Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Nami    31/10/2004    1 recensioni
Ci ho pensato su.. e ho deciso di fare questa ff. Si perchè per chi si sia interessato all'altra mia fic "La ricercata" questa è esattamente il suo seguito. Dopo undici anni Rufy e i suoi amici si sono trasferiti al villagiio Fusha. Ciascuno ha realizzato il suo sogno e finalmente anche Shank e Max fanno ritorno all'isola. Cosa succederà dunque questa volta? Beh.. Rufy & Co., Shank il rosso, Max e la loro figlia di dieci anni saranno alle prese con criminali che vogliono sottrare il tesoro di Gold Roger ritrovato da Rufy, diviso in fine con gli abitanti del villaggio.Ma naturalmente non sarà una storia di sola avventura. L'amore c'è sempre. Il resto lo lascio a voi. Buona lettura e mi rraccomando: GIUDICATE!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 44: Un messaggio importante



Non sentiva più le braccia. Aveva fatto progressi, riusciva a difendersi, aveva anche imparato ad attaccare.. ma quanta fatica.

- Sono stanca.. -

- Devi continuare! Se vuoi diventare una spadaccina, devi imparare a resistere alla stanchezza! -

Non era abituata.

- Però.. -

- Avanti! Riprova ad attaccarmi! -

- Si, un momento! -

- Va bene, allora lo farò io! -

E le corse incontro. Di riflesso sollevò la spada e bloccò la sua. Ripresero a duellare. Perchè la trattava così? Prima non era neanche d'accordo..

- Ricordati! Non abbassare la guardia! -

- S-si.. -

Ma una mossa sbagliata la costrinse a cadere pesantemente per terra.

- Ahi.. -

Una storta alla caviglia.

- Che male, dev'essersi slogata.. -

Massaggiava il piede lentamente, cercando di muoverlo.

- Devo riposare un attimo! -

- Il tuo avversario non ti concederà il tempo di rilassarti! -

Purtroppo lo sapeva.

- Alzati! -

Quasi glielo ordinò.

- Ok! -

Con fatica si sollevò, mentre Zoro si offrì di aiutarla.

- Lasciami! Ce la faccio! -

Disse scansandolo. Tornò lentamente in piedi e gli puntò la spada sulla gola.

- Forza, riprendiamo! -

Così, l'allenamento proseguì fra un clangore e l'altro, finchè sfinita, non cedette del tutto. Non era più in grado di muoversi ormai, erano quattro ore che si esercitava. Zoro le scagliò la spada contro, Ania si scansò di colpo schivando la lama che le sfiorò la maglietta a pelo, ma una fitta lancinante le colpì la caviglia, costringendola a cadere sul ponte di legno.

- AH! -

- ANIA! -

Lasciò cadere la spada per terra, come se fosse fatta di plastica. Un tempo non ne sarebbe mai stato capace, ma da quando c'era Ania, lei era più importante di qualunque spada da collezione.

- Stai bene? -

Non riusciva a rialzarsi.

- E' che.. sono stanca! -

- Scusami! -

Era solo colpa sua.

- Perdonami Ania! -

Il suo dolce piede. Era stato lui a procurarle quel dolore. La strinse a sè. Non sapeva per quale motivo aveva continuato ad allenarla a quel modo, come un insegnante severo.. tutto quello lo faceva per lei, su questo ne era sicuro. L'aveva vista così piena di volontà, così desiderosa di combattere.. e forse, per paura di poterla perdere in battaglia, aveva voluto addestrarla al meglio.

- Non è niente! -

- Vieni, devi medicarti! Poi ci facciamo una bella doccia, vuoi? -

- Ok! -

Sorreggendola, la riportò in piedi e senza nemmeno rifoderare le sue spade, l'accompagnò in cabina.

Sul Vento dell'Est regnava una dolce tranquillità. Unica nel suo genere. Quel galeone era sempre popolato dall'allegria, frenesia a vitalità. In quel momento invece, appariva come una nave deserta.
Lui si guardava intorno fumando la terza sigaretta consecutiva. I suoi occhi si appoggiarono sul mare e intento a riflettere quasi masticò il mozzicone fra i denti.

- Oh Ania, mia dolce sirena! Spero che tu sia sana e salva! -

La sua preoccupazione per lei era forte sin dal momento in cui quei meravigliosi occhi scuri scomparvero dalla sua visuale.

