she's a pretty girl
she's always falling down
and I think I just fell in love with her
but she won't ever remember... remember

Gin barcollava.
Barcollava, sì. Aveva bevuto troppo, di nuovo, ma non riusciva a rendersene conto.
Capiva soltanto che la stanza stava girando; ed era diventato tutto sfocato, chissà poi perché.
Neville la stava osservando.
Era pronto ad intervenire se le fosse successo qualcosa, ma non voleva disturbarla.
La vide aggrapparsi al divano per non cadere, e sorrise, intenerito dalla sua espressione confusa.
Ormai era così quasi tutte le sere. Gin beveva, per distrarsi: non voleva pensare a lui, ad Harry.
Neville sapeva che lei amava Harry, eppure non riusciva a smettere di desiderarla. Era carina, non bella. Era intelligente, non Hermione. Lui la amava così com'era, e l'avrebbe sempre amata.
Gin vide qualcosa muoversi, oltre alla stanza, con la coda dell'occhio. Voltò il capo, confusa: chi altri avrebbe potuto esserci, in Sala Comune, alle quattro del mattino?
«Neville!» esclamò, contenta, tendendo le braccia e allungandosi verso la poltrona dove lui era seduto.
Cadde in avanti.
«Ginny! Sta' attenta» sbottò lui, ridendo e accorrendo al suo fianco. Le spostò una ciocca dei suoi capelli rossi dal volto, sfiorandole la guancia.

and I can always find her
at the bottom of a plastic cup
drowning in drunk sincerity
a sad and lonely girl

«Cos'è successo?» chiese lei, ingenuamente.
Neville sorrise, aiutandola a rialzarsi.
«Hai di nuovo bevuto» sussurrò, aiutandola a sedersi su un divano, davanti al camino.
«Ah» rispose lei, seria. Aveva capito, se n'era resa conto. Il sorriso svanì dal volto di Neville nel notare il vuoto subentrato negli occhi di lei. Le passò un braccio intorno alle spalle, protettivo, fissando il fuoco scoppiettante.
La tenne più stretta quando gli occhi le si riempirono di lacrime.
«Non piangere, Ginny. Non piangere.»

quit crying your eyes out
quit crying your eyes out and baby come on
isn't there something familiar about me?
the past is only the future with the lights on
quit crying your eyes out baby

Lei si accoccolò sul suo petto. Neville le accarezzò i capelli, delicatamente.
«Ginny, tu devi sfogarti, ma non piangere, tu non devi piangere. Mai.»
«E neanche bere.»
«No, neanche bere.»
«Mi gira la testa.»
«Tranquilla, ci sono qua io.»
«Non ce la faccio più. Harry è innamorato di quella là. È inutile. Hermione e Ron sono stressanti, si confidano con me, e io non posso dire nulla... Mi sto tenendo tutto dentro. Non ce la faccio più.»
«Ginny... Io... Non dovrei essere io a dirtelo, che sono di parte. Ma... Forse dovresti passare oltre.»
Lei sollevò la testa, guardandolo negli occhi, confusa. Non riusciva bene a capire cosa volesse dire.
...E la stanza girava.

and she said «I think we're running out of alcohol
tonight I hate this fuckin' town
and all my best friends would be the death of me
but they won't ever remember... remember

«Odio tutto. Vorrei che fosse tutto più semplice, vorrei poter parlare liberamente, vorrei... Decidere quello che voglio fare o non fare da sola, tutto. Mi gira la testa.»
«Non ci pensare più.»
«Inizio a odiare Hogwarts. Non voglio più vivere qui.»
«Ci sono qua io, Ginny. Tranquilla.»
«Mi gira la testa.»
«Lo so.»

so please take me far away
before I melt into the ground
and all my words get used against me»
you sad and lonely girl

«Neville... Perché sei gentile con me?»
Lui esitò, trattenendosi dal guardarla negli occhi. Era ubriaca, in fondo, no? Non aveva nulla da perdere. Se lo sarebbe dimenticato. Sospirò, accarezzandole i capelli.
«Perché sei mia amica.»
«Grazie.»
Neville prese fiato, poi la buttò lì, come se nulla fosse.
«Ginny, ci vieni al Ballo del Ceppo con me?»

quit crying your eyes out
quit crying your eyes out and baby come on
isn't there something familiar about me?
the past is only the future with the lights on
quit crying your eyes out baby


[Baby Come On ~ +44]