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Autore: Mystique    18/04/2008    10 recensioni
"[...]Ma lei questo paesaggio non lo vedeva veramente. In realtà, pensava a lui. Come avesse fatto ad innamorarsi di Chad Danforth, non lo sapeva proprio. Era successo così, all’improvviso, un sentimento che l’aveva colta di sorpresa e che da mesi non la lasciava in pace. Eppure, non era mai riuscita a dichiararsi, era sicura che lui non la ricambiasse. E non l’aveva detto a nessuno... Chissà che quella non fosse un’occasione per mostrargli i suoi sentimenti? Scosse la testa, forse doveva arrendersi. Dopotutto, a Chad piaceva Taylor, ne era sicura. E allora perché una vocina persistente nella sua testa le diceva che probabilmente si sbagliava, e che doveva provarci?"
Song fiction su una coppia... beh... ok, è solo una scommessa, non spaventatevi XD
Leggete e commentate, mi raccomando! Besos
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Sharpay Evans
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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SEI PARTE DI ME

 

 

 

parte narrata

pensieri di Sharpay

 

 

 

 

 

Era mattina presto quando un furgoncino rosso e bianco accostò sotto casa Evans e suonò un clacson piuttosto rumoroso.

 

- Sharp, sbrigati o ci lasciano qui! - urlò Ryan dall’ingresso, in jeans scuri e maglietta grigia, con uno zaino in spalla e una mano già sulla porta.

 

- Sì, fratellino!!! Un attimo, sto ancora decidendo quali scarpe sono più adatte ad essere rovinate! - fece lei, acida, per poi scendere aggraziatamente le scale e raggiungerlo.

 

Quando la vide, Ryan quasi non la riconobbe. Non aveva mai visto la sorella vestita in modo così... semplice. Indossava un paio di shorts di jeans chiaro e una polo a righe rosa, viola e bianche. Ai piedi, delle All Stars viola scuro, dello stesso colore della sacca che portava in spalla.

Spalancò gli occhi: quella era davvero sua sorella?

 

Sharpay esclamò, quasi lo avesse letto nel pensiero (telepatia fra gemelli o semplice evidenza?):

 

- Sì Ryan, sono io. E non guardarmi così! - lo fulminò con lo sguardo, poi, rimirandosi allo specchio vicino alla porta, e sistemandosi le trecce da cui fuoriuscivano diversi ciuffi ribelli, borbottò:

 

- Ma tu dimmi se per festeggiare la fine della scuola dovevamo andare in campagna. Mpf, era meglio la nostra villa al mare! -

 

- Eddai, non fare così, il nonno di Taylor ce l’ha offerta ed è grandissima, vedrai che ci divertiremo! - la rassicurò l’altro, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi smaglianti (che, stranamente, avevano effetto su tutti, tranne lei).

 

Poi, aprendo la porta di casa, disse, cercando di convincere anche sé stesso:

 

- E dimentichi che nella casa al mare ci sono andati mamma e papà... -

 

Salirono sul furgoncino e salutarono i loro amici.

Troy era al volante, Chad accanto a lui, entrambi vestiti in jeans e t-shirt, il primo blu e il secondo bianca. Nei posti dietro c’erano Taylor e Gabriella, sorridenti.

La prima indossava dei pinocchietti di jeans chiaro e una maglietta rosso ciliegia a pois bianchi che si legava dietro al collo, ai piedi delle All Stars rosse, i capelli sciolti sulle spalle. Gabriella, invece, aveva degli shorts scuri e un top verde, e una disordinata coda di cavallo.

Dopo che Sharpay si fu seduta vicino alle ragazze e Ryan vicino a Troy e Chad, furono pronti a partire.

 

~

 

Il viaggio trascorreva tranquillo, ma mentre tutti ridevano e scherzavano, due occhi ambrati di una certa ragazza bionda erano puntati distrattamente fuori dal finestrino.

Sharpay osservava il paesaggio di città sfumare, lasciando pian piano il posto alla campagna.

I palazzi e le case svanivano, arrivavano prati immensi, pianura, qualche albero.

Il cielo era di un meraviglioso azzurro e qualche nuvola isolata e bianchissima stava ferma lì, neanche un filo di vento a spingerla. Era una giornata perfetta...

 

Ma lei questo paesaggio non lo vedeva veramente. In realtà, pensava a lui.

 

Come avesse fatto ad innamorarsi di Chad Danforth, non lo sapeva proprio.

Era successo così, all’improvviso, un sentimento che l’aveva colta di sorpresa e che da mesi non la lasciava in pace.

Eppure, non era mai riuscita a dichiararsi, era sicura che lui non la ricambiasse.

E non l’aveva detto a nessuno...

Chissà che quella non fosse un’occasione per mostrargli i suoi sentimenti?