- Zoro! Proteggila sempre! Non abbandonarla mai, ovunque vi troviate! Non deludermi amico mio.. -

Sapeva che il suo sentimento era solo destinato a soffocarlo. Ania aveva fatto la sua scelta, da tanto tempo ormai. Nami.. per un momento gli tornò in mente quel giorno non molto lontano in cui finalmente, dopo peripezie e pericoli, il mitico tesoro di Gold D. Roger entrò nelle loro mani. I loro sogni si erano avverati, il viaggio era finito. Eppure, nonostante la totale paura di perdere i propri compagni, erano ancora li, tutti insieme, certo non al completo. Ma almeno erano felici.. prima che Charas rovinasse ogni cosa. Quel giorno, quando salparono dall'isola Raften, l'ultima pericolosissima tappa della Rotta Maggiore, aveva rivelato i suoi sentimenti alla giovane navigatrice. Lei stava già con il re dei pirati e lui non lo sapeva.

- Nami, ti amo! -

Confessò con il cuore palpitante in gola.

- E tu? -

Temeva, sentiva che mai la cartografa gli avrebbe detto "anch'io".

- Sanji, mi dispiace! -

Iniziò così la sua risposta.

- Io ti voglio bene, lo sai! Ma il mio cuore l'ho già donato a Rufy! -

Quale dolore.

- Lo so che sono importante per te.. ma sono davvero io quella che desideri più di chiunque altro? -

- Io.. penso di si.. -

- Io invece, non ti credo affatto! -

Quello non era vero amore.

- E' Ania quella che vorresti, non è così? -

- Che c'entra Ania adesso? -

- C'entra! -

Gli sorrise.

- Lei non c'è da tempo, ma tu.. l'hai amata davvero in quel periodo! -

Era così.

- Mi manca.. -

- Manca a tutti noi! Ma anche se lei fosse qui, credi che ti avrebbe ricambiato? -

- No! -

Rispose dunque.

- No, lei.. è innamorata di un altro! -

Zoro.

- Però tu l'ami vero? Come puoi quindi, pensare di potermi sostituire a lei? -

- Ma io.. tu Nami mi piaci moltissimo! -

- Lo so! Sono sempre stata la tua preferita! Fin dal primo momento che mi hai vista al Baratie! Però, quello che provi per me, non è amore! Solo affetto! -

E ancora una volta, il suo cuore di uomo forte e innamorato, si spezzò a metà.


Però, le parole di Nami, in fondo erano reali. Se n'era reso conto nel momento in cui aveva visto Ania comparire sulla soglia della locanda.

- Ormai devo arrendermi all'evidenza! -

Nami apparteneva a Rufy, Ania a Zoro. Usop aveva un rapporto a distanza con una certa Kaia.. solo lui era solo.

Tremava. Non sapeva se per la paura, la felicità, o la gioia di trovarsi fra le sue braccia.

- Non lasciarmi! -

Lo implorò.

- Stai tranquilla, ti sarò sempre accanto! E' questo quello che fa un marito, no? -

- Shank, ti amo! -

- Anch'io ti amo piccola! -

- No, io.. -

Si sollevò dal suo petto caldo.

- Io ti amo davvero! Ti amo tantissimo! -

- Si, lo so! -

La guardava con un bellissimo sorriso.

- Sicuro? -

- Max, cosa ti prende? Pensavo che ti fossi tranquillizzata.. lo so che è dura, ma devi rilassarti tesoro mio! Dai! -

- E' che io.. io ti amo.. -

- Si, l'hai già detto! Lo so che mi ami, non devi preoccuparti! -

- Ti amo, ma lo sai quanto? -

- Da morire! -

Proprio come lui.

- Già! E' così! Non scordarlo mai! -

- Non lo farò! Ora perchè non riposi un pò? Fra il matrimonio e la nostra piccola.. sei molto sotto stress.. -

- Non ci riuscirei.. -

Era così piena di sentimenti mischiati fra loro.

- Si che ci riesci, devi solo sdraiarti e chiudere gli occhietti! -

Desiderava guardarla dormire.

- Ma io.. -

- Ssst! Basta parlare! Fallo per me! Prova a dormire! In questi giorni, avrai dormito una notte soltanto.. -

- Va bene ci provo! -

Il sonno era molto pesante. Si faceva sentire. Forse aveva paura di addormentarsi.. e di abbandonare Ennie con il pensiero.

- Ma tu resti ancora qui? -

Non poteva abbandonarsi al mondo dei sogni senza il suo tocco, senza il suo respiro.

