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Autore: _Ginge_    02/11/2013    0 recensioni
"Chi sa se anche io riuscirò a sposarmi ed essere felice come è lei ora. Chi sa magari mi innamorerò di un chirurgo, o di un avvocato o magari di un architetto. Forse Wendy aveva ragione, dovrei provarci con Bob. Non ho nulla da perdere: era un bell’uomo, aveva un buon lavoro e abitava a Londra, magari era il passaporto per andarmene da casa dei miei."
La storia era già stata pubblicata sotto un nome diverso. Fa parte della serie "Ale&Des" dove tra le storie c'è già "la ragazza dei graffiti".
Buona Lettura a tutti!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Whitout you _Ale & Des_ '
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Capitolo 1

Grazie infinitamente per il BANNER: Sara_Scrive
 
 

Cosa c’era di male che passare del tempo seduta ad un tavolo di un qualsiasi bar di Parigi con la propria migliore amica dai tempi delle medie, dopo una lunghissima giornata di lavoro? Voi direte niente, se le vostra migliore amica non fosse Wendy Adams e se l’argomento non fosse l’accompagnatore che avrei dovuto avere per il matrimonio di mia sorella. 

-Sus, devi  trovare un accompagnatore per il matrimonio di tua sorella!- Mi strillò Wendy.

- Wendy, tesoro, mancano ancora 8 mesi. 8 lunghissimi mesi,al matrimonio di quei due egocentrici.

- Che vuoi che sia! OOOh.. Ora che ci penso ,ci sarebbe mio cugino Rich. No,aspetta è fidanzato. Eric! No , non fa per te. Ok,ci sono ..Bob!- Urlò lei tutta entusiasta.

- Wendy, chi è Bob?- Chiesi con estrema calma. Tutti ci stavano guardando. Proprio dentro un bar voleva trovarmi un possibile accompagnatore per un evento che sarebbe accaduto tra 8 mesi a cui non volevo neanche andare?

- Mio cugino! – Disse guardandomi come per dire: “ Dai mio cugino Bob!”, che io naturalmente non conoscevo.- Quello inglese. Alto, con i capelli castani.. laureato in architettura.. Non te lo ricordi? – Non faci in tempo a rispondere che una voce alle mie spalle intervienì.

- Quello di 30 anni? – Ecco che aveva fatto la sua entrata in scena Paul, il nostro migliore amico Gay.
Paul e Wendy, Wendy e Paul, il mio universo, il mio mondo.  Li conoscevo da quando avevo 14 anni, da quando avevo scoperto che cosa fosse uno  sbalzo di ormoni  a quando si scopre il significato delle famose farfalle nello stomaco.  Io e Wendy eravamo l’opposto fisicamente, mentre caratterialmente avevamo dei tratti simili. Io parigina al 101 per cento e con il sogno di trasferirsi a Londra, lei nata da genitori londinesi, e con il sogno di vivere per sempre a Parigi.  Entrambe siamo alte, io ho i capelli scuri e ondulati mentre lei biondi e lisci. Lei occhi verdi, io castani; io mi abbronzavo subito, lei ci metteva 20 anni. Paul, invece, era il classico ragazzo parigino che sognava di diventare il miglior stilista del mondo di abiti da sposa e non solo.

-Lui! – Esclamò tutta contenta Wendy.

- Ce li vedrei insieme.. Quando potremmo farli conoscere?- Alle sue parole alzai un sopracciglio.

- Scusate io sarei qui!! – Entrambi si girano verso di me e  mi guardarono sorpresi.

- Lo sappiamo, tesoro.

- Quanti avrebbe questo.. Bob? – Chiesi esasperata.

- 30 a febbraio. – Mi stanno prendendo per il culo? Io Ho 24 anni , non mi posso mettere con uno che è prossimo all’età del matrimonio!

- Avrebbe 30 anni? – Chiesi scioccata.

- Si! Comunque Pa, dovrebbe arrivare mercoledì a Parigi. Sai sabato c’è il matrimonio di Monique. 

- E’ perfetto! Ma ha invitato anche lui?

-Ha quanto pare. Non riesco a capirlo, non lo sopporta e lo invita al matrimonio. Valla a capire!
 
 

-Tesoro va tutto bene? –Mi chiese Sara, la moglie di mio padre. Sara era italiana e da dopo un anno dalla morta la mia mamma biologica lei aveva preso il suo posto. Sara  aveva visto crescere me e mia sorella, anche se all’inizio era stato difficile abituarsi a lei ,  faceva aventi e indietro per Genova. Solo un ’anno dopo che papà ce l’aveva fatta conoscere abbiamo capito il perché non stava più di una settimana a casa nostra: Papà era il suo amante. Esattamente il 23 dicembre di quell’anno era arrivata a casa nostra dicendo che aveva mollato il marito e la figlia di 8 anni, Denise, per stare con noi.

