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Autore: DisasterandLove    03/11/2013    0 recensioni
Ti avrei seguito nell'oscurità, tante, troppe volte. Tutti lo avevano capito, anche quelli che non ci conoscevano, dicevano che quando stavamo insieme eravamo in grado di fare tutto, potevamo andare ovunque e nulla ci avrebbe spaventato.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I will
I'll  follow you into the dark.





If there's no one beside you 
When your soul embarks 
Then I'll follow you into the dark .

Dedicata ad Alberto, Eleonora, Marika, Alexa e Vittoria.
Siete la mia vita, grazie perché io davvero vi seguirei nell'oscurità.
























Ti avrei seguito nell'oscurità, tante, troppe volte. Tutti lo avevano capito, anche quelli che non ci conoscevano, dicevano che quando stavamo insieme eravamo in grado di fare tutto, potevamo andare ovunque e nulla ci avrebbe spaventato.

Mi hai trascinato in qualcosa di più grande e troppo profondo da essere spiegato, in qualcosa che mi spaventava ma che in un certo senso era l'unica cosa, in grado di donarmi la pace.
Eravamo troppo diversi eppure ci trovavamo sempre. Bastava una parola ed ero tuo.
Adesso non ci sei più. Hai deciso davvero di seguire l'oscurità, ma l'hai fatto senza di me.
E io non so più come sopravvivere, come combattere. E' qualcosa di troppo potente e spaventoso per una persona come me; è un dolore troppo grande da sopportare, un macino troppo pesante da avere sul cuore, un vuoto inspiegabile. Non mangio più, non vado più in palestra, non esco più con gli amici, ho anche smesso di scrivere, tranne oggi. Ne avevo il bisogno, perché mi manchi tanto e tutto questo mi sembra assurdo. Eravamo inseparabili, io e te, una cosa sola, una sola anima ma divisa in due corpi. Facevamo di tutto insieme: le maratone di Harry Potter, guardavamo i telefilm, mangiavamo pizza e sushi e poi facevamo l'amore, per poi abbracciarci e dirci che saremo stati eterni. Ma non è arrivata mai per noi l'eternità, perché te ne sei andato in un modo tanto atroce quanto crudele.

Sei svenuto di fronte a me, una mattina.
Dicevi che la testa ti faceva troppo male, sentivi il cuore troppo leggero e non sapevi più che cosa ti stesse accadendo. La corsa in ospedale e le TAC confermavano i sospetti dei medici: un tumore.
Ricordo il tuo volto e il tuo meraviglioso sorriso spegnersi al suono di quella parola. Un mese di chemio è bastato a renderti uno scheletro, pallido e senza capelli, ma per me eri ancora bellissimo. Spesso mi dicevi che ti dovevo lasciare, trovarmi un altro uomo, ricominciare senza te; ma più ci pensavo più sentivo il mio stomaco stringersi e contrarsi perché il sol pensiero di ricominciare senza te mi sembrava assurdo. Non credevo di poter vivere due mesi senza di te, eppure sono qui, in questa casa vuota e scura, in questa casa che ci ha accolti per sette anni della nostra vita insieme. Sai, ho ancora l'accappatoio in bagno, il tuo dopobarba, il tuo profumo, il tuo pigiama chiuso nel cassetto e il tuo cuscino. Dormo stretto a lui la notte, perché le notti senza averti accanto mi fanno paura.

