Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Jane Diamond Black    02/11/2013    0 recensioni
Leah e Liam sono fratello e sorella normali che vivono una vita dura, tra una defunta madre e un padre violento. Liam se ne va per seguire i suoi sogni, poi torna per aiutare sua sorella ad allontanarsi dal padre. Leah, poi, si ritrova ad essere inseguita da 4 ragazzi che cercano in tutti i modi di rubarle il cuore. Chi di loro ci riuscirà? Chi riusicrà a farla innamorare?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mano di mio padre venne a contatto con la mia faccia, buttandomi sul pavimento della mia camera. E' ubriaco, che è molto comune come cosa. La mia guacia pizzica mentre sento il sangue accelerare, ma non è il peggiro colpo in volto che io abbia mai ricevuto da lui.

Quando ero più piccola, mio padre non era mai stato così quando c'era mamma. Mia madre è venuta a mancare 4 anni fa a causa di un tumore, io e mio fratello abbiamo sofferto molto per questo. Allora mio padre cominciò ad ubriacarsi, la sua scusa era che soffriva troppo per la sua perdita, aveva bisogno di sentirsi sollevato. In realtà, aveva solo bisogno di una consulenza. Negli ultimi 3 anni, mio padre tronava a casa ubriaca ogni sera, e finiva sempre per maltrattarmi e a volte anche violentarmi.

La cosa peggiore è che quando è morta, mio fratello cominciò la sua vita e non c'era per poter aiutarmi, ma non lo biasimo. Mio fratello è più grande di me di ben 2 anni, e quando mamma se n'è andata, lui ha provato ad andare ad X-Factor e ce l'ha fatta ma lui e i suoi 4 amici non vinsero. Poi ottenne l'opportunità della vita, hanno firmato un contratto e hanno iniziato a girare il mondo. Non ho mai conosciuto gli altri membri del gruppo e so anche che, il fatto che non sia tornato a casa e abbia portato i suoi amici, ha a che fare con nostro padre. In realtà non mi disturba il pensiero di non averli mai incontrati. Ho sentito che tutto quello che fanno è bere, usare ragazze, e hanno tanti tatuaggi che non sopporto. Non so come faccia mio fratello. Sì lui ha la sua giusta condivisione con i tatuaggi e il bere, ma lui non userebbe mai le ragazze, lo so per certo. Ora ha 19 anni, e quasi non lo vedo più. Ritorna una volta ogni tanto e sta con noi, ma è molto raro. Eravamo molto vicini quando eravamo più piccoli, inseparabili, andavamo insieme dovunque. Sa che nostro padre mi maltratta, ma non sa nient'altro. Così lascio che sia così perchè so che lo ucciderebbe.

Mio fratello è a casa ora poichè la loro band è nel loro periodo di pausa, ed è solo una questione di secondi prima che lui si precipiti ad aiutarmi. Mio padre spacca la bottiglia di birra contro il pavimento, facendo un forte baccano e a quel punto sento dei passi correre lungo il corridoio. Il piede di mio padre mi colpisce allo stomaco e mio fratello lo allontana da me.

"Liam.." piagnucolo mentre sussulto dal dolore lancinante del mio stomaco.

Liam prende mio padre e lo porta fuori dalla mia stanza, urlandogli addosso. Odio quando Liam sta a casa, se avesse solo lasciato che mio padre finisse, avrei sofferto di meno più tardi. Mi porto le ginocchia al petto e comincio a piangere mentre li sento urlarsi a vicenda.

"Papà! Smettila! Devi smetterla di farle male!" Liam gli urla in faccia e mio padre scoppia a ridere. 

"E' molto divertente vederla soffrire, Liam. Dovresti unirti anche tu!" dice ancora ridendo e sento Liam spingerlo al muro.

"Tu sei malato! Immagina cosa farebbe mamma se fosse quì!" Liam gli urla e sento una mano colpire la faccia di qualcuno, non so di chi sia.

"Non osare mai più parlarmi in questo modo" dice mio padre a bassa voce. Sento i suoi passi pesanti camminare lungo il corridoio poi la porta principare sbattere.

Deve aver colpito Liam, il mio stomaco si riempie di colpa, Liam non dovrebbe avere niente a che fare con tutto questo. Ora ho paura, so che mio padre tornerà e mi farà ancora più del male, spero solo che Liam non ci sia. Sento delle braccia avvolgermi e tirarmi su per poi cullarmi tra le sue braccia. Appoggio la testa contro il suo petto e piango. Poi la paura torna a colpirmi dall'immaginare mio padre che torna e fa del male a Liam. Mi rifiuto di lascrgli far del male di nuovo a mio fratello, non se lo merita.

