PROLOGO

Eilish alzò lo sguardo sul dottor Fish, il cui viso oramai ricordava a memoria.
Erano passati otto anni da quando era stata costretta al ricovero nella clinica psichiatrica.
Non sapeva nemmeno più come realmente fosse il mondo fuori di lì.
Il dottor Fish esaminò per l'ultima volta la scheda di Eilish poi alzò lo sguardo sorridendo.
«Eilish come stai oggi?» chiese il dottore
«Bene, sto bene.. A quante altre domande devo rispondere prima che le mi dia quel cavolo di permesso?» rispose lei quasi annoiata
«Tranquilla Eilish, devo solo farti un' ultima domanda.. Io credo che tu sia pronta per uscire ma non posso darti quel permesso se non sono convinto che anche tu ne sia pienamente convinta.. Lo sei?» chiese nuovamente il dottor Fish
«Lo sono.. So che sarà dura, sono qui da quando avevo 17 anni, ma credo di potercela fare. Ce la metterò tutta per non dover tornare mai più in questa schifo di posto.. Senza offesa Andrew..»
«Dottor Fish.. Comunque credo di poterti dare il foglietto.. Spero che questo sia un addio Eilish..»
Eilish preso il foglietto e con un cenno andò verso l'uscita della clinica.
«Signorina Gray in questa busta ci sono i suoi effetti personali e inoltre i soldi che lo stato fornisce a chi esce di qui..» le disse un amministratore con un falsissimo sorriso stampato sul volto.
«Grazie..» rispose lei prendendo la busta e uscendo finalmente da quel complesso anonimo e grigio contenente gli ultimi otto anni della sua vita, una vita che doveva, ora, cominciare da capo.

Eiliash aprì la busta e ne estrasse il cellulare di quando era una ragazzina.
Lo accese, e con grande sorpresa questo prese a squillare.
Guardò lo schermo dove apparve il nome "Ethan"; scosse il capo, questo non poteva accadere.
Ethan non c'era più.
Ancora incredula, rispose.
«Pronto? Signorina Gray? Sono Jim Howard l'avvocato di Ethan Murphy.. Sono contenta che lei sia uscita dalla clinica.. Devo parlarle delle ultime volontà di Ethan.. La aspetterò a Londra, le invierò l'indirizzo esatto via messaggio.. Riesce a venire domani?» chiese l'avvocato?
«Io.. Si, credo di si..» rispose terminando la chiamata.