- Si mamma, va tutto bene. Credo.- Dissi sedendomi accanto a lei sul divano.

- Credo? – Disse lei con quella voce da : “ Sputa il rospo ragazza, ti conosco ricordatelo!”

- Paul e Wendy si sono messi in testa che devo trovare un ragazzo, perché non posso andare al matrimonio di mia sorella senza accompagnatore.

- Susan Amelia Durand sono sicura che troverai l’uomo della tua vita. Se non né oggi, magari è domani o chi lo sa magari lo potresti trovare proprio al matrimonio di tua sorella.- Sorrisi e l’abbracciai.- E poi al massimo digli di pagarti un gigolo!

- Mamma!

- Vatti a preparare. Stasera ci sono Luois e tua sorella a cena.- Disse alzandosi dal divano.

- Ma ci devo essere anche io per forza? –Se c’è una cosa che non sopportavo era proprio avere qui quei due a cena!

- Si Susan, ci devi essere anche te.
 


-Non lo so Sara. E’ difficile. – Iniziò mia sorella. Mia sorella non chiamava Sara “mamma” e non ho mai capito il perché. La considera sua nostra madre e non la chiama così. Mah!

- Julie, hai deciso di usare l’arancione per il colore dei fiori sia in chiesa che al ristorante, anche le damigelle devo essere di quel colore. – Arancione?? Basta, io quel giorno ho un impegno!

- Louis ti prego di qualcosa! Io non mi vesto di arancione! – Urlai a Louis , il santo che aveva deciso di sposare mia sorella.

- Sus,se tua sorella è felice.. – Disse senza degnarmi di uno sguardo, continuando a guardare la partita di calcio alla tv con mio padre.

- Comunque ho deciso di farmi fare una bouque tutto di girasoli. Che ne pensate?- Juliette tirò fuori dal suo quaderno con le foto e con i vari biglietti da visita del matrimonio e ci fece vedere un bellissimo bouquet con i girasoli.

- Stupendo!

- Se sei felice..- Dissi facendo il verso a Louis.
 

Bob
 
-Oh, ce l’avete fatta! – Urlò il ragazzo. Suppongo che fosse Paul, il ragazzo di cui mia cugina mi aveva parlato in macchina. –Tu devi essere Bob?

- Si … Piacere.. Tu, Paul? – il Ragazzo mi strinse la mano e annui.

- Lei invece è Susan, Susan lui è mio cugino Bob. – Disse mia cugina, presentandomi la ragazza seduta al tavolo del bar. Era a dir poco bella.Aveva i capelli lunghi scuri, un colore di pelle ambrato e aveva gli occhi dello stesso colore dei capelli.. Dei stupendi occhi color mistero.

- Piacere. – Disse lei timidamente e arrossì quando i nostri occhi si incrociarono.

-Il piacere è tutto mio.

- Visto Wendy? Tra loro c’è sintonia! E pensa se al matrimonio di Monique ballassero insieme e poi si innamorassero! Sarebbe fantastico! – Urlò eccitato Paul. Ma di chi stava parlando?

- Si Paul, hai ragione!

- Scusate, di chi state parlando?- Chiesi curioso.

- Emm.. Di noi..-Disse Susan, Indicando prima se stessa e poi me. Cosa? Mia cugina stava cercando di farmi accoppiare con qualcuna? Non che la cosa mi dispiaccia ma.. Non né il momento! Sapeva benissimo che la ferita di Bonnie era ancora aperta come una voragine nel mio cuore e, anche se stavo apprezzando ogni suo minimo sforzo, non era il momento.

- Come? Scusate io avrei deciso di..- Fui interrotto.

- Tu hai deciso niente! Bob hai quasi 30 anni e tra un po’ entrerai nell’età da matrimonio!

-Scusate ma io dovrei andare.- Disse Susan alzandosi.

-Ma Sus sei arrivata ora!!

-Lo so , ma mi sono stufata di sentire questi discorsi!
Però, sinceramente, mia cugina non me l’aveva scelta male!!
 

 
Susan
 
-Sus, ti vuoi muovere?? – Urlò mio padre .

-Eccomi!! – Dissi scendendo le scale.

-Tesoro, sei stupenda!- Disse mia madre abbracciandomi. Avevo Indossato un bellissimo vestito marrone chiaro con dei disegni di alcuni fiori di un marrone più chiaro del colore del vestito,lungo fino sopra al ginocchio. Ci avevo abbinato un paio di tacchi beige e una poschette color oro che erano abbinati ad alcuni braccialetti. I miei lunghi capelli erano racchiusa in una grande cipolla. (QUI)

-Grazie mamma. – Sorrisi timidamente.- Puoi mettermi questa collana?  - Era una collana d’oro con un ciondolo a forma di fiocco.

