—friendship for first. ♥

—better than me. ♥


 

Rika guardò Aki e Ichinose che si tenevano mano nella mano, contenti.
Era passato un anno dal football frontier international, e alla fine i due ragazzi si erano dichiarati, per somma tristezza della ragazza dai capelli azzurri. Lei aveva sempre saputo che Kazuya amava la Kino, e lo capiva, eccome se lo capiva.
Aki era bella, intelligente, testarda, razionale, brava a cucinare, a stendere il bucato, insomma la superava quasi in tutto, se non fosse che l’Urabe era migliore di lei a cucinare e a giocare a calcio, poiché la verde non sapeva giocarci.
Eppure, nonostante tutto, lui aveva scelto lei, perché nonostante queste sue due qualità in più di lei, oltre non sapeva fare, purtroppo, e se ne pentiva.
Lei era solo una ragazzina viziata, tonta, chiacchierona, che aveva continui isterismi.
Quando i due si erano fidanzati, aveva solamente detto un "auguri, sono contentissima per voi", e loro avevano fatto la faccia dispiaciuta, che significava a dire che erano tristi per lei.
«Oh, ma non vi preoccupate per me, ho capito che la mia per Ichinose era solamente una cottarella, dunque tutto passato!» aveva sorriso falsamente, ed era andata avanti, perché una delle cose che riusciva meglio a fare era essere coraggiosa. 
La Raimon una volta al mese si riuniva per stare insieme, visto che tutto sommato erano stati una squadra unita, e tutti ovviamente volevano incontrarsi.
E Rika da poco aveva incominciato a vedersi con gli altri, siccome i primi mesi del fidanzamento tra Aki e Ichinose erano stati estenuanti per lei; non riusciva a sopportarli insieme, ma poi ci si abituò.
Diventò addirittura amica di Kino, e ricominciò a parlare con Ichinose.
Ma solo una persona la capiva veramente bene, e questa era Touko, la sua migliore amica, che ogni volta esclamava che nei suoi occhi, mentre guardava Kazuya, vi era un luccichio, che diceva, non riusciva mai a vedere negli occhi della fidanzata del ragazzo.
Eppure il suo amore invece di sparire aveva incominciato a rafforzarsi ancora di più, desiderando di poterlo almeno baciare solo una volta. Una soltanto. 
Era un anno e mezzo che gli piaceva, lo amava, e tutto quel suo amore non veniva neanche un poco ricambiato; Rika fissò Aki e Ichinose che avevano incominciato a litigare, e lei piangeva e piangeva, senza più fermarsi. Le lanciò uno sguardo arrabbiato e corse, senza essere seguita da nessuno.
La ragazza dai capelli turchesi la fissò, abbassando lo sguardo. Ichinose si avvicinò chiedendole se potevano parlare, e si allontanarono dal gruppo, andando in un parchetto lì vicino.
«Rika, ti dovrei parlare di una cosa importante.»
«Dimmi, Ichinose-kun.» si sforzò di sorridere la ragazza.
«Oh, diamine, è che non riesco a dirti questa cosa...» si avvicinò a lei, poiché erano seduti su una panchina di legno.
«Spero che non mi picchierai, per quello che sto per fare ora.» la baciò, e l’Urabe ricambiò impacciatamente. Era il suo primo bacio, e si vergognava, visto che aveva quindici anni compiuti.


«Ti voglio bene Rika. Sei la persona che tutti vorrebbero come amica.» sorrise, e Rika pianse. Ma questa volta non erano lacrime di tristezza, ma
di gioia.
 

... perché Aki poteva essere intelligente, tutto-fare, carina o altro, ma non aveva fatto conto che Rika era eccentrica, simpatica, amichevole, e quando amava qualcuno lo faceva con tutta se stessa.