- Certo amor mio! Resto finchè hai bisogno di me! -

La coccolava.

- Dormi! -

- Tu? -

- Io sto qui a vegliarti! -

- Hai una bella faccia stravolta.. -

- Faccio così spavento? -

Le rimboccò le coperte.

- No, sei bellissimo! -

- Tu sei un incanto, ma hai davvero bisogno di un buon riposo! -

- Mh.. allora non hai intenzione di dormire.. -

- Sono il capitano! Spetta a me controllare ogni cosa qui a bordo! -

Spiegò pensando che davvero cascava dalla stanchezza.

- Se mi addormentassi perderei la mia carica! Persino Ben non chiude mai occhio! -

- Capisco.. sei sempre in copetizione con lui eh? -

Rise.

- Chi, io? Assolutamente! -

- No, dici? -

- Già! Su, ora fai la nanna bambina! -

Le avrebbe tenuto compagnia per un pò, finchè non sarebbe entrata nella sua realtà mentale, perchè lo sapeva, avrebbe di sicuro perso ogni volontà e avrebbe permesso alle sue palpebre di coprirgli gli occhi stanchi, oscurando ogni cosa.


- Sapevo di trovarti qui! -

Esclamò entrando in cambusa..

- Ciao Nami! -

Divorava tutto senza fermarsi, senza avanzare nulla.

- Dove c'è da mangiare ci sei anche tu! Ormai so sempre dove trovarti! -

- Eh! -

Voleva portare a termine quel discorso.. che prima dell'attacco al villaggio, li aveva fatti litigare.

- Ascolta.. mi piacerebbe.. continuare a parlare.. di quel fatto.. -

- Coscia? Ciomp! Ciomp! -

- Sai.. quando abbiamo.. litigato.. prima del disastro.. -

- Ah! Non è niente, storia passata! -

Per lui si era risolta così, gli bastava averla accanto.

- No Rufy.. per me non lo è! -

Si ripugnava per come lo aveva trattato. Non poteva più nemmeno guardarsi allo specchio.

- E perchè? -

- Se smetti un attimo di mangiare te lo dico! Sto cercando di parlarti di una cosa importante, smettila di rimpinzarti! -

Come faceva a mangiare in un momento simile, proprio non se lo spiegava. Del resto quello era Rufy.

- Ok! Ti ascolto! -

E sospese il suo pranzo mentre con la coda dell'occhio, fissava incessantemente la sua carne.

- Vedi.. l'altra volta ti sei arrabbiato perchè.. sostenevi che mi vergogno di te! -

Ma non era affatto così.

- Nami, lasciamo perdere! L'ho capito, non lo fai per cattiveria! Mi rendo conto che sono strano, ho dei modi di fare molto goffi, a volte non comprendo nemmeno le cose più semplici e in fine, provoco sempre guai! Insomma, sono molto imbarazzante! -

Ormai si era arreso all'evidenza.

- Se ti crea tanti problemi stare con me in pubblico, non c'è problema! Mi va bene così! L'importante è che quando ci troviamo da soli, senza nessuno, tu mi dimostri il tuo affetto per me! -

Affetto. Lei provava molto di più.

- Rufy, stai sbagliando! Io non mi vergogno di te! -

Come poteva?

- Al contrario, sono fiera di mostrarti alla gente! -

Il re dei pirati, il ragazzo più straordinario della terra.

- Ah si? -

- Si! Il problema sono io! Non tu! -

Lei con le sue paranoie da sciocca ragazzina.

- E' forse perchè sei più grande di me? -

- Non conta nulla Rufy, è solo un anno! Che vuoi che mi importi? Non ho mai tenuto conto della nostra età! E poi ormai, siamo entrambi maggiorenni! -

Un uomo e una donna. A tutti gli effetti.

- Si.. e allora? Cos'è che ti tormenta Nami? Quando qualcuno ti chiede se sono il tuo ragazzo.. cominci a balbettare.. e alla fine neghi l'evidenza! Oppure scappi, come hai fatto con Ania! Perchè? Se non sono io il problema.. forse non mi ami abbastanza? -

O magari non lo amava per niente.

- Non è neanche questo il problema! Quando abbiamo terminato la nostra avventura per mare.. ho promesso che sarei sempre stata con te, ricordi? Dopotutto, avevamo deciso così: di metterci insieme soltanto alla fine di tutto! -

I loro sentimenti erano fioriti molto tempo prima, ma dovevano occuparsi solo dei loro sogni.