Tumore. Maledetto tumore al cervello che ti ha strappato via da me.
Ogni giorno, dopo quella maledetta notizia, diventava speciale. Dicevi di amarmi ogni volta che potevi poiché avevi paura di andartene, e io ti prendevo in giro con la cieca speranza che saresti guarito.. quanto mi sbagliavo. Stavo tutto il giorno con te: ti preparavo la colazione, andavamo a passeggio, ascoltavamo le tue canzoni preferite e a volte volevi che io cantassi perché la mia voce ti cullava e ti faceva sentire protetto. Ti tenevo stretto tra le mie braccia perché avevo paura che da un momento all'altro ti portassero via da me; ti baciavo forte perché avevo paura che non avrei mai più assaporato le tue labbra, e dicevo di amarti ogni volta che potevo perché al suono di "Ti amo anche io" mi sentivo meglio. Oh, quanto sembra vuota e fredda la mia vita adesso. Sei stato con me altri quattro mesi, poi hai iniziato a cedere. Una mattina urlasti: "Hai spento la luce amore mio?"; ma le finestre erano aperte e c'era il sole più luminoso che abbia mai visto.. dopo il tuo sorriso. Corsi in camera tua e dicesti che non vedevi, che era troppo buio, volevi vedere i miei occhi ma erano colmi di lacrime. Pensai solo che stava iniziando, che avevi deciso di lasciarmi. Andammo in ospedale, e i dottori mi dissero che avresti resistito forse un mese, e poi te ne saresti andato. Non ci volevo credere, volevo sperare. Ma non è servito a niente. Passammo altre due notti insieme, tra baci, carezze e le mie lacrime amare. Poi hai deciso di percorrere il buio, che tanto temevi. Ricordo solo che ti strinsi forte e i dottori mi separarono con la forza dal tuo corpo, ormai senza vita.


Indossavi il tuo completo preferito, quello blu in camoscio e le tue scarpe nere. Avevi anche le calze rosse, perché dicevi che una vita senza colore era una vita monotona. Avevi ragione, amore mio. Io ero semplicemente vestito di nero e ti sedevo accanto, stringevo forte la tua mano con la speranza che avresti ricambiato, avresti aperto gli occhi e avresti detto che non mi avresti mai più lasciato, una stupida illusione. Erano tutti lì, accanto a me, e mi stringevano forte, mi sussurravano parole di comprensione mentre le mie lacrime silenziose rigavano il mio volto, ormai spento e privo di ogni luce. Quando mi dissero che ti avrebbero messo in quella bara in legno mi è venuto il voltastomaco e quando te ne sei andato, ho sentito la necessità di lasciare tutto e seguirti, anche se so che non avresti voluto. Siamo stati insieme ancora per poco, poi ti hanno posizionato nella fossa, ho messo una rosa rossa e una lettera e mentre venivi ricoperto, ho solo sentito che era finita davvero, che non ti saresti più svegliato, e per un attimo ho capito che avrei dovuto davvero ricominciare, ma non ti avrei più trovato, perché non c'eri.


E ora sono quì, senza te, con gli occhi sporchi di lacrime e le mani tremolanti.
Ci rivediamo presto amore mio.
Sto seguendo l'oscurità per raggiungerti.
Aspettami, ti amo.



Chris si decise davvero, l'avrebbe fatto, avrebbe raggiunto Darren. Indossò il suo completo migliore, si stese sul letto e poggiò quelle ultime parole accanto a sè, Lea sarebbe arrivata dopo un ora. Era quello il momento. Ingurgitò una dose letale di pillole e aspettò, aspettò che il suo angelo dai capelli neri e ricci lo raggiungesse e lo portasse con sè. Lo fece. Vide la sua mano stringere la sua e volare verso un luogo diverso e magico. Chris si sentì dopo tanto tempo in pace e, forse, davvero felice.

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Angolo autrice.

Lo so, è molto triste, molto molto triste. Ma avevo da esprimere molte cose e quindi...
Eccomi qua.
Ho passato, e sto passando, uno dei periodi più brutti della mia esistenza. Non è facile superare una perdita, un lutto, un qualcosa di così spaventoso. Così, here I am.
Ringrazio chi ha letto A letter for you, siete in tantissimi, grazie mille.
Ora vi lascio, ho sonno e domani mi aspetta una lunghissima giornata. Se vi va lasciate una recensione, sarei felice di ricevere una vostra opinione.
Grazie.
Lucia.



   
 
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