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Autore: TheMockingjay    03/11/2013    4 recensioni
Scarlet sapeva che doveva stargli lontano, che era sbagliato. Aveva imparato a non farsi mettere i piedi in testa ed era decisa a stargli il più lontano possibile. Già...peccato che il destino non era d'accordo. Lei e Harry erano fatti per odiarsi, per farsi la guerra e questo non sarebbe cambiato. O forse si?
E cosa succederebbe se di mezzo ci fosse lo zampino di una persona misteriosa, che complica tutto?
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Please, not him

 

 


Avete presente quando sapete che arriverete in ritardo ma continuate comunque a correre nonostante il dolore alle gambe e il fiato che non c'è più, solo perché siete fottutamente speranzosi che riuscirete ad arrivare in tempo? Ecco, quella ero io in quel momento. Dopo aver girato l'angolo, aver quasi buttato una vecchietta a terra, essermi scusata un migliaio di volte, intravidi l'edificio in cui sarei stata rinchiusa per otto lunghe ore. Feci l'ultimo sforzo ed arrivai nel cortile brulicante di studenti. Chi fumava, chi rideva, chi dormiva, e chi, come Cassie, era impegnato a guardarmi correre per raggiungerla.

-Ancora un volta Yuppi?- chiese guardando l'orologio che le adornava il polso.

Yuppi era il gatto di mia sorella e tra noi non correva buon sangue. Mi nascondeva sempre le scarpe e i calzini, o combinava casini che poi io dovevo ripulire. E il fatto che io mi svegliassi sempre tardi non aiutava affatto.

-Prima o poi lo butterò fuori di casa.- dissi riprendendo fiato.

-Ma poi tua sorella smetterebbe di respirare finché non lo farai rientrare.-

-Già... butto fuori anche lei cosi colpisco due piccioni con una fava.-

-Naah le vuoi troppo bene per farlo.-

-Stupidi sentimenti!- esclamai mentre andavamo verso il mio armadietto.

In fondo era una bella scuola, quella. Le aule spaziose con grandi finestre, perfette per scappare se eri al piano terra. Una palestra gigante che, se tralasciata la vernice dei muri scrostata, era attrezzata molto bene. Gli armadietti che non si aprivano almeno che non li colpivi una decina di volte e un bidello scorbutico che ti urlava contro se ti vedeva sporcare. Davvero bella insomma... Pero una cosa veramente buona c'era: la piscina. L'avevano costruita da poco e spesso, quando era vuota, ci entravo di nascosto e mi facevo delle lunghe nuotate.

-Guarda chi sta venendo da questa parte.- attirò la mia attenzione Cassie, colpendomi con il gomito nelle costole.

Guardai avanti e vidi lui. La persona che più odiavo a questo mondo. Quella con cui non potevo stare per più di 5 minuti nella stessa stanza ma ero costretta a causa della lezione di biologia che avevamo inseme. Quella con cui rischiavo ogni giorno di entrare in contatto di nuovo.

-Mi hai quasi rotto una costola per quel coglione di Styles e i suoi amici?-

-Oh andiamo, so che non ti dispiace vederlo.-

-Invece si.-

-Io credo di no. Non sono cosi male se li conosci. Sono simpatici e divertenti.-

Cassie aveva da poco cominciato a uscire con uno di loro, mi pare si chiamasse Niall. Un finto biondo che pensava solo al cibo. Per questo aveva conosciuto tutti quelli della banda di Styles e continuava a parlare di quanto erano divertenti e carini e di quanto mi sarebbe piaciuto conoscerli.

-Cosa stai cercando di farmi fare Cass?-

-Io? Niente. Cosa dovrei farti fare? Pranzare con loro oggi e cercare di non ammazzare Harry? Pff ma con chi credi di parlare?!-

-Cassie! Cosa significa pranzare con loro?- chiesi per niente calma.

-Ecco vedi...ieri sono uscita con Niall e mi ha chiesto se mi andava di pranzare con lui e i suoi amici, ma gli ho detto che non volevo lasciarti sola e allora ha invitato anche te.-

-Scordatelo. Preferisco pranzare da sola.-

-Dai ti prego, non lasciarmi sola. Sarei l'unica femmina li in mezzo e sai che non riuscirei a spiccicare una parola.- cominciò a pregarmi con tanto di occhi da cane bastonato e labbruccio.