- Già.. -

- Vedi, avevo diciotto anni quando ho scelto di stare con te.. e ne ho compiuti diciannove da poco.. -

Un'età molto giovane.

- La verità è che ho paura. Sempre. Ho paura di non essere all'altezza di una storia così seria.. non perchè non mi piaci, al contrario! Lo sai che sono innamoratissima di te.. è che io.. ecco.. -

- Ti senti insicura! -

- E' così! -

- Nami, anch'io ho la tua stessa paura! Ma non reagisco così! Capisco che sia imbarazzante baciarmi davanti a tutti e non ti costringerò mai a farlo se non vuoi! Voglio solo.. che tu mi stia vicino, senza abbandonarmi quando qualcuno vuole sapere cosa c'è fra di noi! -

Nessuno li avrebbe giudicati.

- Ormai è normale avere una storia! Guarda Ania e Zoro! Anche se so che in realtà hanno le nostre preoccupazioni, si sostengono l'un l'altro! Stanno insieme e non hanno paura di dimostrarlo! -

Doveva riuscirci anche lei.

- Non c'è altro Nami? -

- No! Perdonami se ti ho fatto soffrire! -

- Ti amo! Lo sai, vero? -

- Certo! Ti prometto che d'ora in poi non scapperò più! -

O affrontare la paura, o perdere il ragazzo che amava.
Preferiva di gran lunga la prima scelta.

- Come va? Fa ancora male? -

- Un pò, ma che vuoi che sia una storta! -

Purtroppo, la sua esperienza nel campo della medicina, le suggeriva di restare immobile.

- Lo so, anche il gonfiore non sembra serio, ma devi riguardarti! -

- Si! -

- Fa vedere! -

Le afferrò delicatamente il piede e con dei dolci movimenti della mano, le massaggiò quella caviglia sottile che sapeva, si era stortata per colpa sua.

- Ah, è ora di pranzo! -

- Adesso.. voglio che riposi un attimo! -

I crampi della fame, avrebbero aspettato.

- Come vanno i tuoi muscoli? -

- I miei benissimo! I tuoi piuttosto.. -

Non era sicura che il giorno a seguire avrebbe potuto riprendere in mano una spada.

- Non male.. ma non mi sono mai stancata tanto! -

- Beh, chi importante vuole diventare, un pò deve soffrire! -

- Ma sentilo! -

Quante fatiche aveva dovuto passare lui, prima di realizzare il suo obiettivo.

- Comunque, sei davvero bravissima! Per essere la prima lezione, sai maneggiare la spada in maniera perfetta! -

- Come no! -

- Dico sul serio! -

Ricordava la prima volta che impugnò una spada vera. Il suo peso l'aveva spalmato al suolo, facendogli sanguinare il naso. E' tutto molto più complicato per un bambino di dieci anni.

- Tutto sommato è stato divertente! -

Disse.

- Cosa? La mia caduta? -

- No, parlavo dell'addestramento! -

- Ah! -

Non le piaceva essere presa in giro, neanche da lui.

- E' la prima volta che impersono il ruolo di maestro! Devo ammettere che è una sensazione strana! -

- Perchè strana? -

- Perchè mi basta chiudere gli occhi per rivedere il mio passato. Quei giorni in cui ero ancora un bambino incapace nel mestiere, il padre di Kuina, era il mio maestro! Mi ha insegnato tutto! Ricordo che ci sedevamo spesso in riva al laghetto e ascoltavo affascinato le lezioni su come usare davvero una spada! -

Non conosceva questo lato della sua vita. In fin dei conti, non sapeva proprio niente di lui, eppure le sembrava di conoscerlo dalla più tenera età. Erano in sintonia, c'era affinità fra di loro. Certamente Zoro, non sarebbe mai riuscito a lasciarsi andare così con qualcuno che non fosse Ania.

- Sembra ieri, ma è passato tanto di quel tempo.. mi pare incredibile che ora tocchi a me, insegnare! -

- Sei la persona più appropriata per farlo! Non dimenticare che sei lo spadaccino numero uno al mondo! -

- Già.. l'alievo ha superato il maestro! -

Lui, n'era orgoglioso.

- Voglio mostrarti una cosa, aspetta qui! -

Chissà di cosa si trattava, in ogni caso era presa dalla curiosità. Sembrava essere qualcosa di veramente importante, i suoi occhi avevano brillato, si. Come un diamante al sole. Fece ritorno in cabina con un foglio piegato in quattro. Apparentemente, sembrava una lettera.

