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Autore: _HoranikBraff    04/11/2013    7 recensioni
Louis era daltonico alla vita, ma sensibile alla morte.
Louis non vedeva colori, ma vide il verde.
Il verde degli occhi di Harry.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Colorblind.







Louis non vedeva i colori.
Louis era daltonico d'emozioni oltre che di vista.
Louis vedeva solo sangue, macchie rosse che gli si paravano davanti come ad accecarlo.
Stava tutto la giornata nella sua stanza a guardare alla finestra, con gli occhi vacui e una smorfia di disgusto verso il mondo che lo circondava.
Odiava le persone, le temeva, aveva sempre pensato di poterle vedere troppo bene percependo la loro anima grigia.
Godeva del dolore fisico altrui e proprio, beandosi davanti alle ferite aperte così da consumarsi di fronte all'unico colore che vedeva.
Amava così tanto il sangue da fremere ogni volta che si procurava un qualche taglio, seguendo con gli occhi lo sgocciolare lento del liquido.
Non aveva nessuno a fianco, lui aveva qualcuno solo dentro.
Harry abitava dentro di lui, nella sue carni, Harry era la sua linfa vitale.
L'aveva creato riccio e alto, così come si può plasmare un omino di terra cotta, e l'aveva mostrato fiero a chiunque.
 
"Mamma, hai visto Harry? Non ti sembra bellissimo?"
"Non c'è nessuno, Louis."
"Sì che c'è, solo che voi siete troppo ciechi per vedere la sua luce. E' quella che mi tiene vivo."
 
Portava Harry al parco a volte e si divertiva a vederlo giocare sullo scivolo, mentre intimava ai bambini di non saltargli addosso.
Le madri prendevano i figli per mano e li trascinavano via, ma a lui non importava: più spazio per la felicità di Harry.
Quando cenavano insieme Harry lasciava sempre tutto nel piatto dicendo che aveva poca fame, ma Louis non lo vedeva sciupato quindi non si preoccupava.
La notte facevano l'amore, Louis urlava tanto facendosi sentire anche dai vicini di casa, Harry invece era silenzioso e ebbero più di un volta discussioni su questo.
 
"Io non ti faccio godere abbastanza, Harry."
"Non è vero, sei perfetto così, amo far l'amore con te."
"Anche io."
 
Si baciavano tanto, ma Louis non aveva mai le labbra consumate dai baci e si chiedeva come fosse possibile.
Si sorprese di come nessuno sembrasse notare Harry: era impossibile non vederlo, così bello e con quel sorriso dolce.
Questo, però, da un lato lo rassicurava: nessuno gli avrebbe portato via il suo vero amore.
Andavano sempre insieme su un'isola.
Louis la considerava l'isola dei suicidi: aveva scelto di voler morire lì un giorno.
Quando stavano sull'isola parlavano della morte, di come avrebbero raggiunto l'altra parte insieme e di come sarebbero stati felici per sempre.
 
"Pensi che farà male?"
"No, Louis, sarà tutto perfetto."
"Io mi fido di te."
"E fai bene: sono l'unica persona che hai."
 
Si amavano di giorno e di notte, Louis non amava nient'altro che il suo Harry.
Bastava una carezza dalle sue grosse mani per eccitarlo, bastava un bacio di quella bocca carnosa per mandarlo in tilt.
Si surravano cose delicate all'orecchio, per non farsi sentie dal mondo: le loro erano parole troppo preziose perché potessero essere udite.
 
"Dammi amore come nessun altro prima d'ora, perché ultimamente non ne ricevo più."
"Ti darò tutto me stesso, sempre, soprattutto dopo morti."
 
Harry amava l'idea di morire e Louis gli dava ragione contando i giorni che mancavano al loro suicidio d'amore.
Louis voleva vedere sangue quel giorno, aveva già pronto il rasoio e pure le pillole da inghiottire.
Sarebbe stato un addio col botto.
 
"Amore, è ora."
"Di già, Harry?"
"Sì, andiamo, è tempo per le nostre carni di tornare alla terra e delle nostre anime di appartenere al cielo."
"Faremo insieme? Non te ne andrai?"
"No, non me ne andrò."
 
Louis si era infilato in bagno con Harry.
Avevano estratto delicatamente il rasoio ben riposto e le pillole le stavano già svuotando per terre.
Harry segnò la vena di Louis col rasoio, baciandoglielo subito dopo, col sangue che sgorgava.
Dopo poco Louis ingoiò una manciata di pillole, le contò e arrivò fino a trenta.
Nemmeno sapeva cosa fossero.
Si girò verso Harry per mostrargli il pollice alzato, ma era sparito, scomparso nel nulla.
 
"Harry? Harry! Harry dove sei? Harry torna qua. Avevi promesso saremmo stati insieme."
 
La testa girava, la vista si annebbiava, il mondo stava pian piano svanendo mentre un conato di vomito lo fece rotolare sul pavimento.
Dov'era finito Harry era l'unica cosa che lo preoccupava.
Lui non voleva essere solo dall'altra parte.
Lui voleva amare Harry sempre, anche dopo la morte.
Sentì un forte rumore e la voce di sua madre, poi due mani lo presero e lo portarono verso l'altro.
Vide il blu per la prima volta, poi subito dopo il giallo.
Infine vide il verde, verde di due occhi accesi che lo fissavano.
Il verde era già il suo solore preferito.
 
"Harry?"
"Sono qui."
"Dove siamo?"
"Siamo arrivati dove desideravamo andare."
"Ora staremo sempre insieme?"
"Certo."
"Ti amo, nella morte più che in vita."
"Ti amo anche io."




 
Angolo autrice:
Piccolissima OS Larry che ho scritto mesi fa e non ho mai pubblicato.
Ho poco da dire: dovevo partecipare ad un concorso di ff,
mancavano due ore alla consegna e grazie ad una canzone (This Island)
sono riuscita a scriverla e, per botta di culo, sono anche arrivata terza.
Grazie se vi fermerete e leggere e recensire.
Un bacio,

_Ronnie.
 
   
 
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