Ecco qui! Un altro crossover che coinvolge SG1 e The West Wing.

Questa volta qualche informazione sulla seconda serie: è ambientata nell'ala est della Casa Bianca, quella con la Sala Ovale. Racconta di intrecci politici e personali riguardanti lo stesso presidente e il suo staff. Jed Bartlett è proprio il presidente degli Stati Uniti d'America. Ha un'alta integrità morale e un grandioso senso dell'umorismo, per lui un'arma a doppio taglio.

“Signor Presidente, sono appena arrivati.”

“Oh bene, bene. Conta fino a cento e poi falli entrare.”

“Si Signore.”

La Signora Landingham sorrise e chiuse la porta dalla Sala Ovale dietro di sé.

Jed si sfregò le mani e si voltò: “Allora Charlie, tutto in ordine? I cuscini sono a posto? Le foto? Il divano? La scrivania? Ookay, perfetto. Siamo pronti.”

Charlie sorrise e gli disse: “Ha un scarpa slacciata, Signore.”

“Oh. Grazie Charlie.” Fece appena in tempo a finire di strigere i lacci che Dolores, dopo aver bussato, entrò.

“Signore, l'SG1” Bartlett alzò lo sguardo e vide il quartetto più strano che si potesse immaginare: un colonnello dell'Air Force ex pensionato, una scienziata/militare, un archeologo con le lenti degli occhiali più spesse delle sue e... ehi! Il primo alieno della sua vita!

“Grazie Signora Landingham.” Con un piccolo cenno della testa la segretaria e Charlie uscirono dalla stanza, lasciando L'SG1 e il Presidente degli Stati Uniti da soli. Jad fece un passo aventi e si fermo di fronte a Jack, vestito, come Sam, in alta uniforme.

“Allora, lei è... umh...”

“Colonnello Jack O'Neill, Signore. Con due 'l'.”

“È un piacere incontrarla. Dr. Den Jackson, vero?”

“Umh... vermente è Daniel, Signor Presidente. È un piacere conoscerla.” Disse stringendogli la mano.

Prima che Batlett potesse aprire nuovamento bocca Teal'c parlò: “Il mio nome e Teal'c, Presidente Bartlett, è un grande onore per me fare la conoscienza del leader dei Tau'ri.” Disse chinando il capo in segno di saluto.

“È un piacere. Lei è il Maggiore...”

“Carter, Signor Presidente, Maggiore Samantha Carter. È un piacere incontrarla.”

“Anche per me”. Wow, è molto più bella di come è nelle foto!

“Bene, sedetevi pure.” Indicando un divano.

“Sapete, ogni volta che leggo i vostri rapporti mi sembra di leggere i fumetti di mia figlia. Avete presente chessò... la Justice... League. Sì, la Justice League of America. Sono grandi, proprio come voi.” Disse con leggerezza indicando agli ospiti con una penna, d'oro con i brillantini? Uh-uh...

“Ho il permesso di parlare liberamente Signore?” Jed alzò un sopracciglio, si erano incontrati solo da un minuto è già abbandonavano le formalità? Sì, beh, come se potesse parlare lui...

“Certo.”

“Grazie. Sono felice che le piacciano i nostri rapporti visto quanto ci scocci scriverli Signore!” Jed, come Sam, si trattenne dal non ridere: aveva trovato qualcuno con un umorismo simile al suo!

“Fa un ottimo lavoro, Colonnello.”

“Grazie Signore!”

“Ora come tutti sapete – disse schiarendosi la gola e evitando di appoggiare le gambe sul tavolo – vi ho convocati per parlare dell'SGC. Il vicepresidente sta facendo pressioni per fa in modo che le cose al Comando cambino. Per ora quello che mi ha detto non mi ha fatto né caldo né freddo. Eppure, bisogna prendere una decisione e il Capo di Stato Maggiore, – indicò la porta accanto, che dava sull'ufficio di Leo – che vi è molto affezionato, ha deciso di convocarvi qui.” Osservò le reazioni sui loro visi: Carter e O'Neill erano del tutto privi di ogni emozione, così come dettava il rigido protocollo militare, ah sì... a proposito di quello... Si fece appunto mentale di parlar loro di una certa questione...

Daniel aveva alzato un sopracciglio e Teal'c era rimasto immobile da quando si era seduto. Si, una squadra decisamente strana, ma finchè funzionava...