guardò fuori dal finestrino dell'auto, sospirò tristemente mentre fissava quella casa nuova a cui si stavano avvicinando sempre più.

I suoi genitori gli avevano spiegato che a causa del lavoro avrebbero dovuto trasferirsi in America, che avrebbe dovuto lasciare tutti gli amici della scuola a Parigi, che però se ne sarebbe fatti altri nella scuola di Westerville, una piccola cittadina in cui avrebbero abitato.

Sebastian sospirò stringendosi le braccia attorno alla vita; lui era un bambino forte, non avrebbe pianto quando sarebbe entrato nella classe nuova con tutte quelle facce nuove.

Appena arrivarono nel vialetto scese dall'auto e aspettò che la sua maman aprisse la porta di casa per poi entrarvi.

Era carina, pulita, tinteggiata di fresco e con il parquet scuro, fece il giro della sua nuova casa e alzò le spalle, non era male, ma gli mancava la sua maison a Parigi.

Mon petit, hai visto la tua cameretta?” Gli chiese la signora Smythe accompagnandolo al piano superiore e aprendogli una porta su una stanza dalle pareti verdi.

Oui maman, ma veramente non torneremo in Paris?” Le chiese facendo un passo all'interno della propria cameretta.

Oui mon petit, adesso questa è la nostra nuova casa. Magari per Natale torniamo dai nonni.”

Sebastian venne lasciato solo dalla signora Smythe che andò al piano inferiore per ultimare alcune pratiche.

 

Nello stesso momento un bambino biondo dagli occhi di cielo saltò sull'auto che lo avrebbe portato a casa di alcuni parenti.

“Mamma, potremo stare anche per Halooween? Ti preeego!” disse abbracciando il sedile anteriore con le sue manine pallide e sorridendo felice.

“Va bene Kurt, ma non hai un vestito. Come farai?” Gli chiese Elizabeth Hummel.

“Andrò a comprarlo con lo zio! Lui è fantastico a scegliere cose spaventosissime!”

Burt e sua moglie risero mettendo gli ultimi bagagli per quei pochi giorni a Westerville.

“Attento a non trasformarti in un fantasmino però! O non ti troveremo più.” Scherzò suo padre ingranando la marcia.

Dopo un paio di ore arrivarono davanti alla casa del fratello di Elizabeth che li stava aspettando a braccia aperte.

“Ciao zio!” Urlò Kurt saltandogli in braccio. “zio, vero che ossiamo fare 'dolcetto-scherzetto' assieme, vero?? Ti prego! Ti prego! Ti prego!” Urlò Kurt saltellando felice e tornando con i piedi a terra.

“Solo se facciamo i bravi però.” Annuì suo zio sorridendo. “Ascolta Kurt, proprio oggi è arrivata una famiglia da Parigi, hanno un bambino della tua età, che ne dici se ci vai a parlare?”

Kurt corrucciò la fronte “io non piaccio a nessuno, non mi vorrà neanche parlare assieme.”

“Tu provaci, magari si sente solo.” Elizabeth fissò il giardinetto della casa all'altro lato della strada.

“Va bene.” Mormorò Kurt alzando lo sguardo dai propri piedi.

“Guarda che è uscito adesso” sorrise Elizabeth mettendo una mano sulla spalla a suo figlio “vuoi che ti accompagni a conoscere il bambino?” Gli chiese dolcemente.

“Ce la faccio da solo.” Annuì Kurt alzando le spalle. Alzò il mento verso suo padre. “Allora vado?”

Burt fissò sua moglie che rise “Il mio bambino può avere un po' di libertà, o no? Dai che magari la sera di Halloween la passi con qualcuno.” Sorrise dolcemente.

Kurt prese un bel respiro e attraversò il vialetto, aveva un piccolo nodo in gola, aveva paura che il bambino lo avrebbe respinto, come tutti gli altri bambini con cui aveva provato a fare amicizia.