Non volevo. Era l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento e il fatto che dovessi averlo a meno di 3 metri di distanza non mi piaceva. Non mi piaceva per niente. Avevo sempre cercato di evitarlo dopo quel periodo e ora non volevo ritrovarmelo davanti. Purtroppo però, la mia migliore amica non me l'avrebbe fatta passare questa. Era molto timida inizialmente con le persone e l'unico motivo per cui ancora non mi aveva trascinata con lei in uno degli incontri con tutti gli amici del biondo, era perché o dovevo fare da babysitter a mia sorella o avevo le prove di danza. Con una sicurezza del 100% che mi sarei pentita, accettai quella stupida idea del pranzo.

-Eh va bene.- risposi sospirando.

-Aaah grazie,grazie,grazie!- urlò abbracciandomi. -Vado a prendere i miei libri. Ci vediamo a storia.-

Corse al suo armadietto dopo avermi dato un altro abbraccio, saltellando da tutte le parti felice come una pasqua. Beh il lato positivo era che almeno avevo fatto contenta lei. Con questo pensiero mi avviai verso la classe di letteratura, pronta ad affrontare il professor Krueger. Quest'anno si parlava solo d'amore, odio e lo strano rapporto tra questi due sentimenti. E diciamo che non erano i miei argomenti preferiti.

Entrai in aula e mi sistemai in fondo, vicino alla finestra. Poco dopo entrò il professore e mentre lui cominciava a spiegare, io cominciavo a non seguire. Tirai fuori il cellulare ed entrai su whats up.

 

Buon giorno stupido

 

Premetti invio e non aspettai molto per avere una risposta.

 

Buon giorno. Gentile come sempre vedo...

 

Grazie,grazie u.u

 

Era così che passavo la maggior parte delle lezioni: parlando con lui. Forse la persona che mi conosceva meglio. Era un ragazzo conosciuto su tumblr. Avevamo fatto subito amicizia, un po per distrarci a vicenda, un po per divertirci. Non sapevo il suo nome, e lui non sapeva il mio. Praticamente di materiale non sapevamo nulla l'uno dell'altra a parte l'età, che era uguale. Ma sapevamo cose molto più importanti: i sentimenti, le sensazioni, le storie dell'altro e questo ci bastava. Avevamo deciso così perché rendeva tutto più speciale. Ci chiamavamo con i nomi dei nostri blog, anche se più che altro usavamo soprannomi.

 

 

Letteratura?

 

Già. Tu hai arte se non sbaglio.

 

Esatto ed è una noia. Che mi importa della vita dei pittori? A me interessano i quadri e ciò che trasmettono alle persone.

 

Ma come siamo profondi oggi.

 

Grazie,grazie u.u rispose imitandomi.

 

Andammo avanti così per tutta quell'ora, e la successiva e quella dopo ancora. Il tempo passava in un secondo quando parlavo con lui. Era qualcosa che gli altri non potevano capire, neanche Cassie per quanto si sforzasse ci riusciva.

L'ora prima di pranzo la passai a fare storia proprio con lei. Era agitata e si vedeva. Forse più per l'opinione che avrei avuto di loro che per il pranzo in se. Ci teneva sempre ai miei consigli sui ragazzi con cui usciva e per me, finché la rendevano felice, andava bene. Quando la campanella suonò, sobbalzò per lo spavento. Cominciò a farmi mille raccomandazioni mentre andavamo in mensa e parlava cosi velocemente che avevo perso il filo. Tutto quello che avevo capito era che dovevo stare calma e comportarmi bene con Styles. Che poi quella che doveva calmarsi era lei...

Entrammo in mensa, dove a uno dei tanti tavoli rotondi ci aspettavano i cinque ragazzi. Il biondo ci fece segno con la mano per farsi notare e la velocità con cui Cassie mi prese la mano e mi tirò via, mi fece quasi cadere.

-Ciao ragazzi.- salutò sorridente, sopratutto verso Niall. -Lei è Scarlet.-

Uno alla volta si presentarono dandomi la mano e analizzandomi un po. Zayn, Louis, Liam, Niall e infine lui, uno dei miei incubi peggiori.

-Styles.- dissi disgustata in segno di saluto.

-Asprey.- ricambiò con lo stesso sguardo.

Un silenzio imbarazzante ci circondò mentre gli altri osservavano me e quell'idiota salutarci. Sempre se si poteva chiamare saluto.

-Vi abbiamo preso un po di roba da mangiare, non sapevo cosa volevate quindi spero vi piaccia.- disse Niall per migliorare la situazione.

-Grazie.- rispose timida Cassie addentando un pezzo di pizza.

