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Autore: Hime_chan    19/04/2008    4 recensioni
Non si accorse di quanto aveva camminato ne del tempo che ci aveva impiegato. Il tempo e lo spazio non esistevano Il vuoto è immenso e l'immenso è vuoto Era abituato a ragionare,a riflettere,ad analizzare ogni singolo dettaglio di ogni cosa perché era un calcolatore aveva il bisogno di tener tutto sotto il proprio controllo,ma in questa situazione persino lui astuto ed intelligente e dalla diabolica mente perversa (come molti lo definivano ma anche egli stesso si riteneva tale),aveva perso il controllo su ciò che gli stava accadendo. Qui niente poteva esser sottomesso al potere di qualcuno
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nel nulla

 

 

Un vento gelido solcava l'aria

In alto primo vi stelle.
Avanti il vuoto assoluto minacciava l'immensità di quel luogo.
Il buio avvolgeva ogni cosa inghiottendo l'unico respiro emesso nell'aria umida.
La lieve nebbia gli si assottigliava intorno alle gambe,come sottili spaghi gli si attorcigliavano alle caviglie facendo divenire il passo incerto e lento,non solo quello gli provocava così tanta ansia da farlo tremare.
Nell'oscurità che lo aveva assalito riusciva a stento ad intravedere delle piccole sagome in lontananza.

Stringendo più forte che mai tra le mani l'oggetto che più gli poteva infondere sicurezza in una situazione del genere, ma che già altre volte si ritrovò a tenerlo stretto a se come se qualche anima malvagia glielo volesse portare via,avanzò lentamente verso quelle immagini sfocate.

Seppur la temperatura fosse bassa,il suo respiro,fattosi affannoso per l'ansia,non si andava a condensare,ma si discioglieva nella putrida aria maleodorante.
                                                     

                                                        [I morti non respirano]

Non si accorse di quanto aveva camminato ne del tempo che ci aveva impiegato.

Il tempo e lo spazio non esistevano
Il vuoto è immenso e l'immenso è vuoto

Era abituato a ragionare,a riflettere,ad analizzare ogni singolo dettaglio di ogni cosa perché era un calcolatore aveva il bisogno di tener tutto sotto il proprio controllo,ma in questa situazione persino lui astuto ed intelligente e dalla diabolica mente perversa (come molti lo definivano ma anche egli stesso si riteneva tale),aveva perso il controllo su ciò che gli stava accadendo.


Qui niente poteva esser sottomesso al potere di qualcuno


le sagome ora erano ben visibili ai suoi occhi ancora smarriti,ciò che da lontano gli erano potute sembrare delle piccole fiammelle bianche danzanti,ora da vicino si rese conto di aver errato,quello che gli appariva dinanzi fu in grado di sconvolgergli la mente e farla vorticare.

Saranno state 100, 1000, 10000, o chi lo sa forse anche di più,croci bianche conficcate, no nel terreno perchè come in alto non vi era niente anche il suolo,su cui poggiavano i suoi piedi,vi era il nulla.

Gli mancò un battito perchè lui era convinto di avere un cuore.

                                                             [Ai morti non batte il cuore]


Il suo corpo era teso,la sua mente era sospesa tra mille pensieri,ricordi che quei nomi sulle croci gli fecero rimembrare.

Raye Penber...Knick Staek.....Freddi Guntair......Nicola Nasberg...........Haley Belle.........Toors Denote......e tanti altri...

Lesse molti nomi nella sua mente riemergevano i volti e le loro morti gli apparivano avanti con tremendo orrore.

Era oppresso da tutto ciò
Voleva correre via ma la nebbia simile a delle viscide mani lo tratteneva.
Voleva urlare ma l'aria pesante non gli permetteva neanche di respirare.

Era incastrato lì e non sapeva come e quando ci era arrivato.
Ora l'oggetto grazie il quale gli aveva permesso di eliminare ogni suo fastidio,questa volta non l'avrebbe aiutato era inservibile era come un qualsiasi altra cosa totalmente inutile in quel posto, eppure come un naufrago perso ed impaurito che si aggrappa alla prima cosa galleggiante più prossima a lui nella vastità dell'oceano,egli così si teneva all'oggetto compagno fedele che proprio nell'ultimo momento l'aveva tradito spedendolo in quell'immensità buia e senza nome.

E come Dio scaraventò Lucifero sulla Terra, Light Yagami fu gettato, no nel paradiso ne tantomeno all'inferno,ma dove avrebbe provato sia terrore che sofferenza, da qualcuno che aveva messo la parola fine alla sua follia incontrastabile,alla sua mania di potere,alla sua sete di giustizia ricorrendo a metodi assurdi.




"Ti toccherà sperimentare una sofferenza e un terrore che solo chi l'ha usato può comprendere.......Per gli umani che hanno utilizzato il quaderno della morte non esiste nè paradiso nè inferno"*

Queste parole gli risuonarono in mente, solo ora potè capirne il vero significato solo ora che si ritrovava nel nulla con gli spettri delle sue vittime che saggiarono la folle giustizia del Dio Kira.


*(manga V.1)

 

 

Era da tempo che desideravo scrivere una shot su questo magnifico Manga** spero di esserci riuscita piuttosto bene^^ anche se è non-sens XD

 

  
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