Il mio nome è Tommaso Berardi e sono un Carabiniere. Vi direte cosa c'è di strano? Tutto. Vi risponderò io. Mio padre era un Commissario di Polizia ed era soprattutto un uomo innamorato. Amava la donna che si è trovata a farmi da madre più di se stesso ed è per questo che io sono qui, e lei pure. Dove è finita mia madre? Ah bella domanda..io non lo so.. mi ha lasciato con papà per l'ultima volta il 9 Agosto di tanti anni fa, ancora non avevo iniziato nemmeno le scuole. Mia madre si chiama Camilla e fa, o meglio faceva la professoressa di Lettere a Torino. Ha lasciato il lavoro la mattina stessa in cui mio padre ci ha lasciati. Perché, dovete saperlo, mio papà aveva l'abitudine di sostare davanti alla scuola della mamma tutte le mattine, anche se lei non lo sapeva. Si sentiva tranquillo, diceva, se poteva vederla entrare ed uscire dal lavoro al sicuro. Quella disgraziata mattina in cui, durante una manifestazione per il diritto allo studio, alcuni...scusate..non so come chiamarli, alcuni imbecilli, assaltarono la scuola con spranghe e mazze mio padre era li. La vide svoltare l'angolo ignara di tutto, la vide finire circondata dai facinorosi ed intervenì, perchè lui era cosi...era un Uomo. Quei pezzenti, ora adulti, ancora si ricordano di chi era mio padre perchè nè presero tante e quante..fin quando la mamma non fu al riparo,piangente e tremante, a gridare il suo nome quando cadde colpito dalla prima spranga. Se ne andarono dopo un pò lasciandolo sull'asfalto...tra i singhiozzi disperati di mia madre. E se oggi io sono vivo è grazie alla forza di lei, proprio lei, che non ha mai smesso di ricordare mio padre, di amarlo, anche dove è adesso. Quindi, studenti.. è da figlio che vi chiedo di non dare ad altri figli un simile dolore.. e ricordatevi..quando cade la visiera del casco dietro ci sono i vostri parenti, o potrebbero esserci. Fate la pace, non la guerra. 
Il Maresciallo Berardi scese dal palco, era il 4 novembre e non sembrava passato nemmeno un giorno.