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Autore: itsRori    02/11/2013    3 recensioni
《Ti amo.》 rispose lei sorridendo lasciandogli un dolce bacio sulle labbra prima di vederlo correre verso il gate d'imbarco.
Sorrise passandosi un dito sulle labbra.
Le labbra sulle quali lui aveva detto la più assoluta delle verità e lei non poteva essere più felice di questo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Max George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti erano sicuri che Nina non sarebbe riuscita a superare altro tempo lontana da lui e neanche lei era sicura di reggere ancora migliaia di chilomentri lontana da lui.
Tutti erano sicuri che lei lo avrebbe lasciato perché la loro relazione era basata sullo scambio di messaggi da parti opposte del globo ed una vana e rapida visita alla fine di ogni tour.
Tutti erano sicuri che lei sarebbe riuscita a trovare un ragazzo che si trovasse più vicino a lei e che sapesse amarla regalandole fiori ogni giorno e cioccolatini a san valentino.
Tutti erano convinti che Nina Agdal sarebbe finalmente riuscita a placare quella sensazione di vuoto ed impotenza che portava nel cuore da troppo,troppo tempo.
Come ogni mattina,Nina,si alzava alle 10:30,pronta per collegarsi con le varie interviste in cui partecipava Max,l'amore della sua vita.
Ogni volta che lo guardava sentiva un tuffo al cuore,sapeva su cos'era basata la loro relazione ma lei sperava che un giorno dalle labbra di lui sarebbe uscito quel "ti amo" che tanto aspettava.
I lunghi capelli biondi erano raccolti in una coda disordinata. Aveva l'abitudine di dormire con i capelli legati perché sapeva che a Max dava noia avere i capelli in faccia mentre si concede delle meritate ore di sonno per riprendere confidenza con il fusorario di Londra.
Si arricciava i capelli con un dito immaginando lui che gioca con le sue lunghe ciocche bionde sorridendo come un bambino a cui hanno appena regalato un giocattolo nuovissimo.
Max per lei perdeva la testa.
Gli mancavano le sue labbra costantemente idratate dal burrocacao alla camomilla o al the verde perché diceva che le ammorbidiva ed a lui piacevano le sue labbra. Morbide e carnose,a prova di morso,come diceva lei ridacchiando mentre lui stringeva fra i denti il suo labbro inferiore.
Gli mancavano i suoi capelli biondi quasi fatti apposta per essere arricciati dalle dita della sua mano destra con movimenti delicati,come lo era lei.
Gli mancavano i suoi occhi ipnotici,di quel colore marrone che assomigliava al caffè che,appena varcata la soglia di casa sua,lei gli preparava come a dirgli "ben tornato".
Gli mancavano le sue dimostrazioni di affetto.
Cercava sempre il modo di strappargli o un bacio o una carezza quando si vedevano dopo settimane ed a volte anche mesi e lui la accontentava vedendola felice.
Ma lui la amava,amava Nina Agdal come non aveva mai amato nessuna ragazza in vita sua. Lei era speciale e lui si riteneva fortunato ad averla al suo fianco,ma una parte di se lo costringeva a scappare,a nascondersi dall'amore non ricambiato che lui provava per lei.
Tutto ciò che faceva lo collegava a lei.
Ogni volta che entrava in palestra immaginava lei,sul tapis roullant,con indosso un paio di fuseaux neri dai bordi rosa ed una sua maglia nera,con le cuffie ed un lettore mp3 stretto fra le mani mentre,a causa dell'elevato volume,"lost in the stereo" degli All Time Low rimbombava fino all'attrezzo accanto,i pesi.
Fonte primaria dell'allenamento del ragazzo.
Ogni volta che mangiava cinese ricordava lei,con le bacchette che non riusciva ad usare perché era troppo maldestra ed impaziente per comprenderne con calma l'utilizzo e sorrideva come un ebete al ricordo di quella sera al ristorante,il giorno prima della partenza per il tour in America.
Ogni volta che si preparava per dormire immaginava a come sarebbe stringerla fra le braccia mentre dorme inspirando profumo di calundula e frutti rossi dai suoi capelli.
Ogni volta che guardava la tv ricordava le serate in cui la chiamava per domandarle cosa stesse facendo e lei usava sempre la solita risposta "teen wolf,ovviamente."
Ridevano per la risposta tornando seri l'attimo dopo.
Si mancavano ma entrambi erano troppo codardi per dirselo.
Si amavano ma il coraggio per guardarsi negli occhi e dirsi quelle due semplici parole,non le trovavano mai.