Io presi una mela e me la feci bastare. Non avevo poi cosi tanta fame e l'unica cosa che volevo fare era andarmene. Mentre il biondo e la mia amica si scambiavano dolci occhiate da ragazzini innamorati, gli altri aprirono un dibattito su quale supereroe fosse più forte. Liam continuava a difendere Batman, Louis e Zayn cercavano di dimostrare la supremazia di Spiderman e Styles stava ancora scegliendo.

-Acquaman!- esclamò all'improvviso.

-Scherzi?- intervenni subito dopo. -Quell'uomo non vale niente, Wolverine lo ucciderebbe in tre secondi.-

-Non se prima muore annegato.-

-È più intelligente, più veloce e più furbo. Non si farebbe mai annegare anche perché non è possibile. Lui è immortale.-

-Beh Acquaman potrebbe prosciugare tutta l'acqua nel suo corpo. Ora come la metti?-

-Basta che poi beve e sta apposto.-

-Le tue ragioni sono stupide e insensate.-

-Come le tue?-

-Su ragazzi non importa, non sono mica veri.- cercò di intervenire Liam.

Stavo per ribattere ma la campanella suonò. Mi alzai salutando tutti gli altri e ignorando Styles, tanto lo avrei rivisto da li a poco perché ora avevo biologia. Mi allontanai velocemente pensando a quello che era successo. Sapevo che sarebbe finita cosi. Io non lo potevo sopportare e lui non sopportava me, quindi perché faticare tanto ad essere amici? Gli altri, dovevo ammettere, non erano cosi male e non capivo come potevano stare in compagnia di quel coglione. Arrivai all'armadietto con cui cominciai a litigare perché non si apriva. La campanella suonò di nuovo, segnando l'inizio delle lezioni e io ero ancora lì a cercare di aprire quel maledetto coso. Mi allontanai un po e diedi un calcio alla serratura, facendolo finalmente aprire. Corsi fino al laboratorio di biologia sperando che il professore non fosse ancora arrivato, ma la fortuna non era dalla mia...in tutti i sensi. Non solo era entrato e aveva cominciato la lezione ma l'unico posto libero era vicino a Styles e quindi fui obbligata a sedermi lì.

-Come va la vita Asprey?-

-Senza di te splendidamente.-

-Come siamo acide oggi.-

-Con te nei paraggi mi sembra normale.-

-Dai è storia passata quella.-

-Tu sei rimasto un coglione quindi non mi sembra passato niente.-

-Senti mi dispiace ok? Lo ammetto, mi sono comportato come uno stupido ma è ora di metterci una pietra sopra.-

-Non me ne faccio niente delle tue patetiche scuse.- risposi guardandolo dritto negli occhi.

Grande errore. Mi aveva sempre rapito quel verde, cosi intenso e ipnotico. Distolsi velocemente lo sguardo, per non rischiare di ricascarci. Era un capitolo chiuso e non sarei tornata indietro. Mai. Cercai di concentrarmi sulla lezione, sulla prof e sull'esperimento che dovevamo fare.

-Styles ti ho detto che questa è la prima fase.-

-E io dico che è la seconda.- ribatté convinto.

-Ma cos'hai nel cervello? È evidente che è la prima.-

-Da cosa lo deduci?-

-Dall'immagine che c'è sul libro forse?-

Quel ragazzo mi esasperava. Guardò sul libro e poi nel microscopio. Poi di nuovo sul libro e di nuovo nel microscopio.

-Oh...forse hai ragione.- ammise alla fine.

Alzai gli occhi al cielo, ormai al limite della sopportazione. Perché a me? Perché lui? Quando la campanella finalmente suonò, schizzai fuori senza dire niente. Per fortuna non avevo altre lezioni insieme a lui perciò mi calmai. Volevo solo andare a casa e stare tranquilla.

 

 

 

Buon giorno :)

 

Eccomi qui con una nuova ff. Che ne pensate?

 

Già qui si capisce che i due non vanno molto d'accordo, ma cosa sarà successo? Si intuisce che si conoscevano da prima pero a quanto pare Harry ha fatto qualcosa che non doveva. E poi chi sarà mai questo misterioso amico?

 

Quindi...mi lasciate qualche recensione vero? Cosi, tanto per sapere se vi fa schifo o devo continuare ^-^

 

Non mi abbandonate please c': Me ne vado ma vi lascio delle foto ;)

 

 

Scarlet

 

Harry

 

Cassie

 

E gli altri ragazzi


  
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