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Autore: LadyElizabeth    18/04/2008    4 recensioni
Elena ha incontrato Paride e lui le ha chiesto di seguirlo a Troia...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ero una regina

Ero una regina…
Mi hanno cresciuta ripetendomelo in continuazione. Sarei stata una regina, bella, fiera e altera, avrei dato un figlio al mio futuro marito e sarei stata fedele e devota…
Questo è quello che si aspettavano da me, Elena di Sparta…che ora è Elena di Troia.
Ero una regina…lo ero finchè non sei arrivato con tuo fratello, qui, nella mia terra, e ti sei presentato a me con un sorriso da bambino impaurito…
Era la tua prima missione di pace ed eri onorato di essere accanto a tuo fratello Ettore, mi hai raccontato tutto di te già dalla prima sera, solo gli Dei sanno perché…
Mi hai fatto tenerezza, sembravi impaurito e indifeso, piccolo e sensibile…ma poi sono diventata io quella che andava rassicurata: mi hai trovato nel giardino di palazzo, seduta sul bordo di una fontana…ero in lacrime quando ti sei seduto accanto a me e hai posato una mano sulla mia…
Ti ho detto di toglierla, se ci avessero visto l’ira di mio marito sarebbe cresciuta…tu non l’hai tolta, mi hai sussurrato di farmi forza e che saresti arrivato da me dopo la cena…
Non avevo realizzato quello che avevi detto ed ero in camera quando sei piombato dentro all’improvviso spaventandomi; non ti sei inchinato e io mi sono indignata, ero pur sempre una regina e una donna sposata…ma poi ti sei avvicinato e mi hai abbracciata chiedendomi se stavo meglio di quel pomeriggio…non ho risposto all’abbraccio, non volevo, sarebbe stato come tradire mio marito e io ero una regina, non volevo e non potevo farlo…
Tu non mi hai lasciata andare, mi hai tenuta stretta mentre io ero immobile come una statua di marmo…ti sei messo a piangere silenziosamente, un pianto così silenzioso che l’ho capito solo quando ho sentito una lacrima calda cadere sulla mia spalla…
 Non sapevo cosa fare ma l’ho capito dopo, ti ho passato una mano tra i capelli e ti ho detto di stare tranquillo che io ero lì…tu hai alzato gli occhi e hai detto che però io non ero lì per te e ti sei scostato…
Sono rabbrividita, non volevo che tu sciogliessi l’abbraccio…ho fatto un passo verso di te e, non so perché, ti ho baciato…tu hai risposto al bacio singhiozzando ancora di più e dopo, ti sei aggrappato a me come un bimbo terrorizzato dal buio e dalla notte…e lo eri davvero perché sapevi quello che ci aspettava…

Io non me ne sono mai resa conto invece, almeno non fino a stasera, quando mi hai chiesto di partire con te e abbandonare mio marito…
Ho scelto d’istinto e ho detto sì amore, ma ora la testa si ribella di acconsentire al cuore…cosa diranno tutti di te? E di me? Cosa sarà la nostra storia quando tutti ci additeranno come dei traditori? Come la prenderà Ettore, signore dei cavalli? Mio marito si metterà in viaggio per Troia aiutato da suo fratello, avido solo di potere, così da distruggere Troia ed avere tutti e due la propria vendetta…
Non voglio tutto questo amore mio, non voglio che il tuo popolo ti odi, non voglio che tu sfidi tuo padre e tuo fratello per me, non voglio che tu rischi la morte…ma non voglio lasciarti…
Come posso abbandonare te? Il mio ragazzo indifeso, la mia ancora di salvezza, colui che il mio cuore ha riconosciuto come anima gemella…cosa sarei io senza di te?
Da quando ti ho conosciuto non sono più una regina…sono solo una donna innamorata…ed è per questo che ora sono qui, al porto, a fissare il riflesso della luna sul mare…sono qui ad aspettare il tuo arrivo, ad aspettare di partire con te verso la tua terra, ad aspettare di vedere sorgere il sole tra le tue braccia…

 

  
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