Scosse la testa, forse doveva arrendersi.

Dopotutto, a Chad piaceva Taylor, ne era sicura.

E allora perché una vocina persistente nella sua testa le diceva che probabilmente si sbagliava, e che doveva provarci?

 

Basta, non devo pensarci. Siamo in vacanza e voglio divertirmi, non deprimermi!!

 

Si dipinse un sorriso sulla faccia, giusto per non mostrarsi troppo giù, ma continuò imperterrita a guardare fuori dal finestrino.

 

Ad un certo punto, la canzone trasmessa alla radio catturò la sua attenzione. Si mise ad ascoltarla, rapita da quelle parole.

 

 

No, sto pensando che
non ritornano
sto pensando che
che sei poi ci riprovo
lo so che non è più lo stesso
me lo chiedo da un po’  
quei momenti con te
se ritornano le parole con te
se ne vale la pena oppure vorrei più fortuna

 

 

 

Distolse lo sguardo dal finestrino spalancando gli occhi, sorpresa.

Quelle parole sembravano scritte per lei!!!

Era vero, da tanto tempo si chiedeva se i momenti, i giorni passati con Chad sarebbero mai tornati, se avrebbe mai avuto l’occasione di confessargli i suoi sentimenti.

Eppure, continuava a domandarsi se ne valesse davvero la pena.

Valeva la pena di soffrire per lui?

Valeva la pena di dichiararsi, quando avrebbe potuto ricevere un rifiuto, e la loro amicizia sarebbe potuta finire?

Se lo chiedeva, ormai, da troppo tempo...

 

 

E per ogni giorno mi prendo un ricordo

che tengo nascosto lontano dal tempo
insieme agli sguardi veloci momenti

che tengo per me
e se ti fermassi soltanto un momento
potresti capire davvero che è questo

che cerco di dirti da circa una vita
lo tengo per me
SEI PARTE DI ME
e lo porto con me
lo nascondo per me

 

 

E intanto, ogni giorno che viveva insieme a lui era un ricordo, un ricordo fantastico che avrebbe coservato per sempre gelosamente nel suo cuore.

Gli sguardi, le parole, quei momenti che passavano veloci ma che per lei erano importanti, che la facevano sentire bene se solo ci ripensava...

Quanto avrebbe voluto che per lui fosse lo stesso. Perché se lui si fosse fermato per un istante, si sarebbe reso conto di tutto.

Avrebbe capito che gli sguardi fugaci che lei gli rivolgeva significavano qualcosa. Che ogni volta che incontrava quegli occhi color cioccolata il suo cuore perdeva un battito. Che ogni volta che erano insieme lei si sentiva felice come non mai.

Che tutti i momenti passati con lui erano un ricordo che non avrebbe voluto rivivere ancora e ancora, un cassetto che non avrebbe voluto mai chiudere.

Perché ormai, Chad era parte di lei.

Aveva un posto nel suo cuore che non avrebbe mai lasciato, e anche se doveva nasconderlo era sempre lì, una compagnia costante per la sua anima altrimenti sola.

 

Ma lui l’avrebbe mai capito?

 

Sharpay sospirò.

 

 

In macchina non tornano chilometri che scorrono
discorsi che ti cambiano
e immagini che passano
e restano qua
se ho bisogno lo so
di sentire che
dentro c’è
voglia di ridere
qualche cosa in cui credere

 

 

 

“Basta”  si disse alla fine la bionda.

Non doveva pensarci, non voleva pensarci.

Perché non aveva intenzione di farsi rovinare la vacanza.

Perché sapeva che tutti i momenti che stava passando coi suoi amici doveva goderseli appieno, lì e in quel momento.

Perché voleva che le immagini che le scorrevano davanti agli occhi, le parole, le cose che le sarebbero successe in quella vacanza le rimanessero per sempre nel cuore.

E non voleva fare altro che ridere, ridere insieme agli altri, non pensare a nulla.

 

Quella canzone le aveva fatto tornare il buonumore, finalmente.

Si voltò allegra verso le amiche e cominciò a chiacchierare.

E all’improvviso... il tempo sembò volare.

 

~

 

Con un sonoro clack la porta della grande casa si aprì, accogliendoli in un grande ingresso con tre ampie sale e una scala. Era un ambiente luminoso, un po’ spoglio forse, ma accogliente, che metteva allegria.

Dopo essersi guardati intorno, i sei ragazzi si scelsero una camera e sistemarono i bagagli, poi corsero all’aperto.

Il campo era immenso, con alta erba e qualche albero qua e là, e anche un cortiletto più interno.

 

- Che si fa ragazzi? - chiese Troy titubante, poco dopo

 

- E ce lo chiedi?! BASKET! - esclamò Chad, la fedele palla già sotto braccio.