 

“Ciao” una voce sottile lo svegliò dai suoi pensieri. Sebastian alzò il capo e vide un paio di occhi chiari fissarlo “scusa se ti disturbo … ma … ciao.” Lo sentì ripetere.

“Ciao” lo salutò tornando a fissare i pochi giochi che aveva sul prato.

“Posso sedermi qui con te?” Il bambino continuò a parlare.

Sebastian annuì senza dire una parola. “Se proprio ci tieni …” Alzò le spalle “Come ti chiami?”

“Kurt Hummel.” Gli porse la sua manina sorridendo e mostrandogli dei piccoli dentini bianchi come il latte “e tu?”

“Sebastian Smythe …” rimase zitto e fermo vedendo l'altro bambino in piedi “siediti vicino a me. Mi sento solo.” Abbassò lo sguardo verso i propri piedi.

“Come mai?” Chiese Kurt sedendosi a gambe incrociate accanto al bambino con gli occhi verdi.

“Mi sono trasferito con i miei da poco, non ho nessuno con cui parlare.” Sebastian alzò le spalle.

“Se vuoi ci sono io.” Kurt alzò le spalle “anche io sono solo, a nessuno piace la mia compagnia.”

A Sebastian brillarono gli occhi. “Vuoi essere mio amico quindi?”

 

Quel pomeriggio Kurt giocò e chiacchierò con il suo nuovo amichetto, era felice perchè Sebastian parlava francese, era simpatico e conosceva tante cose che lui non aveva mai visto.

Come la Tour Eiffel, la Senna, il museo del Louvre, tutte meraviglie che Kurt aveva visto solamente in foto sui vari giornali che sua mamma gli mostrava ogni tanto.

“E quindi di che ti travesti per Halloween?” Chiese Kurt eccitato “io gli anni passati mi sono travestito da Lama, da zucca e” arrossì “stregatto.” Arricciò il nasino in maniera dolce.

Sebastian corrucciò la fronte. “Halloween? Che cos'è?” Scosse il capo “In Francia non esiste questa … festa, perchè è una festa, vero?” Domandò curioso.

“Oh sì! È una festa incredibile. Ci si traveste in ogni modo, chi da fantasma, chi da vampiro, chi da mostro … io ho sempre preferito fare qualcosa di particolare, anche perchè nessuno mi invitava a fare dolcetto-scherzetto.” Alzò le spalle “così mi arrangio sempre nel fare il travestimento e anche ad andare di casa in casa a chiedere dolcetti.”

“Oh.” Sebastian aprì le labbra a formare una piccola O “è come Carnevale, solo che in Francia ci si traveste da pirata, da tigre o anche da supereroe … l'anno scorso io mi sono travestito da Flash.”

“Quest'anno fai Halloween con me! È domani!” A Kurt brillarono gli occhi felice di aver trovato qualcuno con cui festeggiare la festa che più amava al mondo. “Però …” si mordicchiò il labbro inferiore pensieroso “io non ho ancora deciso da cosa vestirmi. Tu che idea avresti?”

Sebastian si fissò le manine “io non sono molto bravo a decidere. Mi piacerebbe qualche supereroe come Batman o Superman. Ma scommetto che a te non piacciono.”

Kurt gli si avvicinò ancor di più e gli prese una mano tra le sue “si prova tutto nella vita. È Halloween, la festa in cui tutti possiamo essere qualunque cosa. Me lo ha detto la mamma.” Kurt dicendo questo si inumidì il labbro inferiore “se ti fa felice, se ti piace. Facciamo i supereroi!”

“Davvero?” Sebastian spalancò le palpebre “ti conosco da oggi, ma tu sei il mio migliore amico!”
Kurt arrossì sentendosi scaldare da dentro. Era felice.

E forse per un anno poteva festeggiare una bella festa con un amico vero.



Grazie a tutti per chi fosse rimasto a leggere fino alla fine XD!
Io me ne vado quieta e silente per aver creato questo scempio!
Buon Halloween! **
  
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