Nina stava per addormentarsi quando due suoni di campanello e quattro colpi di nocche sulla porta attirarono la sua attenzione.
Era lui,lo riconosceva dal loro segnale segreto.
Ogni volta che lui la andava a trovare si faceva riconoscere così,era il suo modo di sentirsi unico.
Lei sorrise,era pronta a vederlo? Lei sarebbe sempre stata pronta per lui,qualsiasi cosa lui volesse fare. Pendeva dalle sue labbra.
Si alzò dal divano aprendo la porta.
Era lì,in tutto il suo splendire.
《ciao.》 la salutò con un sorriso smagliante mentre la guardava,lei era felice.
Felice perché poteva riaverlo con lei ancora per qualche giorno.
Felice perché non si sarebbe sentita sola a colazione mentre beveva un caffelatte con le brioche.
Felice perché poteva dormire abbracciata a lui e respirare il suo profumo,ogni giorno sempre diverso ma a lei sembrava sempre lo stesso perché apparteneva a lui. Profumo di Max,lo definiva lei.
《ciao.》 rispose mentre il ragazzo di fronte a lei la stringeva in un abbraccio,quasi soffocante.
Sapeva che le piacevano gli abbracci soffocanti,quelli che riempono il cuore dopo una mancanza.
Lei respirava a pieni polmoni il suo profumo e lui faceva lo stesso affondando il naso sull'attaccatura dei capelli di lei.
Si guardarono per un istante,sorridendosi.
I loro sguardi erano infuocati,ricchi di passione,ma quando lui le strinse i fianchi e posò le labbra sulle sue,l'ambiente fra di loro si rillassò,come se la lunga astinenza sessuale di entrambi fosse già stata colmata da quel semplice bacio.
"Devi scappare Max,lei non ti ama" continuava a ripetersi il ragazzo tenendo le labbra ancora incollate a quelle della ragazza. Per lui erano come una dipendenza.
"Smetto anzi di fumare ma non smetterò mai di baciarla" continuava a pensare mentre il bacio diventava più appassionato,quasi disperato. Doveva colmare un vuoto di due mesi e cinque giorni lontano dalle sue labbra,dal suo profumo,dai suoi occhi...da lei.
I suoi pensieri erano l'uno l'antitesi dell'altro.
Trovava cento motivi per andarsene,scappare lontano dalla fonte della sua autodistruzione ma riusciva poi a trovarne cento e uno per rimanere accanto a lei senza lasciarla mai scappare.
Aveva paura di vivere senza di lei.
Lei per lui rappresentava l'ossigeno in un mondo pieno di gas tossici in grado di uccidere.
Rappresentava la voglia di vivere ogni giorno con la speranza che poi non avrebbero più ricominciato questo circolo vizioso distanza/vicinanza che,ad insaputa di lui,distruggeva anche lei.
《Mi sei mancato.》disse lei,nascondendo il viso nel petto di lui,sussurrandolo quelle parole più a se stessa che al ragazzo.
Max sorrise lasciandole un bacio sulla fronte.
Sentiva il cuore più leggero dopo la confessione della ragazza.
Non sapeva se lui sarebbe riuscito a dirglielo ed aveva paura che,dicendoglielo dopo,sembrasse un modo per aggiungere qualche parola in più alla loro carente conversazione vocale.
Parlavano con i gesti,con gli sguardi,con le sensazioni che provavano in quel momento.
《Mi sei mancata anche tu.》glielo aveva detto,guardandola negli occhi.
La ragazza sentì le gambe sciogliersi mentre quello sguardo,puro e sincero,si rifletteva nei suoi occhi.

Erano già passati tre giorni e per Max era tempo di ripartire per le altre date del tour.
La felicità di Nina,così com'era arrivata,doveva già sparire.
《Torno presto piccola,manca solo una settimana.》 la rassicurò lui vedendo gli occhi di lei sempre più lucidi e le vene all'interno di essi sembravano infuocate.
Nina stava morendo dentro.
Lo stomaco le si stava attorcigliando.
Succedeva sempre quando lui partiva.
Era una cosa che non poteva controllare.
Sapere che sarà lontana da lui la fa stare male,le fa venire la nausea.
Si lasciò scappare delle lacrime anche se non voleva farsi vedere debole,non da lui.
Erano in aeroporto ed avevano appena chiamato il suo volo.
Max la guardò. Il suo volto era bagnato dalle lacrime e lui stava male vedendola così fragile e delicata,avrebbe voluto rinunciare al volo per stare ancora un po' con lei.
Le si avvicinò,baciandola.
Con quel bacio voleva farle sapere che,nonostante ci fosse un oceano a separarli,lui sarebbe sempre rimasto con lei.
《Ti amo.》 le disse con la bocca ancora premuta sulla sua.
Aveva trovato il coraggio di dirglielo ed era la scelta migliore che avesse fatto in vita sua.
Nina lo guardò. Non credeva di aver sentito davvero quelle parole,pensava che fosse tutta un'illusione.
Sorrise al ragazzo mentre lui continuava a ripetergli quelle due semplici lettere che lei attendeva da tempo.
《Ti amo.》 rispose lei sorridendo lasciandogli un dolce bacio sulle labbra prima di vederlo correre verso il gate d'imbarco.
Sorrise passandosi un dito sulle labbra.
Le labbra sulle quali lui aveva detto la più assoluta delle verità e lei non poteva essere più felice di questo.

  
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