- Certamente.
 


-Wow tesoro , sei uno schianto!! – Mi urlò Paul, vedendomi all’entrata della chiesa.

- Non so neanche perché mi sono conciata in questo modo per Monique. – Dissi abbracciandolo. Aveva un bellissimo completo: i pantaloni di cotone neri e sopra una giacca bianca con il papion nero. Era semplicemente Paul. 

- Ma che dici! Sei fantastica!! Me la fai una promessa ?

-Sentiamo..

- Ballerai con Bob?? – Mi supplicò ed io rotei gli occhi prima di accettare. 

-Va bene… Ma poi mi lascerete vivere?


- Certoooo, tesoro!!

- Ciao a tutti!- ci salutò calorosamente Wendy . –Oh mio dio, questa è la solita Susan Durand che conosco? – L’andai subito ad abbracciare e poi salutai Bob baciandogli prima una guancia e poi l’altra.
-Questo vestito ti sta veramente bene– Mi disse.
- Anche tu, non sei male. – In effetti il suo smoking era davvero carino. 
 


-Viva gli sposi!!!- Urlammo tutti , lanciandogli il riso. Anche non sopportavo per niente Monique ero contenta per lei. Era davvero bellissima in quel suo vestito col panna, anche se un po’ bombato.
Chi sa se anche io riuscirò a sposarmi ed essere felice come è lei ora. Chi sa magari mi innamorerò di un chirurgo, o di un avvocato o magari di un architetto. Forse Wendy aveva ragione, dovrei provarci con Bob. Non ho nulla da perdere: era un bell’uomo, aveva un buon lavoro e abitava a Londra, magari era il passaporto per andarmene da casa dei miei.

-Susan andiamo? – mi chiese Bob , prendendomi la mano per non perdermi tra la folla che si avviava verso la macchina, per raggiungere la sinuosa villa dove si sarebbe tenuto il ricevimento.  Ritrassi subito la mano a quel contato e mi limitai ad annuire. Le nostre dita si era solo sfiorata ma avevo sentito tantissimi brividi. Ok, tra noi c’era molta attrazione.
 


-Allora Bob, dov’è che stai te a Londra? – Chiese Paul, mentre eravamo seduti al tavolo color verde mela.

-Portobello.

- Portobello? Io amo Portobello!!! – Esordì.

- Se vuoi un giorno ti porterò.- I miei occhi si illuminarono. Sorrisi speranzosa.

-Che ne dici di andare a ballare?- Chiesi a bob.

-Certo.- Entrambi ci alzammo e andammo verso la pista. E brava Sus non potevi scegliere una canzone movimenta? No una lenta! Misi le mie mani intorno al suo collo e lui le mani sui miei fianchi. Eravamo entrambi imbarazzati.

- Sei davvero bella con questo vestito..- Disse lui, con voce sensuale.

- Grazie.. Anche te sei ..bellissimo in smoking.. – Arrossi. Alzai leggermente gli occhi e notai subito i suoi occhi che guardavano la mia bocca. Mi alzai sulle punte e sfiorai le sue labbra con le mie.
 


-Alla salute!! –Urlammo tutti. Mi portai il calice di cristallo alla bocca e bevvi tutto d’un sorso lo Champagne. Ormai ero andata. Avevo bevuto abbastanza per ubriacarmi. Come me anche Paul, Wendy e Bob erano ubriachi anche se Paul lo era meno di tutti. Era già il 4 bicchiere di chapagne che bevevo senza contare i numerosi bicchieri di vino bevuti a tavola!
 

 
Bob

Ero ubriaco fradicio. Per fortuna quella pazza di Monique aveva deciso una cosa sensata: far rimanere a dormire gli ospiti in villa. Io e Susan stavano ridendo come degli scemi. Lei mi prese per mano e entrammo nella prima camera che trovammo libera. Iniziammo a baciarci con foga. Lei si sdraiò sul letto e io sopra di lei. Continuammo a baciarci. Mi levò la giacca e il papion, per poi levarmi la camicia. Mi baciò il petto e si mise sopra di me. 
Io le levai il vestitino, ino ,ino.Con gran stupore costatai che era senza reggiseno. Portava un perizoma nero, veramente bello.  Ricominciò a baciarmi. Mi levò i pantaloni e entrambi eravamo in intimo.

-Sto per impazzire..- le dissi. Lei sorride. In un batter d’occhio si liberò e mi liberò delle mutande e dei boxer. La misi sotto di me e mi alzai per prendere un preservativo. Me lo misi velocemente mentre Sus si scioglieva i capelli. Tornai da lei e mi posizionai sopra si lei. Entrai delicatamente. Lei gemeva e io anche io.
Ci addormentammo abbracciati dopo una notte di passione. 

 
  
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