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Autore: coldays    03/11/2013    4 recensioni
spoiler! CoLS.
Ambientata durante CoLS e poco dopo.
Sebastian vuole Clary, a tutti i costi, ma lei è testarda.
Dal testo: E poi la ebbe tra le sue braccia, in un modo che decisamente preferiva, con i loro corpi uniti, il suo premuto dolorosamente contro la parete. Le labbra incollate, la voglia selvaggia di Sebastian di averla, vederla comprendere che erano fatti per stare insieme, che si appartenevano, e le sue minacce.
Genere: Angst, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Alla mia parabatai,
nella speranza che i suoi feelings si sentano meglio.


Era un fuoco, quella ragazza.
Che lo bruciava dentro, come faceva il sangue demoniaco di Lilith.
Bruciava tutto di lui, anche la sua bellezza, tanta era la rabbia che gli provocava, da sfigurargli completamente il viso.
Bruciava anche quel briciolo di umanità che aveva, sua sorella.
Lo faceva ardere come un fuoco, per la gelosia, passione e voglia di piegarla, spezzarla, sentirla sotto di sé che si arrendeva a lui.
Voleva essere lui il centro della sua vita, dominarla, farle capire che non c’era nessun altro oltre lui.
Non quel cretino di Jace, che ormai altro non era se non un fantasma, e che lei tentava di portare indietro inutilmente. Cosa ci trovava in quel Herondale, un ibrido angelico, quando poteva avere lui al suo fianco, che l’avrebbe fatta diventare la migliore delle cacciatrici e dominare su questo ed altri mondi. Nelle loro vene scorreva lo stesso sangue, Jonathan lo sapeva bene. Ne aveva avuto conferma quando suo padre, morto davanti i suoi occhi, non la aveva sfiorata lontanamente, ma ne era stata anzi felice, in un certo senso.
La speranza lo aveva bruciato.
Quello non era suo padre, per lei.
E lui non sarebbe stato suo fratello, no. Quella ragazza risvegliava in lui il peggiore dei demoni.
La sua determinazione, che le accendeva gli occhi verdi di odio, rabbia e voglia di spaccare il mondo e buttarlo lì dentro, erano la sua droga.
La aveva in pugno, se ne rese conto quando lei lo chiamò per fare in modo che Jace non si consegnasse al Conclave.
E poi la ebbe tra le sue braccia, in un modo che decisamente preferiva, con i loro corpi uniti, il suo premuto dolorosamente contro la parete. Le labbra incollate, la voglia selvaggia di Sebastian di averla, vederla comprendere che erano fatti per stare insieme, che si appartenevano, e le sue minacce.
C’erano cose peggiori della morte, e lui lo sapeva bene. Gliele avrebbe fatte passare tutte, e si sarebbe divertito da pazzi.
Se solo quell’idiota di Jace non l’avesse lasciata andare, scappare, mentre lui la costringeva a bere dalla Coppa Mortale.
Non sopportava di lasciarla un secondo in più nelle mani di quel bastardo che gli aveva portato via le migliori attenzioni di suo padre, Clary, ma doveva.
Lo odiava.
Non era semplicemente degno.
Vedere Clary sollevare una spada stranamente brillante, ed infilzarla poco sotto il cuore di Jace, lo riempì di nuova gioia. Di tripudio feroce quando lo vide accasciarsi a terra, e lui respirava ancora, non aveva subito nessun danno. Solo un leggero strappo, ma era vivo, al contrario del ragazzo steso in una pozza di sangue dorato, con Clary singhiozzante sopra di lui che lo chiamava.
Era morto, per colpa di Clarissa, e Sebastian ne fu così orgoglioso.
Finalmente la ragazza era solo sua, sua soltanto.
Ma poi il volto del suo angelo dai capelli rossi si riempì di felicità, e Sebastian, col cuore spezzato, un urlo a lacerare la notte, lasciò il campo di battaglia.
Sarebbe andato a riprenderla, e lei si sarebbe pentita di non averlo seguito.

in the land of monters and men, she was an angel.
Sebastian era lì, splendente nella sua tuta nera da cacciatore, sorridente davanti sua sorella e Jace Herondale che sembrava una fiamma.
Ma solo lui poteva sentirsi una fiamma, solo Clary poteva sembrarlo.
La voglia di ucciderlo gli offuscava la vista, così come il desiderio, il bisogno di riprendersi e avere sua sorella. Sua sorella, cresciuta circondata da umani, che aveva le sembianze di un angelo in fiamme. Ricordò con un macabro sorriso come avesse pensato, sovrastando l’Angelo sofferente privato delle sue ali, che a Clarissa avrebbero donato molto di più.
Il suo angelo personale.