 

Le ragazze alzarono gli occhi al cielo, e Taylor gli fece notare:

 

- Chad, qui non c’è neanche un canestro. -

- Ce la caveremo!!! Andiamo ragazzi! -

 

I tre scomparirono alla loro vista.

 

- E noi? Che facciamo?? - chiese poi Sharpay, distratta.

 

- Io vado a sistemare la mia roba e mi faccio uno spuntino. A dopo! -

 

- E anche Gabry ci ha abbandonate... - sbuffò la biondina, scettica.

 

- Ehi Shar... che ne dici... andiamo a giocare coi ragazzi? - Taylor fece uno sguardo eloquente.

 

- Tay, ti ha dato di volta il cervello? Non sappiamo giocare a basket! -

 

- Eddai, ci divertiremo! E poi non abbiamo altro da fare! -

 

Taylor dovette impiegare tutte le sue forze a trascinare Sharpay dagli altri, ma alla fine ce la fece, e con la sorpresa dei ragazzi, anche loro si unirono al gioco (pur senza canestro).

 

- Troy, passa! - urlò Chad a qualche metro di distanza nell’erba alta, già pronto ad afferrare il pallone.

- Eh no carino, non ci sperare! - Sharpay, sicura, si lanciò lungo la traiettoria della palla cercando di afferrarla, ma....

 

All’improvviso si ritrovò stesa sull’erba... o meglio...

Su Chad.

 

 

Accadde tutto all’improvviso.

Occhi negli occhi.

Caramello che si fondeva nella cioccolata.

I loro corpi a contatto.

Quelle labbra così vicine.

Quel profumo che la avvolgeva.

Il battito del cuore che, ne era sicura, poteva sentire anche lui.

 

Emozioni, sensazioni che si confondevano nella sua testa e stordivano i suoi sensi, le provocavano brividi lungo la schiena e un inaspettato desiderio...

Quante cose avrebbe voluto dire, fare, mentre erano lì, nascosti fra l’erba alta, stesi l’uno sull’altra in un momento che sembrava così magico e che forse non si sarebbe più ripetuto...

Ma si sentiva impotente, e poteva solo sperare che lui facesse qualcosa, mentre una voglia prorompente e sempre più forte di sfiorare quelle labbra e assaggiarne il sapore si impadroniva di lei, impedendole di ragionare.

Non sapeva quanto tempo stava passando, non le interessava. Ma avrebbe potuto restare così per sempre, senza mai stancarsi, vivendo solo dei suoi occhi.

E a poco a poco, la distanza tra le loro bocche si riduceva, il respiro si azzerava...

 

 

- Ragazzi, tutto bene? - una voce sopraggiunse a qualche metro da lì.

 

Sharpay si rialzò precipitosamente, e ringraziò le sue innati doti di attrice, nonché Regina Di Ghiaccio, quando riuscì ad evitare di diventare color pomodoro maturo.


Volse lo sguardo verso il suo interlocutore, e un pensiero si fece strada in lei:

Adesso lo uccido.

 

Davanti a lei, il suo adoratissimo  gemello la fissava preoccupato:

 

- Ehm... sorellina... ti sei fatta male? -

 

Lo fulminò con lo sguardo, e rispose, con un’irritazione piuttosto malcelata:

 

- Sto benissimo... Grazie della preoccupazione, eh... Ragazzi, io ho fame, vado a fare uno spuntino -

 

Si allontanò in fretta, senza riuscire a volgere lo sguardo su Chad.

 

Maledizione! Fotutto Ryan e doppiamente fottuto il suo tempismo. Ancora 10 secondi e l’avrei...

 

I suoi pensieri si bloccarono di colpo.

Aveva quasi baciato Chad!!

 

No. No no no. Non posso aver quasi baciato Chad.

...

Sono nella merda!

 

Prese a correre verso casa, e si fiondò in camera sua, ringraziando tutti i santi per non aver incontrato né Taylor né Gabriella.

Si stese sul letto e iniziò a fissare il soffitto.

Perché, perché, perché doveva essere tutto così dannatamente difficile?

Ora non avrebbe più potuto guardarlo in faccia... Magari avrebbe perso la sua amicizia.

Eppure, quelle emozioni... Così forti, così prorompenti... Aveva ancora impressa quella sensazione di contatto fra i loro colpi, il suo respiro così vicino al suo viso...

Strinse il cuscino.

Si sarebbe rovinata la vacanza, e forse anche lui, ne era certa.

E poi, la stava davvero per baciare? Oppure era solo una sua illusione?

A lui piaceva Taylor, dopotutto...

Ma chi glielo poteva assicurare?

Troppi dubbi, troppe domande ad affollare la sua mente.

Ma lei non voleva pensarci...

Chiuse gli occhi, e poco dopo si addormentò.