- Cos'è? -

- Leggi! Me l'ha spedita il mio maestro un paio di mesi fa! -

Lentamente riportò il foglio alla sua dimensione e attentamente si perse in quelle parole piene di sentimenti.

Caro Zoro.
Probabilmente saprai già il motivo per cui ti ho spedito questa lettera, ma in ogni caso, lascia che te lo dica, mentre le lacrime sgorgano dai miei occhi.
Sono terribilmente commosso e orgoglioso di te. Ti sei impegnato tanto in questi lunghi anni, sei migliorato sempe di più, con grande forza di determinazione, di giorno in giorno. Senza mollare mai, senza dimenticare per un attimo la promessa fatta alla mia cara figlia, la mia povera Kuina. Spesso mi chiedo: cosa sarebbe successo se quel lontano giorno di nove anni fa, non fosse scivolata da quel gradino? Dove sarebbe adesso e soprattutto chi sarebbe, se non fosse stata così sbadata?
Sicuramente, non sarebbe al tuo livello. Lo so, tu non hai mai tenuto conto del suo sesso. Ricordo ancora le tue parola: Uomo o donna che differenza fa? Mi colpirono moltissimo, nel più profondo, ma purtroppo sapevo che non era possibile. No, Zoro, Kuina sarebbe diventata forse la più forte fra le donne, amava le spade. Avrebbe potuto giungere molto lontano. Ma una donna non potrà mai eguagliare la forza di un uomo. E' così che vanno le cose, lo so, fa soffrire, Kuina non l'aveva accettato. In fondo, tu sai, è finita com'è finita. E' morta. Eppure, tu mi hai dato la forza di continuare. A undici anni ti sei presentato in palestra, quando hai versato tutte quelle lacrime che, mi ricordo ancora, si erano impregnate nel parquet rendendolo umido. Mi hai pregato di aiutarti, di renderti migliore, anche per lei. Mi hai incoraggiato, mi hai rimesso in piedi nonostante il dolore per la perdita della mia adorata figlia fosse così lacerante da non lasciarmi nemmeno respirare.
Per otto anni, tu mi sei stato accanto. Se sei diventato il migliore, se sei giunto dove volevi, se hai tagliato il traguardo che tanto bramavi per entrambi, è stato solo grazie alle tue forze. Io ti ho soltanto dato le basi per farlo. Da quando te ne sei andato, la vita è diventata solamente tua. Sei lo spadaccino più forte del mondo, come tu e Kuina volevate. Te lo sei meritato.
Non posso fare altro che piangere per la gioia e sperare che un giorno tu verrai a trovarmi con la tua ragazza. Sono proprio curioso di incontrarla, sai? Me ne hai parlato in un tale modo.. quando ho letto le tue parole pensavo: questo è davvero il mio ragazzo? Eh si. Zoro si è innamorato. Un amore grandissimo, l'unico che capita una sola volta nella vita.
Ti faccio i miei più sentiti auguri per il futuro e ti mando un forte abbraccio.
A presto ragazzo mio.
Con affetto,
Il tuo maestro.


Per tutto il tempo non aveva fatto altro che guardarla. Così, si accorse immediatamente che stava piangendo. Gli venne spontaneo sorridere.

- Ehi, hai la lacrima facile! -

Le disse divertito asciugando le sue guancie calde.

- Scusa! -

Non si era resa conto che il suo volto era bagnato dalle lacrime.

- E' che.. è una lettera così commuovente.. -

Doveva avergli voluto molto bene.

- Zoro, questo messaggio è molto importante per te! Lo sai cosa voleva dire in verità, vero? -

- Cosa? -

- Che per lui, sei stato un figlio! Il figlio che è riuscito a colmare il vuoto della sua Kuina! -

Sorrise e annuì, prima di baciarle la fronte e di stringerla al suo petto.

- Non sapevo che gli avessi parlato anche di me! -

- Gli ho spedito una lettera poco dopo la tua partenza. Ero abbattuto.. e ho pensato di fargli sapere i miei sentimenti, perchè anche lui, è stato un padre per me! -

Lo sapeva.

- Grazie! -

- Per cosa? -

- Per non avermi dimenticata! -

Dimenticare Ania. Nell'ultimo anno aveva vissuto e combattuto soltanto per lei, quasi voltando le spalle a Kuina. Anche se ci avesse provato, certamente non sarebbe mai riuscito, a scordarsi di lei.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Nami