-Brucerei il mondo per te, Clarissa Morgestern.- Disse Jace, prima che le piccole mani di Clary arrivassero al suo viso attirandolo verso di sé in un bacio disperato e carico di parole.
-Brucerai all’inferno, Jace Herondale.- Sibilò invece il ragazzo, prima di scatenare i suoi demoni.
E fu guerra; ma, da subito, le sorti furono chiare a tutti. Sebastian rideva di gusto, nel vedere i discendenti dell’Angelo soccombere, e con loro i figli della Luna, della Notte e di Lilith.
Beh, i vecchi figli di Lilith.
Qualcosa di freddo gli sfiorò il collo e, finalmente, Sebastian sorrise compiaciuto.
Lo aveva trovato.
Sguainò un pugnale, sapeva che avrebbe dovuto combatterla.
Lo sorprese, come era solita fare del resto, perché era una Shadowhunter eccezionale. Riusciva a tenergli testa e non solo, ad essere una temibile avversaria. Aveva soltanto una debolezza, e lui la usò. Per l’ultima volta. La intrappolò sotto di sé, schiacciò il suo corpo a terra immobilizzandolo col proprio e le puntò il pugnale circasso dei Morgestern alla giugulare.
-Guardalo morire.- Le sussurrò all’orecchio, baciando la delicata pelle poco sotto.
Lei rabbrividì, urlò, si dimenò, ma alla fine per lei fu buio, quando Sebastian la fece svenire.
La portò poco lontano, recuperò la Coppa Demoniaca, e le diede da bere il sangue scuro al suo interno.
Era felice, Sebastian, come non lo era mai stato. Soddisfatto ed eccitato, quando Clarissa aprì gli occhi, non più di quel verde puro e ricco di odio nei suoi confronti, ma più scuri e cattivi.
Se n’era già innamorato. Sussurrò il suo nome, con rispetto, come avrebbe dovuto fare da sempre, con voce roca ed il fuoco negli occhi.
Era cambiata, la sua Clarissa.
Aveva iniziato a ragionare.
E corse fuori, nel bel mezzo della battaglia, uccidendo chiunque gli capitasse a tiro. Ma Sebastian la vedeva correre verso il suo obiettivo, che rimaneva sempre la sua priorità.
In qualunque caso.
Sebastian strinse i pugni, ma si costrinse a rilassarsi. Sapeva cosa stava per succedere. Di essere sul punto di diventare l’unico centro della vita di Clary.
E Jace seppe, non appena la scorse tra la folla che correva verso di lui, che era finita.
Era finita sul serio. Per lui, per lei, per loro.
Si dice sempre che la terza volta sia quella buona, pensò sarcasticamente Jace, vedendosi passare davanti i volti dei Lightwood, di Valentine, dell’uomo che aveva saputo essere il suo vero padre, e poi chiuse gli occhi. Non voleva morire avendo davanti gli occhi il viso della ragazza di cui era innamorato ucciderlo, vederla con quel sorriso intriso di malvagità e gli occhi pieni di odio. Voleva ricordarla come era in realtà, il suo permaloso angelo dai capelli rossi.
-Ave atque vale, Jace Herondale.- Sussurrò la ragazza, prima di trafiggerlo con una spada angelica all’altezza del cuore.
Jace cadde, le guance bagnate da calde lacrime, gli occhi chiusi ed  il suono di due voci che conosceva bene ridere sommessamente.
Non era rimasto più nulla.

Sebastian guardò Clary sorridendo, poi le porse la mano. Lei la prese, senza più odio o repulsione alcuna, e gli si accostò sorridendo vittoriosa. Poco dopo, la battaglia prese una piega inaspettata.
I demoni di Sebastian ed i suoi Shadowhunters Oscuri vennero spazzati via da una luce dorata proveniente dal corpo privo di vita che gli stava di fronte.
Quel mezzo angelo doveva essere un rompiscatole anche da morto.

I would have kept you, forever, but we had to sever
It ended for both of us

Clarissa era rimasta con lui.
Ed ora era stesa nuda su un letto dalle lenzuola nere, con i capelli rossi come il sangue che le usciva dalla ferita nella schiena e le macchiava la pelle di rosso, rossi come una fiamma. Una fiamma spenta. L’aveva spenta lui. Non gli provocava più nulla, di tutte quelle sensazioni che sembravano scuotere il mondo se non fastidio ed odio.
Aveva perso il Dono dell’Angelo, Clary, ed era diventata inutile.
Aveva perso anche ogni attrattiva.
Sottomessa a lui, ubbidiente come un cagnolino, uguale a tutte le altre che aveva avuto.
Non era rimasto niente della sua combattività, delle battute taglienti e sarcastiche, neanche del suo modo di trasalire quando la si baciava inaspettatamente.
Non c’era più traccia di tutto quello per cui aveva fatto follie ed era andato fuori di testa.
La fiamma si era spenta, e restava solo cenere.
La stessa che aveva ricoperto la grande pianura dove si era svolta la Battaglia Finale quando il corpo di Jace aveva sprigionato il Fuoco Celeste.
Sebastian ringhiò un insulto contro Jace Herondale che, morto e cremato da mesi, continuava a rendergli la vita un Inferno.

angolo autrice;
prima storia sul fandom di TMI, sono agitatissima! Adoro Clary e Sebastian, l'ho scoperto mentre scrivevo. Il loro è un rapporto complicato, e spero di essere riuscita almeno in parte a renderlo.
Fatemi sapere che ne pensate, Nephilim!:*
  
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