Si dice che a volte, il sonno porta consiglio...

 

~

 

Sharpay riaprì gli occhi, la stanza era avvolta dai bagliori rossastri del Sole che si apprestava a tramontare.

Le ci volle qualche secondo per realizzare come mai si trovasse in quello stato.

 

Cavolo, sono ancora confusa!

No, basta, non posso stare chiusa quì, o gli altri si preoccuperanno.

Ho bisogno di una boccata d’aria...

 

Tirò fuori il golfino bianco dalla sacca, scese le scale e fu in sala, dove 5 paia di occhi si fissarono immediatamente su di lei.

 

- Ben svegliata, dormigliona! - le sorrise Gabriella

 

- Noi stiamo preparando la cena, ci dai una mano? Io non mi fido a far apparecchiare i ragazzi, magari mettono un vaso per fiori al posto del piatto! - si voltò Taylor dai fornelli, ridacchiando.

 

- No, scusate, mi gira un po’ la testa... esco a prendere una boccata d’aria e torno per cena, ok? -

 

Senza attendere risposta, corse fuori, nell’aria estiva che cominciava a farsi fresca.

Inspirò a pieni polmoni il profumo della natura e decise di fare un giro per il campo.

Poco dopo, arrivò ad un grande albero, e si sedette alle sue radici.

Appoggiò la testa contro il tronco, sospirando, lasciandosi andare e lasciando uscire tutte quelle emozioni che aveva nascosto per troppo, e che ora la confondevano più che mai...

 

Finchè non sentì una voce alle sue spalle.

 

- Sharpay... -

 

Aprì gli occhi di scatto e si voltò.

 

Non può essere...

 

Si alzò di colpo, facendo un passo indietro, incapace di dire qualsiasi parola.

Ma lo guardò negli occhi.

Chad. Lui abbassò lo sguardo, dicendo:

 

- Senti... io ti devo parlare... Ecco, quello che è successo oggi... -  Timoroso. Impacciato. Deluso?

 

- Dimentichiamolo. - lo interruppe lei. Fredda. Dura. Glaciale.

 

Lui alzò finalmente lo sguardo:

 

- Cosa??? - 

 

- Quello che ho detto, dimentichiamolo. Non è successo niente, no? E tu... sei innamorato di Taylor. -

 

Gli occhi della ragazza, nonostante sembrassero freddi, si velarono di dolore mentre li abbassava, sconfitta.

In quelli del ragazzo, si accese una scintilla. E una voglia di urlarle quello che non le aveva mai detto.

 

 - Se fossi innamorato di Taylor, credi che avrei tentato di baciarti? Credi che sarei venuto qui? Credi che passerei ogni secondo a guardarti e a pensare che sei bellissima? ... Credi che ti starei dicendo queste cose?... È di te che mi sono innamorato, Sharpay... -

 

La ragazza alzò gli occhi di scatto. Lucidi.

Chad fece un passo verso di lei.

Era così vicino...

 

E di nuovo, le sensazioni di quel pomeriggio si impadronirono di lei.

Non agiva più la mente, solo il cuore, e quel desiderio che la tormentava da mesi...

Quel desiderio che stava per realizzarsi...

 

Fu un attimo.

Distanza che si annulla.

Labbra a contatto.

Bacio. Voglioso, passionale, desiderato per tanto tempo... Bacio.

Le mani di lui intorno ai suoi fianchi.

Le mani di lei intorno al suo collo.

Il tramonto che li illumina.

E una musica nella testa...

 

 

E per ogni giorno
mi prendo un ricordo

che tengo nascosto lontano dal tempo
insieme agli sguardi veloci momenti

che tengo per me
e se ti fermassi soltanto un momento
potresti capire davvero che è questo

che cerco di dirti da circa una vita
lo tengo per me
SEI PARTE DI ME

SEI PARTE DI ME

 

 

 

 

 

 

 

~~~~~

Ok, vorrei uccidermi per aver scritto questo obrobrio non degno di essere chiamato Fan Fiction.

 

Ma una scommessa è una scommessa, giusto? E ormai ne sono fuori (anche se la mia mente sadica ne sta già architettando un’altra XD).

 

Disneyane, mi dispiace dovervi dedicare questo schifo xD ma è il pensiero che conta, no? Quindi, è tutta per voi, ed è solo merito vostro se mi è tornata almeno un po’ l’ispirazione. Grazie di tutto, amiche mie.

 

E alla prossima scommessa! XD

 

Un bacione a tutti voi sfortunati che siete arrivati a leggere fino a qui! XD

 

 

Aquanette  - Ariel - Tay - Hope - Patatuffolosa gnam gnam o come altro volete chiamarmi XD

 

 

P.S.: la canzone è “Sei parte di me” degli Zero Assoluto.

  
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