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Autore: Shedir_    03/11/2013    3 recensioni
Considera questo l'aiuto del secolo; considera questo lo scivolone che mi mise in ginocchio sconfitto. E se tutte queste fantasie si abbattessero ovunque? Ora ho detto veramente troppo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Consider this.

Consider this
the hint of the century
consider this
the slip that brought me
to my knees failed.
What if all these fantasies
come flailing around.
Now I've said too much.

-Losing my religion, R.E.M.


Considera questo l'aiuto del secolo; considera questo lo scivolone che mi mise in ginocchio sconfitto. E se tutte queste fantasie si abbattessero ovunque? Ora ho detto veramente troppo.

Pronunci parole forti, Black. Sono dettate dal pentimento per quello che doveva essere un aiuto; per quello che si rivelò tragedia, errore, senso di colpa. Io lo so. Poi guardi quegli occhi che stanno diventando il tuo conforto, poiché ti rendi conto che, in fondo, lui ha sempre saputo. Sono gli occhi scuri di chi ha sofferto del tuo stesso dolore; occhi amici, scrutatori allo stesso tempo: sono gli occhi di Remus.

Remus, quel ragazzo che all'epoca hai deluso, sfruttandone il punto debole per una bravata; quell'uomo che è ora, in grado di perdonare, in grado di non cedere neppure davanti all'evidenza, in grado di credere, ma allo stesso tempo di non farlo. Lui, che liberate dagli occhi quelle maledette lacrime, ora ti abbraccia, proprio come si abbraccia un fratello dopo dodici anni di lontananza, e riesci perfino a vederli ricompensati, stando tra quelle braccia. È proprio qui che, caro il mio Sirius, dimostri di avere, a discapito del tuo nome, un'anima candida. Ma è un attimo, un solo attimo, e ti rendi conto che non è così facile.

Sono io quello alla ribalta, che perde la pazienza, cercando di sostenermi con te, e non so se posso farlo.

Eccoli, di nuovo, quei sensi di colpa che non ti lasciano mai, ti divorano. È giusto rendere colpevole anche lui col peso della verità? Questo ti chiedi, io lo so.

Eccola, di nuovo, quella paura che ti logora. Nessun altro saprà, tu non hai prove.

Eccola, di nuovo, quella realtà maledetta: non ti lascia andare, ti fa perdere la pazienza, ti rimembra che nulla è finito, che è anzi appena iniziato.

Soffro per te, Sirius. Veglio su te, su Remus, su Harry. Io lo so, ci sono.

Note:
Le citazioni sono tratte da Losing my religion, dei R.E.M. 
Devo ringraziare Quistis Fabi per l'immediato "soccorso", per l'aiuto nella traduzione e per avermi aiutato con tanta gentilezza e propensione.

  
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