"Leah, scusami" dice Liam mentre mi asciuga le lacrime e io scuoto la testa. 

"Liam devi andartene prima che lui tornie ti ammazzi" gli dico e lui ridacchia.

"Non mi farà del male" dice e io punto il mio sguardo sul suo

"Ti ha appena colpito Liam" gli ricordo ma lui scuote la testa

"Leah, credimi. Sono stato colpito molto più forte di così dai miei stessi compagni prima d'ora, non è un grosso problema. D'altro canto tu hai già un nuovo livido che si sta formando sulla tua guancia" mi dice mentre mi accarenza la guancia con il pollice.

"Non mi ha fatto così male come ha fatto altre volte" si irrigidisce alle mie parole e posa il suo sguardo 

"Andiamo a prenderci un gelato" dice di punto in bianco e io rido.

"Liam, sono le 11 di sera. Nessuno sarà aperto" puntualizzo e lui scuote la testa.

"Andiamo. Conosco un posto" dice aiutandomi.

Una delle migliori cose di mio fratello è che sa come farmi distrarre da certe cose.

Mi tolgo il pigiama e mi metto un paio di pantaloncini e una maglietta, e mi lego i capelli in una ciambella disordinata. Mi metto un po' di trucco per coprire il livido, sperando che nessuno lo noti. Vado in salone e Liam è seduto sul divano a guardare la tv. Qualunque cosa lui stia guardando ne è molto interessato e non si accorge nemmeno che sono in piedi all'entrata.

"Pronto?" chiedo e si gira verso di me.

"Ora assomigli molto alla mia sorellina" sorride e gli faccio la linguaccia.

Spegne la tv e ci dirigiamo verso la sua macchina. La macchina di mio padre non c'è, quindi non c'è nessuna possibilità che si sia nascosto fuori. Ci dirigiamo per prendere il gelato e non ho la più pallida idea di dove stiamo andando. Sono abbastanza sicura che anche Liam si sia perso.

"Ehi Leah?"

"Si Liam? gli chiedo mentre lui si guarda intorno continuando a guidare.

"Mi sono.." comincia a dire ma lo interrompo.

"Perso?" ride e scuote la testa.

"Forse giusto un po'" ammette mentre guarda le indicazioni stradali.

"Quindi mi stai dicendo che siamo persi a mezzanotte e non hai la più pallida idea di dove stiamo andando?" gli chiedo con una voce eccessivamente drammatica e lui scuote la testa, facendoci ridere entrambi.

Gli do le indicazioni per tornare alla strada principale e finiamo per andare al negozio locale a prendere il gelato. Entriamo nel parcheggio e non ci sono molte macchine, forse nessuno riconoscerà Liam. Prima di uscire dalla macchina, Liam prende un cappellino dal sedile posteriore e se lo mette in testa tirandosi su anche il capuccio.

Andiamo sul retro del negozio e prende due ciotole di gelato, il mio preferito, biscotti e crema, e il suo, doppio cioccolato fondente. Facciamo la coda per pagare e ad un tratto vedo una mano strattonare il cappellino di Liam. Lui si gira e un sorriso appare nel suo volto. Mi giro anche io e noto una ragazza di circa 15 anni con un loro album in mano e un pennarello.

"Potresti per piacere autografarmi questo?" gli chiede e lui annuisce.

Mentre lo autografa, io mi sento a disagio nei confronti di Liam e la ragazza punta il suo sguardo su di me.

"Chi è questa?" la ragazza gli chiede e Liam alza il suo sguardo su di me.

"Lei è una mia amica. Ti prego non dire a nessuno che siamo quì" la supplica e lei annuisce per poi andarsene.

Perchè non le ha detto che sono sua sorella? Rimango zitta mentre Liam paga il gelato per poi dirigersi verso la macchina. Non ci diciamo niente per la maggior parte del tragitto, non riuscivo più a rimanere zitta ancora per molto.

"Perchè non le hai detto che sono tua sorella?" gli chiedo e lui punta gli occhi sulla strada. Deglutisce, rivelando i muscoli del suo collo. Non dice una parola.

"Dimmelo ora" alzo il tono della voce e lui decide di guardarmi.

E' molto sorpreso del mio tono, non ho mai alzato il tono della voce con lui. Un senso di colpa riempie i suoi occhi e scuote la testa quando arriviamo a casa. Il mio cuore comincia a battere incontrollabilmente nel momento in cui noto che tutte le luci in casa sono accese, e una macchina molto familiare è parcheggiata nel viale.

Merda.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Jane Diamond Black